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Solofra, 7 luglio 2009

 INFORTUNIO SUL LAVORO: CARABINIERI DENUNCIANO IL DATORE DI LAVORO

 Dopo l’infortunio sul lavoro verificatosi ieri nel primo pomeriggio in un cantiere edile di Solofra, dove un camion carico di terra si è ribaltato portando con sé l’autista, i carabinieri della Stazione di Solofra e il personale ispettivo dell’ASL Avellino hanno condotto un approfondito esame della situazione del cantiere e delle condizioni di lavoro. Al termine dell’ispezione, valutati tutti i documenti presenti nel cantiere, i militari dell’Arma hanno denunciato in stato di libertà la datorice di lavoro dell’autista contuso. La donna, titolare di una ditta della zona, è stata deferita all’autorità giudiziaria avellinese per il reato di lesioni personali colpose in relazione alla legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Infatti, dagli accertamenti condotti, è risultato che la donna, titolare della ditta e di conseguenza responsabile per la sicurezza dei suoi lavoratori, non aveva anzitutto opportunamente valutato il rischio correlato alle operazioni di lavoro che si stavano svolgendo nel cantiere e, in seconda battuta, non aveva adottato le idonee misure di sicurezza volte a prevenire il verificarsi del ribaltamento del camion. Il conduttore del camion, in tutto ciò, non ha per fortuna riportato grosse lesioni e, anche se trattenuto in ospedale in osservazione, è stato riscontrato affetto da un trauma contusivo toracico-addominale e giudicato guaribile con una prognosi di soli dieci giorni.

Montoro Superiore, 7 luglio 2009

 LAVORATORI IN NERO DI NAZIONALITA' INDIANA

Nell’ambito dell’articolato programma d’interventi stilato dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, Colonnello Mario Imparato, continua l’impegno delle Fiamme Gialle irpine presso cantieri, società, esercizi commerciali onde verificare l’osservanza di tutte le disposizioni attinenti la disciplina del lavoro, con particolare riguardo alla regolarità delle posizioni dei lavoratori. Dopo l’acquisizione di circostanziati elementi informativi e la verifica “sul campo” mediante una serie di preliminari accertamenti, appostamenti e rilievi, nella mattinata odierna i finanzieri della Brigata di Solofra, agli ordini del maresciallo aiutante Giovanni Caruso, in data odierna hanno effettuato un intervento palese nei confronti di una ditta individuale con sede legale in Montoro Superiore (AV), esercente l’attività di preparazione e concia del cuoio. Dopo aver “fotografato” la situazione ed identificato tutti i lavoratori ivi presenti, è stata avviata una attenta attività di verifica documentale delle posizioni occupazionali presso la società oggetto dell’accesso ispettivo. Dalla disamina della documentazione presente presso la ditta è stato possibile rilevare che la società, a fronte di un totale di 13 lavoratori regolarmente risultati dalle scritture previste dalla legge, si avvaleva anche delle prestazioni di ben due dipendenti che, in quanto non registrati su alcuno dei libri obbligatori, erano da considerare tout court “in nero”. Al riguardo la titolare della ditta individuale, tale G.M. (di anni 53), nata ad Avellino e residente in Solofra, non era in rado di fornire alcuna motivazione atta a giustificare l’assenza di contratto di lavoro e di relativa copertura assicurativa e previdenziale per i due lavoratori, tale K.S. (di anni 23) e tale S.J. (di anni 30), entrambi di nazionalità indiana ed entrambi sprovvisti altresì di permesso di soggiorno.Nei confronti della suddetta G.M., titolare dell’impresa, scattava pertanto la segnalazione all’autorità giudiziaria per le violazioni previste e punite dall’articolo 9 bis (secondo comma) del decreto legge nr. 510/1996 per non aver inviato, nei termini di legge la comunicazione contenente il nominativo dei lavoratori occupati, dall’articolo 4 bis (secondo comma) del decreto legislativo 21.4.2000 nr. 181 per non aver consegnato al lavoratore, all’atto dell’assunzione, prima dell’inizio dell’attività di lavoro, una copia della comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro, e dell’articolo 3 del decreto legge nr. 12/2002 per aver impiegato lavoratori non risultanti dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria. Avendo riguardo alla circostanza che i due lavoratori stranieri erano sprovvisti di permesso di soggiorno, la titolare della conceria è stata ritenuta responsabile reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in relazione all’impiego di manodopera clandestina.

Solofra, 6 luglio 2009

 INCIDENTE SUL LAVORO: INDAGANO I CARABINIERI

 In un cantiere per la realizzazione di fabbricati da adibire a civile abitazione che si trova in località Tucci di Solfora, oggi pomeriggio intorno alle 16:00 si è verificato un nuovo caso d’incidente sul lavoro, seppur per fortuna di lieve entità. Un camion stava scaricando il suo carico di terreno nella zona ove la ditta stava realizzando l’impianto fognario che servirà quelle nuove palazzine quando, cedendo il terreno sottostante, il camion si è materialmente ribaltato, assieme al suo carico di terra, ma – cosa ben più grave – portando con sé anche l’autista che stava dentro l’abitacolo. Per fortuna, l’uomo che guidava il camion, un italiano di circa 50 anni e dipendente di una ditta di Santa Lucia di Serino, è uscito da solo dall’abitacolo del mezzo pesante e, assieme ai colleghi, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Landolfi di Solofra. Lì, i medici che l’hanno visitato, benché ne abbiano disposto il ricovero in osservazione, hanno rilasciato una prognosi per 10 giorni, in quanto fortunatamente affetto da poche e lievi ferite. Sul posto i carabinieri della Stazione di Solofra i quali, dopo essersi accertati che per l’operaio si fossero attivati tutti i soccorsi necessari, hanno iniziato a cercare le cause dell’infortunio. I militari dell’Arma hanno perciò chiamato in aiuto il personale ispettivo dell’ASL Avellino, specializzati appunto sulla normativa a tutela dei lavoratori. Sono tutt’ora in corso tutti gli accertamenti necessari per accertare eventuali responsabilità penali o amministrative da parte di chi è preposto a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.

Ospedaletto D'Alpinolo, 6 luglio 2009

 COLPI DI FUCILE CONTRO UN CANE

 È successo nelle prime ore del mattino di oggi, a Ospedaletto d’Alpinolo. Erano circa le 6 e mezzo del mattino quando un cane è stato attinto da un colpo d’arma da fuoco, sparato verosimilmente con un fucile da caccia, alla spalla anteriore destra. Il povero cane, che comunque è stato solo ferito, è di proprietà di un uomo di 45 anni che abita a Ospedaletto d’Alpinolo, poco lontano dal centro del paese, ma ad accorgersi dell’accaduto è stata la madre dell’uomo che ha proprio visto il cane rientrare dalla campagna tutto sanguinante. Il meticcio, portato di corsa dal veterinario, è stato trovato con ben 30 pallini addosso, il che fa supporre che l’esplosione del colpo d’arma da fuoco sia avvenuto da una distanza di circa 30 metri. Sull’episodio, che alla luce delle nuove norme a tutela degli animali, costituisce comunque una violazione di legge, seppur non sanzionata troppo gravemente, stanno indagando anche i carabinieri della locale Stazione. A prima vista, comunque, la vicenda sembra connotarsi più come un problema di vicinato e di sconfinamento del cane che, forse, suscitava le ire del proprietario di qualche fondo là vicino.

Alta Irpinia, 6 luglio 2009

 I CARABINIERI DENUNCIANO TRE  PERSONE PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI.

 Articolata attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati alla prevenzione e la repressione dei reati connessi al maltrattamento di animali. Nonostante i continui e ripetuti appelli di sensibilizzazione alla cittadinanza alla cura ed alla tutela degli animali ed in particolare contro l’abbandono dei cani  e limitare il cosiddetto fenomeno del “randagismo”, i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno messo in campo le loro forze per prevenire e contrastare il preoccupante fenomeno in questione, predisponendo appositi controlli in tutto il territorio di competenza. Le associazioni di settore, infatti, contano ogni fine settimana, a livello nazionale, abbandoni per almeno circa 800 cani e diverse centinaia di gatti e almeno un migliaio di tartarughe d'acqua. Come conseguenza dell’abbandono degli animali, inoltre, vi è il grave fenomeno del randagismo. I cani abbandonati, infatti, oltre a costituire un grave rischio per le gente dovuto alla pericolosità di alcuni di questi animali, costituiscono un vera e propria minaccia per la sicurezza stradale. Dopo ubriachezza e colpi di sonno, tra le cause potenziali di incidenti stradali gravi ci sono gli animali abbandonati. Ogni anno causano almeno 4.000 incidenti, di cui almeno un migliaio con feriti gravi e in una trentina di casi, l’incidente è stato mortale. Grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, i Carabinieri di Montella hanno potuto effettuare i mirati servizi ed individuare i responsabili di maltrattamenti e/o abbandono di animali. Particolare attenzione nei controlli dei Carabinieri anche sulle principali arterie stradali , dove, specialmente nel periodo estivo, molti vacanzieri abbandonano i loro cani commettendo non solo un grave reato ed un gesto crudele nei confronti dei loro amici a quattro zampe, ma mettendo anche a rischio la sicurezza stradale. Numerosi sono stati, in passato, i casi in cui i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno dovuto constatare le precarie condizioni di igiene ed i luoghi angusti in cui gli animali venivano custoditi e/o trasportati. Nel caso dei cacciatori incappati nei controlli dei Carabinieri: infatti, i cani da caccia, infatti, troppo spesso vengono stipati nei cofani delle automobili dagli ingrati cacciatori che provengono dalle province di Napoli, Salerno e Caserta ed arrivano in Alta Irpina per cacciare avvalendosi delle capacità venatorie dei propri animali; tuttavia, troppo spesso, costringono gli animali a patire inutili sofferenze perché trasportati per lunghi tragitti stipati, quasi soffocati, nei cofani angusti delle loro vetture, in gabbie troppo piccole e ristrette. A riprova di queste insensibilità, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella nel corso dei servizi lungo la SS7 Ofantina bis hanno intercettato e fermato una autovettura all’interno della quale, nel cofano della quale erano stipati tre cani di grossa taglia, due sette ed un pointer. Più precisamente, i tre sprovveduti, avevano costruito artigianalmente un’angusta gabbia idonea, per le sue dimensioni, al trasporto di un solo cane.Proprio a causa delle ristrette dimensioni, ma anche per i materiali utilizzati per costruirla, i cani sono stati trovati in evidenti condizioni di grave sofferenza. Per trasportare i tre animali, infatti, sarebbero state necessarie altre due gabbie simili. Il trasportino utilizzato, infatti, per le sue dimensioni, sarebbe stato idoneo al trasporto di un solo cane. I tre cani di razza pointer e setter, utilizzati sia per la caccia che per la ricerca dei tartufi e tutti provvisti del microchip identificativo, sono stati immediatamente liberati dalla disagevole gabbia, all’interno della quale non potevano ne muoversi né addirittura state in piedi. Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza, inoltre, hanno permesso di verificare che i rispettivi proprietari, tutti provenienti dall’hinterland napoletano, erano diretti ad una gara di ricerca delle quaglie che era in programma in Alta Irpinia. Accertate le inadeguate modalità con cui trasportavano i loro animali, le tre persone sono state denunciate in stato di libertà per maltrattamento di animali. Il controllo costante e tali provvedimenti, insieme al sistema di identificazione costituiscono, infatti, il deterrente più efficace contro chi intende liberarsi del proprio animale abbandonandolo, contrastando così il fenomeno del randagismo. tale sistema, ovviamente, torna utile al proprietario anche quando malauguratamente l’animale identificato con microchip viene smarrito o rubato, poiché può essere  rintracciato facilmente alle Banche Dati nelle quali lo stesso  animale è registrato. Proprio grazie ai dati presenti nella Banca Dati, inoltre, alcuni ingrati ed incoscienti proprietari di cani sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria competente poiché individuati dai Carabinieri per aver abbandonato il propri “amici a quattro zampe”.  Proprio questi giorni, infatti, è apparsa sulla stampa la notizia di un asserito caso di avvelenamento di cani randagi nel Comune di Cassano Irpino. Il Sindaco del comune Altoirpino non ha fornito alcuna conferma di rinvenimento di carcasse di animali. Tuttavia i Carabinieri della Compagnia di Montella stanno svolgendo specifici accertamenti, sia per verificare la fondatezza della notizia sia per individuare i responsabili dell’inqualificabile gesto, nonché  per evitare inutili allarmismi tra la popolazione.Tutte le attività sono state condotte in stretta collaborazione con i magistrati della Procura di Sant’Angelo dei Lombardi.

Avellino, 6 luglio 2009

 CONCORSO PER 147 ALLIEVI FINANZIERI

Con la pubblicazione del relativo bando di concorso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nr. 48  (4^ serie speciale) lo scorso 26 giugno 2009 è stato dato il via alla procedura finalizzata al reclutamento di 147 allievi finanzieri da inquadrare nel ruolo normale del Corpo della Guardia di Finanza per l’anno 2009. Ai sensi dell’ articolo 25 della legge 23 agosto 2004, nr. 226, il concorso è riservato ai volontari delle Forze Armate in servizio o in congedo che abbiano espletato senza demerito ferma breve triennale. I candidati che risulteranno vincitori del concorso sono avviati ad un corso della durata di nove mesi circa che, con inizio nel secondo semestre del 2009, si articola in un’attività formativa che prevede, oltre ad uno specifico addestramento militare e di polizia, lo studio di materie giuridico-economiche. Per poter inoltrare la domanda, gli aspiranti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano concluso senza demerito il servizio quale volontario in ferma breve triennale nelle forze armate, ai sensi del D.P.R. 2 settembre 1997, nr. 332 (cosiddetti “V.F.B - volontari in ferma breve”)essere cittadini italiani, anche se non residenti nel territorio della Repubblica; avere il pieno godimento dei diritti civili e politici; essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria di primo grado; non aver superato il ventiseiesimo anno di età alla data del 1° gennaio 2009 (il limite massimo di età è elevato di un periodo pari all’effettivo servizio militare prestato fino alla scadenza del termine utile per la presentazione delle domande e, comunque, non superiore a tre anni). La domanda di partecipazione deve essere presentata entro trenta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nr. 48  (4^ Serie Speciale) datata 26.06.2009 e quindi entro il termine perentorio del 27 luglio 2009. L’istanza di partecipazione va presentata, preferibilmente a mano ovvero inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza del Capoluogo di Provincia di residenza. Le domande relative agli aspiranti con residenza anagrafica nella Provincia di Avellino potranno pertanto essere inoltrate al Comando Provinciale Guardia di Finanza  - via Ernesto Pontieri nr. 1 - 83100 Avellino, a mano ovvero a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, entro il termine perentorio sopraindicato. Eventuali ulteriori informazioni relative al bando potranno essere acquisite direttamente presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino (recapito telefonico: 0825.32891 - Sezione Personale ed Affari Generali) ove è altresì disponibile il modulo di partecipazione. Ulteriori elementi informativi, potranno esser rilevati consultando il sito internet della Guardia di Finanza (http://www.gdf.it).

Serino, 5 luglio 2009

LADRI SVALIGIANO IL SALUMIFICIO

 È successo questa notte a Serino, in via Terminio, all’interno di un noto salumificio della zona. I ladri, che si presume abbiano agito intorno alle 4 di questa notte, dopo aver forzato il portoncino d’ingresso si sono introdotti all’interno del laboratorio di salumi e, non contenti, hanno subito esteso il loro atto criminoso anche alle due annesse abitazioni, appartenenti a due componenti della famiglia che gestisce l’azienda. I ladri, che si sono quindi spinti dentro le due abitazioni nonostante i proprietari stessero dormendo all’interno, hanno portato via un bel bottino. Infatti, complessivamente il danno ammonta a circa 40 mila euro. I ladri, che visto il modo d’agire debbono senz’altro essere pratici del mestiere, hanno asportato un’Alfa Romeo 147 di proprietà di uno dei componenti della famiglia, circa 120 chilogrammi di salumi di vario tipo, per circa 2.000 euro di valore, e la somma contante pari a ben 30 mila euro, prelevata in parte dal registratore di cassa all’interno del salumificio e per l’altra parte all’interno dell’annessa abitazione della proprietaria dell’azienda. Di tutto ciò i proprietari si sono avveduti solo questa mattina quando, svegliatisi, hanno visto la casa in disordine e gli infissi forzati. I carabinieri della Stazione di Serino, immediatamente chiamati, hanno effettuato il sopralluogo in cerca di tracce utili e hanno subito avviato le indagini per l’identificazione degli autori dell’ingente furto.

Alta Irpinia, 5 luglio 2009

STRAGI DEL SABATO SERA: UN ARRESTO E QUATTRO DENUNCE DEI CARABINIERI

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, durante il week end hanno effettuato controlli straordinari in prossimità dei caselli autostradali di competenza e nel centro di Ariano Irpino, soprattutto nei pressi dei locali pubblici frequentati per lo più da giovani. Il risultato di questi controlli è stato di una persona arrestata, quattro deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica, due segnalate quali assuntori di sostanze stupefacenti alla prefettura di Avellino e di due proposte con foglio di via obbligatorio dal comune di Vallata. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Castel Baronia hanno individuato un 41enne della Baronia già sottoposto alla Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno che violando le prescrizioni derivanti dalla misura di prevenzione, si trovava fuori della sua abitazione ben oltre l’orario consentito. I Carabinieri hanno notato l’uomo che è stato immediatamente bloccato, in quanto conosciuto ai militari che già in passato lo avevano arrestato. Condotto in caserma, dopo aver dato immediata notizia delle operazioni compiute al Procuratore di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele e al Sostituto Dott. Arturo De Stefano, hanno accompagnato S.A. presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino. Sul fronte degli ormai periodici controlli effettuati con l’utilizzo dell’etilometro i Carabinieri della Stazione di Zungoli e dell’Aliquota Radiomobile di Ariano Irpino hanno deferito in stato di libertà tre persone per essersi messi alla guida delle loro autovetture in stato d’ebbrezza con valori riscontrati tra le due e le cinque volte superiori a quelli consentiti per legge. C.G. 22enne da Frigento e R.M. 52enne di Melito Irpino sono stati deferiti in stato di libertà, mentre per H.L. 27enne residente ad Ariano Irpino, ma di origini polacche, oltre al deferimento in stato di libertà è scattato anche il sequestro dell’autovettura finalizzato alla successiva confisca, avendo come detto valori di alcol nel sangue ben cinque volte il limite consentito. O.A. 25enne di origini lituane ma domiciliato in Napoli è stato deferito in stato di libertà per essersi messo alla guida di una BMW 520 senza la prescritta patente perché mai conseguita. Due persone di Montecalvo Irpino, S.G. di 36 e P.M. di 31 anni, sono state segnalate alla Prefettura di Avellino quali assuntori di sostanze stupefacenti, in quanto trovati, a seguito di perquisizione veicolare svolta d’iniziativa, in possesso di una modica quantità di eroina. Infine G.L. e G.A. pregiudicati del napoletano, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati allontanati con foglio di via obbligatorio dal comune di Vallata. I controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino durante l’intero week end sono stati svolti con il coordinamento dei magistrati della Procura di Ariano Irpino diretti dal Procuratore Capo, Dott. Luciano D’Emmanuele.

Montoro Superiore, 4 luglio 2009

 DISINNESCATO ORDIGNO BELLICO.

Nel pomeriggio odierno in Montoro Superiore (AV), località  Croce di Punta  San Michele,  gli artificieri dei carabinieri hanno rimosso un residuato bellico, un proiettile per mortaio risalente  all’ultimo conflitto mondiale. La presenza  dell’ordigno è stata segnalata ad una pattuglia della Stazione CC di Montoro Superiore da alcune persone che stavano cercando funghi nella località montana. L’operazione di rimozione è durata circa un’ora,  senza creare alcun disagio.

Gesualdo, 4 luglio 2009

 NON RISPETTA LE PRESCRIZIONI DEL GIUDICE E RITORNA IN CARCERE

 Nel tardo pomeriggio del 3 luglio u.s. i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mirabella Eclano hanno tratto in stato di arresto, D. M. 20enne di Gesualdo, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento. La misura cautelare è scaturita da alcune segnalazioni inoltrate dai militari deputati al controllo per violazioni commesse dal giovane, il quale, trovandosi agli arresti domiciliari, non ha osservato quanto prescritto. Pertanto il GIP ha sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari in espiazione con quella più afflittiva della custodia  cautelare in carcere. D.M. è stato quindi associato alla Casa Circondariale di Benevento.

Montoro Inferiore, 4 luglio 2009

 ARRESTATO PREGIUDICATO CONDANNATO PER DROGA.

 I carabinieri della Stazione di Montoro Inferiore (AV) stanotte hanno tratto in arresto un pregiudicato 52enne, del posto, in virtù di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Avellino, che dovrà scontare una pena di quattro anni e quattro mesi di reclusione per il reato di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I fatti da cui trae origine la condanna risalgono al settembre 2007 allorquando lo stesso, venne arrestato dai carabinieri in flagranza di reato mentre stava coltivando una piantagione di canapa indiana nelle campagne del montorese.

Solofra, 4 luglio 2009

CARABINIERI CONTRO L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: TRE INDIANI ARRESTATI

 Proseguono anche nel periodo estivo i servizi coordinati disposti dalla Compagnia di Avellino per il contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina nell’hinterland avellinese, condotti con i militari delle varie Stazioni Carabinieri attraverso il controllo ai numerosi stranieri extracomunitari che stabilmente dimorano nelle nostre periferie. I controlli, che come sempre hanno riguardato cittadini stranieri di diverse nazionalità, provenienti sia paesi della fascia nord e centrafricana, che dalle zone dell’India, hanno portato a scoprire, nel giro di qualche giorno, ben tre casi di cittadini indiani che, benché colpiti da apposito decreto di espulsione dal territorio nazionale, permanevano in Italia. Tutti e tre gli indiani sono stati scoperti nella città di Solofra, e subito condotti in caserma per gli accertamenti del caso. Alla fine dei controlli, condotti con il rilevamento delle impronte digitali, i militari dell’Arma hanno avuto l’incontrovertibile certezza che quei tre stranieri, oltre ad essere irregolari in Italia, erano già stati espulsi dal territorio dello Stato Italiano con apposito provvedimento del Questore e del Prefetto di Avellino, peraltro mai rispettato. I tre extracomunitari, dopo il loro arresto, sono stati giudicati dai giudici del tribunale ordinario di Avellino che, al termine dell’udienza, ha emesso i provvedimenti giudiziari mirati ad infliggere loro la pena per aver trasgredito all’ordine d’espulsione.   Sono invece più di una decina gli altri extracomunitari risultati perfettamente in regola ai controlli eseguiti dai carabinieri. Per loro, nessun problema a proseguire la loro permanenza sul territorio italiano.

Solofra, 3 luglio 2009

 ANCORA UN CASO DI INQUINAMENTO AMBIENTALE IN UNA CONCERIA DI SOLOFRA

 Ancora una volta, i Carabinieri della Stazione di Solofra hanno dovuto apporre i sigilli a un’azienda del polo conciario di Solofra e questa volta i reati contestati all’imprenditore sono più che altro attinenti l’inquinamento ambientale. Il controllo è stato compiuto nella giornata di ieri 2 luglio, ed è stato condotto in modo congiunto dai militari della Stazione dei Carabinieri di Solofra e dal personale della Polizia Municipale di quel centro e da quello dell’ARPA-Campania di Avellino. L’azienda conciaria controllata è una vera e propria conceria che insiste in una delle strade della Solofra vecchia, via Campi, ed è proprio questo il motivo che ha fatto scattare i controlli. Infatti, proprio perché si trovava in una zona centrale, e quindi sottoposto a vincolo, qual’è il centro storico della cittadina di Solofra, il Sindaco di Solofra, con un’ordinanza del 2005 ne aveva disposta la immediata delocalizzazione in altra parte della città che, da piano regolatore, potesse ospitare aziende conciarie. Nonostante l’ordinanza del Sindaco, dal 2005 ad oggi l’azienda non è mai stata spostata, ed ecco che nella giornata di ieri, Vigili Urbani e Carabinieri sono entrati nella conceria per contestare il fatto all’imprenditore. La necessità di ricorrere al personale dell’ARPA-Campania di Avellino è subentrata solo in seguito, quando – durante il controllo – i militari dell’Arma di Solofra hanno notato uno strano sistema di smaltimento dei rifiuti prodotti dal ciclo conciario. Infatti, subito fuori dai capannoni era sistemata una grossa vasca ove venivano convogliati tutti i liquami derivanti dalla concia (acqua, cromo ed altre sostanze chimiche classificate come rifiuti pericolosi). Da questa vasca, tramite una pompa a immersione, i liquami erano prima convogliati in un'altra vasca più piccola e poi gettati per una parte nella rete fognaria cittadine e per un’altra parte più piccola nel fondo limitrofo, dove peraltro quel proprietario coltivava mais, uva e patate. Per di più, vista l’approssimazione del sistema di smaltimento dei rifiuti, lo scarto del pellame lavorato (detto carnaccio) era semplicemente gettato a terra all’esterno del capannone, sul suolo, provocando anche lì l’interramento dei liquami chimici usati nella concia del pellame. Visto l’altro potenziale inquinante, i militari della Stazione di Solofra hanno dovuto interrompere immediatamente l’attività conciaria, ponendo l’intera struttura sotto sequestro preventivo, in attesa degli esami chimici che il personale dell’ARPA-Campania condurrà sui campioni prelevati in loco e delle successive disposizioni dell’autorità giudiziaria e amministrativa.  Alla fine dell’attività ispettiva, l’imprenditore conciario, un solofrano classe 1933, è stato denunciato a piede libero per non aver adempiuto all’ordinanza del Sindaco che disponeva la delocalizzazione dell’azienda per motivi di igiene e sanità, nonché per le violazioni alla legge in materia di smaltimento dei rifiuti provenienti dall’attività produttiva e per alcune inadempienze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre, i controlli cartacei compiuti dai militari dell’Arma solofrana hanno evidenziato che la struttura conciaria era anche priva del certificato di agibilità, di quello di prevenzione incendi e dell’autorizzazione sanitaria.

Monteforte Irpino, 2 luglio 2009

 RAPINA AL BANCO DI NAPOLI – SAN PAOLO: CARABINIERI ARRESTANO ANCHE IL SECONDO RAPINATORE.

 Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Baiano (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. della Procura della Repubblica di Avellino, Dott.ssa Natalia CECCARELLI, nei confronti di un pregiudicato del napoletano ritenuto l’esecutore materiale della rapina perpetrata il 27 agosto 2008 presso la filiale del Banco di Napoli - San Paolo di Monteforte Irpino.  In particolare l’ordinanza è stata notificata a TESONE Armando, 19enne di Giugliano in Campania, presso il carcere di Sollicciano (FI), ove lo stesso risultava già recluso per altri motivi. Il provvedimento trae origine dalle indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Baiano, dirette dal P.M. Dott.ssa Antonella SALVATORE e coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Avellino Dott. Mario Aristide ROMANO. Due malviventi, a volto travisato ed armati di taglierino, dopo aver fatto irruzione nell’istituto di credito e minacciato i dipendenti, si fecero consegnare il denaro in cassa. I rapinatori fuggirono a bordo di una moto di grossa cilindrata. Un dipendente della banca accusò un malore e fu immediatamente soccorso dai sanitari del 118. La moto fu intercettata ed inseguita fino in austostrada da una pattuglia dei carabinieri di Avellino ed i militari furono costretti ad esplodere alcuni colpi di pistola in aria. I banditi, che poco dopo abbandonarono il mezzo e parte del bottino, fuggirono a piedi nelle campagne circostanti. Grazie agli elementi raccolti nel corso dell’attività investigativa, è stato possibile sia dimostrare le responsabilità del basista, CAMMISA Antimo, 38enne pregiudicato di Mugnano di Napoli (NA), già tratto in arresto lo scorso 21 febbraio, che quelle del giovane complice, il quale ha, invece, materialmente perpetrato la rapina.

Montaguto, 1 luglio 2009

 CHIUSA LA STRADA STATLE 90 “DELLE PUGLIE” ALL’ALTEZZA DELLA FRANA DI MONTAGUTO

 A seguito delle abbondanti piogge dei giorni scorsi personale dell’ANAS ha disposto la chiusura della Strada Statale 90 “delle Puglie” nel tratto interessato dalla frana di Montaguto. Conseguenza il traffico veicolare, compresi i compattatori diretti alla discarica di Savignano Irpino - località Pustarza, è stato dirottato lungo itinerari alternativi.

Basso Calore, 1 luglio 2009

 I CARABINIERI SEQUESTRANO UNA DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI SPECIALI E PERICOLOSI

 Articolata attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Con i rischi connessi all’incombente emergenza rifiuti, diffuso nell’intera Regione Campania, i Carabinieri di Montella proseguono nella loro attività di controlli a tappeto nell’ambito del territorio di competenza, ispezionando numerose discariche, siti di stoccaggio, centri di raccolta rifiuti speciali ed opifici. L’attività, inoltre, è stata pianificata grazie ad una articolata attività info-operativa e confortata anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali. In particolare, nell’ambito di tali servizi i Carabinieri, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali,  hanno localizzato nel territorio a confine tra alcuni comuni del basso Calore un’area di circa 1000 MQ adibita a deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi, illecitamente stoccati. I Carabinieri, infatti, li hanno colti proprio mentre stavano tentando di smaltire illecitamente i rifiuti dandogli fuoco, col rischio di provocare così nubi tossiche. Al fine di impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente hanno sottoposto a sequestro l’intera area, per un valore complessivo di oltre 20 mila euro, localizzata nei pressi di una fabbrica del luogo, venivano denunciati pertanto in stato di libertà, il titolare e l’amministratore delegato dell’opificio, entrambi pregiudicati, ed un operaio intento a smaltito illecitamente i rifiuti dandogli fuoco. Tutti sono stati ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver realizzato una discarica/ deposito abusivo ed incontrollato di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni  da parte dell’Autorità Amministrativa Le attività di indagine sono state condotte in coordinamento con i Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino, coordinati dal Procuratore Capo dott. Mario Aristide Romano.

Solofra, 1 luglio 2009

 PRODOTTI CHIMICI PER LA CONCIA NELLA RETE FOGNARIA

 Il fatto è successo nel primo pomeriggio di ieri 30 Giugno. Erano da poco passate le 13 quando la caserma dei Carabinieri di Solofra riceve una telefonata da parte di un ragazzo di Forino che aveva appena smontato dal suo turno di lavoro in conceria e, passando per via Cioppo San Vito, aveva avvertito un odore fortissimo e un’aria irrespirabile. I militari dell’Arma di Solofra si sono subito diretti sul posto, verificando che, in effetti, ciò che aveva segnalato il ragazzo corrispondeva a verità: l’aria aveva un odore fortissimo e pungente e ai bordi della strada c’erano delle tracce di liquami maleodoranti che andavano a finire nella rete pluviale. I militari si sono subito messi all’opera per accertare cosa fosse accaduto e, assieme ai tecnici dell’ARPA Campania di Avellino, sono riusciti a individuare la causa del problema. Un’ora e mezza prima, erano circa le dodici, mentre erano in corso le normali operazioni di lavorazione dei prodotti chimici della concia all’interno di un deposito-laboratorio che affaccia proprio su quella strada, si era inavvertitamente versata a terra una grande quantità di prodotto chimico denominato Tanitan WG. I lavoratori di quest’azienda, però, anziché pulire il piazzale interno all’azienda con le dovute precauzioni, hanno pensato bene di risciacquare il prodotto chimico versato con dell’acqua e lavarlo fuori dal piazzale, sulla pubblica via e, quindi, nella rete pluviale pubblica. Visto l’evento, i Carabinieri di Solofra hanno condotto anche un’ispezione all’azienda, onde verificare come quei prodotti chimici erano trattati e accertare che fossero rispettate le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Al termine dell’ispezione, il proprietario della ditta è stato denunciato in stato di libertà per ben due reati previsti dalla normativa in fatto d’inquinamento ambientale e per la mancanza di alcune delle prescrizioni a tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro. In più, l’intera azienda, priva dei certificati di agibilità e prevenzione incendi, è stata sottoposta a sequestro preventivo (assieme ai prodotti chimici ivi contenuti), vista la pericolosità ambientale che la prosecuzione dell’attività lavorativa potrebbe comportare.

Alta Irpinia, 1 luglio 2009

 CARABINIERI SEQUESTRANO UNA DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI SPECIALI E PERICOLOSI

 Articolata attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Con i rischi connessi all’incombente emergenza rifiuti, diffuso nell’intera Regione Campania, i Carabinieri di Montella proseguono nella loro attività di controlli a tappeto nell’ambito del territorio di competenza, ispezionando numerose discariche, siti di stoccaggio, centri di raccolta rifiuti speciali ed opifici. In particolare, nell’ambito di tali servizi i Carabinieri, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali, hanno localizzato nel territorio a confine tra alcuni comuni del basso Calore un’area di circa 1000 MQ adibita a deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi, illecitamente stoccati. I Carabinieri, infatti, li hanno colti proprio mentre stavano tentando di smaltire illecitamente i rifiuti dandogli fuoco, col rischio di provocare così nubi tossiche. Al fine di impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente hanno sottoposto a sequestro l’intera area, per un valore complessivo di oltre 20 mila euro, e denunciato tre persone in stato di libertà, il titolare sessantenne pregiudicato della ditta che aveva realizzato la discarica abusiva e due operai trovati al lavoro al momento del controllo, tutti ritenuti responsabili a vario titolo di aver realizzato una discarica/ deposito abusivo ed incontrollato di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni da parte dell’Autorità Amministrativa Le attività di indagine sono state condotte in coordinamento con i Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino, coordinati dal Procuratore Capo dott. Mario Aristide Romano.

Montella, 30 giugno 2009

 INCIDENTE DOMESTICO- DONNA PRECIPITA DAL BALCONE

Tragedia sfiorata a Montella nel tardo pomeriggio di oggi per una banale imprudenza domestica. Una sessantunenne pensionata del luogo, infatti, mentre era intenta a stendere il bucato le scivolava dalle mani un indumento sul tetto di un’attigua legnaia. Nel tentativo di recuperarlo scavalcava la ringhiera del balcone ed imprudentemente saltava sul tetto della legnaia, ma sfortunatamente per cause ancora in corso di accertamento, perdeva l’equilibrio precipitando al suolo per oltre tre metri. I Carabinieri della locale Stazione, immediatamente giunti sul posto hanno proceduto a compiere i dovuti rilievi tecnici e a raccogliere ogni utile informazione che permetta di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Intanto la donna, soccorsa dagli stessi familiari, è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale di Avellino, dove per le gravi lesioni riportate alla testa è stata ricoverata in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia.

Solofra, 30 giugno 2009

 LAVORAVA NONOSTANTE IL DIVIETO DEL SINDACO: CONCERIA NUOVAMENTE CHIUSA

 Ennesimo episodio d’illegalità legato all’attività conciaria nel polo industriale di Solofra. Questa volta non si tratta dell’ennesima azienda conceria che è stata sorpresa con lavoratori in nero o priva delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, bensì è il caso di una conceria già sequestrata che ha ripreso il lavoro nonostante il Sindaco di Solofra avesse emesso un’apposita ordinanza di sospensione dell’attività lavorativa. I carabinieri della stazione di Solofra, infatti, avevano già condotto una accurata ispezione a questa conceria lo scorso 24 aprile, al termine della quale avevano sequestrato preventivamente la struttura conciaria perché priva del certificato di agibilità e di quello di conformità degli impianti, e denunciato a piede libero la proprietaria per inosservanza alle prescrizioni igienico-sanitarie e a tutela dell’ambiente, nonché per altre violazioni alla legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. A seguito della vicenda, il sindaco della città di Solofra, nella sua veste di autorità locale, aveva emesso una ordinanza ad hoc con la quale imponeva alla azienda conciaria sequestrata la chiusura della struttura e l’inibizione a qualsiasi attività lavorativa al suo interno. Nella giornata di oggi, i medesimi carabinieri della stazione di Solofra, assieme al personale ispettivo dell’ASL Avellino, in esecuzione della delega impartita dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino tesa a verificare che la struttura conciaria si stesse adeguando alle prescrizioni imposte durante la scorsa ispezione, hanno scoperto che la società conciaria aveva ripreso le normali attività lavorative. La conceria, infatti, era in funzione a pieno ritmo, nonostante l’ordinanza di chiusura del Sindaco. I carabinieri si sono quindi visti costretti a disporre (nuovamente) l’immediata cessazione dell’attività lavorativa e a deferire in stato di libertà la proprietaria della ditta per i reati d’inosservanza dell’ordine dell’Autorità, nonché per non essersi adeguata alla prescrizioni intimate al termine della scorsa ispezione.

Vallesaccarda, 30 giugno 2009

 AGGREDISCONO DURANTE MERCATO SETTIMANALE: UNA DENUNCIA DEI CARABINIERI.

 Una banale lite tra confinanti di bancarella poteva finire in tragedia; provvidenziale l’intervento dei cittadini e dei Carabinieri. In passato i servizi di pattuglia a piedi durante il mercato settimanale sono serviti ai Carabinieri per scoprire gli autori di alcuni furti ai danni di ambulanti, altre volte come durante il giugno dello scorso anno proprio a Vallesaccarda fu scoperto un truffatore che provò a incassare con falsi documenti un buono postale ricettato. Oggi, invece una pattuglia a piedi della Stazione di Trevico è intervenuta per una lite nelle strade interessate dal mercato settimanale. I Carabinieri, dopo aver soccorso con i sanitari del 118 di Carife A.P. 45enne originario della Provincia di Potenza, hanno individuato, grazie alla preziosa collaborazione fornita dai presenti all’acceso diverbio, L.D.A. 69enne della Baronia. I Carabinieri dopo aver fermato l’aggressore e averlo condotto in Caserma hanno fatto luce sull’intera vicenda escutendo numerose persone a sommarie informazioni. Dalle testimonianze raccolte i Carabinieri hanno potuto ricostruire l’accaduto: in particolare hanno chiarito che dopo un diverbio per futili motivi, L.D.A. ha colpito il malcapitato con un cacciavite procurandogli una ferita da punta. Ai Carabinieri che stavano effettuando alcune perquisizioni nelle vicinanze del posto in cui è avvenuta l’aggressione, L.D.A. ha consegnato spontaneamente l’arma da taglio che è stata sequestrata e pertanto è stato deferito in stato di libertà per lesione personale aggravata. Dell’accaduto è stata data immediata comunicazione al Procuratore Capo di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele e al Sostituto di turno Dott.ssa Marina Campidoglio.

Monteforte Irpino,30 giugno 2009

 SEQUESTRATE ARMI E MUNIZIONI DAI CARABINIERI. CINQUE PERSONE DENUNCIATE.

 I Carabinieri della Stazione di Monteforte Irpino, Avella e Marzano di Nola, nel corso di specifici servizi predisposti dal Comando Provinciale di Avellino finalizzati alla ricerca di armi e munizioni detenute illegalmente, hanno controllato diverse abitazioni del posto. Nel corso di tali controlli i Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno rinvenuto e sequestrato: una pistola semiautomatica cal. 7,65, completa di due caricatori e nr. 60 cartucce dello stesso calibro;  una “baionetta” con lama da cm. 30 e manico cm. 10 risalente all’ultimo conflitto mondiale; un fucile semiautomatico cal. 12;  un fucile monocanna cal. 410; un fucile sovrapposto cal. 12; nr. 41 cartucce per pistola cal. 6,35 marca winchester; con la conseguente denuncia a p.l. di cinque persone, un 60enne di Avella, un 32enne di Domicella, una 50enne, un 32enne ed un 70enne di Monteforte Irpino, per detenzione abusiva di armi e munizioni. Durante i controlli ad alcune abitazioni, tre di queste ubicate a Monteforte, una ad Avella ed una a Domicella, i militari hanno rinvenuto, illegalmente detenute, le armi e le munizioni sopra elencate. Per tale motivo tutte le armi e le munizioni sono state sottoposte a sequestro, mentre le persone che le detenevano illegalmente o senza osservare le prescrizioni normative, sono state denunciate all'Autorità Giudiziaria per detenzione abusiva e omessa denuncia di armi e munizioni. Gli atti sono stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, diretta dal dott. Mario Aristide Romano, per le ulteriori incombenze di competenza.

Montoro Superiore e Montoro Inferiore, 29 giugno 2009

OFFENSIVA ANTIDROGA DEI CARABINIERI

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno denunciato a p.l. per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un giovane di 23 anni, residente a Montoro Inferiore, trovato in possesso di alcuni grammi di hascisc e  segnalato alla Prefettura di Avellino, quali assuntori abituali di dette sostanze, altri tre giovani, residenti a Montoro Superiore, trovati in possesso di circa 8 grammi della stessa sostanza.  In particolare nel corso di un servizio a largo raggio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri delle locali stazioni, unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Baiano, hanno compiuto  perquisizioni personali, veicolari e domiciliari a carico di  numerose persone sospettate di spacciare droghe o di farne uso personale.  Nel corso di tale attività hanno rinvenuto e sequestrato complessivamente circa 10 grammi di hascisc, alcuni dei quali nell'abitazione del 23enne, che é stato denunciato a p.l. per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e gli altri nelle autovetture dei tre giovani, segnalati alla Prefettura di Avellino per uso personale non terapeutico di droghe.  Gli atti assunti sono stati posti a disposizione dell'Autorità Giudiziaria e di quella Amministrativa per gli adempimenti consequenziali.      

Paternopoli, 27 giugno 2009

 CARABINIERI SEQUESTRANO UNA DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI SPECIALI E PERICOLOSI

 Articolata attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Con i rischi connessi all’incombente emergenza rifiuti, diffuso nell’intera Regione Campania, i Carabinieri di Montella proseguono nella loro attività di controlli a tappeto nell’ambito del territorio di competenza, ispezionando numerose discariche, siti di stoccaggio, centri di raccolta rifiuti speciali ed opifici. In particolare, nell’ambito di tali servizi i Carabinieri, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali, hanno localizzato un’area di circa 1500 MQ adibita a deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi ( carcasse di automezzi e camion, lastre di eternit, materiale bituminoso, rimorchi e cassoni colmi di materiale ferroso) nel comune di Paternopoli, illecitamente stoccati. I Carabinieri, pertanto, al fine di impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente hanno sottoposto a sequestro l’ intera area, per un valore complessivo di oltre 60 mila euro, e denunciato tre persone  in stato di libertà, il titolare sessantenne pregiudicato della ditta che aveva realizzato la discarica abusiva e due operai trovati al lavoro al momento del controllo. tutti ritenuti responsabili a vario titolo di aver realizzato una discarica/ deposito abusivo  ed incontrollato di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni  da parte dell’Autorità Amministrativa Le attività di indagine sono state condotte in coordinamento con i Magistrati della Procura della Repubblica di Ariano Irpino, coordinati dal Procuratore Capo dott. Luciano D’Emmanuele.

Paternopoli, 27 giugno 2009

 GIOVANE TOSSICODIPENDENTE E PREGIUDICATO AGGREDISCE IL PADRE. DENUNCIATO DAI CARABINIERI.

 Tragedia sfiorata nei giorni scorsi nel comune di Paternopoli, dove a seguito di richiesta d’intervento per un violento litigio in atto, i Carabinieri della locale Stazione, già in servizio esterno per le attività di controllo del territorio predisposte dal Comando Provinciale di Avellino, si portavano presso l’abitazione dei genitori di un giovane già noto in quanto gravato da numerosi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, che aveva tentato di aggredire i genitori trovati in evidente stato di shock. Alla luce delle risultanze investigative acquisite dai Carabinieri e dalle testimonianze raccolte, si accertava che il giovane pregiudicato, nel corso dell’ennesima lite per futili motivi con i propri genitori, aveva perso il controllo ed aveva inizialmente minacciato il padre con un coltello da cucina e poi lo aveva violentemente scaraventato a terra colpendolo con calci e pugni. Fortunatamente il genitore, sottratto alla furia dello sconsiderato grazie ai Carabinieri intervenuti sul posto, che non riportava evidenti e gravi lesioni tanto che lui stesso decideva di non sottoporsi a visita medica, rifiutando altresì di sporgere denuncia nei confronti del figlio. Tuttavia, accertata la dinamica dei fatti, i Carabinieri procedevano comunque a sequestrare il coltello usato durante l’aggressione e a denunciare il giovane per maltrattamenti in famiglia, percosse e minaccia aggravata. Le indagini sono state condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura di Ariano Irpino, coordinati dal Procuratore Capo dott. Luciano D’Emmanuele.

Solofra, 27 giugno 2009

 LAVORO NERO E MANCANZA DELLE NORME DI SICUREZZA SUL LAVORO: ENNESIMA CONCERIA SEQUESTRATA DAI CARABINIERI

 Ancora controlli e ancora un laboratorio conciario sequestrato nel polo industriale di Solofra. Continua in modo costante l’opera di contrasto al lavoro nero e alle inadempienze agli obblighi sulla sicurezza sul lavoro che i carabinieri del Comando Provinciale di Avellino stanno conducendo da ormai più di 6 mesi tra i comuni di Solofra e Montoro e che, dal 1° gennaio 2009 ad oggi, ha già portato al sequestro di ben 20 strutture conciarie. Nella giornata di ieri, i carabinieri della Stazione di Solofra hanno eseguito altre 2 ispezioni ad altrettante aziende di lavorazione del pellame situate a Solofra: un’azienda che svolge attività inchiodatrice e rifilatura pelli di proprietà di un solofrano di 52 anni e un’inchiodatrice di proprietà di un altro solofrano di 58anni. I problemi più grossi li ha avuti la prima ditta. I militari che hanno proceduto all’ispezione, infatti, al momento dell’accesso, hanno riscontrato la presenza di complessivi 10 lavoratori, tutti di nazionalità italiana tranne un rumeno, tutti impiegati in nero. Inoltre, come già accaduto in passato per le altre ditte conciarie sequestrate, anche ieri i carabinieri hanno riscontrato diverse inadempienze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e dei lavoratori. Molte le cose non a norma, tra le quali le più gravi sono di sicuro la mancata redazione di un documento di valutazione dei rischi connessi all’attività lavorativa, la mancata formazione e informazione ai lavoratori sui rischi derivanti dalla loro attività e la mancata sottoposizione degli stessi operai alla prescritta visita medica. Per ciò che attiene invece allo stabilimento in sé, lo stesso era privo dell’autorizzazione per l’emissione di fumi nell’atmosfera (grave inadempienza ambientale), dell’autorizzazione sanitaria e dei certificati di agibilità e antincendio. Per questi motivi, i carabinieri hanno sottoposto l’azienda a sequestro preventivo e deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino la titolare dell’azienda, accusata di varie inadempienze alle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e anti-inquinamento ambientale. Per ciò che riguarda invece la seconda azienda conceria, invece, l’ispezione è andata relativamente meglio. A questa seconda attività d’inchiodatrice, infatti, non è stata addebitata alcuna inadempienza alle norme sulla sicurezza dei lavoratori, ma è stata comunque riscontrata la mancanza dell’autorizzazione all’immissione dei fumi in atmosfera e alcune carenze nel prescritto certificato antincendio. Per il proprietario, oltre ad una denuncia in stato di libertà per lo specifico reato d’inquinamento ambientale, è conseguita la sola temporanea sospensione dell’attività per lo specifico macchinario carente dell’autorizzazione all’emissione dei fumi.  

Avellino, 26 giugno 2009

OPERAZIONE PERPIGNAN IN IRPINIA

Alle prime luci dell’alba di oggi il Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, supportato dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e dai reparti del corpo di Reggio Calabria, Trapani, Napoli, Avellino, Caserta, Roma, Ancona, Pesaro, Pisa, Torino, ha eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di un “cartello” di narcotrafficanti composto da soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta, alla camorra ed alla criminalità del litorale laziale, dediti all’importazione in Italia di grosse partite di cocaina ed hashish. I provvedimenti coercitivi sono stati emessi su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. La complessa attività d’indagine, denominata operazione PERPIGNAN con riferimento all’omonima cittadina dei Pirenei francesi gli accoliti solevano incontrarsi per stringere accordi e definire le illecite transazioni, opportunamente predisposto dal Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro. Per quanto riguarda l’Irpinia, il Comando Provinciale di Avellino è stato interessato per l’esecuzione di un arresto nei confronti di tale G.T., di anni 52, nato a Sperone (AV) che, irreperibile presso la sua abitazione, è stato localizzato e tratto in arresto da una pattuglia congiunta formata da militari della Brigata di Baiano, agli ordini del maresciallo aiutante Marcello DANIELE, e da personale del  Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, appositamente confluito in Irpinia per la conoscenza diretta del caso.

Mercogliano, 25 giugno 2009

 AUTO IN FIAMME NELLA NOTTE: PROBABILE CORTO CIRCUITO

 Poco dopo l’una di questa notte, in una delle vie centrali di Mercogliano, via Roma, un’autovettura Renault Megane è stata completamente avvolta dalle fiamme, che in breve tempo l’hanno completamente distrutta, interessando anche la parte anteriore dell’autovettura parcheggiata giusto dietro, una Daewoo Matiz. L’auto sulla quale è scoppiato l’incendio è una vecchia Megane con targa bulgara e di proprietà di un uomo, originario della Bulgaria ma ormai dimorante da tempo a Mercogliano, ove lavora come cameriere. I Vigili del Fuoco di Avellino, intervenuti sul posto assieme ai Carabinieri della stazione di Mercogliano, hanno subito spento l’incendio e hanno condotto un primo sopralluogo onde cercare di verificarne le cause. Dopo quasi un’ora di lavoro, i caschi rossi hanno decretato che la più probabile causa dell’incendio è da ricondursi a un corto circuito nell’impianto elettrico dell’autovettura. Anche i carabinieri della Stazione di Mercogliano, dopo aver sentito il proprietario dell’autovettura concordano con la tesi dei Vigili del Fuoco. Lo stesso proprietario, infatti, ha riferito agli inquirenti che l’autovettura, ormai vecchia e non più affidabile, aveva da tempo dei problemi al motorino d’avviamento e anche ieri sera, dopo averla regolarmente parcheggiata una volta finito il turno di lavoro, aveva visto del fumo che fuoriusciva dal cofano anteriore. L’incendio si deve essere quindi sviluppato di lì a poco in seguito al surriscaldamento delle parti elettriche del motore.

Montella, 24 giugno 2009

OPERAZIONE “BIG BANG” ANCORA ARRESTI DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MONTELLA

 Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati contro lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti che alcuni mesi fa ha permesso di sgominare una baby-gang e trarre in arresto ben 9 persone, di cui un minorenne con l’operazione di Polizia coordinata dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi denominata “BIG BANG”. Tuttavia le attività investigative proseguono ed in particolare, nel primo pomeriggio di oggi, i Carabinieri della Stazione di Montella e del Nucleo Operativo, traevano in arresto su ordine emesso dalla medesima Autorità Giudiziaria, un altro dei componenti della baby- gang, un giovane pregiudicato di Montella, anch’egli responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti. Il pregiudicato C. S. nei confronti del quale è stata emessa l’ordinanza di custodia in carcere, a seguito delle indagini dell’Arma di Montella, è stato condannato ad oltre TRE ANNI di reclusione. I fatti risalgono all’autunno scorso ma sono solo l’epilogo di una lunga attività investigativa che ha visto i Carabinieri impegnati in intercettazioni, appostamenti e controlli grazie ai quali è stato scoperto un fiorente traffico di sostanze stupefacenti gestito da giovani assuntori, alcuni dei quali minorenni che smerciavano le dosi poco prima acquistate a Napoli ai loro coetanei aumentando il prezzo per ricavarci un utile guadagno. Questi illeciti traffici, spesso, avvenivano alla luce del sole davanti alle scuole o in luoghi pubblici come la villa comunale, frequentata anche dai bambini, dove per non farsi sorprendere e cercare di eludere i controlli degli investigatori nascondevano la sostanza anche in prossimità delle giostre. La furbizia e la scaltrezza della baby-gang non ha comunque avuto ragione sull’esperienza e la tenacia degli investigatori che hanno così potuto individuare gli spacciatori e ricostruirne nel dettaglio i movimenti e le modalità di traffico, nonché il particolare linguaggio criptico . Il giovane Montellese tratto in arresto, proprio come il giovane di Nusco arrestato pochi giorni fa, era sottoposto agli arresti domiciliari già da alcuni mesi. I Carabinieri dopo averlo prelevato nella sua abitazione, dopo le previste formalità lo hanno tradotto presso il carcere di Sant’Angelo dei Lombardi dove ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le attività di indagine sono state condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura di S. Angelo dei Lombardi.

Pratola Serra, 24 giugno 2009

 I CARABINIERI DENUNCIANO UNA PERSONA PER AVER REALIZZATO UNA DISCARICA ABUSIVA.

I militari della Stazione di Pratola Serra, nell’ambito di specifici controlli, hanno scoperto nelle campagne di Pratola, una vera e propria discarica di rifiuti speciali, nella quale vi erano abbandonate numerose autovetture dismesse, in evidente stato di abbandono, e vario materiale di risulta. I Carabinieri hanno immediatamente provveduto a sequestrare l’area, e a seguito delle immediate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Dott. Mario Aristide Romano, hanno identificato il proprietario del fondo, nonché autore dello scempio, tale I.O. 78enne pensionato, e lo hanno deferito in stato di libertà per aver realizzato una discarica senza la prevista autorizzazione.

Valle Ufita, 24 giugno 2009

OPERAZIONE GOLDEN VALLEY - 4 ARRESTI E SEQUESTRO DI 4,5MILIONI DI EURO

Era nata come un’importante opportunità per rilanciare l’economia e l’indice di occupazione del territorio, una possibilità di intervenire concretamente a favore delle popolazioni della Valle Ufita e dintorni … ma l’indagine conclusa oggi ha portato alla luce come lo “strumento” potesse prestarsi ad un illecito utilizzo da parte di soggetti sena scrupoli, una copertura per ottenere illecitamente cospicui finanziamenti. Il cosiddetto “patto territoriale” rappresenta infatti un’importante strumento operativo della programmazione negoziata che si sostanzia nell’accordo, promosso da enti locali, parti sociali, o altri soggetti pubblici o privati, per l’attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale. In tale contesto il PATTO BARONIA era finalizzato alla costituzione, nei suoi diversi aspetti esecutivi, della figura di soggetto responsabile, quale esponente territoriale del Ministero delle Attività Produttive, che doveva tra l’altro, riscontrare nel corso dell’esecuzione ed alla conclusione dei progetti finanziati, l’effettiva e corrispondente realizzazione delle opere, nonché l’osservanza degli indici previsti dalla legge (occupazione, apporto mezzi propri) Ma quello che i fautori del PATTO BARONIA hanno fatto è ben lontano dai nobili scopi fissati dal Ministero: complesse indagini durate due anni, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ariano Irpino, hanno fatto emergere la maxifrode perpetrata ai danni dello Stato per un totale di contributi illecitamente percepiti di circa 4 milioni e mezzo di euro. Gli esiti della complessa attività d’indagine sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza-stampa tenutasi presso la caserma della Guardia di Finanza di Avellino che ha visto la partecipazione, oltre che del Comandante Provinciale, colonnello Mario IMPARATO, direttamente del Procuratore di Ariano Irpino, dr. Luciano D’EMMANUELE, e del sostituto procuratore dr.ssa Marina CAMPIDOGLIO. Gli accertamenti, sviluppati dalla Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi (agli ordini del Tenente Massimo DEVITO) e dalla Tenenza di Ariano Irpino (agli ordini del sottotenente Antonio SERRA), hanno portato all’accertamento dell’indebita percezione di contributi pubblici in conto capitale da parte di sette società aderenti al contratto di programma PATTO BARONIA GENERALISTA e ad altre forme di finanziamento agevolato (ai sensi della legge nr. 488/1992 regolante la concessione di agevolazioni a favore delle imprese che intendono promuovere programmi d’investimento e di imprenditoria giovanile). Il totale dei fondi illecitamente percepiti è pari ad un totale di 4.728.807,45 euro, importo destinato dallo Stato alla realizzazione di nuovi insediamenti produttivi nella Valle Ufita onde favorire sviluppo economico del territorio ed incremento occupazionale.In questo ambito procedurale le indagini, direttamente coordinate dalla Procura della Repubblica di Ariano Irpino, hanno portato alla luce una vera e propria associazione a delinquere che ha visto coinvolto in primis un soggetto, tale I.N., di anni 56, nato a San Nicola Baronia (AV), quale  intermediario, per conto della BARONIA s.p.a., fra il Ministero e le società aspiranti al contributo, ed in seconda battuta i tecnici incaricati delle verifiche sui progetti, in stretto connubio con i responsabili delle diverse società aderenti al PATTO BARONIA che, alla fine, riuscivano ad ottenere la concessione del finanziamento sulla base di fatture false (o per importi gonfiati), di autocertificazioni non veritiere, di perizie artatamente predisposte, di fittizi apporti di mezzi propri per l’aumento del capitale sociale, di documenti bancari materialmente falsi. Tale era la documentazione che, sottoposta al vaglio della BARONIA s.p.a., grazie a tecnici compiacenti, ricevevano il richiesto imprimatur circa la regolarità degli stati d’avanzamento dei vari progetti e riuscivano ad ottenere le erogazioni delle prime tranche di contributo. In questo contesto un compito determinante è stato svolto da una società esterna di consulenza, la ROMULEA s.a.s., con sede in Napoli, costituita ad “hoc” dal citato I.N. ed in atti rappresentata da tale M.G. (di anni 55, nato a Napoli) al fine di “veicolare” gli incarichi di assistenza alle pratiche di finanziamento. In particolare, tale società veniva sostanzialmente imposta alle imprese aderenti al PATTO BARONIA con il compito di istruire i vari progetti da finanziare, ottenendo cospicue retribuzioni da parte degli imprenditori (pari al 5% del contributo percepito dallo Stato), a fronte di attività professionali di fatto svolte da terzi soggetti. Il conferimento dell’incarico alla ROMULEA s.a.s. assicurava agli imprenditori visite ispettive “favorevoli” da parte della BARONIA s.p.a. (soggetto responsabile del controllo) anche in presenza di gravi irregolarità.Ben sette le società coinvolte, già destinatarie di una parte dei finanziamenti. Si tratta di imprese cui, nel periodo 2001 - 2005, erano stati assegnati fondi per complessivi 6.958.695,81 euro (di cui 4.728.807,45 euro già erogati), per la realizzazione di nuovi opifici destinati alla produzione di cosmetici, parafarmaceutici, latte, materiale informatico da dislocare nella Valle Ufita e di fatto mai ultimati e/o iniziati.A seguito dell’autorizzazione della Procura che ha coordinato le indagini, oltre alla società sopra menzionate possono esser oggi comunicate le denominazioni delle ditte “toccate” dalla indagini che sono:-    FO.STI.HO. s.r.l. , con sede in Sturno (AV);-   VIA LATTEA s.r.l., con sede in Flumeri (AV);-   ditta individuale DATACOM di STRAZZELLA Angelo, con sede in Flumeri (AV);-  OBIETTIVO 2000 s.r.l. , con sede in Sturno (AV);-   MA.RE.OS. COSMETICI s.r.l. , con sede in Sturno (AV); -   EINZWECK s.r.l., con sede in Flumeri (AV);-   MEDICAL BAGS s.r.l. ., con sede in Flumeri (AV).L’intervento delle Fiamme Gialle ha fatto si che i finanziamenti, ancorché stanziati, venissero bloccati prima della completa erogazione, evitando che anche gli ultimi 2 milioni di euro circa andassero a finire nelle case delle suddette  società.Si registra ancora una volta l’enorme sperpero di denaro pubblico, volto alla creazione nella Valle Ufita di un complesso aziendale all’avanguardia, una valle dorata per l’industria, una GOLDEN VALLEY per l’appunto che, nel caso di specie, è finita nelle mani di spregiudicati imprenditori che, grazie alla collusione dei funzionari incaricati dei controlli, riescono ad ottenere le previste certificazioni ed a distrarre somme dall’obiettivo per cui erano state inizialmente stanziate. Dall’inchiesta sono in alcuni emersi aspetti paradossali: per una società di Sturno, nonostante lo stabilimento non fosse stato affatto realizzato (essendo privo di energia elettrica, di servizi, di tramezzi, delle porte e perfino delle scale per accedere al secondo piano), i tecnici della BARONIA s.p.a. avessero attestato la regolarità e la completezza del progetto. Le visite ispettive venivano eseguite intenzionalmente con notevole ritardo rispetto alla asserita data di ultimazione dei programmi imprenditoriali secondo la normativa vigente, in modo tale da poter permettere il temporaneo “posizionamento” all’interno degli stabilimenti, di macchinari ed attrezzature da poter fotografare (spesso neanche funzionali al ciclo produttivo) provenienti da altre aziende, alle quali, dopo il controllo della BARONIA s.p.a., venivano subito restituiti. Le complesse ed articolate indagini hanno beneficiato anche di complesse attività rogatori ali con l’estero ed, in particolare, hanno interessato due società estere, la CANONBIE ltd., con sede in Londra (UK) e la FLUTE SHIPPING ltd., con sede nelle Isole Vergini Britanniche: tali imprese, gestite dal sodalizio attraverso una fiduciaria svizzera, erano utilizzate per l’emissione di contratti e fatture fittizie per complessivi 750.000 euro a fronte di inesistenti forniture di macchinari da utilizzare nell’ambito del contributo anche per riciclare una parte dei capitali illeciti accumulati (la CANONBIE Ltd altro non era se non una “cartiera”, una scatola vuota utilizzata per fornire prove fittizie di acquisti di beni). L’attività investigativa ha consentito di denunciare alla Procura della Repubblica di Ariano Irpino un totale di 44 soggetti, di cui: -   18 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato (articolo  416 del codice penale);-    18 persone per concorso in truffa (articolo 110 ed articolo 640 del codice penale);-  8 persone per riciclaggio (articolo 648/bis del codice penale).Nei confronti dei principali esponenti del sodalizio inoltre, in quanto coinvolti in altre  analoghe iniziative ed in relazione al rischio di perseverare nella medesima condotta illecita, i rilevanti  elementi probatori acquisiti dalla Guardia di Finanza hanno spinto l’autorità giudiziaria inquirente a richiedere ed ottenere l’emissione di 4 ordinanze di misure cautelari (arresti domiciliari) che hanno interessato, oltre ai summenzionati I.N. e M.G. anche tale L.M. (di anni 53, nato a Napoli), titolare della citata EINZWECK s.r.l. di Flumeri (AV), e tale D.A.R. (di anni 53, nato a Napoli), titolare della suddetta MEDICAL BAGS s.r.l. di Flumeri (AV). Nel medesimo contesto investigativo, su richiesta della dr.ssa CAMPIDOGLIO, il G.I.P. del Tribunale di Ariano Irpino, dr.ssa Gelsomina PALMIERI, ha emesso anche uno specifico decreto di sequestro preventivo ai sensi dell’articolo 321 del codice di procedura penale: L’esecuzione di tale provvedimento ha consentito di sottoporre a sequestro disponibilità per complessivi 4.345.644,65 euro, permettendo il recupero a favore dello Stato delle somme illecitamente ottenute. L’attività delle Fiamme Gialle, oltre ai suddetti rilievi di natura penale, si è altresì concretizzata nella verifica fiscale delle società coinvolte. Al momento è conclusa l’attività di verifica fiscale nei confronti delle aziende VIA LATTEA s.r.l., EINZWECK s.r.l. e MEDICAL BAGS s.r.l.: nei loro confronti sono state riscontrate violazioni di carattere tributario per euro 1.751.954 di costi indebitamente dedotti, euro 439.485 di I.V.A. dovuta ed euro 445.451 euro di ricavi non dichiarati, somme alle quali andranno aggiunti gli esiti delle verifiche non ancora portate a termine nei confronti delle restanti società.

Quindici, 23 giugno 2009

ARRESTATO GIOVANE PREGIUDICATO 26ENNE PER FURTO DI MOTO DI GROSSA CILINDRATA

I Carabinieri delle stazioni di Quindici, Lauro (Av) e Mercogliano (Av) hanno tratto in arresto un giovane 26enne di Quindici per furto aggravato di una moto di grossa cilindrata asportata in Mercogliano(Av) ad un 41enne del posto. In particolare il 26enne si era recato, nella serata di ieri, a Mercogliano dal proprietario della moto, che era interessato a venderla,  mostrandosi interessato all'acquisto della stessa. Il presunto acquirente, dopo averla attentamente visionata, chiedeva di metterla in moto e di fare un  giro nel recinto dell'abitazione per provarla. A questo punto il 26enne usciva dal cancello, indossando anche il casco che il proprietario gli aveva fornito, e si dava a precipitosa fuga facendo perdere le tracce. I carabinieri di Mercogliano, sulla scorta delle poche informazioni fornite dalla vittima, attivavano le indagini e, attraverso anche una serie di attività tecniche, accertavano che la moto si era diretta nel Vallo di Lauro. Con la collaborazione dei colleghi delle stazioni di Quindici e Lauro identificavano il presunto autore del furto e lo bloccavano mentre era in sosta con la moto davanti a un bar di Quindici. L'uomo veniva tratto in arresto e la moto, unitamente al casco, del valore di circa 7.000,00 euro restituita all'avente diritto. L'arrestato veniva trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Baiano in attesa del processo fissato con rito direttissimo per domani mattina.Tutti gli atti sono stati inviati alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino che dirige le indagini. 

Montemiletto, 23 giugno 2009

 FURTO ED INCENDIO IN UN CANTIERE, INDAGANO I CARABINIERI

Questa mattina alle 06.30 circa in Montemiletto alla contrada Isca del Molino, all’interno di un cantiere edile, ignoti hanno dato fuoco alla cabina di un sollevatore, ed hanno asportato un gruppo elettrogeno ed alcuni martelli pneumatici. Il danno, tra incendio e furto, si aggira intorno ai 100.000,00 euro. Sul posto si sono portati immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano e della Stazione di Montemiletto. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Dott.  Mario Aristide Romano.

Solofra 23 giugno 2009

 CARABINIERI SORPRENDONO 4 GIOVANI ASSUNTORI DI STUPEFACENTE

 Intorno alla mezzanotte di ieri, a Solofra, proprio mentre erano in corso i festeggiamenti in onore del santo patrono San Michele Arcangelo, i carabinieri della Stazione di Solofra hanno sorpreso e portato in caserma 4 giovani del posto. I 4 ragazzi, di età comprese tra i 18 ed i 26 anni, sono stati trovati dai militari in una delle zone più centrali della città, un’area comunemente denominata “Ciampa di Cavallo”, e sorpresi in possesso di alcune dosi di sostanza stupefacente. Portati in caserma per le incombenze del caso, i ragazzi sono stati sottoposti a perquisizione personale, a seguito della quale i carabinieri hanno potuto rinvenire uno spinello già confezionato, due bustine di marijuana e 8 tocchetti di hashish per un totale di oltre 2 grammi di droga. Ora per i 4 ragazzi, vista la modica quantità dello stupefacente detenuto, è scattata la segnalazione amministrativa al Prefetto del capoluogo irpino, in quanto colpevoli dell’illecito amministrativo del “possesso di sostanza stupefacente destinata ad uso personale”. Il risultato operativo dei 4 ragazzi segnalati amministrativamente questa notte costituisce l’ennesimo episodio di un servizio di contrasto allo spaccio e consumo di sostanza stupefacente che ha già portato in questi ultimi mesi a buoni risultati, non solo a Solofra ma in tutta la Provincia di Avellino.

Taurasi, 22 giugno 2009

 INCIDENTE SUL LAVORO – GLI CROLLA IN TESTA UNA TETTOIA ED È PROGNOSI RISERVATA, INDAGANO I CARABINIERI

Ancora un infortunio sul lavoro, nonostante la costante attività di controllo in ambito provinciale dei militari dell’Arma. Si e’ verificato a Taurasi in contrada Giardino,  dove un operaio, P.S. 26enne originario del napoletano, mentre lavorava per una ditta di Napoli per la ristrutturazione di una casa in campagna, svolgendo lavori di pitturazione, è stato travolto da una tettoia in legno e tegole che improvvisamente ha ceduto.  Il giovane immediatamente soccorso dai colleghi, da alcuni vicini e dai sanitari del 118, è stato trasportato d’urgenza al Moscati di Avellino, dove rimane in prognosi riservata. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano ed il personale della Asl di Avellino. Le indagini coordinate dalla Procura di Ariano Irpino diretta dal dott. Luciano D’Emmanuele sono ora volte ad accertare il rispetto delle norme di sicurezza sui cantieri e le eventuali responsabilità.

Nusco, 22 giugno 2009

CARABINIERI INTERVENGONO PER DISSIDI FAMILIARI CAUSATI DA UN UOMO AFFETTO DA GRAVI DISTURBI PSICHICI.

Nel pomeriggio di ieri a Nusco, a seguito di una richiesta giunta alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Montella, i Carabinieri della locale Stazione e dell’Aliquota Radiomobile già in servizio esterno per le normali attività d’istituto, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino si recavano presso l’abitazione di un cinquantenne del luogo già da tempo affetto da problemi psichicici che stava dando in escandescenza. La madre dell’uomo, infatti, riferiva ai militari intervenuti che lei stessa non era riuscito a calmarlo, perché da alcuni giorni non assumeva le medicine prescrittegli dal medico per la sua patologia e l’astinenza dai farmaci lo aveva portato ad assumere atteggiamenti violenti che stavano diventando pericolosi. All’arrivo dei Carabinieri, però, lo squilibrato non aveva dato segni di cedimento e aveva reso vano ogni tentativo di dialogo, pertanto i Carabinieri convocavano immediatamente il personale medico di turno ed attivavano la procedura prevista  per operare nei confronti dell’uomo il cosiddetto Trattamento sanitario obbligatorio. Fortunatamente il tempestivo intervento dei Carabinieri ha potuto evitare che il comportamento ed incontrollato dell’uomo potesse degenerare in azioni più violente nei confronti dell’anziana madre e delle persone accorse nel tentativo di sedarlo. Dopo le prime cure, l’energumeno veniva trasportato presso la clinica psichiatrica di Bisaccia dove è tutt’ora ricoverato.

Grottaminarda, 21 giugno 2009

STRAGI DEL SABATO SERA: 11 DENUNCE DEI CARABINIERI AD ARIANO IRPINO.

 I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, ancora una volta durante il week end elettorale hanno effettuato controlli straordinari alla circolazione stradale in prossimità dei caselli autostradali di competenza e nel centro di Ariano Irpino, soprattutto vicino alle scuole sedi di seggi elettorali. Il risultato di questi controlli è stato di undici persone deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica e di un ragazzo segnalato alla Prefettura di Avellino quale assuntore di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Compagnia arianese, in particolare, hanno deferito in stato di libertà dieci persone per essersi messe alla guida delle loro autovetture in stato di ebbrezza e una poiché trovata in Grottaminarda benché destinatario del foglio di via obbligatorio da quel comune per la durata di tre anni.Il dato che più preoccupa è riferito alla provenienza delle persone deferite in stato di libertà in quanto trovate alla guida in stato d’ebbrezza: tutti i denunciati sono della Provincia di Avellino. I.P. 21enne C.A. 50enne, S.P. 35enne e C.F. 41enne da Ariano Irpino, S.D. 31enne e C.C. 24enne da Casalbore, V.S. 34enne da Grottaminarda, L.A. 29enne da Scampitella, C.E. 44enne da Atripalda e G.C. 30enne da Forino, sono stati deferiti in stato di libertà poiché, durante i controlli effettuati con gli etilometri in dotazione alle pattuglie della Compagnia di Ariano Irpino, sono stati trovati con alcol nel sangue con valori superiori a quelli consentiti per legge. Tali valori in tre casi sono risultati tripli e in uno addirittura quadruplo rispetto al limite previsto dal Codice della Strada. Oltre ai deferiti in stato di libertà per aver abusato dell’alcol prima di porsi alla guida delle autovetture, i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno deferito in stato di libertà P.S. 24enne da Ariano Irpino in quanto trovato in Grottaminarda benché destinatario del foglio di via obbligatorio da quel comune per la durata di tre anni. P.P. 36enne dell’Alta Irpinia è stato segnalato alla Prefettura di Avellino quale assuntore di sostanze stupefacenti poiché trovato in possesso di una modica quantità di cocaina sottoposta a sequestro durante una perquisizione veicolare e personale, svolta d’iniziativa dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino nei pressi dell’Area di Sviluppo Industriale della Fondo Valle Ufita nel Comune di Flumeri. Questi risultati sono stati conseguiti in un week end dove comunque non sono mancati gli incidenti; basti pensare a quello avutosi in Grottaminarda dove un elettrauto di 43 anni ha investito un’intera famiglia con la sua autovettura. Fortunatamente l’impatto, avvenuto nella centralissima Via Fontanelle, non ha avuto tragiche conseguenze. D.D.C. e la suocera B.E. hanno riportato ferite giudicate guaribili dai sanitari dell’ospedale civile di Ariano Irpino in 30 giorni, mentre la moglie S.C. e il figlio D.F. di dieci anni ferite giudicate guaribili in giorni 15 e 8. L’uomo che ha investito il nucleo familiare è risultato negativo al controllo etilometrico e ha subito prestato i soccorsi all’intero nucleo familiare, allertando i Carabinieri di Grottaminarda e il personale del 118. I controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino durante l’intero week end sono stati svolti con il coordinamento dei magistrati della Procura di Ariano Irpino diretti dal Procuratore Capo, Dott. Luciano D’Emmanuele.

Serino, 21 giugno 2009 –

 DUE INCENDI NELLA NOTTE: CARABINIERI INDAGANO 2 PERSONE DEL POSTO

 Questo sabato notte è stato molto movimentato per i carabinieri della Stazione di Serino e per i Vigili del Fuoco del Comando di Avellino, che sono dovuti correre, tra le 02:00 e le 03:00 su ben due incendi, sicuramente dolosi, avvenuti nel centro abitato di Serino. Il primo incendio si è verificato alle ore 02:15 circa, quando una fiat 500 e una catasta di legna da ardere di circa 100 quintali sono state date alle fiamme all’interno del piazzale adibito a deposito da una nota ditta di autotrasporti del posto. La fiat 500 è andata completamente distrutta nell’incendio, così come il legname, quasi completamente incenerito dalle fiamme. Il secondo episodio incendiario, invece,si è verificato alle ore 02:30 circa, e a bruciare, questa volta, è stata una Fiat Brava di proprietà di un pensionato di Serino. Anche in questo caso la macchina è andata completamente distrutta. Una volta spenti gli incendi e iniziate le prime indagini, i militari della Stazione di Serino hanno iniziato a sentire le persone che potevano riferire sull’accaduto, nonché a cercare – assieme ai Vigili del Fuoco – qualche elemento utile per scoprire la causa degli incendi. L’esito delle indagini si è avuto non molto dopo, perché già attorno alle 4:00 di questa notte, i carabinieri sono andati a far visita a due persone di Serino, eseguendo delle perquisizioni personali e domiciliari. Le stesse hanno dato un esito moderatamente positivo, riuscendo i militari a trovare alcuni elementi che potrebbero essere compatibili con le cause dell’incendio e – soprattutto – con gli autori del gesto. Per ora i 2 uomini di Serino sono stati deferiti in stato di libertà, in attesa che carabinieri e vigili del fuoco possano esperire più approfondite indagini.

Alta Irpinia, 20 giugno 2009

 I CARABINIERI DENUNCIANO DUE PERSONE PER FURTO DI LEGNAME

 Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella finalizzata alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio, nell’ambito dei servizi coordinati per il controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino.  Questa volta, proficua è stata l’attività di contrasto al preoccupante fenomeno dei furti di legname condotta dai Carabinieri di Montella che hanno provveduto ad intensificare i normali servizi, con personale in divisa ed in abiti civili, pianificandoli in base a fasce orarie e luoghi “sensibili” preventivamente individuati in base al modus operandi utilizzato dai malfattori.  L’attività pianificata anche grazie ad una articolata attività info-operativa e confortata anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e delle realtà locali ha consentito di accertare reiterati furti di legname nei boschi di proprietà di una congregazione Arcivescovile, infatti in pochi giorni erano stati tagliati e portati via circa 250 quintali di legname per un valore di oltre 7mila euro, e denunciare per furto di legname un cinquantacinquenne ed un venticinquenne, entrambi pregiudicati della provincia di Salerno rispettivamente padre e figlio. Nel corso delle investigazioni i Carabinieri hanno riscontrato elementi di indagine anche sui notevoli danni causati alle colture dei campi dall’evidente passaggio di trattori di grosse dimensioni le cui tracce hanno anche danneggiato la sede stradale comunale e parte dell’itinerario mulattiero di varie proprietà private tutte insistenti in aree sottoposte a vincolo idrogeologico nonché ricadenti nel Parco dei Monti Picentini e quindi soggette alle norme di salvaguardia ambientale. Le attività di indagine sono state condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura di Avellino, coordinati dal Procuratore Capo Mario Aristide Romano.

Taurano, 20 giugno 2009

 CACCIA AL TESORO A LAURO. I CARABINIERI RECUPERANO REFURTIVA.

 Nell’ambito dell’attività repressiva del fenomeno dei furti nelle abitazioni posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Baiano (AV), stamani in località Sant’Anna del Comune di Taurano, è stato rinvenuto un piccolo “tesoro” sotterrato nei pressi di una baracca abbandonata: decine di monili in oro, tra cui anelli, collane e braccialetti ed alcuni orologi, proventi di furti perpetrati in danno di abitazioni e ville del Vallo di Lauro (AV). In particolare i militari della Stazione di Lauro a termine di un’attività info-investigativa sono riusciti a individuare il nascondiglio utilizzato dai “topi d’appartamento” ed a risalire ad una gioielleria del nolano nella quale veniva venduta la refurtiva; tramite la verifica del registro dei preziosi è stato possibile risalire ad un disoccupato 30enne di Taurano che ha ricettato i monili. Lo stesso è stato compiutamente identificato e deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per il reato di ricettazione. Sono in corso ulteriori indagini al fine di accertare se lo stesso faccia anche parte della banda di malfattori che materialmente ha compiuto i furti. Parte della refurtiva, dopo i riconoscimenti di rito, è già stata restituita ai legittimi proprietari, come nel caso di una giovane coppia di sposi che ha identificato i preziosi anche grazie alle fedi nuziali, riportanti i nomi di battesimo e la data del matrimonio.

Avellino, 20 giugno 2009

 SERVIZIO CONTRO L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: NIGERIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI

 Prosegue la serie di servizi coordinati disposti dal Comando Compagnia di Avellino per il contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina nel capoluogo irpino, e proprio nella mattinata di ieri, i carabinieri delle Stazioni dipendenti dal Comando di Avellino hanno proceduto al controllo di stranieri extracomunitari che stabilmente dimorano nell’hinterland avellinese. I controlli, che hanno riguardato cittadini stranieri di diverse nazionalità, dai paesi della fascia nord e centrafricana all’India, hanno permesso di individuare un cittadino  nigeriano di nemmeno 30 anni, colpito da un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Avellino. L’uomo è stato quindi tratto in arresto per inottemperanza all’ordine di abbandonare il territorio nazionale, trattenuto presso le celle del Comando Provinciale di Avellino in attesa di essere giudicato dal Tribunale di Avellino.  Per gli altri extracomunitari controllati, invece, tutti i documenti erano in perfetta regola, quindi potranno continuare a dimorare nel nostro Paese.

Montoro Inferiore, 19 giugno 2009

 TRE RUMENI TENTANO DI VIOLENTARE UNA CONNAZIONALE: ARRESTATI DAI CARABINIERI.

 Stanotte a Montoro Inferiore (AV), i militari della Compagnia di Baiano hanno tratto in arresto tre cittadini rumeni di 32, 22 e 20 anni, tutti domiciliati nel Montorese, per tentata violenza sessuale, danneggiamento e lesioni. In particolare i tre giovani si sono recati presso l’abitazione di un loro connazionale, sottoposto alla misura detentiva degli arresti domiciliari, che hanno aggredito ed immobilizzato; ma il vero obiettivo degli aggressori era la moglie di quest’ultimo, una giovane rumena di 18 anni, che hanno tentato di violentare, strappandole di dosso i vestiti. Le grida hanno attirato l’attenzione di un’altra coppia di rumeni, residenti nello stesso stabile, che hanno cercato di sottrarre la donna dalla brutalità, ma sono stati a loro volta aggrediti e malmenati. Intanto una famiglia di italiani, che abita nelle vicinanze, ha chiamato il “112” ed infatti, in pochi minuti, una pattuglia della Stazione di Montoro Inferiore è intervenuta sul posto constatando che i tre aggressori si erano dati alla fuga. Una immediata battuta posta in essere in tutta l’area del Montorese ha consentito, dopo poco tempo, di rintracciare e bloccare i tre aggressori mentre a bordo di un’autovettura tentavano di dileguarsi. Sono in corso accertamenti per capire il movente del gesto. Gli arrestati sono stati trasportati in carcere a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino.

Montella, 18 giugno 2009

 OPERAZIONE “BIG BANG” ANCORA ARRESTI DEI CARABINIERI

Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati contro lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti che alcuni mesi fa ha permesso di sgominare una baby-gang e trarre in arresto ben 9 persone, di cui un minorenne con l’operazione di Polizia coordinata dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi denominata “BIG BANG”. Tuttavia le attività investigative non si sono mai fermate ed in particolare, nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Montella, traevano in arresto su ordine emesso dalla medesima Autorità Giudiziaria, un giovane pregiudicato di Nusco, responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti. Il pregiudicato N.E. nei confronti del quale è stata emessa l’ordinanza di custodia in carcere, a seguito delle indagini dell’Arma di Montella, è stato condannato ad oltre DUE ANNI di reclusione avvalendosi del patteggiamento. I fatti risalgono all’autunno scorso ma sono solo l’epilogo di una lunga attività investigativa che ha visto i Carabinieri impegnati in intercettazioni, appostamenti e controlli grazie ai quali è stato scoperto un fiorente traffico di sostanze stupefacenti gestito da giovani assuntori, alcuni dei quali minorenni che smerciavano le dosi poco prima acquistate a Napoli ai loro coetanei maggiorandole nel prezzo per ricavarci un utile guadagno. Questi illeciti traffici, spesso, avvenivano alla luce del sole davanti alle scuole o in luoghi pubblici come la villa comunale, frequentata anche dai bambini, dove per non farsi sorprendere e cercare di eludere i controlli degli investigatori nascondevano la sostanza anche in prossimità  delle giostre. La furbizia e la scaltrezza della baby-gang non ha comunque avuto ragione sull’esperienza e la tenacia degli investigatori che hanno così potuto individuare gli spacciatori e  ricostruirne nel dettaglio i movimenti e le modalità di traffico, nonché il particolare linguaggio criptico .Il giovane era sottoposto agli arresti domiciliari già da alcuni mesi, misura restrittiva che era stata disposta dal Giudice del Tribunale di Nola, per altri fatti legati sempre allo spaccio di stupefacenti. I Carabinieri dopo averlo prelevato nella sua abitazione, dopo le previste formalità lo hanno tradotto presso il carcere di Sant’Angelo dei Lombardi dove ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Solofra, 18 giugno 2009

 EVADE DAI DOMICILIATI: ARRESTATO DAI CARABINIERI

Era ai domiciliari in seguito all’ennesimo episodio di furto commesso nella città di Solofra, e scoperto dai carabinieri di quella Stazione, ma E.L. (classe 1982) non è proprio riuscito a meritarsi la concessione fattagli dal giudice del Tribunale di Avellino che ne aveva disposto la detenzione domiciliare anziché la custodia in un istituto carcerario. Infatti, quegli stessi militari che l’hanno arrestato per gli episodi furto dei quali si è reso responsabile, l’altra sera lo hanno sorpreso fuori da casa, traendolo in arresto per evasione. I militari, che stavano effettuando un normale controllo dell’arrestato domiciliare, lo hanno trovato fuori da casa e fuori dal condominio, nel terreno su cui si affaccia la palazzina ove egli ha la residenza. Tra l’altro, già in un paio di precedenti occasioni, i militari che hanno operato i controlli erano stati benevoli, limitandosi ad avvertire il giovane del fatto che non poteva spingersi così tanto fuori dal condominio. Questa volta, invece, visto che il giovane non ha recepito gli avvertimenti dei carabinieri, i militari si sono visti costretti a trarlo in arresto per evasione.  

Atripalda, 18 giugno 2009

 SERVIZIO ANTIDROGA DEI CARABINIERI: 6 RAGAZZI NEI GUAI

Mirato servizio antidroga dei carabinieri della Stazione di Atripalda per il controllo e la repressione dei reati connessi con la detenzione, lo spaccio e il consumo personale di droga. I militari, nella scorsa serata, hanno battuto con gazzelle e auto civetta i luoghi più frequentati dai tossicodipendenti e spacciatori locali, a partire dalle zone più centrali, come la villa comunale e la piazza principale, e fino alle campagne più prossime alla città. Già partendo dalla villa comunale, i militari hanno sorpreso un gruppo di ragazzi, tutti poco più che maggiorenni, che si erano radunati nel verde di quella vegetazione per fumarsi alcuni spinelli. I militari, infatti, oltre a sorprenderli con uno spinello in bocca ed il mozzicone di uno evidentemente appena consumato, hanno pure rinvenuto un altro grammo e mezzo di hashish, cartine, filtri e quant’altro per il confezionamento della “canna”.  In un'altra occasione, questa volta nei pressi dell’autostrada, proprio a ridosso di una nota azienda del posto, i militari dell’Arma atripaldese hanno sorpreso due giovani, S.G. classe 1980 e C.A. classe 1984, che erano intenti a cercare alcuni involucri contenenti cocaina ed eroina. In realtà, alla vista di quei ragazzi così prossimi all’azienda, i carabinieri hanno subito pensato a un tentativo di furto, ma dopo averli fermati hanno capito che i due giovani erano là per tutt’altro motivo: era stata appena fatta una consegna – alquanto singolare – di droga. Qualcuno, dalla sede autostradale, aveva infatti da poco lanciato quattro involucri, 2 di coca e 2 di eroina, nella sottostante zona vegetativa, e quei due ragazzi erano là apposta per andarsela a prendere. Di certo un nuovo e furbesco modo di consegna dello stupefacente che, evitando il contatto diretto tra spacciatore e acquirente, rende più complesse le indagini degli investigatori. Alla fine del servizio antidroga, quindi, i risultati conseguiti dai carabinieri sono di 2 giovani deferiti in stato di libertà al Tribunale di Avellino per la detenzione di sostanza stupefacente e di 4 ragazzi segnalati amministrativamente al Prefetto di Avellino per il consumo personale di droga.

Verteglia, 17 giugno 2009

CADAVERE CARBONIZZATO A VERTEGLIA: L’AUTOPSIA ESCLUDE L’IPOTESI DI OMICIDIO.

Le indagini della Procura della Repubblica di S. Angelo dei Lombardi e dei Carabinieri della Compagnia di Montella in relazione al ritrovamento, sul Monte Terminio, del cadavere di un uomo, parzialmente ustionato ed ancora in fase di identificazione proseguono senza sosta nel tentativo di dargli un nome ed un volto. I Carabinieri, infatti, stanno continuando ad effettuare un attento “screening” di tutte le denunce di scomparsa pervenute negli ultimi mesi, con particolare attenzione a quelle relative alla provincia di Avellino. Iniziato nella tarda mattinata e proseguito per tutto il pomeriggio, inoltre, è stato effettuato l’esame autoptico disposto dalla Procura sul cadavere trovato sul monte Terminio. I risultati determinanti emersi dall’autopsia effettuata dalla Dott.sa Sementa hanno sostanzialmente azzerato le ipotesi di omicidio. La persona trovata morta e semi-carbonizzata non risultava attinta da colpi di arma da fuoco ne ferite o lesioni che, procurate da terze persone potessero averne determinato il decesso. Le due ferite lacero contuse riscontrate dietro la nuca e che avevano prodotto una evidente macchia di sangue sono risultate invece compatibili con l’ipotesi che l’uomo avvolto dalle fiamme abbia battuto violentemente la testa con alcune pietre appuntite presenti sul terreno. Le stesse pietre erano già state repertate nel corso del sopralluogo effettuato dai Carabinieri e dal medico legale nel pomeriggio di ieri e che presentavano tracce ematiche e ciuffi di capelli attribuibili al malcapitato. Alla luce di quanto emerso in sede di autopsia prende corpo sempre di più l’ipotesi che il cadavere ritrovato possa appartenere ad una persona alle prese con problemi psichici e/o depressivi che abbia voluto compiere il gesto estremo del suicidio in una maniera talmente eclatante e dolorosa. Determinanti infine risulta l’esame del DNA che sarà effettuato dal RIS dei Carabinieri: a tal scopo in sede di autopsia sono stati prelevati campioni di tessuti e di sangue che a cura degli Reparti specializzati del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino saranno al più presto trasportati al Comando del RIS di Roma come disposto dalla Procura di S. Angelo dei Lombardi coordinata dal Procuratore Capo Dott. Antonio Guerriero, per riuscire sia a dare un nome e un volto al cadavere del Terminio sia a dare una soluzione definitiva al giallo di Verteglia.

Verteglia, 15 giugno 2009

GIALLO DI VERTEGLIA: PROSEGUONO LE INDAGINI

 Le indagini della Procura della Repubblica di S. Angelo dei Lombardi e dei Carabinieri della Compagnia di Montella in relazione al ritrovamento, sul Monte Terminio, del cadavere di un uomo, parzialmente ustionato ed ancora in fase di identificazione proseguono senza sosta. Oltre all’analisi dei singoli reperti e all’esame autoptico disposto dalla Procura, i Carabinieri stanno procedendo all’identificazione del cadavere, ancora senza un nome certo, e si stanno vagliando tutte le denunce di scomparsa pervenute negli ultimi mesi, con particolare attenzione a quelle relative alla provincia di Avellino. Nella mattinata, inoltre, sono stati effettuati sia una vasta battuta nell’area circostante la zona del ritrovamento del cadavere, con il prezioso supporto di una ricognizione aerea effettuata dai Carabinieri del 6° Elinucleo di Pontecagnano (SA), allo scopo di verificare la eventuale presenza di auto abbandonate, sia un più accurato sopralluogo.Determinanti saranno a tal proposito gli esiti dell’esame autoptico del medico legale, dott.ssa Sementa e del DNA che sarà effettuato dal RIS dei Carabinieri, disposti dalla Procura di S. Angelo dei Lombardi coordinata dal Procuratore Capo dott. Antonio Guerriero. Al momento non si esclude alcuna ipotesi.

Carifi, 15 giugno 2009

INCIDENTE CON IL TRATTORE

I Carabinieri di Ariano Irpino sono a Carife (AV) a seguito di un ennesimo incidente sul lavoro. Qui i militari ed il personale del 118 non hanno potuto far altro che constatare la morte dell'uomo, L. G. del 1969 che per cause ancora non completamente chiare, è stato schiacciato dal suo trattore.Adesso i militari dell'Arma stanno ascoltando le testimonianze dei presenti per accertare l'esatta dinamica dell'incidente.

Serino, 13 giugno2009

 RESTANO USTIONATI TENTANDO DI AGGIUSTARE UN QUAD

Poco prima dell'ora di pranzo, tre uomini di Serino (R.M. , M.V. e P.C. rispettivamente classe 1968, 91 e 71) stavano armeggiando sul motore di un quad che aveva dei problemi e non partiva. Stavano tutti sul piazzale del distributore Q8 e mentre uno di loro tentava la riparazione, gli altri assistevano all'operazione. Purtroppo però, a un certo punto, dal motore un ritorno di fiamma improvviso ha fatto incendiare il mezzo. Le fiamme, che hanno subito avvolto il quad, hanno investito i tre uomini, ustionandoli alla parte bassa del corpo. I 3 sono subito stati soccorsi dal 118 e trasportati all'ospedale Landolfi di Solofra. Da lì, uno di loro è stato subito dimesso con una prognosi di 15 giorni, mentre gli altri 2, viste le più gravi ustioni, sono stati elitrasportati al Cardarelli. Non versano comunque in pericolo di vita. I carabinieri di Serino, intervenuti sul posto, hanno provveduto a sequestrare il veicolo, onde consentire alla magistratura di effettuare eventuali accertamenti sul quad stesso. Per ora i 3 malcapitati sono in prognosi riservata e in costante osservazione, vista la delicatezza delle parti del corpo investite dalle fiamme.

Venticano, 13 giugno 209

 

OPERAZIONE ANTIDROGA

In esecuzione di un piano d’azione ormai divenuto consuetudine dei fine settimana, le Fiamme Gialle sono state impegnate su tutto il territorio irpino con servizi concentrati nelle fasce orarie serali e notturne (momenti in cui è più alta la probabilità di individuare detentori di sostanze stupefacenti) e posti di blocco in corrispondenza delle principali arterie di comunicazione onde “monitorare” i flussi di sostanze stupefacenti in entrata nella provincia. In tale contesto operativo, avendo riguardo a come proprio lo sviluppo di elementi informativi acquisiti con tale “presenza sul territorio” sia stato elemento fondamentale per il rilevante sequestro di marijuana del 20 maggio ultimo scorso (operazione SETTEFOGLIE), nella serata di ieri gli uomini della Tenenza di Ariano Irpino, agli ordini del sottotenente Antonio Serra, hanno posto in essere tutta una serie di controlli nel circondario di competenza. Un primo risultato scaturiva a seguito del fermo di un pullman di linea proveniente da Napoli ed in uscita dal casello dell’A-16 di Castel del Lago nel comune di Venticano (AV): i passeggeri venivano fatti scendere ed i finanzieri rinvenivano sotto il sedile due dosi di marijuana pronta per l’uso per un peso complessivo di 3 grammi di sostanza stupefacente che veniva sequestrata nei confronti di ignoti.Nel prosieguo del servizio, sempre in Castel del Lago, era sottoposta a controllo un’autovettura che aveva attratto l’attenzione dei militari per l’atteggiamento nervoso e sospetto del conducente. Il controllo del mezzo, esteso anche alla persona, consentiva di rilevare nella tasca dei bermuda indossati dal ragazzo alla guida, identificato per tale M.C.E. (di 27 anni), nato a Monopoli (BA) ed ivi residente, la presenza di un involucro contenente una sostanza che, sottoposta ad analisi speditiva a mezzo NARCOTEST in dotazione alla pattuglia operante, rivelava immediatamente la colorazione tipica degli stupefacenti. La sostanza veniva pertanto identificata per hashish e, sottoposta a pesatura, quantificata in totale di ben 13,02 grammi di hashish. Nei confronti del suddetto M.C.E., proveniente da Monopoli (BA) e diretto a Roma, scattava pertanto la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Benevento per l’ipotesi di reato di cui all’articolo 73 (quinto comma) del D.P.R. nr. 309/1990. In seguito, sempre nell’ambito del medesimo posto di blocco in Castel del Lago, dopo il controllo di decine e decine di veicoli, i militari fermavano un’auto condotta da un soggetto che, nel lasciare l’autostrada, sembrava aver tentennato alla vista della pattuglia della Guardia di Finanza. All’atto del fermo il soggetto alla guida, identificato per tale B.A. (di anni 41), nato a Varese ed ivi residente, mostrava da subito particolare nervosismo. Quando i finanzieri appalesavano pertanto il loro intendimento di dar corso ad un controllo accurato del mezzo, il suddetto B.A. consegnava spontaneamente un involucro di carta trasparente che, nascosto negli slip, risultava contenere un quantitativo di 1,6 grammi di hashish. La sostanza stupefacente veniva prontamente sottoposta a sequestro e nei confronti del giovane scattava la specifica segnalazione alla Prefettura di Varese, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. nr. 309/1990.

San Martino Valle Caudina, 13 giugno 2009

 IN FIAMME L’AUTOMOBILE DEL CUSTODE DI UNA DITTA DI LATERIZI. INDAGANO I CARABINIERI DI AVELLINO

 Nella tarda serata di ieri, in località Tagliata, sulla SP 31 di San Martino Valle Caudina, i carabinieri della locale Stazione, assieme a quelli del limitrofo comando di Montesarchio e ai vigili del fuoco di Bonea, sono intervenuti per spegnere l’incendio di una Fiat 500 che stava bruciando all’interno del parcheggio privato di una ditta di laterizi. La macchina che stava bruciando, e che è andata quasi completamente distrutta nell’incendio, era intestata alla moglie di un dipendente di quella ditta ed i militari dell’Arma in queste ore stanno svolgendo accurati accertamenti per stabilire l’esatta causa dell’incendio e valutare eventuali moventi senza escludere qualsiasi pista.

Atripalda, 13 giugno 2009

CARABINIERI ARRESTANO 2 STRANIERI PER IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Nella serata di ieri, nell’ambito di un servizio coordinato disposto dal Comando Compagnia di Avellino allo scopo di contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina nel capoluogo irpino, i carabinieri delle Stazioni di Solofra, Atripalda e Mercogliano hanno proceduto al controllo di un elevato numero di stranieri extracomunitari che stabilmente dimorano nell’hinterland avellinese.Al termine dei controlli, che hanno interessato persone di diversa nazionalità, da quelle nordafricane a quella indiana, i carabinieri hanno tratto in arresto per inottemperanza al decreto di espulsione dal territorio nazionale 2 extracomunitari, uno di nazionalità marocchina, trovato ad Atripalda, e l’altro cittadino indiano, preso invece a Solofra. I due, infatti, irregolari in Italia, benché già espulsi dal territorio dello Stato Italiano con provvedimenti del Questore e Prefetto di Avellino, non avevano mai ottemperato a tale ordine.I due arrestati verranno giudicati questa mattina stessa dal giudice del Tribunale ordinario di Avellino che, al termine dell’udienza, emetterà i provvedimenti giudiziari del caso.  Altri 2 extracomunitari, invece, uno indiano e l’altro nordafricano, sono stati trovati senza un regolare e valido titolo per trattenersi in Italia e sono quindi stati accompagnati all’ufficio immigrazione della Questura di Avellino per l’inizio delle pratiche relative al loro rimpatrio.

Conza della Campania, 13 giugno 2009

 CARABINIERI DENUNCIANO UNA PERSONA PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA.

 Il 12 giugno 2009, i Carabinieri della Stazione di Sant’Andrea di Conza (AV), hanno notificato nei confronti di una persona di Conza della Campania (AV) la misura coercitiva dell’allontanamento dal nucleo familiare con la prescrizione di non fare rientro senza la preventiva autorizzazione del Giudice emessa dal Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi (AV), perché responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia a carico della convivente e dei figli minori. Il provvedimento scaturiva dalla denuncia dei Carabinieri di quella Stazione che informavano l’Autorità Giudiziaria per interrompere i maltrattamenti in atto ed allontanare l’uomo dalla casa ove venivano compiuti i maltrattamenti.

 

Calabritto, 12 giugno 2009

 ANCORA UN INCIDENTE IN MOTO - GRAVE UN GIOVANE CENTAURO.

Tragedia sfiorata  questo pomeriggio nelle strade del comune di Calabritto (Av), dove un giovane operaio, mentre era intento ad affrontare una serie di curve lungo la ex SP90 nella valle del Sele, perdeva il controllo della potente moto che stava guidando e rimaneva coinvolto in un grave incidente. I Carabinieri della locale Stazione, si portavano immediatamente sul luogo dell’incidente ed unitamente al personale del 118 prestavano i primi soccorsi al malcapitato che veniva trasportato all’ospedale civile di Oliveto Citra, dove per i gravi traumi riportati veniva ricoverato presso il reparto di rianimazione, dove i medici gli diagnosticavano una prognosi riservata per politrauma al volto, al toradce ed agli arti inferiori e superiori.  Nel contempo i Carabinieri hanno proceduto ad effettuare un accurato sopralluogo e tutti i rilievi del caso necessari a ricostruire l’esatta  dinamica dell’incidente, nonché a ad acquisire  le dichiarazioni delle persone presenti al fine di verificare eventuali responsabilità: ad ogni buon fine la moto è stata posta sotto sequestro. Le indagini sono condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Angelo dei Lombardi

Torella Dei Lombardi, 12 giugno 2009

ANCORA UN INCIDENTE NEI CAMPI.

Tragedia sfiorata questo pomeriggio nelle campagne del comune di Torella dei Lombardi(Av), dove un giovane insegnante di musica, mentre era intento ad eseguire dei lavori agricoli in un campo di proprietà del padre è rimasto coinvolto in un grave incidente.  Il giovane, infatti, stava sistemando alcune balle di fieno su di un carrello  trainato da una trattrice agricola in movimento, nell’imprudente tentativo di arrestare il mezzo in corsa lasciato incustodito e salirvi a bordo, scivolava rovinosamente e veniva travolto dal mezzo stesso. I Carabinieri della locale Stazione, si portavano immediatamente sul luogo dell’incidente ed unitamente al personale del 118 prestavano i primi soccorsi al malcapitato che veniva trasportato all’ospedale civile di s. Angelo dei Lombardi, dove per i gravi traumi riportati veniva trasferito in eliambulanza presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Avellino, dove i medici gli diagnosticavano una prognosi riservata per politrauma con frattura del bacino. Nel contempo i Carabinieri hanno proceduto ad effettuare un accurato sopralluogo e tutti i rilievi del caso necessari a ricostruire l’esatta  dinamica dell’incidente, nonché a ad acquisire  le dichiarazioni delle persone presenti al fine di verificare eventuali responsabilità: ad ogni buon fine il trattore è stato posto sotto sequestro. Le indagini sono condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Angelo dei Lombardi

Sturno, 12 giugno 2009

CARABINIERI ARRESTANO SPACCIATORE

Nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio e dell’uso di droga, disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, questa notte gli uomini della Stazione di Frigento, nel corso di un posto di controllo, hanno intercettato una lancia dedra, con a bordo un giovane dell’alta irpinia, M.G., con precedenti specifici, ed in seguito all’approfondito controllo e all’accurata perquisizione sul veicolo sono riusciti a scovare all’interno dell’autovettura, ben occultate sotto il sedile lato passeggero ed avvolte in pellicola d’alluminio, 10 dosi di eroina per complessivi dieci grammi. Il giovane è stato pertanto tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associato alla casa circondariale di Sant’Angelo dei Lombardi, dove resterà a disposizione della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi diretta dal Dott. Antonio Guerriero, immediatamente informato dell’avvenuto arresto.

Grottaminarda, 11 giugno 2009

 INCENDIO IN DEPOSITO DI PAGLIA: INDAGANO I CARABINIERI.

 Questa notte i Carabinieri della Stazione di Grottaminarda sono intervenuti in Contrada Toppolo dove si è sviluppato all’interno di un terreno di proprietà di P.V. 74enne pensionata del luogo un incendio che ha distrutto circa 60 balle di fieno, del frumento e alcuni arnesi da lavoro, provocando un danno di circa 2mila €uro. Allertati i Carabinieri di Grottaminarda con i Vigili del Fuoco hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme. I Carabinieri stanno interrogando familiari, vicini e chiunque abbia potuto vedere se nei pressi del terreno vi fosse qualcuno al momento dell’incendio. Sul posto non è stato trovato alcun elemento che possa far stabilire con certezza l’origine dolosa dell’evento, ma le indagini dei Carabinieri sono condotte a 360° con il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele.

Solofra e Montoro, 11 giugno 2009

SOSPENSIONE ATTIVITA' PER DUE CONCERIE

Sulla scorta di una particolare attenzione rivolta all’area industriale solofrana di Solofra, al centro altresì di un progetto di collaborazione con la CONFINDUSTRIA di Avellino (finalizzata alla predisposizione di una pubblicazione dal titolo “AMICI PER LA PELLE”), le indicazioni fornite dal Comandante Provinciale, colonnello Mario Imparato, si sono sostanziate in una serie articolata di controlli tesi a contrastare il lavoro sommerso mediante un riscontro della regolarità dei rapporti di lavoro in essere e l’individuazione di possibili ipotesi di sfruttamento di manodopera, spesso senza regolare contratto e senza garanzie di legge. Tenendo conto della particolare fenomenologia, la strategia di contrasto è stata caratterizzata da un preliminare lavoro di “intelligence” ed in successivi riscontri investigativi: una volta individuati imprese i cui datori di lavoro si sono avvalsi di manodopera in violazione delle normative in materia previdenziale e assistenziale, i finanzieri della Brigata di Solofra, agli ordini del maresciallo aiutante Giovanni CARUSO, dato corso nell’ultima settimana a tre controlli nei confronti di altrettante imprese operanti nel settore della concia, due delle quali ubicate in Montoro Superiore ed un’altra in Solofra.Nella circostanza, al termine dei tre distinti interventi, sono state rilevate le posizioni di ben 9 lavoratori in nero oltre a numerose diverse violazioni in materia previdenziale e assistenziale: per due di tali imprese, essendo stato scoperto un numero di lavoratori in nero in misura superiore al 20% del totale delle persone regolarmente impiegate, è stata anche avanzata la specifica segnalazione prevista per legge alla Direzione Provinciale del Lavoro volta ad ottenere la sospensione dell’attività, così come previsto dalla legge 03.08.2007 nr. 123 (articolo 5).  I titolari delle tre imprese venivano compiutamente identificati per tale R.D. (di anni 27) nato ad Avellino e titolare di ditta con sede a Solofra (AV), per tale G.R. (di anni 49), nata ad Aiello del Sabato (AV) con società operante in Montoro Superiore (AV) ed per tale P.G. (di anni 42), nato a Montoro Inferiore (AV) ma operante con la sua ditta a Montoro Superiore (AV). Nei loro confronti, per le constatate violazioni alla vigente normativa previdenziale e assistenziale, è scattata la denuncia per non aver inviato alla Direzione Provinciale del Lavoro la comunicazione relativa ai nomi dei lavoratori occupati (articolo 9 bis, comma 2, del decreto legge nr. 510/1996), per non aver consegnato al lavoratore, all’atto dell’assunzione e prima dell’inizio dell’attività di lavoro, una copia della comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro (articolo 4 bis, comma 2, del decreto legislativo 21.04.2000 nr. 181) e per aver impiegato lavoratori non risultanti dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria (articolo 3 del decreto legge 22.02.2002 nr. 12). Per le violazioni constatate, nei confronti dei datori di lavoro sono state altresì comminate sanzioni di carattere amministrativo per un importo complessivo di euro 140.000.

Ariano Irpino, 9 giugno 2009

 DISCARICA ABUSIVA

Nel quadro della ormai costante attenzione attribuita alle tutela dell’ambiente dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, nella giornata di oggi gli uomini della Tenenza di Ariano Irpino hanno sottoposto a sequestro un’altra area di circa 350 metri quadri illecitamente adibita a discarica. L’intervento è stato preceduto da una attenta ricerca informativa sviluppata sulla scorta delle notizie acquisite in occasione delle analoghe attività condotte nel circondario di Ariano Irpino (19 marzo in Fontanarosa, 19 aprile in Casalbore, 27 maggio ad Ariano Irpino e 1° giugno in Mirabella Eclano): anche in questo caso all’atto dell’accesso nel fondo, sito in agro del comune di Ariano Irpino (contrada Bassiello), nello scenario incontaminato di una zona verde ricca di flora e fauna, i finanzieri del Tricolle, agli ordini del sottotenente Antonio SERRA, si sono trovati dinnanzi diversi materiali di scarto ammassati alla rinfusa alle spalle di un opificio sede di un’impresa dedita alla lavorazione del marmo. Il materiale di scarto era riversato direttamente sul terreno ed, in alcuni, era stato già inglobato in gabbiotti di rete metallica onde essere utilizzato come “riempimento” per la sistemazione dell’adiacente piazzale, destinato ad essere occultato da riporti di terreno.Dopo aver proceduto al sequestro del fondo ed alla delimitazione dell’area adibita a discarica, gli accertamenti portavano inequivocabilmente all’individuazione delle responsabilità in capo al titolare dell’impresa dedita alla lavorazione del marmo, identificato per tale D.M.L. (di anni 24), nato a Benevento ma residente in Montecalvo Irpino (AV). Dopo le operazioni di identificazione, D.M.L. veniva denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente per violazione all’articolo 256 Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152. L’intera area, sottoposta a sequestro giudiziario, sarà oggetto di bonifica per tornare ad essere parte inscindibile della bellezza della provincia irpina.

Alta Irpinia, 8 giugno 2009

 EVADE PER VOTARE - DENUNCIATO DAI CARABINIERI DI MONTELLA

 Articolata attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella, nell’ambito dei servizi coordinati disposti dal Comando Provinciale di Avellino, è stata posta in essere questa mattina finalizzata alla verifica del rispetto delle misure di prevenzione, cautelari ed alternative alla detenzione. I Carabinieri, infatti, hanno effettuato decine di controlli mirati a tutti soggetti presenti sul territorio sottoposti dall’Autorità Giudiziaria a delle misure di prevenzione e cautelari quali arresti domiciliari o sorveglianza speciale. Nel corso della specifica attività, i Carabinieri della Stazione di Montella, hanno denunciato un noto pregiudicato del luogo che, agli arresti domiciliari, è stato sorpreso mentre all’interno del seggio elettorale stava per votare. L’attività posta in essere è stata pianificata anche grazie ad una articolata attività info-operativa e confortata anche da alcuni spunti informativi, che hanno permesso di individuare immediatamente il giovane che aveva violato gli obblighi impostigli dall’autorità giudiziaria. Grazie all’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali, i Carabinieri della locale Stazione hanno individuato il giovane e, con l’ausilio di altri equipaggi sia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montella, hanno attuato un consolidato dispositivo effettuavano, contemporaneamente, un controllo sia presso l’abitazione del giovane agli arresti domiciliari sia presso il seggio dove il pregiudicato è stato bloccato. Il controllo è stato effettuato proprio all’uscita della sezione elettorale dove il giovane aveva appena votato. Ai Carabinieri che gli avevano chiesto spiegazioni, il pregiudicato si è giustificato riferendo che riteneva che il voto fosse un proprio diritto nonché un dovere e che questo fosse sufficiente a giustificarne l’allontanamento dal proprio domicilio dove era stato sottoposto alla misura cautelare per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Purtroppo, però, il giovane ingenuo pregiudicato “ignorava” che senza autorizzazione egli non poteva assolutamente né uscire dalla sua abitazione né a maggior ragione allontanarsi, motivo per cui è stato denunciato in stato di libertà per “evasione”.

Andretta, 8 giugno 2009

 DOPO I FURTI DEGLI ULTIMI GIORNI IN ALTA IRPINIA I CARABINIERI DENUNCIANO TRE PERSONE

 I Carabinieri della Stazione di Andretta (AV), nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando della Compagnia Carabinieri di Sant’Angelo dei Lombardi (AV) per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione, con particolare riferimento alle zone dell’alta Alta Irpinia ove nei giorni scorsi si erano verificati più episodi, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria tre persone del luogo responsabili di ricettazione. Infatti i militari dell’Arma hanno rinvenuto, abilmente occultati all’interno delle abitazioni dei tre parte della refurtiva asportata nei giorni scorsi presso tre abitazioni, due in Calitri (AV) ed una in Guardia Lombardi (AV). Gli apparecchi elettronici e gli attrezzi di giardinaggio rinvenuti, del valore complessivo di €. 2.500,00 circa, sono stati rinvenuti nelle pertinente delle abitazioni dei tre sospettati durante la perquisizione che i militari dell’Arma hanno effettuato presso i domicili dei tre sospettati. Attualmente tutto il materiale rinvenuto, dopo il riconoscimento da parte dei legittimi proprietari, è stato a questi restituito. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi (AV), hanno consentito di acquisire utili elementi posti al vaglio dell’A.G. al fine determinare eventuali ulteriori responsabilità in altri analoghi episodi.

Grottaminarda, 7 giugno 2009

 INGOIA DETERGENTE CAUSTICO. INDAGINI DEI CARABINIERI

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino e i sanitari del 118 sono dovuti intervenire questa mattina in Grottaminarda dove un giovane di 24 anni ha ingoiato detergente caustico per il lavaggio dei camion.Il giovane trasportato immediatamente presso l’Ospedale Moscati di Avellino è in prognosi riservata ma non sembrerebbe essere in pericolo di vita.Immediatamente i carabinieri della Stazione di Grottaminarda hanno inviato un’indagine per fare piena luce sui motivi che hanno indotto a tentare il gesto estremo.I Carabinieri di Grottaminarda in collaborazione con quelli di Avellino in poco tempo hanno appurato che il giovane era depresso a causa della precarietà del suo lavoro.P.A. infatti lavorava come apprendista autotrasportatore e negli ultimi giorni aveva mostrato qualche segno di depressione.Fortunatamente il tempestivo soccorso prestato dai genitori del ragazzo che si sono accorti immediatamente di quanto successo non ha consentito di parlare di ennesimo suicidio in Irpinia. I Carabinieri dopo aver ricostruito quanto accaduto hanno informato il Dottor Luciano D’Emmanuele Procuratore Capo di Ariano Irpino e il Sostituto di turno Dott.ssa Michela Palladino.

Forino, 6 giugno 2009

DENUNCIATO AUTISTA BETONIERA PER DEPOSITO INCONTROLLATO DI RIFIUTI LIQUIDI.

I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno denunciato a p.l. l'autista di una betoniera per abbandono incontrollato di rifiuti liquidi sulla strada. Ieri mattina i militari della stazione di Forino, nel corso di uno dei tanti servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dell'inquinamento ambientale, notavano che  un tratto della s.p. 403 era stato sporcato da qualche mezzo in movimento che aveva lasciato una scia di cemento liquido. Accurate e immediate ricerche consentivano di individuare una betoniera che dopo aver perso sulla strada parte del carico, a causa della rottura di alcune botole, si era allontanata senza ripulirla. Per tale motivo i militari operanti procedevano a denunciare a p.l. l'autista, un 45enne residente a Mugnano del Cardinale (AV), per il reato sopra descritto. Inoltre prescrivevano allo stesso di ripristinare lo stato dei luoghi, ripulendo la strada. Gli atti assunti sono stati inviati all'Autorità Giudiziaria per le ulteriori incombenze di competenza.

Ariano Irpino, 6 giugno 2009

 STRAGI DEL SABATO SERA: 13 DENUNCE DEI CARABINIERI AD ARIANO IRPINO.

 I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, durante il week elettorale end hanno effettuato controlli straordinari alla circolazione stradale in prossimità dei caselli autostradali di competenza e nel centro di Ariano Irpino, soprattutto vicino alle scuole sedi di seggi elettorali Il risultato di questi controlli è stato di tredici persone deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica e di due proposte di fogli di via obbligatori dal comune di Ariano Irpino. I Carabinieri della Compagnia arianese, in particolare, hanno deferito in stato di libertà nove persone per essersi messe alla guida delle loro autovetture in stato di ebbrezza, due per aver utilizzato tagliandi assicurativi contraffatti, una per aver guidato benché sprovvisto di patente perché mai conseguita e una per porto abusivo di arma. D.F.G. 32enne da Carife, B.L. 46enne e D.I.A. 45enne residenti in Casalbore, M.G. 58enne da Savignano irpino, G.V. 27enne di Avellino, C.C. 27enne, V.G. 21enne, F.R. 34enne e L.P.P. 28enne da Ariano Irpino, sono stati deferiti in stato di libertà poiché, durante i controlli effettuati con gli etilometri in dotazione alle pattuglie della Compagnia di Ariano Irpino sono stati trovati con alcol nel sangue con valori consentiti fino a quattro volte i limiti consentiti. I Carabinieri in un caso hanno anche sequestrato l’autovettura di proprietà del denunciato ai fini della successiva confisca. Oltre ai deferiti in stato di libertà per aver abusato dell’alcol prima di porsi alla guida delle autovetture, i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno deferito in stato di libertà D.L.A. 65enne e M.M.I. 56enne della Provincia di Foggia per falsità materiale commessa da privato in quanto trovati in possesso di contrassegni assicurativi esposti sulle loro autovetture palesemente contraffatti. G.A. 56enne della Provincia di Teramo è stato deferito in stato di libertà poiché trovato alla guida senza la patente di guida poiché mai conseguita. F.L. 67enne da Caserta è stato deferito in stato per porto abusivo di armi in quanto trovato a seguito di perquisizione veicolare svolta d’iniziativa dai carabinieri di Ariano Irpino, in possesso di un coltello di oltre 20 centimetri di lunghezza. Infine V.D.A. 28enne e P.A.N.  19enne rumeni con pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio sono stati proposti e allontanati con foglio di via obbligatorio da Ariano Irpino. I controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino durante l’intero week end sono stati svolti con il coordinamento dei magistrati della Procura di Ariano Irpino diretti dal Procuratore Capo, Dott. Luciano D’Emmanuele.

Manocalzati, 6 giugno 2009

 RAGAZZA MUORE PER ARRESTO CARDIACO APPENA FUORI DALL’AUTOSTRADA

 È successo questa mattina intorno alle 7:30, a Manocalzati. Tre ragazze di Napoli, tutte tra i 19 e 27 anni, stavano percorrendo l’autostrada in direzione Benevento, ove stavano andando a trovare i mariti, quando, arrivati all’altezza di Avellino, una delle tre ha iniziato a sentirsi male. La ragazza, che già da tempo soffriva di problemi di pressione, ha costretto le due amiche a uscire dall’autostrada al casello di Avellino Est, alla ricerca dei soccorsi, ma non ce l’ha fatta. Appena pagato il pedaggio, l’automobile si è fermata a bordo strada per permettere alla ragazza di scendere e prendere una boccata d’aria, ma la giovane donna, appena scesa, si è accasciata al suolo, esalando gli ultimi respiri. Immediato l’allarme delle amiche al 118 ed ai carabinieri, ma anche i medici dell’ambulanza non hanno potuto che constatarne la morte. Inutili le manovre di respirazione artificiale, perché la ragazza era ormai già deceduta. I carabinieri, intervenuti assieme ai medici del 118, hanno escusso le due amiche e i genitori della ragazza defunta, al fine di escludere con assoluta certezza ogni possibile alternativa alla morte naturale. Ora la salma di Teresa Cavuoto (classe 1983) è stata affidata ai genitori, che la riporteranno a Napoli per celebrane le esequie.

Serino, 6 giugno 2009

DETURPAVANO IL PARCO PER RUBARE E VENDERE LEGNAME

Era già qualche tempo che i cittadini di Serino avevano riferito ai carabinieri del posto che nei boschi attorno al paese si trovavano spesso alberi tagliati e vegetazione completamente deturpata, chiaro segno di persone che andavano a tagliare gli alberi del Terminio per rivenderne poi la legna. Così, i carabinieri hanno deciso di organizzare dei sevizi mirati, al fine di vedere se quanto riferito dai cittadini poteva corrispondere a realtà e se era possibile identificare gli autori di quello scempio arrecato alla natura della verde Irpinia.Dalla prima mattina del 4 giugno scorso, quindi, i carabinieri di Serino hanno disposto un servizio automontato nelle zone boschive del Serinese, alla ricerca dei ladri di legname: un servizio che ha portato ad ottimi risultati. I militari, infatti, hanno sorpreso e tratto in arresto due persone, padre e figlio, entrambi di Serino, intenti ad abbattere e tagliare alcune piante ad alto fusto, tra cui anche molte querce , in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.I militari hanno potuto accertare che i due arrestati, tra l’altro già pregiudicati per reati specifici, si erano recati in località montuosa denominata “Boschetto San Salvatore” già dalla mattina alle 8:00, armati di due seghe elettriche e di 4 muli. La zona in cui sono stati sorpresi, che non solo è demaniale, quindi area pubblica di proprietà del Comune di Serino, è addirittura sottoposta a vincolo idrogeologico e classificata come zone protetta, essendo inserita all’interno del sistema di parchi regionali. I due uomini, V.L.classe 1957 e V.D. classe 1984, nel momento in cui i militari li hanno sorpresi, avevano già tagliato diversi alberi, ed erano intenti a tagliare ulteriormente il fusto in pezzi più piccoli e quindi facilemtne trasportabili in groppa ai 4 muli che si portavano appresso. Alla vista dei militari, i due pregiudicati hanno abbandonato tutto al suolo, dandosi ad una precipitosa fuga lungo i sentieri del bosco. Ma non hanno avuto scampo, e dopo dieci minuti di inseguimento, i carabinieri li hanno bloccati ed ammanettati. I due uomini, dopo gli accertamenti di rito presso la caserma di Serino, sono stati arrestati e trasportati presso il carcere di Bellizzi Irpino, non prima però di fornire alcune spontanee dichiarazioni attraverso le quali i militari hanno scoperto che i due congiunti, tagliavano quella legane per poi andarla e rivendere in tutto il mandamento, ricavando fino a 3mila euro al mese. Mentre i due uomini sono stati portati al carcere e le motoseghe sono state sottoposto a sequestro, i 4 muli sono stati affidati ad una signora del posto ed il legname già tagliato è stato recuperato da una ditta incaricata dal Comune di Serino. Nella giornata di ieri 5 giugno, per i due uomini, portati in Tribunale per la celebrazione del giudizio per direttissima, è scattata la convalida dell’arresto e la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Materdomini, 6 giugno 2009

 I CARABINIERI DENUNCIANO UN PREGIUDICATO PER TENTATO FURTO ALL’INTERNO DEL SANTUARIO DI SAN GERARDO

 Permane costante e proficua l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella che, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, hanno effettuato una serie di servizi finalizzati alla prevenzione e la repressione di reati contro il patrimonio. Intensa è stata l’attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella posta in essere nel corso delle celebrazioni religiose in occasione della notevole affluenza di Pellegrini giunti a Materdomini presso il santuario di San Gerardo Maiella. Più di una volta, negli anni scorsi, si erano registrati tentativi di furto con destrezza ai danni di pellegrini e troppo spesso ad opera di pregiudicati “forestieri” in trasferta in Alta Irpinia. Recentemente, infatti, i Carabinieri della locale Stazione, avevano tratto in arresto in flagranza di reato un pregiudicato che aveva forzato una cassetta contenente le offerte dei devoti e si era appropriato di qualche centinaio di euro. I Carabinieri della Compagnia di Montella sistematicamente, anche questo anno, hanno provveduto ad intensificare i normali servizi, con personale in divisa ed in abiti civili, pianificandoli in base a fasce orarie e luoghi “sensibili” preventivamente individuati in base al modus operandi utilizzato dai borseggiatori. L’attività, inoltre, è stata pianificata grazie ad una articolata attività info-operativa e confortata anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali. Nella giornata di ieri,infatti, proprio vicino alle urne votive, i Carabinieri in abiti civili, hanno notato aggirarsi con fare sospetto un noto pregiudicato del posto ed hanno iniziato a “tenerlo sotto controllo”, anche perché qualche settimana le indagini poste in essere a seguito di un furto proprio alle cassette votive aveva già portato alla denuncia in stato di libertà della stessa persona, scoperta mentre asportava denaro grazie all’acquisizione ed all’attente analisi delle immagini che lo avevano ripreso.Il pregiudicato si aggirava con fare sospetto vicino alle cassette votive dove vi erano “ex Voto” in argento nonché monili e offerte in denaro ma poi, probabilmente a causa dei numerosi pellegrini presenti, ha desistito e si è allontanato repentinamente, dopo aver tentato in ogni caso di forzare una delle cassette per le offerte presenti. A tale punto i Carabinieri hanno deciso di bloccarlo e controllando procedendo ad una perquisizione personale nel corso della quale sono stati un cacciate ed uno n c.d. “spessimetro a lame” in acciaio, con lame di diverse misure che lo sprovveduto aveva limato e dentato appositamente per forzare le serrature. Il giovane pregiudicato, già da tempo noto ai Carabinieri intervenuti, è stato condotto presso gli uffici di della Compagnia di Piazzale Pastrengo, dove, dopo qualche reticenza è stato messo alle strette ed ha ammesso anche le sue vere intenzioni, ossia quella di asportare le offerte che i devoti giornalmente fanno al Santuario. Il consolidato dispositivo che ha, dunque, permesso di evitare il tentativo di furto, mediante l’osservazione da parte dei Carabinieri in abiti civili ed il successivo controllo da parte dei Carabinieri in divisa. Il pregiudicato è stato denunciato dunque sia per il possesso illegale dell’arma da taglio, sottoposto a sequestro, che per il tentato furto.

Avellino, 5 giugno 2009

DISCORSO DEL GENERALE MOTTOLA ALLA FESTA DELL'ARMA

Ringrazio S.E. il prefetto Ennio BLASCO, il Vescovo di Avellino, Mons. MARINO ed il Suo Vicario, l’Abate di Montevergine, il sindaco della città, il commissario della provincia, i parlamentari, i sindaci degli altri comuni irpini, il Procuratore di Avellino ROMANO, il Procuratore aggiunto della DDA, CANTELMO, recentemente incaricato di coordinare le indagini antimafia in Irpinia, i Presidenti dei Tribunali ed i Procuratori di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi. Saluto la dottoressa TRONCONE, procuratore aggiunto di Nola, che ci ha dato ancora una volta il piacere della sua presenza, quasi come un passaggio di testimone con il dottor SOVIERO, anch’egli tra noi, che prosegue le indagini sui clan mafiosi di questa provincia. Con loro ringrazio tutti i rappresentanti della magistratura giudicante ed inquirente. Saluto come amici il Questore, i comandanti provinciali della guardia di finanza e della guardia forestale, dei VV.FF. del 232° reggimento e tutte le autorità religiose, civili e militari che con la loro presenza hanno voluto manifestare la vicinanza ai carabinieri di Avellino. Ringrazio i rappresentanti delle categorie imprenditoriali e quelli dei sindacati dei lavoratori per la piena collaborazione fornita in ogni circostanza, nel comune interesse del mantenimento della legalità in questa provincia. Benvenuti gli amici della stampa che ci sono sempre vicini. Un caro saluto ai Carabinieri non più in servizio attivo ed ai colleghi della rappresentanza militare. Rendo omaggio ai caduti ed abbraccio le loro famiglie. Insieme ad essi quest’anno voglio ricordare le povere vittime del terremoto dell’Abruzzo; evento, per noi che viviamo in questa terra, particolarmente sentito. Per tutti i cittadini ed i carabinieri morti in quegli eventi sismici, rivolgo un ideale affettuoso abbraccio ad una persona che come ogni anno è tra noi: la signora Erminia PECORA, moglie del collega deceduto nel 1980 sotto le macerie della caserma che comandava a Sant’Angelo dei Lombardi. Infine, ma non ultimi, abbraccio tutti i Carabinieri del comando provinciale e le loro famiglie. Ci avviciniamo a grandi passi verso i due secoli di vita della nostra Istituzione. Due secoli di dedizione, di sacrificio e di amore per il nostro Paese, due secoli di coraggio e moderazione. Quel coraggio e quella moderazione che hanno consentito ai Carabinieri, nati dalla Restaurazione e giunti qui, nel meridione di Italia, come prima Arma di un esercito di conquista, di guadagnarsi la fiducia della gente e di diventare ben presto un punto di riferimento irrinunciabile ed una barriera condivisa contro la violenza e la prepotenza. Della moderazione sempre ricercata dai Carabinieri abbiamo riscontri antichi. Quando l’Italia nasceva ed occorreva affrontare le prove più difficili, militari e non, gestendo un delicato equilibrio internazionale, qualche volta i compiti più ingrati venivano assegnati a quel corpo di soldati scelti con la carabina, chiamati appunto Carabinieri dalle regie Patenti del 1814. Splendido esempio della moderazione di cui diciamo troviamo, pensate, nel rapporto stilato il 22 settembre 1867 dal tenente dei Carabinieri Pizzuti, dopo che su ordine del Governo dell’Italia appena unificata, aveva proceduto, malvolentieri, all’arresto di uno dei maggiori artefici del nostro risorgimento, il generale Giuseppe Garibaldi. Scriveva il giovane ufficiale: “Io cercai di conciliare tutta la possibile politezza col mio dovere”. Analoga moderazione è stata perseguita dai carabinieri di questa provincia nei momenti più delicati per l’ordine pubblico, che purtroppo non sono mancati, soprattutto nella gestione dell’emergenza rifiuti. Quella stessa moderazione che guiderà ogni azione dell’Arma, anche per il futuro, affinchè mai si crei una frattura tra la gente di irpinia ed i suoi carabinieri. Del coraggio, abbiamo qui prove dirette e significative. Anche quest’anno, come da tempo avviene, ci onorano con la loro presenza le congiunte di quegli eroi, figli di questa terra, il Tenente Alfredo SANDULLI MERCURO e il carabiniere Filippo BONAVITACOLA, caduti per la libertà rispettivamente a Cefalonia e in Slovacchia, nel corso di quel disastro immane che fu il secondo conflitto mondiale, nel quale i carabinieri si distinsero prima sui campi di battaglia di tutto il mondo, facendo il loro dovere, e poi, per loro scelta, nella Resistenza, anche allora tentando spesso di interporsi tra l’occupante nazista e la popolazione inerme.Insieme a loro, vogliamo ricordare il Capitano Eugenio Losco di Atripalda, il primo ufficiale nella storia dell’Arma caduto in combattimento: il 19.07.1815 sul Podgora. Il 13 ed il 14 luglio, Eugenio Losco inviava al fratello Angelo due cartoline postali, trovate nel corso delle sue attente ricerche da un storico: il Gen. Fulvio CAPONE, il quale ha voluto farmene dono e che ho fatto affiggere oggi nella Bacheca all’ingresso di questa Caserma, affinché tutti possano apprezzare la grandezza di quell’ufficiale. Scriveva Losco:“ Carissimo Angiolino Ti annunzio la mia promozione a Capitano. Da diversi giorni sono con la compagnia trincea a pochi passi dalle linee nemiche. Il tuono del cannone ed i colpi di fucileria aumentano in noi l’entusiasmo e con ansia si attende il momento dell’estremo cimento al motto di vincere ad ogni costo senza badare al sacrificio della vita… (13.07.1915) … ti posso assicurare che fino a questo momento sto bene e spero di stare sempre così anche per l’avvenire, se è possibile, diversamente accada quello che accada. Purché trionferà la causa della nostra completa indipendenza, sono qui pronto a qualsiasi sacrificio.
Saluti cordialissimi Eugenio (14.07.1915)
Cinque giorni dopo al comando della 7° compagnia del Reggimento Carabinieri guidava l’attacco alla baionetta contro le linee austriache. E, tenendo fede all’impegno preso con il fratello, spingeva in avanti il proprio reparto con lucido coraggio, tanto da scavalcare la compagnia che lo precedeva e che era stata fermata da un deciso fuoco nemico. Nell’azione il capitano LOSCO veniva ferito a morte, cadendo sul campo.   Recupero il tempo dedicato a questo meraviglioso figlio dell’Irpinia evitando di tracciare il bilancio della nostra attività per l’anno passato, che comunque è stato fornito alla stampa. Oggi, saranno consegnate le ricompense che i comandi superiori hanno voluto assegnare ad alcuni militari di questo Provinciale, che sono più che esplicative della nostra attività degli ultimi anni. Ci tengo solo a precisare che in questa materia l’Arma è per tradizione molto selettiva e non è facile che operazioni pur rilevanti vengano premiate. Questo lo voglio dire perchè i premi riguardano essenzialmente il Nucleo Investigativo e le compagnie di Avellino, Baiano e Mirabella Eclano, mentre ricordo che i risultati conseguiti sono merito di tutti e che si sono distinte anche la compagnia di Ariano, nei controlli sulle discariche e nelle importanti operazioni sulla irregolare conservazione degli alimenti, quella di Montella sul serrato controllo della ofantina e sul contrasto al traffico di rifiuti speciali e pericolosi, che ha meritato una annotazione nel rapporto annuale “ecomafie” di lega ambiente a questo provinciale e quella di Sant’Angelo dei Lombardi, il cui comandante verrà premiato oggi, per la repressione dello spaccio e del consumo di stupefacenti in particolare nell’ambito delle operazioni tese ad arginare le cd stragi del sabato sera. Concludo con un ultima annotazione rivolta con il permesso degli illustri ospiti, a tutti i carabinieri del comando provinciale di Avellino. Nell’ultimo anno ogni cento cittadini di questa provincia che hanno subito un reato più di 90 hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri. E’ una percentuale elevatissima. La prima in Campania e una delle più alte in Italia. Io, di questo risultato indice della fiducia che la gente ha in noi, vi ringrazio.  Ma voglio ricordare con voi che tale dato non ci fa migliori degli altri ma, al contrario, ci assegna solo una maggior responsabilità, soprattutto nei confronti delle fasce più deboli. A tale responsabilità dobbiamo continuare a fare fronte anche per il futuro, con un impegno serio, costante, professionale. Come scriveva Eugenio Losco “pronti a qualsiasi sacrificio”. Viva l’Arma dei Carabinieri.  Viva l’Italia.     

Solofra, 5 giugno 2009

ANZIANO AGGREDISCE IL SINDACO: DENUNCIATO DAI CARABINIERI

 Questa mattina, intorno alle 10:15, il Sindaco del Comune di Solofra, mentre si trovava in piazza San Michele, è stato prima avvicinato e poi aggredito da un anziano signore (G.G. classe 1931) che con un bastone l’ha picchiato ad una spalla, facendolo rovinare a terra. L’aggressione è da attribuire a un rancore che l’uomo serba nei confronti del sindaco a causa di una licenza edilizia che, a suo dire, il primo cittadino avrebbe concesso in modo non regolare a una ditta che sta realizzando alcune costruzioni proprio davanti a casa sua.  Repentino è stato l’intervento dei carabinieri della Stazione di Solofra che, oltre a prestare la dovuta assistenza al primo cittadino di Solofra, si sono messi alla ricerca dell’anziano signore con diverse pattuglie. Il sindaco, ricorso alle cure mediche del Pronto Soccorso dell’Ospedale Landolfi di Solofra, è stato fortunatamente riscontrato affetto da una semplice contusione, guaribile in pochi giorni. Per l’anziano signore, invece, che è stato trovato dai carabinieri poco lontano dallo stesso Landolfi, ove il figlio lo stava accompagnando perché in stato di agitazione, è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di lesione personali aggravate.

Avellino, 4 giugno 2009

 I CARABINIERI RICORDANO IL 195° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Domani 5 giugno 2008 alle ore 18.00 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, verrà celebrata la solenne commemorazione del 195° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.  Il 5 giugno di ogni anno, l’Arma dei Carabinieri si riunisce per commemorare quel giorno del 1920 allorquando la Bandiera dell’Arma fu insignita della sua prima medaglia d’oro in ricordo del contributo fornito, in innumerevoli prove di coraggio ed attaccamento al dovere, dai militari di ogni ordine e grado nel corso della “Grande Guerra”. Da quel giorno gli episodi di coraggio dei militari si sono susseguiti negli anni ed il medagliere dell’Arma dei Carabinieri ne è dimostrazione. Quotidianamente il personale in servizio è impegnato nel contrasto della criminalità comune ed organizzata, ma è parimenti impegnato nella salvaguardia del cittadino, principalmente di quello più debole. Da quasi due secoli l’Arma ha fuso i propri destini con quelli d’Italia, dall’impegno dei Carabinieri nei conflitti che hanno infiammato l’Italia alla lotta al terrorismo, dalle operazioni di pace all’estero alla lotta alla mafia, senza dimenticare il quotidiano impegno nella lotta alla criminalità comune. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ha competenza sull’intera provincia e per l’assolvimento delle principali attività istituzionali si avvale di: un Ufficio Comando; un Reparto Operativo, che inquadra il Nucleo Investigativo, il Nucleo Informativo e la Centrale Operativa;  6 Compagnie Carabinieri situate ad Avellino, Ariano Irpino, Baiano, Mirabella Eclano, Montella e S. Angelo dei Lombardi; 68 Stazioni Carabinieri che hanno giurisdizione sui 119 comuni della Provincia.Nel Comando Provinciale sono comprese anche tre Sezioni di Polizia Giudiziaria presso le tre Procure della Repubblica alle dirette dipendenze dell’Autorità Giudiziaria ed un Nucleo Banca d’Italia. La struttura dell’Arma in provincia è complessa, antica ma sempre in linea con i tempi, aderente alle mutevoli situazioni socio – ambientali, dotata di un dispositivo flessibile che le consente di rispondere con celeritá alle pressanti domande di sicurezza che da piú parte le vengono rivolte. Generalmente il 5 giugno per i Carabinieri di tutta Italia è una occasione nella quale poter tirare le somme e riassumere i risultati di un anno di lavoro e fissare gli obiettivi per il futuro. Anche il Comando Provinciale di Avellino, in analogia a quanto accade in tutta Italia, tira le somme di un anno e fissa gli obiettivi per il futuro. In questi ultimi dodici mesi molti sono stati i risultati che i Carabinieri di Avellino hanno raggiunto, alcuni anche significativi, tutti parimenti importanti perché rivolti a contrastare la criminalità organizzata e comune, e sempre con una particolare attenzione alle fasce deboli per garantire sicurezza a tutti i cittadini e reprimere i reati che destano maggiore allarme sociale.

Baiano, 4 giugno 2009

SPACCIO DI DROGA - CONTROLLI DEI CARABINIERI, SEI DENUNCE

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno denunciato 6 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ne hanno segnalata una per uso personale di tali sostanze. In particolare i Carabinieri della Stazione di Monteforte Irpino (AV), nel corso di specifici servizi antidroga, fermavano 4 giovani del luogo di 17,18,19 e 21 anni mentre circolavano in quel centro abitato, a bordo dell’autovettura di proprietà del 21enne e, sottoposti a perquisizione veicolare e personale, venivano trovati in possesso di circa 9 grammi di sostanze stupefacenti tipo hashish e marijuana. A seguito di ciò la droga veniva sequestrata e i 4 giovani denunciati a p.l. per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Invece a Sperone (AV) i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, nel corso di un normale servizio di pattuglia finalizzato alla prevenzione dei reati in genere, notavano un giovane che, alla loro vista, cercava di allontanarsi frettolosamente a piedi. Bloccato e perquisito sul posto veniva trovato in possesso di grammi uno di “Cobret”. Anche in questo caso la droga veniva sequestrata e il 33enne segnalato alla Prefettura di Avellino per uso personale di sostanze stupefacenti. Ed infine ad Avella (AV) i Carabinieri della locale Stazione, collaborati anche da personale femminile dell’Arma, perquisivano l’abitazione di una coppia del posto, sospettata di detenere droga. Nel corso di tale operazione venivano rinvenuti, abilmente occultati sotto un cassetto, grammi due di hashish, 107 semi di canapa indiana e materiale idoneo per confezionare e vendere in dosi tali sostanze. Il tutto sottoposto a sequestro e il 46enne, già noto alle forze dell’ordine, e la convivente 39enne denunciati a p.l. per detenzione ai fini di spaccio.  Gli atti assunti sono stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino e alla Prefettura per gli adempimenti consequenziali.

Solofra, 4 giugno 2009

 IRREGOLARITÀ NELLE NORME DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO: CONCERIA SEQUESTRATA DAI CARABINIERI

 Prosegue l’azione di contrasto al lavoro nero e alle inadempienze agli obblighi sulla sicurezza sul lavoro, iniziata ormai da tempo dai carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e che, dal 1° gennaio 2009 ad oggi, ha già portato al sequestro di ben 19 strutture conciarie tra Solofra e Montoro. Nella mattinata di ieri, i militari dell’Arma di Solofra hanno effettuato l’ennesima ispezione a una azienda di lavorazione del pellame ubicata nel polo conciario di Solofra: una ditta appartenente ad un solofrano di 55 anni. I militari che hanno proceduto all’ispezione, al momento dell’accesso, hanno riscontrato la presenza di complessivi 16 lavoratori, tutti di nazionalità italiana, dei quali però 4 sono subito risultati irregolari. Inoltre, come già accaduto in passato per le altre ditte conciarie sequestrate, anche ieri i carabinieri hanno riscontrato diverse inadempienze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e dei lavoratori. Molte le cose non a norma, delle quali la più grave di sicuro è risultata la assoluta inadeguatezza delle uscite di sicurezza, sprovviste di maniglione antipanico e addirittura con apertura a serranda anziché a spinta: una vera trappola in caso di incendio. Non erano poi stati eseguiti i prescritti corsi di formazione ai lavoratori sulla sicurezza sul lavoro, né era stato stilato alcun valido documento per la valutazione e prevenzione dei rischi. Tanto è bastato agli uomini dell’Arma di Solofra per sottoporre l’intera struttura ed a sequestro preventivo e deferire in stato di libertà il titolare, deferito per i reati previsti dalla legge 81 del 2008 (la vecchia 626) sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Pustarza, 4 giugno 2009

EMERGENZA RIFIUTI: I CARABINIERI DENUNCIANO DODICI AUTOTRASPORTATORI.

 I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino nel corso di servizi di perlustrazione svolti lungo la Strada Statale 90 “delle Puglie” e di vigilanza effettuati lungo le strade che adducono alla discarica di località Pustarza, hanno deferito in stato di libertà dodici autotrasportatori. In particolare, i Carabinieri delle Stazioni di Greci, Savignano e Zungoli hanno fermato e controllato accuratamente dodici mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti di proprietà di aziende aventi sede legale ad Avellino, Casapesenna, Nola e Salerno, che trasportando i rifiuti in cassoni non completamente chiusi perdevano percolato oltre a emanare cattivi odori. I Carabinieri, una volta generalizzati i conducenti dei compattatori, hanno provveduto a verificare le autorizzazioni in loro possesso nonché a controllare che il percorso seguito fosse quello previsto. Dopo aver effettuato questi accertamenti hanno controllato meticolosamente i compattatori rilevando appunto perdite di percolato e la non totale chiusura dei cassoni. Da questi ulteriori controlli e verifiche sono emerse responsabilità penali a carico di D.G.D. 38enne di Avellino, P.B. 27enne, C.A. 49enne, S.A. 20enne, P.S. 42enne, della Provincia di Caserta, D.M.E. 28enne, G.C. 34enne della Provincia di Salerno, P.V. 52enne e O.G. 40enne della Provincia di Napoli, O.E. rumeno 33enne residente in provincia di Foggia, V.C. rumeno 57enne residente in provincia di Avellino e M.I. albanese 30enne residente in Provincia di Caserta, che, al termine dei controlli espletati dai Carabinieri di Savignano, Greci e Zungoli sono stati deferiti in stato di libertà per aver trasportato rifiuti in violazione delle autorizzazioni regionali occorrenti per svolgere l’attività di gestione di rifiuti. I Carabinieri, alcuni controlli li hanno effettuati dopo essere intervenuti sul posto a seguito di chiamate provenienti dagli abitanti della Via Nazionale delle Puglie esasperati dalla presenza dei compattatori fermi su quella strada statale in modo da ostruire il traffico veicolare. Delle operazioni svolte i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno dato immediatamente comunicazione alla Procura di Napoli e al Procuratore della Repubblica di Ariano Irpino, Dott. Luciano D’Emmanuele, molto attento alle questioni riguardanti l’emergenza rifiuti nel territorio della Procura arianese. Gli odierni deferimenti sono un ulteriore segno della costante attenzione rivolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino alla tutela dell’ambiente.

Lioni, 4 giugno 2009

AUTO INCENDIATA NELLA NOTTE. INDAGANO I CARABINIERI

 In data odierna, alle ore 03,00 circa, in Lioni, via Palatucci, si sviluppava l’incendio di un’autovettura parcheggiata su pubblica via, nei pressi dell’abitazione della proprietaria. Sul posto intervenivano i Carabinieri della locale Stazione ed i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Lioni i quali domavano le fiamme dopo che queste avevano però distrutto interamente l’abitacolo, rendendolo inutilizzabile. Il danno complessivo ammonta ad Euro 1000,00 circa, non coperto da assicurazione. Non si segnalano persone coinvolte nell’accaduto. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, sono in corso al fine di accertare l’origine dell’evento.

Acerra, 3 giugno 2009

TRUFFATORE PROMETTEVA FALSE ASSUNZIONI ALLA NATO.

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno denunciato a p.l. un pregiudicato di 62 anni, originario di Acerra (NA) e residente ad Altavilla Irpina (AV), per truffa aggravata in concorso. L’uomo, con la promessa di far assumere numerose persone della provincia di Avellino in una base NATO di stanza in Campania, riusciva a farsi consegnare da ognuno una somma variabile tra i tre ed i cinquemila euro quale anticipo per “oleare” il meccanismo, oltre ai diecimila euro richiesti ad assunzione avvenuta. Il 62enne, facendo seguire alle vittime tutto l’iter previsto per le assunzioni (visite mediche, esibizione di documentazione…), riusciva ad ingannarle, facendo sborsare loro il danaro pattuito e chiedendo di cercare altre persone interessate ad essere assunte per alimentare, ignare, il circolo vizioso. In alcune occasioni queste persone hanno ricevuto delle regolari lettere di assunzione, rilevatesi, successivamente, false. Il giro di affari ha fruttato al truffatore diverse migliaia di euro e potrebbe allargarsi ulteriormente se, accanto alle sei vittime scoperte dai carabinieri della stazione di Monteforte Irpino (AV), nel corso di una specifica attività investigativa durata diversi mesi, se ne aggiungessero altre. Le indagini sono tutt’ora in corso per individuare i complici che hanno consentito al truffatore di mettere in atto il suo piano. Gli atti assunti sono stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per gli adempimenti consequenziali.

    Mirabella Eclano, 3 giugno 2009

INVESTITO RAGAZZINO DI 10 ANNI

Nel pomeriggio nei pressi del cimitero di Mirabella Eclano in località San Pietro, l’autovettura Suzuki Ignis, condotta da un 48enne di Mirabella, ha investito un ragazzino di 10 anni anch’egli di Mirabella Eclano che aveva improvvisamente attraversato la strada mentre stava giocando a rincorrersi con un coetaneo. Il giovane fortunatamente non è in gravi condizioni, è stato accompagnato presso l’ospedale di Benevento per gli accertamenti del caso. Sul posto i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Mirabella Eclano.

    Irpinia, 3 giugno 2009

POSTI DI BLOCCO IN TUTTA LA PROVINCIA CON SEQUESTRO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Anche nello scorso week-end, in esecuzione di un consueto piano d’intervento, le Fiamme Gialle sono state impegnate su tutto il territorio irpino con posti di blocco in corrispondenza dei varchi d’accesso alla città per “monitorare” i flussi di sostanze stupefacenti in entrata nella provincia. In tale quadro operativo, tenendo presente come alla base dell’ingente sequestro di marijuana del 20 maggio ultimo scorso vi sia stato l’attento sviluppo di elementi informativi acquisiti proprio con tale “presenza sul territorio”, una costante ormai nell’azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, il fine settimana ha visto all’opera gli uomini della Tenenza di Ariano Irpino (agli ordini del sottotenente Antonio Serra) con servizi concentrati nelle fasce orarie serali e notturne, momenti in cui è più alta la probabilità di individuare detentori di sostanze stupefacenti. Nella serata del 30 maggio, nell’ambito di un posto di blocco disposto presso il casello dell’A-16 di Castel del Lago nel comune di Venticano (AV), i militari hanno sottoposto a controllo numerosissimi veicoli in transito: fra questi, in particolare, l’attenzione si incentrava nei confronti di un’auto condotta da un giovane che, nel lasciare l’autostrada, sembrava aver tentennato alla vista della Guardia di Finanza. All’atto del fermo il ragazzo alla guida mostrava particolare nervosismo: si decideva di dar corso ad un controllo accurato del veicolo beneficiando, nella circostanza,  anche del fiuto antidroga di NARO, uno splendido esemplare di pastore tedesco, fatto confluire su Venticano, unitamente al suo conduttore, direttamente dal Comando Provinciale di Salerno. A seguito dell’ispezione veniva rinvenuto un quantitativo di 1,5 grammi di marijuana che veniva prontamente sottoposto a sequestro. Nei confronti del conducente, identificato per tale M.G. (di anni 41), nato a Castellammare di Stabia (NA), veniva disposto anche il ritiro della patente di guida in virtù di quanto previsto dal codice della strada e lo stesso era oggetto di specifica segnalazione alla Prefettura di Napoli, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. nr. 309/1990.

Ariano Irpino, 2 giugno 2009

 INCIDENTE SULLA SS90”DELLE PUGLIE”.

 Nel primo pomeriggio di oggi, molto probabilmente a causa del manto stradale reso viscido dalla pioggia, una Lancia Ypsilon condotta da una 34enne, P.R.. da Melito Irpino e un Peugeot 206 condotta da G.A., 51enne di Mercato San Severino sono rimaste coinvolte in un incidente stradale lungo la Strada Statale 90 “delle Puglie” all’altezza del Km.15+800 nel territorio di Ariano Irpino. All’origine dell’incidente, secondo la prima ricostruzione fatta dai Carabinieri del N.O.R. - Aliquota Radiomobile della Compagnia di Ariano Irpino ci sarebbero il manto stradale viscido e la presenza di una macchia di olio lungo la carreggiata. Lo scontro avvenuto quasi in prossimità del bivio per Melito Irpino poteva avere conseguenze peggiori. Immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno provveduto a portarsi sul posto, prestare le prime cure del caso alle persone coinvolte nel sinistro stradale, unitamente al personale del 118, a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente ed escutere a sommarie informazioni i testimoni dell’accaduto. I coinvolti nell’incidente sono stati quindi trasportati presso l’Ospedale Moscati di Avellino ove l’irpina è stata giudicata guaribile, per le ferite riportate, in 10 giorni, mentre la donna della provincia di Salerno è tuttora ricoverata in prognosi riservata. Dell’incidente è stata data comunicazione alla Procura della Repubblica di Ariano Irpino.

Greci, 2 giugno 2009

CHIUSA LA STRADA STATLE 90 “DELLE PUGLIE” ALL’ALTEZZA DELLA FRANA DI MONTAGUTO

A seguito delle abbondanti piogge personale dell’ANAS ha disposto la chiusura della Strada Statale 90 “delle Puglie” nel tratto interessato dalla frana di Montaguto. Conseguenza il traffico veicolare è stato dirottato lungo itinerari alternativi.

Montoro Superiore, 2 giugno 2009

 ARRESTATO SORVEGLIATO SPECIALE.

Ieri sera a Montoro Superiore (AV), i militari della locale stazione hanno tratto in arresto un pregiudicato 34enne del posto, per inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale.  In particolare il giovane, senza giustificato motivo, si è allontanato dal comune natio ove era sottoposto all’obbligo di soggiorno, recandosi arbitrariamente a Solofra (AV) ove veniva notato da una pattuglia in compagnia di altri pregiudicati. Dopo un breve servizio di osservazione e pedinamento veniva, poco dopo, intercettato e fermato ad un posto di controllo espletato nella frazione Banzano, mentre si trovava a bordo di un’utilitaria condotta da un 25enne di Montoro Superiore, noto alle forze di polizia. Quest’ultimo è stato denunciato in stato di libertà per favoreggiamento personale perché aveva tentato di eludere le investigazioni dell’autorità nei confronti del suo amico, negando la circostanza di aver trascorso il pomeriggio, assieme a lui, nel comune di Solofra. L’arrestato sarà giudicato domani con rito direttissimo innanzi al Tribunale di Avellino.

Araino Irpino, 1 giugno 2009

DISCARICA ABUSIVA AD ARIANO

Nel quadro della costante attenzione attribuita alla tutela dell’ambiente dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, nella giornata odierna gli uomini della Tenenza di Ariano Irpino hanno sottoposto a sequestro un’area di 630 metri quadri in via Arenara, nel comune di Mirabella Eclano (AV) L’intervento si inserisce nel quadro di quell’attento sviluppo di informazioni che negli ultimi tempi ha portato gli uomini del Tricolle, agli ordini del sottotenente Antonio Serra, alla scoperta di altre discariche abusive nel circondario di Ariano Irpino (19 marzo in Fontanarosa, 19 aprile in Casalbore e 27 maggio ad Ariano Irpino). Al momento dell’ingresso nel fondo, sito in nel bel mezzo di una vasta zona verde ed incontaminata, i militari si son trovati dinnanzi ad una distesa di scarti di lavorazione, pneumatici, bombole del gas, batterie esauste, lastre di eternit, motori d’auto, contenitori di olio saturo, ferraglia, cisterne, grondaie, resti di lavorazione del ferro e dell’alluminio e finanche carcasse di veicoli. Dopo aver proceduto alla delimitazione della zona illecitamente adibita a discarica, estesa per un’area di circa 630 metri quadri, i finanzieri immediatamente risalivano all’individuazione delle responsabilità in capo al proprietario del fondo, tale G.V. (di anni 69), nato a Mirabella Eclano (AV), ed a suo figlio, tale G.L. (di anni 40), nato ad Avellino, quest’ultimo titolare di una impresa esercente l’attività di profilatura e piegatura a freddo di grondaie. Mentre l’area veniva sottoposta sequestro, i due responsabili venivano deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ariano Irpino in relazione alle fattispecie di reato previste e punite dall’articolo 256 del decreto legislativo nr. 152 in data 03.04.2006 in tema di tutela ambientale. L’intera area, sottoposta a sequestro giudiziario, sarà oggetto di bonifica per tornare ad essere parte inscindibile della bellezza della provincia irpina.

   Avellino, 1 giugno 2009

OPERAZIONE DEVIUS AD AVELLINO

Alle ore 11.00 di oggi il Comando Provinciale di Salerno, nel corso di una specifica conferenza stampa, ha reso noti gli esiti di una articolata un’attività investigativa sviluppata sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sala Consilina: la complessa attività d’indagine, confluita in quella che è stata denominata operazione DEVIUS, ha avuto riflessi anche in Irpinia. I dettagli dell’operazione sono riportati in un comunicato stampa (allegato alla presente) distribuito in occasione dell’incontro con i mass-media. Per quanto riguarda l’Irpinia, il Comando Provinciale di Avellino è stato interessato per irregolarità relative ad apparati di rilevazione VELOMAX relativamente a ben 8 amministrazioni comunali che avevano stipulato una convenzione con l’impresa che gestiva le apparecchiature, una società con sede in Desenzano sul Garda (BS). In estrema sintesi l’indagine, condotta dalla Tenenza di Sala Consilina (SA), ha interessato apparati VELOMAX di oltre 70 comuni italiani, portando alla scoperta di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di ignari automobilisti, ai quali sono stati comminati, negli anni 2007/2009,  un totale di 81.555 verbali per presunte violazioni all’articolo 142 del codice della strada (“superamento dei limiti di velocità”), con sanzioni ammontanti complessivamente ad oltre euro 11.300.000.

Moschiano, 1 giugno 2009

 SCOPERTO IL RESPONSABILE DELL’INCENDIO IN UN IMPIANTO DI CALCESTRUZZO E SEQUESTRATA UN’AREA DEMANIALE ADIBITA A VASCA DI CONTENIMENTO ABUSIVAMENTE RIEMPITA CON MATERIALI DI RISULTA.

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno denunciato a p.l. un 48enne di Moschiano per incendio colposo. Durante la notte dello scorso 30 maggio, un incendio distrusse un deposito adibito a posto manutenzione per mezzi pesanti utilizzati all’interno di un impianto di calcestruzzo sito in Moschiano. Gli accertamenti svolti dai militari della stazione di Quindici, in collaborazione con quelli delle stazioni di Lauro e Marzano di Nola, stabilivano che a causare l’incendio era stato un imprenditore 48enne del posto che, imprudentemente, aveva dato fuoco ad un cumulo di cartoni poco distanti dal deposito. Le fiamme, alimentate dal forte vento, in breve tempo avevano raggiunto alcune prese d’aria del manufatto, incendiando il materiale ivi custodito. I soci proprietari del sito, accorsi sul posto dopo essere stati avvisati da alcuni passanti, erano riusciti a domare le fiamme prima dell’arrivo dei vigili del fuoco di Avellino. Nel corso del sopralluogo conseguente all’incendio, i Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno sequestrato un’area di 2000 metri quadri di proprietà demaniale dopo aver rilevato che una vasca di contenimento del materiale fangoso era stata riempita con materiali di risulta. In particolare, i carabinieri nel corso dell’attività di verifica a seguito dell’incendio verificatosi nel deposito, accertavano che una delle vasche di raccolta delle acque e dei fanghi delle montagne circostanti era stata parzialmente riempita con terreni di risulta, oltre ad essere stato realizzato un artigianale impianto per la cernita della terra e della sabbia. Alla luce di quanto precede, i militari operanti, tenuto conto che lo stato dei luoghi era stato modificato e che l’intera area era interessata dal passaggio di mezzi pesanti, procedevano al sequestro del sito e alla denuncia a pl di un 69enne del posto, ritenuto responsabile dei reati di deviazione di acqua, modificazione dello stato dei luoghi e danneggiamento. Tutti gli atti redatti venivano inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per le valutazioni di competenza.

Vallata,  31 maggio 2009

 CADE DAL TETTO: INDAGANO I CARABINIERI.

B.V. 63enne pensionato del luogo mentre era intento a riparare una grondaia nei pressi dell’abitazione di un suo conoscente C.M. pensionato di 90 anni, per cause in corso di accertamenti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino è precipitato al suolo riportando la frattura della branca ileo ed ischio pubica sinistra, giudicata guaribile dai sanitari dell’ospedale Moscati di Avellino in 30 giorni. Immediatamente dopo la caduta sul posto si sono portati i sanitari del 118 e i Carabinieri della Stazione di Vallata che, dopo aver prestato i primi soccorsi al malcapitato, hanno organizzato il trasporto in elicottero presso l’ospedale del capoluogo irpino. I Carabinieri hanno provveduto nell’immediatezza ad escutere l’infortunato che ha ammesso di essere caduto mentre effettuava dei lavori. I successivi accertamenti espletati dai Carabinieri della Stazione di Vallata hanno consentito di far luce sulla vicenda, infatti, dopo aver interrogato alcuni vicini e aver effettuato un’accurata ispezione del luogo i militari hanno escusso C.M. che ha riferito ai Carabinieri che l’infortunato era intento a sistemare la grondaia della sua abitazione. Dell’esito del sopralluogo effettuato e di quanto è emerso dalle dichiarazioni raccolte i Carabinieri hanno provveduto a dare immediata notizia al Procuratore Capo di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele e al Sostituto di Turno Dott.ssa Marina Campidoglio. L’uomo è tuttora ricoverato presso l’ospedale Moscati di Avellino.

Grottolella, 31 maggio 2009

SI SUICIDA IMPICCANDOSI AL TERRAZZO DI CASA

È successo in via Aldo Moro a Grottolella, questa mattina attorno alle ore 10:00, anche se l’allarme è giunto ai carabinieri della Stazione di Montefredane solo un’oretta più tardi. Infatti, solo intorno alle 11 di questa mattina, l’uomo che abita al civico 30 di quella via si è accorto che il proprio vicino di casa, Ferruccio Spiniello (classe 1958) giaceva a terra esanime e con una corda legata attorno al collo. I militari dell’Arma, intervenuti sul posto assieme ai medici del 118, hanno constato anzitutto la morte dell’uomo, onde poi iniziare le verifiche in ordine al decesso. Il corpo dell’uomo giaceva infatti a terra, privo di vita, con una corda stretta ad un capo attorno al collo e spezzata all’altro. E sul terrazzo della sua abitazione, circa 4 metri più in alto, l’altra parte della corda, anch’essa spezzata ad un capo e legata con l’altro alla ringhiera. Dopo gli opportuni accertamenti, i militari dell’Arma di Montefredane, aiutati dal dott. Pianese, medico legale nominato dal pubblico ministero di turno, hanno stabilito che l’uomo si è lanciato dal terrazzo della propria abitazione dopo essersi legato la corda al collo ma che, per via dell’elevato peso dell’uomo e dell’attrito della corda sulla ringhiera in ferro, la corda si sarebbe spezzata, facendo cadere l’uomo a terra. Per la verità, il processo di asfissia inesorabilmente avviato attraverso l’impiccagione, non si era ancora del tutto concluso al momento in cui la corda si è spezzata, tant’è che l’uomo, una volta caduto a terra per lo spezzarsi della corda, è riuscito a fare quasi 20 metri, forse per chiedere aiuto, in direzione della porta di casa, prima di morire per soffocamento. Accertatisi che nulla potesse far pensare a qualcosa di diverso dal suicidio, i militari hanno anche costato che l’uomo soffriva da moltissimi anni di una grave e costante crisi depressiva, che lo costringeva ad assumere un elevato numero di farmaci. Palesato quindi il fenomeno suicidiario, la salma dell’uomo è stata affidata ai familiari.

  Montoro Superiore, 31 maggio 2009

41ENNE TRADOTTO IN CASA DI LAVORO DI MODENA

I militari della Stazione dei Carabinieri di Montoro Superiore hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che l’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Avellino  aveva emesso qualche giorno addietro, al  termine di un procedimento penale teso a valutare la pericolosità sociale e l’abitualità a delinquere  di un 41enne, nativo di Mercato San Severino (Sa) ma residente a Montoro Superiore. L’uomo, operaio edile, pluripregiudicato per delitti contro il patrimonio quali rapina, ricettazione e soprattutto furti in appartamenti tanto da guadagnarsi nel tempo l’alias di “TOPO”,  responsabile anche di reati in materia di armi e detenzione e spaccio di stupefacenti, nonché per diverse violazioni a misure limitative della sua libertà personale a cui, nel tempo è stato sottoposto, è stato colpito da ordinanza del Tribunale di Avellino che, suffragato dalle attività informative poste in essere dai Carabinieri della Compagnia di Baiano e della Staz. CC di Montoro Superiore,  ha valutato la notevole pericolosità sociale del reo, disponendone la misura di sicurezza della Casa Lavoro. In esecuzione a tale ordinanza i Carabinieri di Montoro Superiore  hanno condotto l’uomo a Modena, ove insiste la casa di lavoro nella quale I.G. dovrà espiare un minimo di anni due di reclusione e contestuale lavoro, onde poi valutarne il possibile reinserimento nel tessuto sociale.

Ariano Irpino, 31 maggio 2009

 SPACCIA IN UNA COMUNITÀ PER IL RECUPERO DEI TOSSICODIPENDENTI: ARRESTATO DAI CARABINIERI

I Carabinieri del Nucleo Operativo di Ariano Irpino hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Nola nei confronti di un 25enne di Ariano Irpino. I Carabinieri di Ariano Irpino hanno eseguito la citata ordinanza dopo aver effettuato un’attività d’indagine finalizzata ad accertare un episodio di spaccio di sostanza stupefacente del tipo eroina all’interno della comunità terapeutica “La locanda del gigante” di Acerra. I Carabinieri del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Ariano, infatti, dopo aver appreso che qualche giovane ricoverato presso la citata struttura per il recupero dei tossicodipendenti riusciva ad ottenere dosi di stupefacente, hanno iniziato un’intensa attività d’indagine fatta di riscontri e pedinamenti. I Carabinieri, in particolare, hanno seguito alcuni giovani che da Ariano Irpino partivano alla volta dell’hinterland partenopeo utilizzando talvolta l’autostrada e altre volte le strade interne di collegamento con il capoluogo campano. Dopo gli arresti eseguiti nello scorso mese di marzo, quando tre persone furono arrestate con un ingente quantitativo di stupefacente trovato a bordo dell’autovettura utilizzata per recarsi in Napoli, oggi i Carabinieri hanno arrestato P.G. che anziché recarsi nel capoluogo partenopeo si era recato nel comune di Acerra. I Carabinieri di Ariano Irpino in quell’occasione, dopo aver notato il giovane raggiungere un arianese ricoverato presso la citata struttura, hanno iniziato ad escutere a sommarie informazioni alcune persone presenti nella comunità. L’attività dei Carabinieri non si è fermata alla sola escussione dei testimoni; infatti essi hanno verificato gli spostamenti effettuati da P.G., nonché i contatti telefonici avuti da questo. Lo studio dei tabulati telefonici ha dunque avvalorato i sospetti dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Ariano Irpino. Dopo aver ricostruito nei minimi particolari i fatti, grazie anche alla preziosa collaborazione offerta dai responsabili della comunità di recupero, hanno informato di quanto successo la Procura di Nola, competente per territorio. A quel punto il magistrato della Procura nolana, dopo aver fatto escutere dai Carabinieri il ragazzo che aveva acquistato la sostanza stupefacente del tipo eroina che non aveva fornito in quella circostanza le generalità dello spacciatore, ha richiesto un’ordinanza di custodia cautelare a carico del 25enne di Ariano. Il G.I.P. del Tribunale di Nola concordando con le risultanze investigative ha emesso il provvedimento richiesto da quella Procura che è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Ariano Irpino che hanno tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari P.G. 25enne di Ariano con precedenti specifici per reati in materia di sostanze stupefacenti.

Ofantina, 30 maggio 2009

RAPINA NELLA NOTTE AD UN DISTRIBUTORE

La notte scorsa, presso uno dei distributori dislocati sulla SS. 7 Ofantina, è stata portata a termine una rapina in danno del benzinaio di turno per impossessarsi dell’intero incasso della giornata. I delinquenti sono riusciti a portare a termine il loro intento criminale, dopo aver fatto irruzione all’interno del distributore ed aggredito il custode di turno, minacciandolo per farsi consegnare la chiave della cassaforte. Il custode ha inizialmente tentato di reagire, ma poi si è visto costretto a cedere alle richieste dei tre malviventi, che hanno così prelevato l’intero incasso per un ammontare di circa 2.500 euro. I rapinatori si sono dileguati nelle campagne adiacenti ed il custode ha dato l’allarme ai Carabinieri della Compagnia di Montella che hanno fatto scattare attraverso un dispositivo consolidato ed attivato dalla Centrale Operativa, una serie di posti di blocco sulle principali vie di fuga, coordinandosi anche con la Centrale Operativa del Comando di Avellino. Effettuate, inoltre una serie di battute all’interno dei castagneti, senza peraltro riuscire a rintracciare i tre rapinatori. Le attività di indagine ora continuano in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi.

Sant'Angelo dei Lombardi, 30 maggio 2009

 CARABINIERI SEQUESTRANO UN SITO DI STOCCAGGIO DI RIFIUTI SPECIALI.

Permane alta e costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino nella pianificazione ed attuazione dei servizi finalizzati all’accertamento di reati connessi alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica ed, in particolare, alla gestione illecita di rifiuti. Con i rischi connessi a tale persistente emergenza, diffusa nell’intera Regione Campania, i Carabinieri della Compagnia di S. Angelo dei Lombardi stanno ponendo in essere controlli mirati sull’intero territorio di competenza, al fine di individuare la presenza di discariche, siti di stoccaggio o centri di raccolta di rifiuti speciali. In particolare, nell’ambito di tali servizi, i Carabinieri della Stazione di Sant’Angelo dei Lombardi, hanno deferito in stato di libertà due persone di quel centro, sottoponendo a sequestro un’area di 300 mq. circa, di proprietà dell’Ente Comunale di Sant’Angelo dei Lombardi, sita  in Contrada Monticchio - area  P.I.P. (Piano Insediamento Produttivo), ove erano state stoccate alcune tonnellate di rifiuti speciali di vario genere, come pneumatici in gomma per bob-cat, frigoriferi, lavabi in cemento, stufe, biciclette  ed in particolare materiale ferroso di vario tipo. Dagli accertamenti esperiti i militari avevano modo di appurare che il sito era sprovvisto della prescritta autorizzazione. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, sono in corso al fine di svolgere ulteriori approfondimenti in ordine a quanto verificato.

Aiello del Sabato, 30 maggio 2009

DOPO ROCAMBOLESCO INSEGUIMENTO I CARABINIERI FERMANO UNO DEI FUGGITIVI

 Alle 22,00 circa di ieri sera, il personale della vigilanza privata Cosmopol richiedeva l’ausilio dei Carabinieri di Avellino perché ad Aiello del Sabato sembrava si stesse consumando il furto di un mini escavatore ubicato in una delle strade poderali delle campagne di quel comune. Infatti, quando le guardie giurate si erano avvicinate per accertarsi di ciò che stava accadendo, tre persone che prima armeggiavano vicino all’escavatore erano salite a bordo di un furgone di grosse dimensioni dandosi a precipitosa fuga. L’inseguimento che ne è conseguito, dapprima da parte del personale della Cosmopol e poi dei Carabinieri di Avellino, terminava dopo alcuni minuti allorquando i malviventi, dopo aver percorso alcune strade extraurbane sono entrati in questo centro e hanno terminato la loro fuga contro una cancellata condominiale in una traversa di corso Europa. Qui alcuni testimoni hanno dichiarato di aver udito un colpo d’arma da fuoco, circostanza questa ancora non riscontrata perché dai rilievi eseguiti non sono emersi elementi a conferma né tantomeno sono stati rinvenuti dai militari operanti bossoli od ogive. Dopo lo schianto contro il cancello condominiale i tre, vistisi ormai braccati, sono fuggiti a piedi, dileguandosi in direzioni diverse per le vie del centro storico. Immediatamente sono scattate le ricerche dei malviventi e sul posto sono intervenute unità cinofile dei Carabinieri di Pontecagnano (SA) per seguire le piste lasciate durante la fuga e contemporaneamente venivano attuati una serie di posti di blocco e di controllo per cinturare l’intera città. Il dispositivo messo in campo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino comprendeva oltre alle unità cinofile, anche unità in borghese oltre alle pattuglie che per tutta la notte hanno battuto l’area circostante il luogo dove i malfattori avevano abbandonato il mezzo, con una vasta battuta di ricerca lungo le strade limitrofe al fossato del torrente Fenestrelle, con militari in borghese ed in divisa, che si sono spinti, con l’ausilio dei cani, tra la fitta vegetazione sul greto del fiume.  Contemporaneamente, altri militari del Comando Provinciale di Avellino si sono occupati del recuperare del furgone utilizzato per la fuga, risultato rubato nei pressi di Firenze, e del miniescavatore, entrambi sottoposti a sequestro per il prosieguo delle indagini. Anche un elicottero dei Carabinieri proveniente da Pontecagnano (SA) ha sorvolato la città alla ricerca dei fuggitivi, ma i primi esiti della vasta battuta eseguita questa notte dai Carabinieri sono giunti solo alle 2,30 circa di questa notte, allorquando uno dei malviventi, che i militari avevano chiaramente visto buttarsi nel greto del fiume, è tornato sulla strada in prossimità della SS 7bis. Di là, l’uomo ha cercato il metodo più veloce per potersi sottrarre alle ricerche, pensando bene di chiedere un passaggio alle automobili in transito sulla variante, ma nei pressi era appostata una delle autovetture dei Carabinieri in abiti civili che riconosciuto l’uomo con il chiaro intendo di allontanarsi il più velocemente possibile, lo ha immediatamente bloccato portandolo presso il Comando Provinciale dei Carabinieri dove sono stati eseguiti tutti gli accertamenti per confermare la presenza dell’individuo sul mezzo in fuga. Il soggetto fermato, DE BENEDETTIS Angelo, un pregiudicato 53enne nato in provincia di Salerno ma residente a Firenze, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e, dopo gli accertamenti di rito, è stato accompagnato presso il carcere di Bellizzi Irpino, ove permarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria avellinese. Le indagini sono state svolte in stretta collaborazione con la dott.ssa Cecilia De Angelis, Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Aristide Mario Romano. Per ciò che riguarda invece gli altri due fuggitivi, sono in corso le indagini tese a individuare con certezza la loro identità.

Venticano, 29 maggio 2009

SGOMINATA DAI CARABINIERI UNA BANDA DI NORD AFRICANI DEDITA AI FURTI

 Nel recente passato i territori dei comuni di Venticano e Pietradefusi sono stati oggetto di numerosi furti e tentativi di furto presso ville ed abitazioni in genere. I carabinieri della Stazione di Dentecane, hanno pertanto avviato immediatamente le indagini anche per capire se il fenomeno fosse riconducibile alla stessa mano. Lo studio del modus operandi ricostruito dagli inquirenti, nonché gli accurati sopralluoghi effettuati sulla scena del furto, con i successivi accertamenti tecnici, hanno consentito ai militari di confermare questa tesi. L’attività investigativa svolta, infatti, ha permesso di identificare due cittadini marocchini, Aharrachi El Hassan cl. 62 e Fadel Laohussine cl. 66, entrambi pregiudicati e domiciliati in Eboli (SA), che si erano resi autori di due furti di auto e di un tentativo di furto in un’abitazione di Pietradefusi. I due marocchini sono stati arrestati questa mattina all’alba ad Eboli dai Carabinieri di Dentecane e dai colleghi della Compagnia di Eboli e sono stati rinchiusi presso il carcere di Benevento, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento su richiesta del Dott. Tartaglia Polcini, di quella Procura della Repubblica diretta dott. Giuseppe Maddalena, che ha personalmente coordinato le indagini.

Mercogliano, 28 maggio 2009

 SCOPERTA E SEQUESTRATA UNA NUOVA CASA DI PROSTITUZIONE

I Carabinieri della stazione di Mercogliano avevano avuto la notizia qualche giorno fa, riferita loro da alcuni condomini e vicini che – stanchi di quel seccante via vai – hanno voluto informare i militari dell’Arma che in quel condominio di via Nazionale vi era un appartamento dove si esercitava la prostituzione. I militari non hanno perso tempo e hanno subito messo in atto alcuni servizi di osservazione e controllo della zona, con personale in borghese e macchine civetta. I carabinieri, infatti, oltre a notare l’effettiva presenza di un certo via-vai strano, hanno avuto la certezza che in quelle stanze si consumasse un’attività illecita di prostituzione. Ieri sera è quindi scattato il blitz dei militari, che hanno fatto accesso all’interno dell’appartamento, riscontrando la presenza di due donne, una brasiliana e una dominicana, entrambe quarantenni. Oltre alla presenza delle due donne, che al momento dell’accesso dei militari non erano intente nell’esercizio della loro professione, come prova dell’effettivo svolgimento del meretricio, i carabinieri hanno rinvenuto la presenza di denaro contante, sicuro provento dell’attività di prostituzione, e altro materiale erotico chiaramente attinente con l’attività stessa. All’esito degli accertamenti, i militari dell’Arma di Mercogliano hanno appurato che lo stabile in cui le due donne esercitavano il meretricio è di proprietà di un cinquantenne di Sant’Angelo dei Lombardi, che aveva stipulato con la brasiliana una sorta di contratto senza alcuna validità legale, quindi paragonabile ad un affitto “a nero”. La brasiliana, ai militari, ha riferito che per stare in quell’appartamento non pagavano un reale affitto, ma un contributo “una tantum” di qualche centinaio di euro proprio al proprietario dell’appartamento. L’uomo di Sant’Angelo è stato denunciato in stato di libertà per aver favorito l’attività di prostituzione e per aver concesso per questa l’uso del suo appartamento. Le due donne, invece, assolutamente regolari in Italia, sono state denunciate per aver adibito l’appartamento a casa di prostituzione, secondo quanto previsto dalla legge Merlin. L’appartamento è stato sottoposto dai militari a sequestro preventivo, ma le indagini ora proseguiranno per vedere se questa casa di prostituzione possa avere qualche connessione con le altre case già scoperte o con altre ancora ignote agli inquirenti.

Baiaino, 27 maggio 2009

 CONTROLLI DEI CARABINIERI - UN ARRESTO, NUMEROSE DENUNCE E SEGNALAZIONI PER DROGA.

 Articolata attività di prevenzione da parte della Compagnia dei Carabinieri di Baiano nel corso di questi ultimi due giorni, che ha impegnato i militari controlli finalizzati alla circolazione stradale e più in particolare al contrasto dell'illegalità diffusa. Tale attività, che ha visto all'opera decine di uomini in uniforme, in abiti civili e autovetture lungo tutte le principali arterie stradali, é stata inserita nel consolidato dispositivo dei posti di controllo sul territorio già pianificato dal Comando Provinciale di Avellino con l’aggiunta di posti di blocco, specialmente nell'area baianese, dove in questi ultimi tempi si sono verificati vari episodi di microcriminalità. Nel corso di tali servizi sono state elevate oltre 60 contravvenzioni al Codice della Strada per un importo complessivo di circa 14.000,00 euro, mentre i restanti risultati possono essere così riassunti: un cittadino indiano di 24 anni é stato arrestato per inosservanza del decreto di espulsione emesso dalla Questura di Udine il 6 ottobre 2005; due cittadini di 23 e 38 anni, rispettivamente di origine indiana e ucraina, sono stati accompagnati presso la Questura di Avellino per l'emissione del decreto di espulsione dal territorio nazionale perché clandestini; cinque persone, due di Solofra, due di Forino e una di Monteforte Irpino, sono state segnalate alla Prefettura di Avellino quali assuntori di sostanze stupefacenti perché sono state trovate, nel corso di perquisizioni personali e veicolari, in possesso di alcune dosi di stupefacenti; un senegalese di 44 anni, residente a Mercogliano, è stato denunciato a p.l. per ricettazione e commercio di prodotti contraffatti, perché trovato in possesso di capi di vestiario recanti il marchio contraffatto di note case di moda italiane; un 41enne residente a Montoro Superiore é stato denunciato per non aver osservato alcune prescrizioni imposte dall'A.G. a seguito della sottoposizione alla Sorveglianza Speciale;  un 54enne di San Gennaro Vesuviano (NA) è stato denunciato per violazione degli obblighi inerenti la custodia dei veicoli, in quanto sorpreso alla guida della propria autovettura che non poteva circolare poiché sottoposta a fermo amministrativo; la stessa é stata nuovamente fermata e affidata a un custode giudiziario; un 29 enne residente ad Avella è stato denunciato per guida in stato di ebrezza, un 47enne di Monteforte Irpino è stato deferito per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti ed, infine, un 18enne di Lauro è stato denunciato per guida senza patente e la moto è stata a sottoposta a sequestro. Gli atti assunti sono stati inviati all'Autorità Giudiziaria ed a quella Amministrativa, per gli adempimenti consequenziali.

Avellino, 26 maggio 2009

 I CARABINIERI ARRESTANO 2 AFFILIATI AL CLAN CAVA CHE AVEVANO TENTATO DI ESTORCERE DENARO AD UNA IMPRESA IMPEGNATA IN OPERE PUBBLICHE IN CITTA’

Con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, Dott.ssa Ludovica MANCINI su richiesta della Dott. Francesco SOVIERO della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di due persone affiliate al Clan Cava, viene assestato un nuovo colpo al Clan da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino. Gli arresti, effettuati all’alba dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, arrivano a conclusione di una serie d’indagini avviate sin dall’anno 2008, allorquando un imprenditore edile venne avvicinato dagli arrestati al fine di ottenere, una somma di denaro in cambio di tranquillità per la  prosecuzione di alcuni lavori pubblici che stava eseguendo in Avellino. Sfruttando la personalità violenta di alcuni dei componenti del Clan, notoriamente pericolosi, gli arrestati recatisi sul cantiere invitavano i dipendenti a riferire al datore di lavoro di “telefonare alla famiglia Cava e di regolarizzare altrimenti avrebbero incendiato il cantiere”. L’imprenditore, ormai stremato dalle molteplici richieste e dalle minacce ricevute, denunciò i fatti ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino i quali, dopo una capillare attività d’indagine e con l’ausilio delle più moderne tecniche investigative, sono riusciti a identificare gli autori. La collaborazione dell’imprenditore ha permesso di delineare compiutamente le modalità di esecuzione del tentativo di estorsione da parte dei personaggi arrestati questa mattina, raccogliendo prove inconfutabili a loro carico tali da consentire l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei sottoindicati pregiudicati: CAVA Bernardo, nato a Nola (NA) il 14 aprile 1971, pluripregiudicato ; PAGANO Beniamino, nato ad Avellino il 31 gennaio 1980, pregiudicato. Con gli arresti di oggi i Carabinieri di Avellino in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, coordinata dal dott. Rosario CANTELMO, hanno dato un nuovo colpo al Clan Cava, che negli ultimi tempi sembra aver spostato la sua attenzione sulle attività commerciali di questo centro. La famiglia dei CAVA è tristemente nota per la sanguinosa faida che la vede da oltre vent’anni contrapposta al clan Graziano, anch’esso di Quindici. Il momento più cruento fu la cd “strage delle donne” allorché il 27 maggio 2004 furono trucidate due donne (una terza rimase paralizzata) della famiglia Cava da parte dei Graziano.

Manocalzati, 25 maggio 2009

RAPINA A MANO ARMATA A UN PENSIONATO: BOTTINO DI 11MILA EURO

 Questa mattina, intorno alle ore 9:00, nei parcheggi privati sotterranei che si trovano sotto al centro commerciale Progress, un commerciante pensionato è stato rapinato da due individui che, a volto scoperto ma armati di una pistola, lo hanno costretto a consegnargli il borsello che aveva indosso e null’altro. Dopo l’atto criminoso, i due rapinatori – che l’uomo ha riferito esprimersi in stretto dialetto campano – si sono dileguati a piedi, facendo perdere le loro tracce. I due rapinatori, che hanno agito a volto scoperto, sapevano bene di non essere conosciuti dall’uomo, che infatti ha riferito di non averli mai visti prima. Ma i due rapinatori sapevano pure che l’uomo conteneva un bel gruzzoletto dentro il suo borsello. L’uomo, infatti, come tutti i lunedì mattina alla stessa ora, si stava dirigendo al banco di Napoli per far un deposito, e di questo movimento di denaro i rapinatori dovevano essere ben a conoscenza. Ai carabinieri, intervenuti sul posto dopo la chiamata al 112 effettuata dall’anziano signore rapinato, l’uomo ha riferito di non essersi mai sentito seguito o pedinato, né di aver mai visto prima i due uomini che l’hanno rapinato. I due, che potevano avere sui 40 anni e si esprimevano con una inflessione campana tipica delle zone del napoletano, lo avevano di certo preso di mira. E questa mattina hanno commesso la rapina, certi del cospicuo bottino. I carabinieri della Stazione di Atripalda stanno indagando sulla dinamica della rapina, in cerca di tracce utili all’individuazione degli autori del reato.

   Baiano, 25 maggio 2009

SEQUESTRATI 400 KG DI LATTICINI AVARIATI

 

Un intero camion-frigo con quasi 400 chilogrammi di latticini avariati ed altri 300 chilogrammi di sostanze chimiche é stato sequestrato e nella mattinata di sabato scorso dalla Brigata della Guardia di Finanza di Baiano. Alla base del sequestro il pessimo stato di conservazione dei prodotti lattiero-caseari a bordo del camion-frigorifero, utilizzato per le consegne nonostante la rottura dell’impianto di refrigerazione ed la conseguente inefficienza della cella frigorifera. La merce, secondo la documentazione fiscale esibita all’atto del controllo, era diretta nell’agro pontino ma il mezzo è stato fermato, nell’ambito degli ormai consolidati servizi su strada disposti dal Comando Provinciale di Avellino, all’atto di lasciare l’A-16 in uscita dal casello di Baiano. Al momento del fermo il conducente, identificato in un cittadino rumeno (tale C.A.I, di anni 28), non sapeva fornire alcuna spiegazione circa il fatto di esser stato sorpreso al di fuori dell’itinerario logicamente previsto per una consegna di merce che, di produzione di una società di latticini di Sant’Anastasia (NA), era ufficialmente destinata a Pontinia (LT). I militari della Brigata di Baiano, agli ordini del maresciallo aiutante Marcello DANIELE, dopo aver fermato il camion-frigorifero sono stati insospettiti dalla circostanza di non percepire il rumore tipico del motore di raffreddamento della cella frigorifera, come se il mezzo viaggiasse vuoto, a dispetto della documentazione esibita: si è deciso pertanto di procedere all’apertura del camion-frigorifero ed all’interno è stato rinvenuto un totale di 396,6 chilogrammi di prodotti lattiero-caseari (mozzarelle e scamorze) oltre ad altri prodotti non elencati nella documentazione relativa al trasporto ed, in particolare, caseina in polvere per 275 chilogrammi (utilizzata per le sue proprietà di “gonfiare” i latticini) ed anche 25 chili di sodio citrato in polvere (un prodotto chimico anticoagulante che può essere usato per la sua capacità di insaporire i latticini). In considerazione delle particolari circostanze rilevate, veniva immediatamente richiesto l’ausilio di un funzionario dell’A.S.L. di Baiano per la verifica dei prodotti alimentari. Il controllo confermava il pessimo stato di conservazione dei latticini e la loro pericolosità per la salute pubblica in quanto trasportati senza rispettare la cosiddetta “catena del freddo”: l’elevata temperatura all’interno della cella frigorifera aveva infatti lasciato iniziare il processo di deperimento degli alimenti ivi contenuti con concrete probabilità di danni per l’ignaro consumatore finale. Tutto quanto contenuto nel camion.-frigorifero (compresi 4.122 contenitori di plastica ove la merce era custodita per il trasporto dei prodotti lattiero-caseari) e lo stesso camion-frigorifero venivano posti sotto sequestro; nei confronti del conducente è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per reati inerenti la normativa su trasporto e conservazione di sostanze alimentari (legge nr. 283/1962 - articolo 444 del codice penale).

Avellino, 25 maggio 2009

 CARABINIERI SEQUESTRANO 15 MOTORINI PER GUIDA SENZA CASCO

 Tra sabato pomeriggio e domenica sera, i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Avellino hanno disposto un ampio servizio di controllo alla circolazione stradale, particolarmente mirato alla repressione della guida senza casco. I militari hanno iniziato il servizio alle ore 12:00 di sabato, proprio all’uscita della scuola, quando i nostri più giovani cittadini – accaldati dalla calure di questo fine maggio – pensavano di raggiungere le proprie abitazioni senza bisogno di proteggersi la testa. Il servizio, effettuato sia con l’uso delle autoradio che a bordo delle motociclette, ha visto impegnati oltre una dozzina di militari che, pattugliando le vie del centro città, hanno controllato oltre 80 veicoli e identificato più di 110 persone. Al termine dei controlli, sono state complessivamente elevate 31 contravvenzioni e di queste, ben 15 sono i casi di guida di ciclomotori o motocicli senza l’uso del casco protettivo. Per questi 15 veicoli a due ruote è quindi scattato il fermo amministrativo. I militari dell’Arma avellinese hanno voluto quindi dare un segnale forte a quegli imprudenti ragazzi che pensano di godersi il sole, o cercano di evitare di scompigliarsi i capelli, tralasciando di indossare il casco. Questo genere di servizio di prevenzione, vista la bella stagione e il largo uso di motorini che in questo periodo dell’anno viene fatto, proseguiranno anche nei prossimi giorni, con l’obiettivo di educare i giovani concittadini avellinesi a pensare prima di tutto alla loro sicurezza.

Baiano, 25 maggio 2009

 ARMATO DI RONCOLA ENTRA IN UN CENTRO COMMERCIALE E SEMINA IL PANICO.

I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno arrestato un cittadino rumeno di 49anni residente ad Avella (AV) per tentata estorsione continuata, minaccia aggravata e porto abusivo di arma impropria in luogo pubblico. Verso le ore 19.15 di sabato sera il 49enne si é avvicinato ad una coppia di suoi connazionali e gli ha chiesto una modesta somma di danaro per comprare, probabilmente, nello stesso centro commerciale che la coppia stava per raggiungere, delle bottiglie di vino. Di fronte al rifiuto di cedere i soldi l'uomo ha reagito profferendo nei loro confronti insulti e minacce di morte fino all'interno del centro commerciale. All'arrivo dei Carabinieri, avvertiti dai clienti, il 49enne armato di una roncola, che nel frattempo aveva prelevato dalla sua autovettura parcheggiata poco distante, stava tentando di raggiungere nuovamente i due, che si erano nascosti tra gli scaffali, per colpirli con tale arnese. Lo stesso veniva velocemente immobilizzato e disarmato. Condotto nella Caserma di Baiano veniva tratto in arresto e condotto nel Carcere di Bellizzi Irpino a disposizione dei magistrati della Procura della Repubblica di Avellino che dirigono le indagini. Nel corso dei successivi accertamenti é emerso che l'arrestato già in precedenti occasioni aveva tentato di estorcere denaro a quella coppia e ad altri connazionali.

Domicella, 23 maggio 2009

SEQUESTRATO UN FABBRICATO AGRICOLO E L'AREA ANNESSA DI CIRCA 10.000 MQ. 

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno sequestrato a Domicella un fabbricato agricolo adibito a club privato e l'area circostante ampia circa 10.000 mq, in esecuzione di un provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Avellino. In particolare i carabinieri della stazione di Marzano di Nola (AV), al termine di vari accertamenti svolti in collaborazione con l'ufficio tecnico del Comune, hanno evidenziato che la realizzazione del fabbricato agricolo aveva inciso sull'assetto del territorio determinando, a causa delle piogge, l’invasione di fondi a valle mediante la caduta di blocchi di pietra con conseguente distruzione delle colture e delle opere idrauliche-agricole. A seguito di ciò, tenuto conto anche che i tecnici rilevavano, tra l'altro, anche la sussistenza di un pericolo per la pubblica incolumità, il GIP del Tribunale di Avellino, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso il decreto di sequestro preventivo che é stato eseguito dai militari della citata stazione nel pomeriggio di ieri 22 maggio 2009. Gli atti assunti venivano inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per gli adempimenti di competenza.

Avella, 23 maggio 2009

RUMENO SORPRESO ALLA GUIDA DI UNO SCOOTER RUBATO: FERMATO DAI CARABINIERI.

Stanotte i carabinieri della Stazione di Avella (AV), durante un posto di controllo espletato lungo la Via Nazionale delle Puglie nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, hanno intimato l’alt ad un ciclomotore. Il conducente, successivamente identificato in un cittadino rumeno di 25 anni, senza fissa dimora, alla vista dei militari ha tentato la fuga ma è stato prontamente bloccato dopo un breve inseguimento. Dagli accertamenti esperiti sul posto è emerso che lo scooter era stato rubato alcuni anni fa nel capoluogo campano ad un 55enne di Napoli. Quindi lo straniero è stato sottoposto ad un fermo di polizia giudiziaria per il reato di ricettazione ed il ciclomotore è stato restituito al legittimo proprietario.

Il fermato è stato condotto in carcere a disposizione dell’A.G. Irpina.

Pietradefusi, 22 maggio 2009

 INCIDENTE SUL LAVORO – CADE DA UN SOLAIO E MUORE, INDAGANO I CARABINIERI

 Ancora un infortunio sul lavoro, nonostante la costante attività di controllo in ambito provinciale dei militari dell’Arma. Si è verificato a Pietradefusi, nella zona industriale, dove un operaio 51enne originario di Torre Le Nocelle, Cefalo Giuseppe, mentre eseguiva il montaggio di un solaio all’interno di un capannone industriale prefabbricato, per cause ancora al vaglio dei militari di Mirabella Eclano, e’ caduto dall’altezza di circa 10 metri, decedendo sul colpo.  A nulla è valso l’immediato intervento dei sanitari del 118 che ne hanno potuto solo constatare il decesso. Sul posto oltre ai Carabinieri ed al personale della Asl di Avellino, si è portato il Dottor Tartaglia Polcini Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Benevento diretta dal Dott. Giuseppe Maddalena.  

   Solofra, 22 maggio 2009

ANCORA DUE CONCERIE IRREGOLARI SEQUESTRATE DAI CARABINIERI NEL POLO CONCIARIO DI SOLOFRA

 Continua imperterrita l’azione di contrasto al lavoro nero e alle inadempienze agli obblighi sulla sicurezza sul lavoro, intrapresa ormai da tempo dai carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e che dal 1° gennaio 2009 ad oggi ha già portato al sequestro di ben 17 strutture conciarie tra Solofra e Montoro. Nella mattinata di oggi, i militari dell’Arma di Solofra hanno effettuato due nuove ispezioni ad altrettante aziende conciarie ubicate nel centro cittadino di Solofra: due impianti detti di “smerigliatrice di pelli” di proprietà di un 52enne di Montoro l’una e di un 38enne solofrano l’altra, ma che insistono all’interno dello stesse stabile. I militari che hanno proceduto all’ispezione, al momento del loro accesso, hanno trovato la presenza di complessivi 29 lavoratori, tutti di nazionalità italiana, dei quali però 7 sono subito risultati irregolari perché mai assunti, cioè assolutamente in nero. Inoltre, come già accaduto in passato per le altre ditte conciarie sequestrate, i carabinieri hanno trovato diverse irregolarità nella tenuta e gestione dello stabilimento in cui sono inserite entrambe le aziende. Non era mai stato, infatti, redatto il previsto documento di valutazione dei rischi sul lavoro, né era mai stata effettuata alcuna istruzione né formazione al personale sul rischio infortuni e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Non solo, mancava anche l’autorizzazione igienico-sanitaria richiesta dalla legge per l’avvio dell’attività, il certificato antincendio dello stabile e anche la prescritta autorizzazione per l’emissione dei fumi nell’atmosfera. Tanto è bastato agli uomini dell’Arma di Solofra per sottoporre l’intera struttura ed entrambe le aziende a sequestro preventivo e deferire in stato di libertà i due rispettivi titolari, per i reati previsti dalle leggi sanitarie e per quelli contemplati dalla legge 81 del 2008 (la vecchia 626) sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

“Valle del Sele, 22 maggio 2009

 CONTROLLI DEI CARABINIERI NEL SETTORE ZOOTECNICO: ABBATTUTI ALCUNI BOVINI

 I Carabinieri della Compagnia di Montella hanno posto in essere un’articolata attività di controllo delle aziende zootecniche presenti sul territorio di competenza. Nell’ambito degli specifici servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino finalizzati alla tutela della salute pubblica e al controllo del settore agroalimentare intensificando in particolar modo i controlli agli allevamenti, finalizzati a verificare anche le condizioni igienico-sanitario. L’attività è stata predisposta grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali. Costante, infatti, è l’attività di monitoraggio dei capi di bestiame tra suini, ovini e bovini anche al pascolo specie nelle vaste e verdi contrade dell’Alta Irpinia e nelle contrade dell’Alta Irpinia. In particolare, nel corso dei uno dei controlli presso un allevamento di bovini della Valle del Sele, le verifiche poste in essere dai Carabinieri e dal Servizio Veterinario, hanno riscontrato anomalie per quanto riguarda condizioni di salute di alcuni bovini. Gli immediati accertamenti, pur escludendo categoricamente la BSE, l’encefalopatia spongiforme bovina, meglio conosciuta come Morbo della Mucca Pazza, consentendo di escludere tassativamente qualsiasi forma di allarmismo, hanno tuttavia indotto il personale operante ad adottare misure estreme per cui l’allevamento è stato messo sotto quarantena ed alcuni capi di bestiame, risultati infetti, sono starti abbattuti. Si è ora in attesa degli risultati definitivi degli accertamenti effettuati, anche se i capi abbattuti, quasi senza incertezza alcuna, erano affetti da “Leucosi Bovina Enzootica” (LEB), che pur provocando la morte ed il contagio tra i bovini, tuttavia, non provoca alcuna malattia nell'uomo. I controlli dei Carabinieri proseguiranno anche nelle prossime settimane e saranno estesi agli altri allevamenti del territorio della Compagnia CC di Montella in sinergia con le ASL competenti al fine di salvaguardare la salute pubblica e scongiurare il diffondersi di malattie infettive e pericolose non solo per gli animali ma anche per gli uomini e per i prodotti che quotidianamente giungono sulle nostre tavole.

   Avellino, 21 maggio 2009

    OPERAZIONE CALYPSO AD AVELLINO

Alle ore 11.00 di oggi il Comando Provinciale di Bergamo, nel corso di una specifica conferenza stampa, ha reso noti gli esiti di una articolata un’attività investigativa sviluppata da oltre due anni sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo: la complessa attività d’indagine, confluita in quella che è stata denominata operazione CALYPSO, ha avuto riflessi anche in Irpinia. I dettagli dell’operazione, sono riportati in un comunicato stampa (allegato alla presente), distribuito in occasione dell’incontro con i mass-media di Bergamo. Per quanto riguarda l’Irpinia, il Comando Provinciale di Avellino è stato interessato per l’esecuzione di due sequestri presso un istituto bancario di Avellino quale sede centrale rispetto ad una filiale ubicata in provincia di Napoli. Solo in data odierna è pertanto possibile partecipare alla stampa come i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Avellino (Sezione Tutela Economia, agli ordini del Capitano Luigi LALLO) lo scorso 19 maggio siano stati impegnati nell’esecuzione dell’attività di polizia giudiziaria delegata dalla Procura di Bergamo nei confronti di due soggetti (una persona fisica ed una persona giuridica, società immobiliare) che presso la filiale di Sant’Anastasia (NA) avevano la disponibilità di somme sottoposte a sequestro per una somma introno ai 10.000 euro. In estrema sintesi la truffa, compiutamente descritta nel comunicato stampa allegato, si è sviluppata attraverso un complesso sistema che, attraverso società estere e società fittizie e mediante lo strumento della falsa fatturazione (cosiddette TRUFFE CAROSELLO), ha consentito di frodare circa due miliardi di euro. A seguito dell’operazione del Nucleo di Bergamo, eseguita sul territorio nazionale, sono stati sequestrati beni e disponibilità per un valore di oltre 238 milioni di euro.

Prata Principato Ultra, 21 maggio 2009

 SCOPERTA UN’ALTRA DISCARICA ABUSIVA DAI CARABINIERI

 Continuano i controlli dei carabinieri in materia di rispetto per l’ambiente. I militari della della Stazione di Pratola Serra hanno scovato in località Comone del comune di Prata Principato Ultra una discarica abusiva di rifiuti speciali e pericolosi. I carabinieri dopo aver immediatamente provveduto a sequestrare l’area, hanno accertato che all’interno dello sversatoio, oltre a 45 fusti da 25 litri ciascuno, contenenti scarti di olio da cucina, vi erano una ventina di lastre in amianto, materiale, quest’ultimo, altamente tossico. Le indagini dell’Arma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Dott. Mario Aristide Romano, cercheranno di far luce sui responsabili dello scempio.

 Prata Principato Ultra, 21 magio 2009

 SEQUESTRATA PIANTAGIONE DI MARIJUANA PER 4500 PIANTE ED OLTRE 80 KG GIA' ESSICCATA - DENUNCE ED ARRESTO -

Sulla scorta dello sviluppo di alcune notizie acquisite, una task force composta dai Finanzieri della Compagnia di Avellino, agli ordini del capitano Salvatore SERRA, e della Brigata di Baiano, agli ordini del maresciallo aiutante Marcello DANIELE, hanno individuato sulle colline di Prata Principato Ultra una estesa piantagione di marijuana.

Nel pomeriggio di ieri, essendovi fondato sospetto che il quantitativo individuato potesse esser spostato in altra località più “sicura”, nel pomeriggio di ieri si è deciso di dar corso ad un vero e proprio blitz: le Fiamme Gialle hanno fatto irruzione nella proprietà precedentemente individuata, un casale immerso nel verde, “protetto” dalla presenza  di un diverso numero di cani da guardia. Sul posto i finanzieri hanno identificato P.G. (di anni 40) originario di Prata Principato Ultra (AV): il soggetto viveva insieme ai genitori e si occupava di curare gli animali, l’orto, la vigna … ma anche una piantagione di 4.430 piantine di marijuana, rinvenute dai finanzieri su un ampio terreno ove insisteva un vigneto ed in un altro appezzamento limitrofo. La perquisizione è stata quindi estesa a tutto il podere: nell’aia antistante la casa sono stati trovati 6 grossi fusti di plastica pieni zeppi di marijuana già essiccata per un totale di 79 chilogrammi. Il quarantatenne P.G., dopo esser stato accompagnato presso il Comando Provinciale di Avellino per gli accertamenti di rito, è stato tratto in arresto per violazione dell’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/1990 , tradotto nel carcere di Bellizzi è ora a disposizione della Procura della Repubblica presso Tribunale di Avellino, L’arresto di ieri si aggiunge ai già rilevanti risultati in tema di contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti conseguiti sulla base della costante azione di coordinamento tra i Reparti della provincia  nello specifico settore posta in essere dal Comando Provinciale di Avellino.

Mercogliano, 21 maggio 2009

 CARABINIERI FERMANO UNO SPACCIATORE DI POMPEI RICERCATO DA MODENA

 Ieri sera, intorno alle 20, i carabinieri della stazione di Mercogliano hanno dato corso ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Modena per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in pregiudizio di un giovane pregiudicato originario di Pompei. I militari vi si sono imbattuti durante un normale controllo alla circolazione stradale operato lungo via Nazionale a Torrette, alorquando, fermata una delle tante autovetture in transito e controllati i documenti dell’unica persona a bordo, si sono avveduti che quel giovane (C.G. nato a Pompei nel 1977 ma residente in provincia di Modena) era colpito da un provvedimento di fermo. Infatti, nel controllare i documenti del giovane attraverso la banca dati delle forze di polizia, è subito emerso che il giovane doveva essere tratto in arresto in ragione di quel provvedimento emesso, proprio nella stessa giornata di ieri 20 maggio, dal magistrato modenese. Portato in caserma per gli accertamenti del caso, i carabinieri di Mercogliano si sono subito messi in contatto con quelli della stazione di Nonantola (paesino nei pressi di Modena) facendosi spiegare il perché di quel provvedimento restrittivo nei confronti del giovane. Così i militari di Mercogliano hanno potuto apprendere che l’uomo era ricercato dai carabinieri di Nonantola perché quei militari, che lo conoscono bene per i suoi precedenti in materia di spaccio di droga, durante la serata della scorsa domenica 17 maggio, avevano trovato presso l’officina meccanica che lui là gestisce ben 250 grammi di cocaina e altro materiale da taglio e confezionamento. Sulla base di questo importante ritrovamento e proprio perché l’uomo non è stato reperito presso nessuno dei luoghi da quello normalmente frequentati, i militari modenesi hanno chiesto a quei magistrati di spiccare un provvedimento di fermo nei confronti dell’uomo. E hanno avuto ragione di emetterlo, visto che l’uomo è fuggito ben lontano da Modena. Una volta che i carabinieri di Mercogliano hanno fermato il giovane, dopo aver compilato tutti gli atti di rito e averne dato notizia tanto al magistrato irpino quanto a quello modenese, C.G. è stato condotto al carcere di Avellino Bellizzi Irpino, ove vi permarrà fino a nuova decisione del magistrato competente sull’indagine.

Avellino, 20 maggio 2009

 ANZIANA DONNA SI TOGLIE LA VITA LANCIANDOSI DAL SESTO PIANO.

 Alle ore 13:30 di oggi, in pieno centro ad Avellino, per l'esattezza in via De Guglielmo, un’anziana signora (Ammendola Maria del 1926) abitante nel palazzo di fronte all'ufficio postale si é tolta la vita gettandosi nel vuoto dal 6' piano. La donna, che abitava al terzo piano insieme al marito di un anno più anziano e ad una giovane badante dell'Est Europa, subito dopo aver finito di pranzare, si é alzata da tavola ma anziché andare a mettersi sul divano come di consueto, é uscita dall'appartamento. A quel punto l'anziana donna é salita al sesto e ultimo piano del condominio e dopo aver aperto la finestra del pianerottolo, usando due grossi vasi di fiori come gradino, si é lanciata nel vuoto con un volo di circa 15 metri che ne determinava l’immediata morte. I Carabinieri della Stazione di Avellino, intervenuti sul posto, hanno sentito il marito, la badante e i vicini potendo verificare come la donna ormai da tempo manifestava intenti suicidi. La signora, infatti, non si era mai ripresa dopo la morte della figlia, avvenuta due anni fa per un male  incurabile. Al termine degli accertamenti la salma é stata affidata ai familiari.

Montoro Superiore, 20 maggio 2009

 ANCORA UNA CONCERIA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO DAI CARABINIERI.

I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno sequestrato ad Aterrana, frazione del Comune di Montoro Superiore, una conceria e denunciato a p.l. la titolare dell'attività perché  sprovvista delle prescritte autorizzazioni all'emissione di fumi nell'atmosfera e il proprietario dello stabile per aver realizzato una struttura, attigua all'azienda, priva del permesso a costruire. In particolare i carabinieri della stazione di Montoro Superiore, nell'ambito di una specifica attività finalizzata al contrasto dell'inquinamento ambientale e alla verifica delle normative sulla sicurezza sui luoghi da lavoro, procedevano al controllo di una conceria ad Aterrana. Nel corso dell'ispezione accertavano che tutte le attrezzature erano prive delle prescritte autorizzazioni per l'emissione di fumi nell'atmosfera, pertanto le sottoponevano a sequestro. La proprietaria, una 50enne residente a Solofra, veniva denunciata a p.l. per tale reato. Nello stesso contesto i militari accertavano anche che il proprietario della struttura, un 60enne del posto, aveva realizzato un locale di circa 50 mq, attiguo all'azienda, in assenza del permesso a costruire. Per tale motivo veniva deferito a p.l. per abuso edilizio. I controlli a queste aziende hanno già portato al sequestro di altre quattro attività nel giro di pochi mesi in quella zona.  Gli atti sono stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per le ulteriori incombenze di competenza.

   Chiusano San Domenico, 19 maggio 2009

TRAGEDIA A CHIUSANO SAN DOMENICO: UNA GIOVANE 20ENNE DI MONTEFALCIONE CADE DAL TRATTORE E MUORE

Tragedia in una contrada di Chiusano San Domenico (Av): una giovane di appena vent’anni, di Montefalcione, ha perso la vita cadendo da un mezzo agricolo in movimento. La giovane, infatti, era a bordo del trattore guidato dal marito che stava lavorando nei campi quando nel prendere una buca è stata sbalzata sulla parte del gancio del carrello dove ha battuto violentemente la testa. Il marito ha immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri e del personale del 118 che giunti tempestivamente sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. I Carabinieri della locale Stazione, unitamente al personale del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno proceduto ad effettuare tutti i rilievi del caso necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria della Procura di Avellino il trattore è stato posto sotto sequestro, mentre la salma della giovane è stata portata all’ospedale per i successivi accertamenti autoptici. Le indagini sono condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, coordinati dal Procuratore capo Dott. Mario Aristide Romano.

Aiello del Sabato, 18 maggio 2009

:CARABINIERI SEQUESTRANO INGENTE QUANTITATIVO DI COCAINA – ARRESTATO PLURIPREGIUDICATO

 Continua incessante il controllo serrato della Compagnia Carabinieri di Avellino nei confronti dei pregiudicati avellinesi intenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. A seguito dei diversi casi di overdose, i Carabinieri hanno intensificato i servizi volti a reprimere il traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’ultima operazione antidroga risale alla scorsa notte, quando i militari della Stazione di Aiello del Sabato, unitamente a quelli della Stazione di Atripalda, coadiuvati dal personale in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno sferrato l’ultimo attacco nei confronti di un pluripregiudicato della valle del sabato. Un ingente dispositivo investigativo è stato attuato durante la scorsa notte ed è terminato con la perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, 65enne, già attenzionato da tempo dai militari operanti che stavano effettuando servizi di osservazione nei suoi confronti nonché dei suoi abituali clienti al fine di verificare la detenzione effettiva dello stupefacente.  G.G. da Aiello del Sabato era noto ai Carabinieri in quanto era sorvegliato Speciale di P.S. con obbligo di dimora nel comune di residenza e soprattutto perché nella sua “illecita carriera” era stato protagonista di numerose vicende giudiziarie tra cui anche la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli uomini dell’Arma conoscevano bene il soggetto ed i suoi movimenti erano diventati ormai costanti e ben conosciuti tanto da determinare l’intervento deciso dei militari che nella tarda serata decidevano di sottoporlo a controllo. La perquisizione permetteva agli operanti di rinvenire occultata in un vano pertinente all’abitazione, adibito a ripostiglio, occultato all’interno di un barattolo in vetro per alimenti, gr. 100 di cocaina. Inoltre all’interno dell’abitazione è stato possibile, dopo un’accurata e minuziosa ispezione effettuata anche con l’ausilio delle unità cinofile di Pontecagnano, la somma in contanti di Euro 3.500,00 nonché un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi. Per l’uomo non c’è stato a quel punto nulla da fare. E’ stato accompagnato presso la Caserma di via Roma ad Avellino dove sono stati formalizzati gli atti e svolti gli ultimi accertamenti per poi essere tradotto, adempiere presso il carcere di Bellizzi Irpino, ove rimarrà a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della repubblica di Avellino in attesa che venga giudicato dal competente Tribunale. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente è stata inviata al Laboratorio Analisi dei Carabinieri di Salerno per verificare il principio attivo presente e di conseguenza le possibili dosi che sarebbero potute uscire.  L’azione di contrasto contro il consumo e lo spaccio di droga nell’hinterland avellinese continuerà incessante, al fine di salvaguardare prima di tutto la salute pubblica dei giovani avellinesi ed inoltre reprimere ogni forma di attività illecita connessa a tale traffico.

Montemarano, 18 maggio 2009

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MONTELLA SEQUESTRANO ESPLOSIVI PER OLTRE 400 KG. ED ARRESTANO L’IMPROVVISATO FUOCHISTA.

 Intesa attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati alla prevenzione e la repressione dei reati connessi alla fabbricazione, al commercio ed all’illecita detenzione di materiale esplodente pericoloso, in particolare fuochi di artificio, specie quelli di genere proibito. In concomitanza con il periodo in cui nelle Contrade dell’Alta Irpinia si concentrano frequenti sagre paesane e feste patronali, infatti, i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno posto in essere una serie di servizi mirati per individuare chi, sprovvisto di licenze ed autorizzazioni, avesse posto in essere fabbricazione e commercio di fuochi d’artificio non contemplati nella vigente normativa e quindi estremamente pericolosi per chi li utilizza. Nell’ambito di tali servizi, i Carabinieri, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali, riuscivano a rinvenire e sequestrare un ingente quantitativo di pericolosi artifizi pirotecnici già confezionati nonché il necessario per la loro fabbricazione. Scoperti, infatti, una decina di pericolosissimi artifizi già confezionati alcuni dal peso complessivo di circa 5 Kg. in detonatori, granate, prodotti colorati, polvere pirica ecc. il tutto rinvenuto all’interno di un furgone il cui materiale esplodente era pronto per essere trasportato per i festeggiamenti in un comune Altoirpino. Immediate le perquisizioni anche nei luoghi già tenuti sotto controllo dai militari dell’Arma e precisamente uno stabilimento dismesso e un capannone dove sembrerebbero stati fabbricati e depositati illecitamente gli esplosivi ben occultati e pronti per essere immessi sul mercato nell’occasione delle numerose feste patronali in tutta l’Irpinia. L’intero materiale, se fosse stato venduto sul mercato, avrebbe fruttato oltre 60mila  Euro. Si tratta, infatti, di fuochi pirotecnici prodotti in modo artigianale, in assenza di qualsivoglia autorizzazione e, soprattutto, senza il minimo controllo da parte delle autorità proposte. Sul posto è stato necessario l’intervento dei Carabinieri Artificieri di Napoli che hanno reso inerme i pericolosi fuochi di artificio, procedendo ad un’accurata operazione di bonifica l’intero quantitativo di esplosivo. Uno dei due improvvisati fuochisti è stato tratto in arresto, anche a causa di precedenti specifici, e condotto presso il carcere di Bellizzi Irpino mentre l’altro è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa, entrambi, di fabbricazione, detenzione e commercio di materie esplodenti e fuochi esplodenti. Le indagini sono state condotte in collaborazione con i magistrati della Procura di Avellino, coordinati dal Procuratore Capo  Dott.Mario Aristide Romano.

Ariano Irpino, 17 maggio 2009

STRAGI DEL SABATO SERA

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, durante il week end hanno effettuato controlli straordinari alla circolazione stradale in prossimità dei caselli autostradali di competenza e nel centro di Ariano Irpino. Il risultato di questi controlli è stato di quattordici persone deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica e di un ragazzo segnalato alla Prefettura di Avellino quale assuntore di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Compagnia arianese, in particolare, hanno deferito in stato di libertà dieci persone per essersi messe alla guida delle loro autovetture in stato di ebbrezza e una per essersi rifiutata di sottoporsi ai controlli etilometrici. D.V.P. 46enne di Ariano, S.L. 24enne di Ariano, L.A. 35enne residente ad Ariano, M.P. 27enne di Grottaminarda, C.C. 30enne, L.L. 34enne e C.G. 49enne della Provincia di Avellino, R.A. 28enne della Provincia di Benevento, A.C. 42enne originario della Provincia di Napoli, P.L. 23enne originario della Provincia di Foggia, sono stati deferiti in stato di libertà poiché, durante i controlli effettuati con gli etilometri in dotazione alle pattuglie della Compagnia di Ariano Irpino sono stati trovati con alcol nel sangue da un minimo di due volte i valori consentiti a un massimo, come nel caso di L.A., di cinque volte e mezzo i valori minimi previsti dalla legge. L.C. di 43 anni è stato invece deferito in stato di libertà per essersi rifiutato di sottoporsi al test etilometrico. I Carabinieri hanno, in quattro casi, alle persone deferite in stato di libertà sequestrato l’autovettura in uso e due di queste saranno successivamente confiscate. Oltre ai deferiti in stato di libertà per aver abusato dell’alcol prima di porsi alla guida delle autovetture, i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno deferito in stato di libertà C.R. 56enne della Provincia di Avellino per falsità materiale commessa da privato in quanto trovato in possesso di un contrassegno assicurativo esposto sulla sua autovettura palesemente contraffatto. I Carabinieri di Ariano non è la prima volta che deferiscono in stato di libertà persone che espongono tagliandi assicurativi contraffatti; segno evidente che il fenomeno della contraffazione dei tagliandi assicurativi è in aumento come dimostra il sequestro effettuato dai Carabinieri di Solofra pochi giorni fa. A.A. 31enne dell’Alta Irpinia è stata deferita in stato di libertà poiché trovata alla guida senza la patente di guida poiché mai conseguita. F.L. 30enne dell’arianese è stato deferito in stato per porto abusivo di armi in quanto trovato a seguito di perquisizione veicolare svolta d’iniziativa dai carabinieri di Ariano Irpino, in possesso di un’ascia. Infine M.A. 26enne della Provincia di Avellino è stato segnalato alla Prefettura di Avellino poiché a un controllo effettuato nei pressi del casello autostradale di Grottaminarda è stato trovato in possesso di modica quantità di eroina sequestrata. I controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino durante l’intero week end sono stati svolti con il coordinamento dei magistrati della Procura di Ariano Irpino diretti dal Procuratore Capo, Dott. Luciano D’Emmanuele.

   Flumeri, 17 maggio 2009

FLUMERI: ERA TUTTO UN FUOCO DI PAGLIA.

 Questa notte i Carabinieri della Stazione di Flumeri sono intervenuti in località Tierzi dove si è sviluppato all’interno di un terreno di proprietà di G.G. cinquantasettenne del luogo un incendio che ha disturro circa 15 rotoballe di fieno, provocando un danno di circa 200 €uro. Allertati i Carabinieri di Flumeri con i Vigili del Fuoco di Grottaminarda hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme. Ora i Carabinieri stanno interrogando familiari, vicini e chiunque abbia potuto vedere se nei pressi del terreno non distante dall’area industriale vi era qualcuno all’atto dell’incendio. Sul posto non è stato trovato alcun elemento che possa far stabilire l’origine doloso dell’evento, ma le indagini dei Carabinieri sono condotte a 360° con il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele.

Alta Irpinia, 16 maggio 2009

I CARABINIERI DENUNCIANO PADRE E FIGLI PREGIUDICATI NAPOLETANI, PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI -  SEQUESTRATI CAMION E MULI

Continua l’attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati alla prevenzione e la repressione dei reati connessi al maltrattamento di animali. Nell’ambito di tali servizi, infatti, nei mesi scorsi sono stati conseguiti importanti risultati dai Carabinieri della Compagnia di Montella nel particolare e specifico settore, intensificando in particolar modo i controlli presso gli allevamenti, per scongiurare possibili contagi da malattie epidemiche a causa anche delle pessime condizioni in cui viene tenuto il bestiame: sono finora denunciati in stato di libertà a vario titolo una decina di persone per maltrattamenti ed abbandono di animali. I Carabinieri della Compagnia di Montella, nel tempo, hanno inoltre realizzato un monitoraggio di circa alcune centinaio di capi di bestiame tra suini, ovini e bovini anche al pascolo specie nelle vaste e verdi contrade dell’Alta Irpinia e nelle contrade dell’Alta Irpinia. In particolare, nel corso dei un controlli presso alcuni ovili, oggetto di pregresse ordinanze amministrative che li avevano definite quali aree di quarantena per ovini dove, da precedenti controlli, erano stati trovati alcuni capi affetti da brucellosi e per i quali era stato disposto l’immediato  abbattimento. Numerose, inoltre, le violazioni amministrative  e penali accertate dai Carabinieri di Montella che, nell’ambito dei controlli posti in essere, specie lungo l’Ofantina bis, hanno fermano decine di camion che trasportavano animali, probabilmente destinati al mercato, o peggio, al macello  e che, dagli accertamenti effettuati, risultavano sprovvisti dei certificati di provenienza nonché delle prescritte autorizzazioni per il trasporto di animali vivi. In particolare, nella prima mattinata odierna, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella, nel corso di uno dei posti di controllo predisposti dal Piano Controllo Territorio del Comando provinciale di Avellino, hanno intercettato e controllato sulla SS 7 un camion che trasportava tre muli di grossa taglia, stipati all’interno dell’angusto cassone del mezzo.  Le operazione di verifica dei documenti di guida permettevano di accertare nell’immediatezza che il mezzo utilizzato per il trasporto dei tre muli, era adibito al solo trasporto di cose e non allo specifico “trasporto di animali” ed era sprovvisto dunque anche della necessaria autorizzazione sanitaria relativa al veicolo. Pessime le condizioni di trasporto degli animali ed evidente la sofferenza degli stessi; i muli, infatti, venivano trasportati nel cassone posteriore stipati senza alcuna precauzione per evitare loro inutili angherie, come ad esempio paglia o altro materiale simile utile per attutire i contraccolpi e le sollecitazioni durante la guida ed evitare, dunque, lesioni a caviglie e  zoccoli; non vi era, inoltre, alcuna protezione per le intemperie e non vi era alcun sistema di raccolta degli escrementi. I Carabinieri di Montella per verificare le effettive condizioni di salute degli animali, facevano intervenire sul posto un veterinario dell’ASL che, oltre a confermare le evidenti ed inopportune sofferenze a cui gli animali erano stati sottoposti, repertava anche una vistosa ferita alla zampa anteriore di uno dei muli, procurata probabilmente nel corso del lungo tragitto, visto che le tre persone fermate arrivavano dalla costa partenopea. Gli animali sono stati sottoposti a sequestro ed affidati ad un maneggio locale mentre il camion adattato a trasporto animali alzandone le sponde con tavole di legno si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, come anche gli attrezzi da boscaiolo (ascie e motoseghe), che, probabilmente, sarebbero serviti ai pregiudicati fermati per fare razzia di legname in uno dei boschi demaniali dell’Alta Irpinia. le tre persone sono state denunciate in stato di libertà per maltrattamento di animali, che si presentavano anche in pessime condizioni di salute e con ferite variamente diffuse sul corpo. Per tutte le persone fermate, tutti pregiudicati del provenienti dall’hinterland napoletano, i Carabinieri di Montella, hanno avviato immediatamente il procedimento per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio, in maniera tale da escluderne nuove ed ulteriori trasferte in Alta Irpinia.  Le attività d’indagine sono state condotte in collaborazione con i magistrati della Procura del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi.

  Mirabella Eclano, 16 magio 2009

  ARRESTO DUE SPACCIATORI ALL’USCITA DEL CASELLO DI  BENEVENTO 

   Ieri sera nell’ambito dei controlli ai caselli dell’autostrada A16, disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, gli uomini della Compagnia di  Mirabella Eclano hanno intercettato all’uscita del casello autostradale per Benevento, nel territorio di Castel del Lago, una fiat punto scura, con a bordo due giovani dell’alta irpinia, B.G. 24enne e D.M. 20enne, che anche a causa del loro atteggiamento ambiguo, hanno insospettito i militari che dopo averli fermati hanno proceduto ad una accurata perquisizione. L’approfondito controllo ha infatti consentito ai carabinieri di scovare all’interno dell’autovettura, ben occultati nell’imbottitura che riveste l’interno del cofano motore, 15 pezzi di hashish, 2 grammi di eroina ed 1 grammo di crack, già suddivisi in dosi e pronti allo smercio, quasi si trattasse di un supermarket ambulante. I due, gravati da precedenti di polizia, sono stati pertanto arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associati alla casa circondariale di Benevento, dove resteranno a disposizione della Dott.ssa Pizzillo della Procura della Repubblica di Benevento diretta dal Dott. Giuseppe Maddalena, immediatamente informata dell’avvenuto arresto.

Montoro Inferiore, 16 maggio 2009

VOLGE ALL'EPILOGO LA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO AGENTE DI POLIZIA LOCALE PER UN GIORNO

 Sulla scorta del felice esito registrato nelle precedenti edizioni, anche quest’anno l’Amministrazione Comunale in uno al Comando Polizia Municipale, diretto dal Comandante Pietro PARADISO ha realizzato con successo l’iniziativa incitante i valori della sicurezza urbana e della solidarietà civile. Gli alunni coordinati dai  docenti  della Scuola Secondaria Statale di 1° Grado “M. Pironti” di Montoro Inferiore, diretta dal Preside Prof. Carmine IANNACCONE, hanno partecipato con entusiasmo cimentandosi a formulare gli elaborati inerenti: SICUREZZA LOCALE  : Condividi (e vi parteciperesti) i servizi di RONDA affidati a privati cittadini per la tutela della  Città MIGRAZIONE UMANA: Quali azioni a tuo parere , Integrative o di Sicurezza,  dovrebbe porre in essere il  Comune  per il governo del  fenomeno  BULLISMO : Nell’ambito della sicurezza all’interno degli  edifici scolastici, quali sono a tuo giudizio, le azioni da realizzare ai fini del contrasto della problematica. La commissione esaminatrice complimentandosi con tutti i partecipanti per le capacità espositive e le qualità delle idee, ha selezionato nr. 41 elaborati, all’interno dei  quali ha individuato il primo classificato per le classi prima Simona DONNIACUO, per le classi Seconda Ilaria CELENTANO e per le classi terza, Ersilia PASTORE. Gli altri selezionati sono stati:  alunni I° media: Gaia DONNIACUO, Antonella CITRO, Generoso COSTABILE, Margherita CAPUANO,  Palma ERCOLINO, Antonio MAZZEI, Nicola TOLINO, Teresa FARINA, Rossella SANSEVERINO -   Alunni II ° media: Francesca LANDI, Agostino GILIBERTI, Maria Luisa PELLECCHIA, Rosaria MARANO, Simona GUARINIELLO, Antonio Citro, Marika CELENTANO, Carmela FRUNGILLO, Davide MAFFETTONE, Nadia LORIA, Martina DEL REGNO, Domenico GUARINO, Simone ANGIOLINO, Valentina DE NARDO – Alunni III°  media : Pellegrino IMBIMBO, Nicola SANTORO, Antonio D’AMATO, Raffaella BERGAMO, Carmine CUOMO, Maria DE IASI, Antonio PECORARO, Emilia CAPUANO, Maria Pia BRUNO, Paola GIARLETTA, Raffaella GIARLETTA,  Lucia COSTABILE, Antonella VIETRI, Michele ORVIETO  e Maria Angela ALFANO, i quali visiteranno  mercoledì  20 maggio p.v.    la sede della Questura di Avellino.  Durante la stessa giornata le giovanissime  Agenti:  SIMONA, ILARIA ed  ERSILIA, presteranno una giornata di Servizio d’Istituto presso il Comando di Polizia Municipale di Montoro inferiore, scortando nell’ambito di tale prestazione i compagni selezionati, nel viaggio alla Questura,  impegno retribuito  con un buono acquisto di libri del valore di 100,00 Euro,  Durante la stessa giornata, alle ore 12.00  gli alunni tutti saranno ricevuti presso l’aula Consiliare del Palazzo Municipale di Piazza Michele PIRONTI dal Sindaco Salvatore CARRATU’, incontro al quale  parteciperanno docenti, Autorità genitori ed organi di informazione, sede ove riceveranno i riconoscimenti.

 Chiusano S.Domenico, 15 maggio 2009

   CARABINIERI SOCCORRONO ANZIANO IN FIN DI VITA

Tragedia solamente sfiorata grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione di Chiusano S.D. che hanno portato in salvo un anziano evitando al contempo il verificarsi di una tragedia. A seguito, infatti, della richiesta d’intervento giunta ai Carabinieri della Compagnia di Montella per la scomparsa di un anziano da parte di un nipote  preoccupato per l’assenza prolungata di almeno una settimana del proprio congiunto che non rispondeva né al telefono  né alla porta della propria abitazione nonché per l’avanzata età temeva il peggio. La Centrale Operativa allertava immediatamente i Carabinieri della locale Stazione che si portavano presso l’abitazione dell’anziano. Giunti sul posto non ricevendo anch’essi nessuna risposta alle ripetute chiamate riuscivano ad entrare nell’appartamento, anche con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, dove trovavano l’anziano disteso sul pavimento, privo di coscienza, parzialmente disidratato ed in pessime condizioni igieniche-sanitarie. Lo scenario faceva da subito presupporre che l’uomo fosse in quelle condizioni già da alcuni giorni. L’anziano veniva  prontamente soccorso dal personale del 118 allertato dalla stessa Centrale Operativa dei Carabinieri di Montella. Dai primi accertamenti medico-sanitari si diagnosticava la frattura del femore, probabilmente causa di una caduta accidentale. Vivendo in solitudine, nessuno si era accorto dell’assenza dell’anziano ottantanovenne ferroviere in pensione del luogo, e lui stesso non era stato in grado di chiedere aiuto. L’intervento dei Carabinieri ha pertanto evitato che un incidente domestico unito alle difficoltà di una vita solitaria si trasformassero in una tragedia, per cui dopo il ritrovamento che poneva fine alle preoccupazioni del nipote venivano attivati i servizi sociali al fine di garantire all’anziano un’adeguata assistenza e supporto psicologico e sanitario.

Solofra, 15 maggio 2009

 I CARABINIERI SCOPRONO UNA RETE DI DISTRIBUZIONE DI CONTRASSEGNI ASSICURATIVI FASIFICATI

 Da ormai qualche mese, i militari della stazione carabinieri di Solofra avevano costatato che durante i posti di blocco e controllo operati lungo le principali vie della città, molti automobilisti, alla richiesta dei documenti del veicolo, esibivano tagliandi assicurativi contraffatti. Ogni volta era la stessa storia: il tagliando cartaceo era apparentemente genuino, scritto anche in modo corretto, ma dalle consultazioni informatiche risultava che quel veicolo non aveva alcuna polizza in corso di validità, non era cioè assicurato con alcuna società. Visti i numerosi casi di autoveicoli dotati di tagliando assicurativo contraffatto, i militari di Solofra hanno voluto vederci chiaro e, soprattutto, accertare se dietro a quelle automobili sequestrate e a quegli automobilisti denunciati, vi era forse la mano di un unico falsario che compilava tagliandi contraffatti, vendendoli ad una cerchia di utenti della strada che pensavano di poter fare i furbi. Le indagini sono durate alcuni mesi, e sono partite dal confronto tra i vari tagliandi assicurativi sequestrati, nonché dalle informazioni che i militari sono stati capaci di trarre dalle mezze parole di qualche automobilista più loquace. Ebbene, nella giornata di ieri, i carabinieri di Solofra sono riusciti a mettere le mani sul falsario. L’uomo (un solofrano di 34 anni, nato però a Montoro Superiore, già pregiudicato) aveva messo su un vero e proprio laboratorio artigianale per la contraffazione dei tagliandi assicurativi. Infatti, presso la sua abitazione i militari della stazione di Solofra hanno trovato e sequestrati ben 450 tra contrassegni e certificati intestati a una nota società assicurativa, una macchina da scrivere elettronica con cui compilava quei modelli, oltre a fogli di consulenza automobilistica, ancora in bianco, per il trasferimento di proprietà di autoveicoli. L’uomo è stato quindi deferito in stato di libertà per i reati di falsità materiale commessa da privato e ricettazione. Ora che è stato trovato il falsario, le indagini dei carabinieri non si arrestano assolutamente. Infatti, dall’analisi del nastro d’inchiostro inserito nella macchina da scrivere usata dall’uomo, si potranno estrapolare gli ultimi numeri di targa digitati, così da poter risalire al maggior numero possibile di tagliandi contraffatti. In più, dalla prima ricostruzione dei fatti dei carabinieri, pare che l’uomo vendesse quei falsi certificati assicurativi a un prezzo che si aggirava sui 150 euro ciascuno. In più, analizzando quanto sequestrato e confrontandolo con le persone già fermate nei mesi scorsi, pare che l’uomo godesse pure di una certa clientela che potremmo chiamare fissa: persone che da ormai diverso tempo riconoscevano in lui il loro unico “consulente assicurativo”.

Domicella, 14 maggio 2009

 ARRESTATO 29ENNE PER ILLECITO SMALTIMENTO RIFIUTI

I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno tratto in arresto a Domicella un 29enne  residente a Carbonara di Nola(Na) per illecito smaltimento dei rifiuti. In particolare i carabinieri della stazione di Marzano di Nola, nel corso di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dell'inquinamento ambientale, fermavano un autocarro carico  di rifiuti solidi di natura ferrosa. Dai successivi controlli effettuati con l'ARPAC della Provincia di Avellino emergeva che si trattava di oltre 10 quintali di  " rifiuti solidi speciali non pericolosi" che potevano essere smaltiti in strutture idonee da persone munite delle prescritte autorizzazioni, che il conducente del mezzo, con precedenti specifici, non aveva. Al termine degli accertamenti il mezzo veniva sequestrato e il 29enne tratto in arresto per i reati previsti dalle recenti normative riguardanti misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti in Campania. L'arrestato veniva trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del processo fissato con rito direttissimo dall'A.G. alla quale sono stati inviati tutti gli atti per gli adempimenti consequenziali.

Avellino, 14 maggio 2009

 PRIMA CONDANNA PER I RAPINATORI DELLE ASSICURAZIONI: 11 ANNI E 6 MESI

A distanza di pochi mesi dalla commissione dei fatti, risalenti al novembre 2008, e dei successivo arresti, operati dalla Compagnia di Avellino tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, arriva oggi la prima condanna per uno dei componenti della banda che ha rapinato le due agenzie di assicurazione in centro ad Avellino. Il primo a essere stato giudicato, arrivato in così breve tempo per aver scelto il cosiddetto rito abbreviato, è stato APREA PASQUALE. L’uomo, giudicato dal Tribunale Ordinario di Napoli responsabile del reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, è stato così condannato a scontare 11 anni e 6 mesi di detenzione e a pagare 4.500 euro di multa. Giova precisare che la pena è già stata ridotta di un terzo, beneficio ottenuto in base al tipo di rito prescelto. L’uomo, ancora ristretto in carcere dalla data dell’arresto, è stato quindi il primo componente della banda dei rapinatori a vedersi notificare il dispositivo di condanna emesso dal Giudice di Napoli, ma nei prossimi mesi toccherà anche agli altri. 

Avellino, 12 maggio 2009 

 AUTOCISTERNA  DI FANGHI ED ACQUE REFLUE DI PROVENIENZA SOSPETTA SEQUESTRATA DAI CARABINIERI DI MONTELLA.

I Carabinieri della Compagnia di Montella hanno intercettato e controllato un grosso camion cisterna con rimorchio, che trasportava in modo illecito rifiuti allo stato liquido, residui e scarti di un processo produttivo industriale. Il camionista, infatti, che seppur in modo molto discreto aveva cercato di evitare il controllo, alle verifiche di rito da parte dei Carabinieri non è riuscito a fornire alcuna documentazione relativa al trasporto dei rifiuti che, nello specifico, dovevano essere addirittura accompagnati da un “certificato di analisi biologiche” che avrebbe permesso di verificare la natura e dunque il grado di tossicità dei 300 quintali di sostanza trasportata. L’attività dei Carabinieri ha permesso di chiarire che l’autotrasportatore stava tentando di smaltire il rifiuto in uno degli impianti gestiti dal Consorzio Gestione Servizi dell’Alta Irpinia. I Carabinieri, tuttavia, stanno valutando anche la possibilità che tale sostanza potesse essere scaricata direttamente in qualche terreno o in qualche torrente della zona e per questo stanno acquisendo informazioni dai residenti della zona per capire se mezzi del genere in passato sono stati visti nelle incontaminate contrade dell’Alta Irpinia che rappresentano vanto e ricchezza per gran parte degli abitanti della zona, per molti dei quali sono l’unica fonte di sostentamento, con evidenti  rischi di contaminazione per i prodotti agricoli e derivati. Per impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente hanno dunque sottoposto a sequestro il mezzo di trasporto ed i rifiuti, del valore complessivo di oltre 80 mila euro e denunciato in stato di libertà il titolare della ditta e l’autotrasportatore, per aver trasportato illecitamente rifiuti privi della necessaria documentazione. Grazie all’ attività di prevenzione e controllo costantemente effettuata dai Carabinieri sulle strade principali, elaborata dal Comando Provinciale di Avellino attraverso  il piano coordinato dei posti di controllo, tir ed autocarri che trasportano in modo illecito rifiuti, avevano cercano di evitare proprio l’Ofantina che in passato era stata considerata l’asse viario privilegiato per la raccolta ed il trasporto illecito di rifiuti da e per l’Alta Irpinia, grazie anche alla sua agevole viabilità che permette di raggiungere in breve tempo le zone di Napoli, Salerno, Caserta ed, ultimamente, anche la provincia di Foggia. Le indagini ora proseguono per verificare altri fenomeni analoghi e le “direttrici”, sempre nuove e diverse per sfuggire ai controlli, per raccogliere, trasportare e smaltire in modo illecito rifiuti speciali e pericolosi, che sembra essere diventato un vero e proprio “business”, per tutti i personaggi di questo triste, illegale e pericoloso scenario: le industrie che abbattono i costi di smaltimento dei residui delle attività produttive, autotrasportatori senza scrupoli che lucrano su questo trasporto illecito di veleni ed infine le piccole aziende o spesso i privati che si prestano a smaltire illegalmente fiumi di veleni e tonnellate di rifiuti nocivi a scapito di territori fertili ed incontaminati, con gravi rischi anche per le falde acquifere, spesso in cambio di  quattro soldi, rispetto agli enormi introiti di chi questo grosso giro di affari lo ha fiutato e lo gestisce illegalmente. L’attività svolta dai Carabinieri di controllo per la prevenzione e repressione nell’ambito della specifica materia, ha consentito di raggiungere considerevoli risultati. Solo nell’anno 2008 sono stati effettuati 66 sequestri tra discariche abusive ed automezzi abititi al trasporto di rifiuti, per un valore complessivo circa 3 milioni di euro, nonché alla denuncia di 153 persone. I rifiuti sequestrati consitono, invece, in materiali di risulta edili, scarti di macellazione di animali, rottami ferrosi, rifiuti solidi urbani in genere ed altri rientranti anche nelle categorie speciali e pericolosi.

Avellino, 12 maggio 2009

 8 DENUNCE PER LA RISSA ALLA PARTITA DI BASKET E INDAGINI IN CORSO

 I carabinieri della Compagnia di Avellino hanno lavorato durante l’intera notte per escutere, nell’immediatezza dei fatti, tutte le persone che in qualche modo potevano riferire dettagli utili sulla dinamica della rissa scoppiata all’interno della palestra della scuola Solimene. Le domande formulate dai militari sono state tutte indirizzate alla ricerca degli autori degli atti più violenti e, soprattutto, su chi aveva in mano quell’arma da punta (probabilmente un coltello) che ha ferito in maniera così grave e allarmante i due giovani. L’escussione dei testi è andata avanti dalle 23, immediatamente dopo il verificarsi della rissa, alle 5 del mattino, tra domande rivolte ai testi e riscontri incrociati per addivenire alla corretta identificazione delle persone coinvolte. Dopo l’esame dei testi, la vicenda è di certo più chiara. Si è infatti riusciti a capire che ad innescare l’intera vicenda è stata una decisione arbitrale avvenuta a 35 secondi dalla fine del quarto tempo. In seguito a tale decisione, gli animi dei giocatori si sono eccessivamente scaldati, tanto che i primi ad usare le mani sono stati proprio loro. Solo in un secondo momento, a distanza però di pochi secondi, sono intervenuti parenti e sostenitori, scesi in campo dagli spalti e avventatisi, alcuni a protezione dei figli, altri chiaramente all’attacco dell’altra compagine. I militari del Nucleo Radiomobile, intervenuti immediatamente sul posto, hanno sedato la rissa e provveduto a soccorrere i feriti, dei quali i più gravi sono il giovane accoltellato al fianco e ricoverato al Moscati con prognosi ancora riservata e l’altro ragazzo attinto da un fendente – verosimilmente inferto con la stessa arma bianca – al gluteo e dimesso con 10 giorni di prognosi. Per gli altri coinvolti nella rissa, invece, solo qualche pugno o qualche botta, guaribili con pochi giorni di prognosi. Per ora, il bilancio dei carabinieri è di 8 persone indagate e denunciate in stato di libertà per i reati di rissa e lesioni personali, ma le indagini sono solo all’inizio. I militari, infatti, dovranno ora esaminare attentamente ogni prova acquisita, onde addivenire all’esatta dinamica della rissa, all’autore degli accoltellamenti e all’irrogazione di idonee misure nei confronti di quei giocatori e quei tifosi che hanno inscenato la paurosa rissa di ieri sera. Per ora non c’è traccia dell’arma bianca usata negli accoltellamenti, probabilmente portata via da qualcuno vicino all’accoltellatore.

Montella, 12 maggio 2009

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: CARABINIERI DENUNCIANO UN PREGIUDICATO.

Ancora un triste episodio di violenza e maltrattamenti fra le mura domestiche ha sconvolto un piccolo paesino dell’Alto Calore. Determinante in tale circostanza è stato l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Montella che, giunti sul posto per sedare quella che all’apparenza poteva sembrare solo una violenta lite familiare tra un quarantacinquenne ed i suoi anziani genitori, venivano a conoscenza di una ben più grave situazione. Infatti, i Carabinieri immediatamente intervenuti a seguito di una segnalazione della Centrale Operativa della Compagnia di Montella, dopo aver calmato gli animi, soccorrevano i genitori vittima delle percosse ed in evidente stato di shock accompagnandoli all’ospedale, dove i sanitari li visitavano e  medicavano. Grazie all’intervento dei Carabinieri, di fatto, sono state evitate conseguenze più gravi agli anziani ed indifesi genitori. Dalle indagini esperite dai Carabinieri, per ricostruire la dinamica dell’accaduto ed eventuali responsabilità emergevano numerosi indizi di colpevolezza a carico del figlio, un quarantacinquenne pregiudicato, con il quale la vittima convive.  Il tutto era nato da una discussione intrapresa poco prima tra genitori e figli per futili degenerata poi in lite violenta.  Da ulteriori accertamenti effettuati per chiarire la posizione  dell’uomo emergeva che lo stesso era stato in passato protagonista di analoghi episodi di violenza, per cui era stato anche allontanato dalla sua abitazione. A dire il vero, il pregiudicato è soggetto ben noto sia ai Carabinieri che alla popolazione, che ancora ricorda la serie di danneggiamenti alle autovetture in sosta, scoperto tempo fa dai Carabinieri che lo avevano denunciato per danneggiamento continuato. La situazione sembrava però essere rientrata, fino a ieri quando ancora una volta l’uomo ha dato sfogo alla sua ira picchiando i genitori; pertanto i Carabinieri hanno proceduto a denunciarlo in stato di libertà per il reato di maltrattamenti in famiglia ed interessare i competenti Servizi Sociali.

   Sant’Angelo dei Lombardi, 12 maggio 2009

    INFORTUNIO SUL LAVORO

I Carabinieri della Stazione di Sant’Angelo dei Lombardi nella mattinata odierna intervenivano in Contrada Montevergine, ove, nei pressi della propria abitazione, un 62enne del luogo, intento ad eseguire lavori di demolizione della copertura di un  fabbricato non abitato, di proprietà, cadeva al suolo da una scala in legno utilizzata nell’occasione, dall’altezza di circa 4 metri. Nella circostanza, l’uomo, prontamente soccorso da personale del Servizio 118 e dai militari intervenuti, veniva trasportato presso l’Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi e successivamente presso il nosocomio “Moscati”di Avellino, ove veniva ricoverato a causa delle gravi lesioni riportate. L’area interessata dall’evento veniva sottoposta a sequestro e messa a disposizione della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, per lo svolgimento delle indagini del caso.

Avellino, 12 maggio 2009

I CARABINIERI TRADUCONO NELLA CASA DI LAVORO DI FAVIGNANA PERICOLOSO TRAFFICANTE INTERNAZIONALE DI SOSTANZE STUPEFACENTI

 I Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino nella serata dell’11.05.2009 hanno effettuato il fermo di IANNUZZI Roberto in esecuzione di Ordinanza di applicazione della misura di Sicurezza (per anni due) emessa  in data 22.10.2007 dal Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Avellino. Il provvedimento consegue alla accertata sussistenza della declaratoria di delinquente abituale e persona socialmente pericolosa trattandosi di soggetto conclamato appartenere ad associazione camorristica dedita al traffico internazionale di stupefacenti riconducibile al clan “Genovese”. Iannuzzi Roberto nel maggio 2002, resosi latitante, veniva individuato ed arrestato a Barcellona (Spagna) dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, ove si era rifugiato unitamente ad altro pregiudicato, PALINURO Adolfo, essendo gravato da pena detentiva definitiva di anni 7 e mesi 11 per appartenenza al suddetto sodalizio camorristico egemone nel capoluogo irpino ed in provincia; dopo un breve periodo di detenzione in Italia veniva rimesso in libertà rendendosi subito irreperibile. Successivamente, colpito da mandato di arresto internazionale, a seguito di una capillare attività info-investigativa, lo stesso personale del citato Nucleo Investigativo, nel mese di luglio 2007, lo localizzava nuovamente in Spagna ove lo ritraeva in arresto perché ritenuto  responsabile di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Estradato ancora una volta dalle Autorità Spagnole nell’agosto dello stesso anno, veniva poi nuovamente rimesso in libertà. L’ordine di esecuzione dell’odierno provvedimento è stato firmato dalla Dott.ssa Maria Luisa Buono, della Procura della Repubblica di Avellino. Tale provvedimento scaturisce dal mandato di arresto europeo emesso dall’ufficio del Giudice di Istruzione  Spagnolo il 03.04.09 il quale concordava l’estradizione e la consegna del IANNUZZI alle Autorità italiane in relazione alla dichiarazione di abitualità a delinquere e pericolosità sociale emessa a suo carico il 22.10.2007 dall’Ufficio di Sorveglianza di Avellino. Iannuzzi Roberto alias “o volpino” (così soprannominato per la sua scaltrezza nell’eludere i controlli e le investigazioni della P.G.), già protagonista negli anni 90 degli scenari criminali irpini, era ritenuto il vertice di un neonascente cartello camorristico che incentrava le principali attività illecite nel controllo e gestione del traffico extranazionale di stupefacenti. A seguito della disarticolazione dei clan Cava, Graziano e Genovese falcidiati nel recente passato dai numerosi arresti, la sua attuale presenza nel territorio irpino costituiva la premessa per una polarizzazione di tutta la residuale sodalità camorristica in una nuova consorteria. Tale scenario fin da subito è stato monitorato dal personale del Comando Provinciale Carabinieri che nel corso di una delicata attività di “intelligence” individuava in Iannuzzi Roberto precludendogli la possibilità di una eventuale ennesima fuga all’estero. Dopo la notifica del provvedimento il predetto è stato internato presso la struttura penitenziaria – Casa di Lavoro - di Favignana (TP)

 Solofra, 12 maggio 2009

ANCORA UNA CONCERIA IRREGOLARE SEQUESTRATA DAI CARABINIERI NEL POLO CONCIARIO DI SOLOFRA

Continuano imperterriti i controlli dei militari della Stazione Carabinieri di Solofra contro il lavoro nero e le inadempienze agli obblighi sulla sicurezza sul lavoro, che nel corso dei primi 4 mesi del 2009 ha già portato all’ispezione di numerosissime aziende conciarie, e al successivo sequestro di ben 7 di esse, alcune trovate irregolari e altre assolutamente abusive. Nella giornata di ieri, i militari dell’Arma hanno effettuato una nuova ispezione a una “inchiodatrice”, ovverosia un particolare tipo di azienda che si occupa del raffinamento delle pelli: una ditta di proprietà di una donna 47enne di Lapio. I militari che hanno proceduto all’ispezione, al momento del loro accesso, hanno trovato la presenza di 14 lavoratori, tutti di nazionalità italiana, dei quali però 4 sono subito risultati irregolari perché mai assunti, cioè assolutamente in nero. Per quanto riguarda invece la posizione degli altri 10 lavoratori, questi risultavano tutti assunti a part-time, ma di fatto tutti e 10 lavoravano con orario di lavoro assolutamente pieno, dalle 8 di mattina alle 17 la sera.  Inoltre, come già accaduto in passato per le altre ditte conciarie sequestrate, i carabinieri hanno trovato diverse irregolarità nella tenuta e gestione dello stabilimento. Non era mai stato, infatti, redatto il previsto documento di valutazione dei rischi sul lavoro, né era mai stata effettuata alcuna istruzione né formazione al personale sul rischio infortuni e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Non solo, mancava ancora l’autorizzazione igienico-sanitaria richiesta dalla legge per l’avvio dell’attività, il certificato di agibilità dello stabile e anche la prescritta autorizzazione per l’emissione dei fumi nell’atmosfera. Tanto è bastato agli uomini dell’Arma di Solofra per sottoporre la struttura a sequestro preventivo e deferire la proprietaria in stato di libertà per i reati previsti dalle leggi sanitarie e per quelli contemplati dalla legge 81 del 2008 (la vecchia 626) sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Mirabella Eclano, 11 maggio 2009

I CARABINIERI SCOPRONO UNA DISCARICA ABUSIVA

I militari della Compagnia di Mirabella Eclano, nell’ambito di specifici controlli, hanno scoperto alla località Iscalonga di Mirabella, nei pressi del fiume Calore, una vera e propria discarica di rifiuti speciali e pericolosi. I carabinieri hanno immediatamente provveduto a sequestrare l’area anche perché oltre a vario materiale di risulta, sono state rinvenute anche delle onduline in eternit. Le indagini dell’Arma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ariano Irpino diretta dal Dott. Luciano D’Emmanuele, cercheranno di far luce sui responsabili dello scempio.

  Altavilla Irpinia, 11 maggio 2009

SCONTRO FRONTALE AD ALTAVILLA: GRAVE UN’ANZIANA, DENUNCIATO DAI CARABINIERI L’ALTRO CONDUCENTE

Nel pomeriggio di ieri ad Altavilla Irpina, un’autovettura Fiat Stilo, condotta da un 42enne di Pannarano, ha impattato frontalmente con una fiat 126, con alla guida una 82enne di Altavilla Irpina.L’anziana purtroppo ha avuto la peggio, ed è stata ricoverata d’urgenza al Ospedale Moscati, dove è attualmente in prognosi riservata per le gravi lesioni riportate e per sospette lesioni agli organi interni. I carabinieri della locale stazione immediatamente intervenuti hanno effettuato i primi accertamenti, ed avendo seri sospetti sullo stato psicofisico del 42enne, lo hanno sottoposto ad esami etilometrici accertando che si era trovato alla guida in stato di ebbrezza alcolica. Il conducente della Stilo è stato pertanto deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria perché sorpreso alla guida sotto l’influenza dell’alcol.

Montoro Inferiore, 11 maggio 2009

DENUNCIATI TRE GIOVANISSIMI PER TENTATO FURTO 

I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno denunciato a p.l. due 18/enni e un 17/enne di Montoro Inferiore per tentato furto di gasolio. In particolare i carabinieri della locale stazione, nel corso di un normale servizio di prevenzione dei reati in genere, hanno notato i tre ragazzi intenti ad asportare gasolio dal serbatoio di un autobus di linea parcheggiato ai lati della strada, poco fuori dal centro abitato. Colti sul fatto i tre, appartenenti a stimate famiglie del posto, hanno ammesso le proprie responsabilità e si sono giustificati dicendo che il carburante gli serviva per raggiungere un paese limitrofo ove si stava svolgendo una festa patronale. La tanica e il tubo di gomma utilizzati per aspirare la nafta sono stati sequestrati e i tre denunciati alle competenti AA.GG. per i provvedimenti consequenziali.

 Forino, 11 maggio 2009

   SCUOLA FORINO

A Forino (AV), in Via Roma, in un androne della  scuola elementare,                                   sede distaccata dell’istituto comprensivo statale,   si è staccato circa 1 metro quadro di intonaco dal soffitto. Fortunatamente  l’evento si è verificato tra sabato pomeriggio e la decorsa notte, quando la scuola era chiusa per il  fine settimana. Stamattina,  alla riapertura, il personale docente ha constatato quanto era accaduto ed ha avvisato immediatamente le autorità competenti. Sul posto  vi sono i Carabinieri della locale Stazione ed i Vigili del Fuoco di Avellino, unitamente ai  tecnici  comunali che stanno verificando  l’agibilità dell’edificio.

San Sosio Baronia, 10 maggio 2009

TROVATO CADAVERE DI UN 44ENNE, FORSE UN’OVERDOSE.

Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto nella sua abitazione sita in San Sossio Baronia. A fare la triste scoperta, la madre di S.F. 44enne da San Sossio Baronia dal passato di assuntore di stupefacenti alle spalle. Ieri sera la donna, non vedendo uscire dalla sua stanza il figlio per la cena, è entrata nella stanza occupata dall’uomo e lì dopo aver aperto la porta chiusa senza alcun fermo ha fatto la triste scoperta. Il figlio era deceduto già da qualche ora. Immediatamente sul posto si sono portati i sanitari del 118 e i Carabinieri della Stazione di Castel Baronia che insieme hanno effettuato un’accurata ispezione dell’abitazione, rinvenendo vicino al corpo una dose di stupefacente. Nella stanza inoltre i Carabinieri hanno rinvenuto altre dosi di sostanze stupefacenti. Questo elemento benché abbia consentito ai Carabinieri di effettuare una prima ipotesi investigativa, vale a dire decesso dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, non ha fatto totalmente luce sulle cause della morte. La constatazione del decesso è stata effettuata dal personale del 118. A quel punto i Carabinieri della Compagnia hanno informato di quanto fin lì accertato il Procuratore Capo di Ariano Dott. Luciano D’Emmanuele e il Sostituto Procuratore Dott. Arturo De Stefano, che hanno disposto l’esame autoptico per accertare più compiutamente le cause e le modalità del decesso del 44enne.

Montefalcione, 9 maggio 2009

 MOTO SBANDA, GRAVI GLI OCCUPANTI

Intorno alle 14 di oggi, lungo ss 7 Appia all’altezza della galleria Asciuni, nel territorio del comune di Montefalcione, una motocicletta Yamaha, con a bordo due giovani provenienti da Napoli, grillo Gianluca e Petrarca Raffaele, di 20 e 23 anni, per cause ancora al vaglio dei carabinieri di Mirabella Eclano immediatamente intervenuti sul posto, ha sbandato e dopo aver urtato il guard rail, si è ribaltata facendo vola via i due ragazzi che hanno battuto violentemente sull’asfalto. I due, subito soccorsi, sono stati ricoverati d’urgenza presso l’Ospedale di Avellino dove le loro prognosi rimangono riservate a causa delle gravi lesioni riportate. Sono in corso ulteriori indagini dei carabinieri per accertare l’esatta dinamica dell’incidente.

  Avellino, 8 maggio 2009

A ANCORA UNA DENUNCIA PER TRUFFA A DANNO  DI ANZIANI

Continua l'attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino a tutela degli anziani e delle fasce più deboli. Un'altra truffa contro una signora di 72anni é stata scoperta dai Carabinieri della compagnia di Baiano che hanno denunciato a p.l. un 37enne di Afragola(Na) per tale reato.In particolare i militari della stazione di Forino, al termine di un'attività investigativa avviata a seguito della denuncia di una 72enne del posto, hanno accertato che l'uomo aveva fatto sottoscrivere alla donna un contratto per l'acquisto di libri religiosi per un importo di euro 585,00. La donna dopo aver pagato regolarmente le cinque rate, così come concordato con il presunto rappresentante di una nota casa editrice, non si é vista recapitare la merce.  Da un rapido controllo effettuato  é emerso che il contratto era falso e,ovviamente, lo erano anche le ricevute che l'uomo aveva puntualmente rilasciato. Ulteriori accertamenti hanno consentito di svelare la vera identità dell'uomo che non é nuovo a fatti del genere. Lo stesso é stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per il reato di truffa. Come si ricorderà nello scorso mese di gennaio i carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano hanno denunciato tre pregiudicati napoletani per analoghi reati e ad aprile quelli della Compagnia di Avellino ne hanno arrestati due per una truffa "col pacco" ai danni di un giovane avellinese.

Aiello del Sabato, 8 maggio 2009

 CARABINIERI ARRESTANO 2 SPACCIATORI CON 1 KG DI HASHISH

 Prosegue imperterrita l’offensiva antidroga che i Carabinieri della Stazione di Aiello del Sabato, coadiuvati da quelli della limitrofa Stazione di Atripalda e dal personale in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile, stanno conducendo nella valle del fiume Sabato. Anche questa ennesima operazione antidroga si inserisce nell’ambito dell’azione di contrasto contro chi importa la droga nel mercato avellinese, per poi distribuirla ai giovani del capoluogo.  Dopo gli arresti delle settimane scorse, tra ieri sera e questa notte altre due persone (una donna, A.P. classe 1970 di Aiello e un uomo B.M. classe 1980 di Avellino) sono rimaste intrappolate nella rete tesa dai militari dell’Arma, che le hanno tratte in arresto trovandole in possesso di ben 1 chilogrammo di hashish, suddiviso in 10 stecche da 1 etto ciascuna. I due, che erano andati a rifornirsi a Napoli con il chiaro intento di spacciare un bel quantitativo di fumo, sono stati bloccati dai militari della Compagnia di Avellino proprio mentre stavano facendo rientro nei pressi delle loro abitazioni di Aiello del Sabato. Gli uomini dell’Arma conoscevano bene i due soggetti e quando li hanno visti viaggiare assieme in macchina, con una direzione di marcia compatibile con quello di un viaggio di ritorno da Napoli, li hanno subito seguiti, fermati e sottoposti a controllo. Proprio nel momento in cui i militari si sono apprestati a fermare il veicolo, se il ragazzo si è subito fermato davanti ai militari senza cercare minimamente di reagire, la donna si è data alla fuga per le campagne di Aiello del Sabato, e non è stato facile per i militari riuscirla a ritrovare tra le vigne, e per di più di notte. Dopo diverse ricerca, condotte anche con l’ausilio dei vigili del fuoco che hanno messo a disposizione i loro potentissimi fari, illuminando così a giorno le campagne di Aiello, i militari sono riusciti ad acciuffare anche la donna, che per quasi 2 ore si è nascosta tra la vegetazione e i capannoni di campagna. Dopo aver portato in caserma i due soggetti, è iniziata l’ispezione all’autovettura utilizzata per il viaggio, una Fiat Brava di proprietà del fratello della donna (attualmente detenuto per droga). Durante queste operazioni, i militari hanno setacciato ogni parte dell’autovettura, trovando lo stupefacente occultato sotto il vano portaoggetti del lato passeggero.  Per i due soggetti, entrambi come detto già pregiudicati per reati afferenti il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti, sono scattate quindi le manette e dopo gli adempimenti di rito sono stati accompagnati presso il carcere di Bellizzi Irpino, ove rimarranno a disposizione del Pubblico Ministero del Tribunale di Avellino in attesa che la loro posizione sia vagliata e definita giuridicamente. Nel frattempo, i carabinieri della Compagnia di Avellino, tanto quelli delle Stazioni di Aiello del Sabato e Atripalda quanto quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile, non abbassano la guardia, ma anzi continuano l’opera di giornaliero contrasto al consumo e spaccio di droga nell’hinterland avellinese.

   Avellino, 8 maggio 2009 

DENUNCIA PER TRUFFA AI DANNI DI ANZIANI

Continua l'attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino a tutela degli anziani e delle fasce più deboli. Un'altra truffa contro una signora di 72anni é stata scoperta dai Carabinieri della compagnia di Baiano che hanno denunciato a p.l. un 37enne di Afragola(Na) per tale reato.In particolare i militari della stazione di Forino, al termine di un'attività investigativa avviata a seguito della denuncia di una 72enne del posto, hanno accertato che l'uomo aveva fatto sottoscrivere alla donna un contratto per l'acquisto di libri religiosi per un importo di euro 585,00. La donna dopo aver pagato regolarmente le cinque rate, così come concordato con il presunto rappresentante di una nota casa editrice, non si é vista recapitare la merce. Da un rapido controllo effettuato  é emerso che il contratto era falso e,ovviamente, lo erano anche le ricevute che l'uomo aveva puntualmente rilasciato. Ulteriori accertamenti hanno consentito di svelare la vera identità dell'uomo che non é nuovo a fatti del genere. Lo stesso é stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per il reato di truffa. Come si ricorderà nello scorso mese di gennaio i carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano hanno denunciato tre pregiudicati napoletani per analoghi reati e ad aprile quelli della Compagnia di Avellino ne hanno arrestati due per una truffa "col pacco" ai danni di un giovane avellinese.

 Castelvetere sul Calore, 7 maggio 2009

 UNA BAMBINA DI DUE ANNI CADE DAL TRATTORE E MUORE

Tragedia in una contrada  di Castelvetere sul Calore (Av): una bambina di appena due anni ha perso la vita cadendo da un mezzo agricolo in movimento. La bambina, infatti, era a bordo del trattore guidato dal padre che stava rientrando dal lavoro nei campi,  poco distante da casa quando si verificava l’incidente. Purtroppo lungo la corsa, infatti, per cause ancora in via di accertamento, una delle portiere del trattore si è aperta e la bambina è caduta fuori dall’abitacolo battendo violentemente la testa sull’asfalto. Il padre, accortosi di quanto accaduto si è immediatamente fermato, ha preso in braccio la bambina ormai priva di conoscenza e si è diretto a casa per cercare soccorso. I genitori hanno poi informato immediatamente i Carabinieri ed il personale del 118 che giunti tempestivamente sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. I Carabinieri della locale Stazione, unitamente al personale del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno proceduto ad effettuare tutti i rilievi del caso necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente. Su disposizione dell’Autorità giudiziaria della Procura di Avellino il trattore è stato posto sotto sequestro, mentre la salma della bambina è stata portata all’ospedale per i successivi accertamenti autoptici. Le indagini sono condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, coordinati dal Procuratore capo Dott. Mario Aristide Romano.

Alta Irpinia, 6 maggio 2009

 CONTROLLI DEI CARABINIERI NEL SETTORE AGROALIMENTARE - DENUNCE E SEQUESTRO

 I Carabinieri della Compagnia di Montella, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, finalizzati alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, hanno posto in essere un’intensa attività di controllo e verifica di aziende agrituristiche e zootecniche, industrie alimentari, mense scolastiche e rivendite di generi alimentari presenti sul territorio di competenza in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Salerno, meglio conosciuti come N.A.S..In particolare, a seguito dell’intossicazione alimentare, di cui sono rimasti vittime la scorsa Pasqua una decina di turisti presenti in Alta Irpinia, i Carabinieri della Compagnia di Montella, unitamente a personale del Nucleo Antisofisticazione di Salerno e dell’A.S.L. competente hanno proceduto ad avviare specifiche attività di indagine al fine di accertare le cause dei malori accusati dai malcapitati che, nella circostanza, sono stati anche ricoverati presso l’ospedale di S. Angelo dei Lombardi, nonché di appurare eventuali responsabilità del ristoratore. Oggetto del controllo, in particolare, ben 5 aziende agrituristiche e 4 aziende zootecniche. Nel corso del controllo riscontrate diverse anomalie che hanno portato l’Arma locale a denunciare ben tre persone, nonostante i continui e ripetuti servizi e controlli da parte dei Carabinieri di Montella che, nell’ultimo periodo, non hanno mai dato tregua a ristoratori e produttori di prodotti tipici per assicurare la tutela della salute dei consumatori che ogni fine settimana giungono in Alta Irpinia. Nel corso di tali controlli, in due casi i titolari di due aziende zootecniche sono stati denunciati per “maltrattamento, omessa custodia e mal governo di animali”. In un altro caso, gli accertamenti effettuati e le analisi chimico- batteriologiche su campioni di alimenti somministrati e prelevati nelle cucine del ristorante a cui il giorno stesso sono stati per precauzione apposti i sigilli hanno infatti dato esito positivo, presentando tracce di batteri. Pertanto, il proprietario del ristorante è stato denunciato dai Carabinieri per aver somministrato prodotti alimentari con la presenza di agenti patogeni. Nell’ambito  dello stesso servizio sono stati effettuati altri controlli specifici da parte dei Carabinieri di Montella unitamente al personale del N.A.S. ed in particolare ai numerosi caseifici presenti sul territorio. Nel corso degli accertamenti sono emerse alcune irregolarità igienico - sanitarie in un caseificio dell’Alta Irpinia, per cui è stato disposto un provvedimento di chiusura dei locali adibiti a deposito di stoccaggio dei prodotti caseari e l’intera struttura è stato posta sotto sequestro. L’attività posta in essere è stata solo l’esito di una lunga ed articolata attività info-operativa posta in essere dai Carabinieri di Montella nell’ambito delle linee guida emanate dal Comando Provinciale di Avellino, che avevano raccolto dati ed informazioni in relazione al delicato settore dell’agriturismo e della zootecnia tanto importanti per l’economia dell’alta-irpinia, richiedo lo specifico intervento dei Carabinieri del NAS di Salerno specializzato in questo tipo di controlli, che saranno intensificati ed estesi anche ad altri tipo di esercizi pubblici presenti nel territorio, di concerto con rispettive Procure

Serino, 6 maggio 2009

 TENTA ESTORSIONE AI DANNI DELLA SORELLA E DELL’ANZIANO PADRE MALATO – ARRESTATO DAI CARABINIERI

 Nella serata di ieri, a Serino si è quasi sfiorata la tragedia. La vicenda si svolge in una casa nelle campagne del paese, dove vivono un uomo, la sorella e l’anziano e malato padre dei due, e prende le mosse da una questione di soldi. La madre dei due, infatti, morta da qualche tempo, aveva lasciato un libretto postale su cui giaceva una discreta somma, tra l’altro già divisa equamente a metà tra i due figli. Ora però, il figlio ha già finito l’intera somma ricevuta e sono ormai giorni che cerca di convincere la sorella a consegnargli la sua parte. Ieri sera si è però arrivati al culmine massimo della discussione, sfiorando il punto di non ritorno. L’uomo (C.C. classe 1967), infatti, esasperato dal bisogno di denaro, ha tirato fuori il fucile da caccia legalmente detenuto, ha inserito le cartucce e, imbracciandolo, l’ha puntato prima all’addome della sorella e poi contro il padre, ordinando gli di consegnargli i soldi. Fortunatamente l’uomo non ha mai avuto il coraggio di esplodere quei colpi in direzione dei congiunti. La sorella, imperterrita, ha continuato a negare i soldi al fratello, il quale – per tutta risposta – le ha prima tirato alcuni schiaffi e poi l’ha afferrata per il collo, causandole tra l’altro evidenti lividi. Ma la furia dell’uomo non si è arrestata lì. L’uomo si è difatti diretto anche verso il padre che, benché ultraottantenne, malato e costretto su una sedia a rotelle, si è visto aggredito fisicamente dal figlio, in preda a quel raptus di disperazione. Continuando a sentirsi rispondere negativamente dai familiari, l’uomo è uscito di casa rabbioso, ha preso a calci la macchina della sorella, provocando alcuni bozzi alla carrozzeria, e ha sparato anche due colpi in aria in mezzo alle campagne serinesi. I carabinieri della stazione di Serino, avvertiti dalla donna, sono subito corsi sul posto, dove hanno trovato l’uomo, traendolo subito in arresto. Portato in caserma ed escusse tutte le persone presenti, i militari dell’Arma hanno infine rubricato all’uomo i reati di tentata estorsione, lesioni, minacce aggravate, danneggiamento, esplosione di colpi d’arma da fuoco e detenzione abusiva di munizionamento da caccia. Il fucile da caccia, corpo del reato, è stato sequestrato, così come le altre armi nella disponibilità dell’uomo, che è stato altresì proposto alla Questura di Avellino per la revoca del porto d’armi.  Terminati gli atti, l’uomo è stato accompagnato presso il carcere di Bellizzi Irpino, ove rimarrà a disposizione del pubblico ministero del Tribunale di Avellino, in attesa che questo lo convochi per la celebrazione del rito direttissimo.

Paternopoli, 6 maggio 2009

INCIDENTE NEI CAMPI - CONTADINO TRAVOLTO DAL TRATTORE IMPAZZITO.

Tragedia sfiorata nei campi delle contrade intorno a Paternopoli. Travolto dal trattore un quarantenne che nel pomeriggio di oggi al termine di una  giornata di lavoro è rimasto intrappolato sotto il proprio trattore. Dopo il lavoro, nei campi, infatti, mentre percorreva una strada interpoderale a bordo del suo trattore, per cause ancora in corso di accertamento, fuoriusciva dalla sede stradale ed il mezzo si capovolgeva rovinosamente. Sul posto sono giunti immediatamente I Carabinieri della locale Stazione unitamente ai Vigili del Fuoco di Grottaminarda che con l’ausilio di una gru, dopo non poche e difficoltose manovre sono riusciti a liberare il malcapitato rimasto incastrato con gli arti superiori. Il personale medico del 118 fatto intervenire prontamente dalla Centrale Operativa della Compagnia di Montella prestava le prime cure all’uomo, le cui condizioni fortunatamente da subito non sono apparse gravi, trasportandolo presso l’ospedale di Avellino. Dagli accertamenti tecnici effettuati dai Carabinieri e dalla stessa testimonianza dell’infortunato che, seppure visibilmente impaurito, è sempre rimasto cosciente, l’ipotesi più probabile sulle cause dell’incidente sarebbe da addebitarsi ad una errata e/o imprudente manovra di guida. Le indagini sono condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ariano Irpino, coordinati dal Procuratore capo Dott. Luciano D’Emmanuele.

Solofra, 6 maggio 2009

 ANCORA ARRESTI ED ESPULSIONI DEI CARABINIERI AGLI STRANIERI CLANDESTINI

Avanza inflessibile l’opera di contrasto all’immigrazione clandestina che i militari della Compagnia Carabinieri di Avellino stanno attuando ormai da mesi. Dopo i già buoni frutti operativi raccolti dai militari con le più recenti operazioni mirate al contrasto dell’immigrazione clandestina, continuano i servizi finalizzati al controllo sistematico degli stranieri, specie nella città di Solfora, dove è di certo più alta la concentrazione d’immigrati non in regola con il permesso di soggiorno. E sono infatti ancora una volta i militari della Stazione Carabinieri di Solofra a fornire i risultati migliori. Infatti, sono tre gli arresti che quei militari hanno operato nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, due di nazionalità indiana e un pakistano, trovati non solo in stato di clandestinità, ma addirittura colpiti dall’ordine di espulsione dal territorio nazionale firmato dal rispettivamente dal Questore di Avellino, Brindisi e Caltanisetta. Oltre a questi tre arresti, i carabinieri di Solofra hanno controllato molti altri stranieri, risultati però in regola con il permesso di soggiorno. Terminati tutti gli adempimenti di rito, i tre stranieri colpiti dagli ordini di allontanamento dal territorio nazione sono stati arrestati e trattenuti in caserma, affinché siano giudicati dal magistrato di Avellino durante la celebrazione del rito direttissimo.

Arzano (NA), 6 maggio 2009

RITROVATO IL CAMION DI RAME RAPINATO E ARRESTATI 3 COMPONENTI DELLA BANDA

 Le indagini sono andate avanti tutto il giorno, ma i tanti sforzi sono stati premiati: i carabinieri del Comando Provinciale di Avellino assieme a quelli del Comando Provinciale di Napoli sono riusciti a scoprire la rapina perpetrata nella giornata di ieri al camion pieno di rame e ad arrestare 3 malviventi. A mettere i carabinieri sulle giuste tracce sono state di certo le preziosissime informazioni raccolte dalle poche persone che hanno assistito alla scena, ma una grossa mano alle indagini è anche giunta dell’impianto antifurto satellitare installato sulla motrice del camion. È stato infatti attraverso l’impianto satellitare che i militari sono riusciti a monitorare i vari movimenti del trattore stradale, da quando è stato rapinato e fino alla suo ritrovamento. Sulla base dei dati ottenuti via satellite, i militari hanno potuto scoprire che il mezzo pesante oggetto di ricerca era stato fatto fermare nella periferia di Arzano (Napoli), e nell’istante esatto di quella rilevazione sono subito partite le ricerche dei carabinieri della Tenenza di Arzano e della Compagnia di Casoria che, su indicazione dei colleghi di Avellino, hanno potuto ritrovare l’autoarticolato completo di tutto il suo carico. Non solo, perché i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno pure sorpreso e fermato tre persone, che armeggiavano nei dintorni del bilico e alla vista dei carabinieri hanno tentato invano la fuga nelle campagne limitrofe, venendo subito acciuffati. I carabinieri di Arzano hanno quindi tratto in arresto i tre malviventi, sicuri componenti della banda che ieri ha rapinato l’autoarticolato, che saranno ora giudicati dal Tribunale competente. Le indagini andranno quindi avanti per cercare di identificare i restanti membri del sodalizio criminale, mentre il camion e tutto il suo carico saranno restituiti alla società proprietaria, che ha sede a Mercato San Severino.

Atripalda, 3 maggio 2009

 RAPINA A MANO ARMATA A UN AUTOARTICOLATO PIENO DI RAME

 Intorno alle ore 13, un uomo di Atripalda, appena uscito dal supermercato di fronte alla rampa d’imbocco del raccordo autostradale Avellino–Salerno, si è imbattuto in una scena che non avrebbe mai voluto vedere. All’inizio sembrava solo un banale sinistro stradale tra due autovetture che, appunto, stavano ferme sulla carreggiata del raccordo in direzione Salerno, ma in realtà era solo una simulazione. Infatti, le 4 persone che stavano simulando l’incidente, avevano appena inscenato quel teatrino per bloccare un autoarticolato pieno di rame che aveva appena fatto il carico presso una azienda di Atripalda. E lo stratagemma ha funzionato perfettamente e subito dopo aver bloccato il camion, uno dei 4 malviventi ha puntato una pistola contro l’autista, un ragazzo rumeno di appena 22 anni, facendolo scendere e costringendolo a salire su una delle due autovetture dei rapinatori. Fatto ciò, uno dei malviventi si è messo alla guida dell’autoarticolato, e tutti e 3 i veicoli si sono diretti al casello autostradale di Avellino Est, da dove hanno imboccato ‘autostrada in direzione di Napoli. L’uomo che ha assistito alla scena non ha perso tempo e ha subito chiamato il 112, dicendo ai carabinieri ciò che stava avvenendo. I militari della Compagnia Carabinieri di Avellino, assieme a quelli di Baiano, si sono subito attivati per cercare di mettersi sulle tracce dell’autoarticolato, anche basandosi sulla società proprietaria, con sede a Mercato San Severino, e sull’antifurto satellitare posizionato sul mezzo pesante. Le indagini, che sono attualmente in corso, hanno permesso di interessare anche il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, così che anche quei militari si possano mettere sulle tracce del camion e dei rapinatori. Nel frattempo, i carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno trovato e soccorso il povero ragazzo rumeno che guidava il camion, fatto scendere dalla macchina dei rapinatori a Varaturo (Napoli), in mezzo alle campagne. Il ragazzo rumeno, che sta bene nonostante lo shok per aver subito una simile rapina, dopo esser stato sentito dai militari su ciò che era accaduto, è tornato a Forino presso la sua abitazione.

Alta Irpinia, 3 maggio 2009

 CONTROLLI  DEI CARABINIERI NEL SETTORE ZOOTECNICO: DENUNCIATI TRE ALLEVATORI

I Carabinieri della Compagnia di Montella hanno posto in essere un’articolata attività di controllo delle aziende zootecniche presenti sul territorio di competenza.Nell’ambito degli specifici servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino finalizzati alla tutela della salute pubblica e al controllo del settore agroalimentare intensificando in particolar modo i controlli anche agli allevamenti suini, per scongiurare possibili contagi da febbre suina, causa anche delle pessime condizioni in cui viene tenuto il bestiame. L’attività è stata predisposta grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali. E’ stato realizzato un monitoraggio di circa un centinaio di capi di bestiame tra suini, ovini e bovini anche al pascolo specie nelle vaste e verdi contrade dell’Alta Irpinia e nelle contrade dell’Alta Irpinia. In particolare, nel corso dei un controlli presso alcuni ovili, oggetto di pregresse ordinanze amministrative che li avevano definite quali aree di quarantena per ovini dove, da precedenti controlli, erano stati trovati alcuni capi affetti da brucellosi e per i quali era stato disposto l’immediato  abbattimento. I Carabinieri constatavano non solo che le disposizioni dell’ordinanza erano state disattese, ma anche che gli animali per i quali era stato prescritto l’obbligo di un periodo di quarantena al fine di scongiurare un possibile contagio, invece erano stati liberamente lasciati al pascolo, con un concreto pericolo di contagio.  I Carabinieri, pertanto, procedevano a riportare la situazione sotto controllo obbligando l’allevatore inadempiente di far rientrare il gregge nell’area prestabilita e contestualmente lo denunciavano in stato di libertà per tentata diffusione di una malattia degli animali ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Inoltre, i Carabinieri, nell’ambito dei controlli posti in essere, hanno fermano due allevatori  che stavano caricando su di un camion decine di suini, probabilmente destinati al mercato, o peggio, al macello. Dagli accertamenti effettuati risultava che gli animali erano sprovvisti dei certificati di provenienza nonché delle prescritte autorizzazioni per il trasporto. Pertanto i Carabinieri procedevano a denunciare i due allevatori , mentre il bestiame veniva sottoposto a sequestro per i successivi accertamenti, consistenti in prelievi ematici ed analisi chimiche per la diagnosi di eventuali malattie vescicolari. I controlli dei Carabinieri proseguiranno anche nelle prossime settimane e saranno estesi agli altri allevamenti del territorio della Compagnia CC di Montella in sinergia con le ASL competenti al fine di salvaguardare la salute pubblica e scongiurare il diffondersi di malattie infettive e pericolose non solo per gli animali ma anche per gli uomini e per i prodotti che quotidianamente giungono sulle nostre tavole.

Solofra, 3 maggio 2009

MACCHINARIO IN AVARIA PROVOCA INCENDIO IN UNA CONCERIA

 Erano le 7 di mattina quando a Solofra, in via Misericordia, in una nota e grande azienda conciaria, faceva il suo ingresso il primo operaio, incaricato – come ogni mattina – di aprire la struttura e preparare il tutto all’avvio della nuova giornata lavorativa. Al dipendente, che ha prima aperto i cancelli e poi la porta d’ingresso, facendo accesso alla struttura, nulla è sembrato diverso dal solito, almeno in un primo momento. Infatti, al pian terreno dell’edificio era tutto in ordine come sempre, ma già arrivato al primo piano quell’operaio ha avvertito un odore di bruciato. Insospettito dal fatto, si è spinto fino al secondo piano, dove insistono i macchinari e i laboratori per il trattamento delle pelli. Arrivato a quel piano, il dipendente ha visto che l’intero piano era invaso da un forte fumo nero ed è subito corso a chiamare i vigili del fuoco. I caschi rossi, accorsi sul posto assieme ai militari della Staziona Carabinieri di Solofra, hanno subito spento l’incendio che, per fortuna, era ancora di piccole dimensioni. Una volta tolte le poche fiamme e il tantissimo fumo (provocato in gran parte dal riscaldamento del pellame), i vigili del fuoco e i carabinieri hanno potuto appurare che l’incendio si è sviluppato all’interno di un macchinario per il trattamento chimico delle pelli che, dotato di timer, rimane in funzione per l’intera giornata, quindi anche di notte. Di lì, l’incendio on si è propagato altrove, ma ha fatto surriscaldare e quindi sciogliere alcuni ammassi di pelle che erano stati riposti poco lontano dal macchinario. Accertata quindi l’indubbia origine accidentale del rogo, i carabinieri e i vigili del fuoco hanno potuto costatare che null’altro, all’interno della conceria, era stato interessato dalle fiamme, le quali, fortunatamente, sono state domate in tempo. Anche i documenti previsti per legge per la prevenzione incendio erano in ordine, ulteriore motivo per attribuire la causa dell’incendio a un probabile malfunzionamento del macchinario che ha originato il focolaio. Ad ogni modo, carabinieri e vigili del fuoco sono ancora sul posto per verificare che fossero stati rispettati tutti i requisiti di legge e per accertarsi che non vi siano problemi strutturali o di agibilità per l’edificio che ospita la conceria.

    Lioni, 3 maggio 2009

   ARRESTATO ABBATUCCOLO NICOLA

In data odierna, alle ore 0l,15 circa, in Lioni (Av), nell’ambito di indagini avviate a seguito di alcuni incendi di autoveicoli, ed in particolare di un’autoambulanza del servizio della pubblica assistenza, verificatisi in quel centro nell’ultimo quadrimestre, ed al fine di prevenire ulteriori episodi delittuosi che potessero ingenerare allarme nella comunità, i Carabinieri della locale Stazione, avendo predisposto appositi servizi, traevano in arresto, in Via Arezzo, un giovane 25enne del luogo, colto in flagranza di reato nel mentre incendiava i pneumatici di un carro gru, di proprietà di un commerciante del posto, custodito in area privata, adiacente alla pubblica via e ad un condominio. Il giovane, alla vista dei militari, si dava alla fuga venendo immediatamente bloccato e tratto in arresto dagli operanti, nonostante avesse opposto viva resistenza agli stessi, tanto da procurare loro lievi escoriazioni. Al termine delle operazioni l’arrestato veniva tradotto presso la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi a disposizione del magistrato inquirente della locale Procura della Repubblica.        

Avellino, 1 maggio 2009

PONTE DEL 1° MAGGIO: CARABINIERI RITIRANO 6 PATENTI PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

 Operazione 1° maggio sicuro sulle strade dell’hinterland avellinese. I carabinieri della Compagnia di Avellino hanno predisposto, per tutta la giornata del 1° maggio e nei due successivi giorni di “ponte”, ampi controlli alla circolazione stradale con particolare riguardo alle strade che portano al Terminio, sul versante di Serino, a Montevergine, dalla parte di Mercogliano e Ospedaletto d’Alpinolo, nonché nel centro cittadino durante le sere di sabato e domencia. Il servizio è stato condotto con numerosi posti di controllo alla circolazione stradale a partire dalle due uscite autostradali del capoluogo irpino e fino alle pendici dei due rinomati monti meta delle escursioni fuori porta da parte dei buongustai di tutta la regione. Il dispositivo messo in atto dall’Arma ha consentito il controllo di quasi 100 veicoli e all’identificazione di oltre 200 persone. Per molte di loro, sospette di aver alzato un po’ troppo il gomito a tavola o nei picnic, è scattato anche il temuto controllo del palloncino, che ha consentito ai militari di accertare ben 6 casi di guida in stato di ebbrezza alcolica. Per questi automobilisti è ovviamente scattato il ritiro della patente, la denuncia penale per questo reato previsto dal Codice della Strada, nonché il sequestro amministrativo del veicolo. Alla fine del servizio coordinato, i militari della Compagnia Carabinieri di Avellino hanno complessivamente ritirato 7 patenti e 2 carte di circolazione, contestato 14 contravvenzioni al codice della strada e sottoposto 1 veicolo a sequestro penale e altri 2 a fermo amministrativo. Oltre ai risultati operativi, comunque, il miglior risultato conseguito è comunque stato quello di poter garantire un 1° maggio senza gravi incidenti o conseguenze ancora peggiori per gli automobilisti in transito per l’hinterland di Avellino.

  Montella, 1 maggio 2009

  I CARABINIERI CATTURANO VARI CANI RANDAGI

Particolare l’attenzione da parte dei Carabinieri della Compagnia di Montella che, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, stanno ponendo in essere attività di osservazione e prevenzione del fenomeno del randagismo principalmente al fine di scongiurare il verificarsi di drammatici recenti episodi di cronaca. Ancora un altro spiacevole episodio si è verificato ,nel primo pomeriggio, nelle contrade intorno Bgnoli Irpino e Montella, dove alcuni branchi di  cani randagi  avevano aggredito ed ucciso il cane di un artigiano del luogo all’interno della sua abitazione nonché razziato numerosi pollai. I padron, purtroppo, per la ferocia del branco nulla hanno potuto fare per difendere i propri animali, hanno però immediatamente allertato i Carabinieri che si sono giunti e sul posto ma il branco di randagi si era nel frattempo dileguato. I Carabinieri, pertanto, attivavano mirati servizi perlustrativi nelle campagne e contrade circostanti che permettevano di individuare una decina di cani randagi che unitamente al personale  dell’A.S.L. venivano catturati ed avviati al canile. Le attività dei Carabinieri per contrastare il pericoloso fenomeno del randagismo saranno maggiormente intensificate e sono tese alla vigilanza ed al controllo del rispetto delle norme legate alla custodia degli animali quale l’ iscrizione all’Anagrafe Canina Regionale ed l’installazione di microchip identificativi. , per consentire agli enti locali di incaricare ditte specializzate nel recupero ed asilo dei randagi in strutture idonee. I proprietari di cani, infatti, oltre ad avere cura del proprio animale devono provvedere ad adempiere a tutte le procedure di identificazione e registrazione per non incorrere in denunce o sanzioni amministrative, il tutto anche per impedire che gli animali possano essere abbandonati e trasformarsi così da amici dell’uomo in pericolosi predatori.

Solofra, 1 maggio 2009

 INCENDIO EX COOP: SOPRALLUOGO CARABINIERI E VIGILI DEL FUOCO FANNO PROPENDERE PER L’ACCIDENTALITÀ

 Questa mattina, a partire dalle ore 9:30 circa e fino a quasi le 12:00, i militari della Stazione Carabinieri di Solofra, unitamente ai Vigili del Fuoco di Avellino, hanno effettuato un attento sopralluogo ai locali dell’ex coop di Solofra che nella serata di ieri sono andati a fuoco. Già ieri sera, in realtà, era stata tentata una prima ricognizione, ma l’assenza di luci artificiali dovuta all’impianto elettrico completamente saltato e l’ancora intensa presenza del fumo della combustione avevano reso troppo arduo il compito di definire con esattezza la causa dell’incendio.  Questa mattina, invece, sfruttando la luce naturale e profittando del fatto che fumo e odori erano orma posati, i militari della Stazione di Solofra e i vigili del fuoco di Avellino hanno potuto setacciare per bene l’intera zona interessata dall’incendio, che si identifica con l’area di vendita delle carni fresche. Infatti, l’incendio ha interessato l’intera zona del banco-frigo e l’annesso laboratorio di macelleria, da cui poi si è propagato alla parte alta della struttura, facendo cadere l’intera controsoffittatura e l’impianto d’illuminazione. Alla fine del sopralluogo, l’ingegnere dei Vigili del Fuoco ha asserito che l’ipotesi di gran lunga più probabile è quella di un sovraccarico di tensione all’impianto elettrico di quell’area del supermercato. Infatti, dopo aver osservato attentamente l’immobile cercando di ricostruire il movimento di propagazione del fuoco, appare plausibile che l’incendio sia partito dall’impianto elettrico sotto il pavimento dell’area macelleria che, riscaldandosi, ha fatto prendere fuoco alle strutture in legno che la ricoprivano. Intanto, i carabinieri della Stazione di Solofra e del Comando Compagnia di Avellino, che già da ieri sera avevano sequestrato il supermercato e acquisito le videocassette del circuito di sorveglianza interno ed esterno, continueranno anche nei prossimi giorni a sentire eventuali testimoni o persone in grado di riferire sui fatti, in modo da poter avvalorare al cento per cento, anche da un punto di vista investigativo, la tesi dei Vigili del Fuoco.

Montemiletto, 30 aprile 2009

 CCELEBRATI I FUNERALI DI SABINO LOFFREDO

 

Nel pomeriggio odierno, a Montemiletto (Avellino), presso la Chiesa di Sant’Anna, sono stati celebrati i funerali del Carabiniere Scelto Sabino Loffredo, effettivo al Comando Provinciale di Milano, deceduto martedì scorso in un incidente stradale sull’autostrada A1 all’altezza di Roma mentre, alla guida di una vettura militare, faceva rientro da un servizio di traduzione. Al rito funebre, officiato dal Cappellano Militare don Emilio Di Muccio e dal Parroco don Antonio Pagliuca, hanno partecipato il Comandante Generale dell’Arma Gianfrancesco Siazzu, i vertici dei Comandi Interregionale, Regione e Provinciale dell’Istituzione ed una delegazione degli organismi di rappresentanza militare, nonché il Prefetto di Avellino Ennio Blasco, il Sindaco di Montemiletto  Eugenio Abate e i vertici provinciali delle Forze di polizia. Una folla commossa ha preso parte alle esequie, partecipando al dolore di familiari e colleghi del Carabiniere Scelto Loffredo.

 Monteforte Irpino, 30 aprile 2009

ANCORA UNA CASA DI APPUNTAMENTO SEQUESTRATA

I carabinieri della Compagnia di Baiano hanno scoperto un'altra "casa d'appuntamento" a Monteforte Irpino e l'hanno sottoposta a sequestro. In particolare i carabinieri della locale stazione, nell'ambito di una attività volta a contrastare il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione in abitazioni, hanno individuato un appartamento sito in quel centro abitato, all'interno del quale una donna 40/enne, casalinga, incensurata, residente a Marano di Napoli, si prostituiva.  L'indagine ha consentito di accertare che i contatti con i clienti avvenivano a mezzo di inequivocabili annunci pubblicati su quotidiani  locali o su un sito internet e il costo delle "prestazioni" partiva da un minimo di 50,00 euro. Nel corso degli accertamenti sono stati identificati numerosi clienti, provenienti anche dai paesi limitrofi. La donna é stata segnalata alla Questura di Avellino per l'allontanamento dal territorio irpino a mezzo del foglio di via obbligatorio e per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. Infatti nell'appartamento venivano rinvenuti anche 0,5 grammi di hashish, sottoposti a sequestro.  Sono in corso ulteriori indagini per stabilire eventuali responsabilità del proprietario dell'appartamento(sul conto del quale per il momento non sono emerse responsabilità) in ordine al reato di sfruttamento della prostituzione. Gli atti sono stati inviati all'Autorità Giudiziaria per i provvedimenti di competenza.

Castel Baronia, 29 aprile 2009

 DANNEGGIAMENTO NEL PARCO GIULIANO DI CATEL BARONIA. INDAGANO I CARABINIERI.

I Carabinieri della Stazione di Castel Baronia stanno svolgendo indagini per scoprire chi ha asportato una panchina in legno e rotto un ponticello in legno dai giochi attrezzati per bambini collocati nel Parco Giuliano di Castel Baronia. La panchina in legno era stata collocata nel parco da poco tempo, mentre il ponticello era collegato ad uno scivolo per bambini. I Carabinieri hanno immediatamente provveduto effettuare i rilievi del caso. Nessuna pista è esclusa dai Carabinieri che stanno svolgendo indagini a 360° per risalire all’autore del gesto vandalico.

   Avellino, 29 aprile 2009

CONCORSO AMMISSIONE IN ACCADEMIA 10 ALLIEVI

Le procedure relative al bando di concorso per il reclutamento di 10 allievi ufficiali da inquadrare nel ruolo aeronavale per pilota militare di velivolo o comandante di unità navale (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nr. 13, 4^ Serie Speciale, in data 17.02.2009), prevedeva lo convocazione presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti de L’Aquila dei candidati ammessi allo svolgimento delle prove. A seguito dell’evento sismico che ha colpito l’Abruzzo lo scorso 6 aprile 2009, la caserma de L’Aquila è divenuta, com’è noto, la “centrale operativa” per l’emergenza-terremoto, punto di raccolta e di snodo di tutta la macchina della Protezione Civile e della Prefettura - Ufficio Territoriale di Governo: con determinazione del Comandante Generale (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nr. 31 (4^ Serie Speciale) del 21 aprile 2009 si è dovuto variare la sede di convocazione (da L’Aquila a Bari) e prevedere anche nuove date per le prove. La sede di convocazione, pertanto, non sarà più presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti de L’Aquila ma presso la caserma “M.O.V.C. V. Brig. Alberto DE FALCO e Fin. sc. Antonio SOTTILE” sede della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari, sita in viale Europa nr. 97 del capoluogo pugliese. I nuovi dettagli relativi alle prove sono i seguenti: prova preliminare: 7 maggio 2009 (ore 09.00) per i concorrenti il cui cognome inizi con le lettere da A a M;7 maggio 2009 (ore 15.00) per i concorrenti il cui cognome inizi con le lettere da N a Z. prova scritta: 18 maggio 2009 (ore 09.00). Per gli aspiranti con residenza nella Provincia di Avellino tutte le eventuali ulteriori informazioni relative al bando ed alle convocazioni possono essere acquisite direttamente presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo irpino, sito in Via Ernesto Pontieri 1 (recapito telefonico: 0825.32891 - Sezione Personale ed Affari Generali).  Ulteriori elementi informativi, oltre ad una “banca dati” relativa al concorso ed alle prove d’esame, sono rilevabili consultando il sito internet della Guardia di Finanza (http://www.gdf.it).

Morra De Sanctis, 28 aprile 2009

 IL SINDACO DISPONE L’ABBATTIMENTO DI 465 SUINI.

 In data 27.04.2009, in Morra de Sanctis, con ordinanza del Sindaco, è stato disposto per la mattinata odierna l’abbattimento mediante controllo sanitario di 465 suini di un intero allevamento. I suini, tutti importati da uno stato estero, a seguito dei controlli effettuati sono risultati infetti perché colpiti da una malattia vescicolare a seguito delle analisi di laboratorio conseguenti agli accertamenti svolti dal servizio veterinario dell’ASL AV/1 di Ariano Irpino. Al termine delle operazioni di abbattimento, che saranno svolte alla presenza dei Carabinieri della Compagnia di S. Angelo dei Lombardi a garanzia dell’abbattimento di tutti i capi, le carcasse saranno trasferite presso idoneo impianto di termodistruzione. Il virus di cui sono affetti i suini non è contagioso per l’uomo e non ha attinenza con il virus della “febbre suina” che in questi ultimi giorni sta occupando le pagine di cronaca. 

Alta Irpinia, 28 aprile 2009

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MONTELLA SEQUESTRANO UNA DISCARICA ABUSIVA DI OLTRE 2500 MQ.

 Permane vigile e costante l’attività nel settore ambientale dei Carabinieri della Compagnia di Montella che hanno posto in essere una serie di servizi finalizzati all’accertamento di reati connessi alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica ed, in particolare, alla repressione dello smaltimento illecito di rifiuti e/o sostanze inquinanti. Con i rischi connessi alla persistente emergenza rifiuti, diffusa nell’intera Regione Campania, i Carabinieri di Montella hanno posto in essere, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, una serie di controlli nell’intero del territorio di competenza, controllando numerose discariche, siti di stoccaggio e centri di raccolta per rifiuti speciali. Tale attività era rientrata nell’ambito di un vero e proprio filone di indagine portato avanti proprio dalla Compagnia di Montella che lo scorso anno nell’ambito della specifica materia legata all’emergenza rifiuti ed al controllo, prevenzione e repressione dei reati connessi al trasporto, alla raccolta ed allo smaltimento illecito dei rifiuti ha conseguito notevoli risultati: 82 denunce in stato di libertà, 54 richieste per il foglio di via obbligatorio per pregiudicati provenienti dal casertano, dal napoletano e dal salernitano, 29 sequestri di autocarri utilizzati per il trasporto dei rifiuti, 8 discariche abusive sequestrate per un ampiezza complessiva di circa 37 Mila metri quadri, per un valore  complessivo di oltre 1 milione 300 mila euro, nonché elevate sanzioni amministrative per un totale di 630 mila euro. Grazie all’attività di prevenzione e controllo costantemente effettuata dai Carabinieri sulle strade principali, elaborata dal Comando Provinciale di Avellino attraverso  il piano coordinato dei posti di controllo, tir ed autocarri che trasportano in modo illecito rifiuti, avevano cercano di evitare proprio l’Ofantina che in passato era stata considerata l’asse viario privilegiato per la raccolta ed il trasporto illecito di rifiuti da e per l’Alta Irpinia, grazie anche alla sua agevole viabilità che permette di raggiungere in breve tempo le zone di Napoli, Salerno, Caserta ed, ultimamente, anche la provincia di Foggia. Tuttavia i Carabinieri della Compagnia di Montella, anche quest’anno avevano raccolto soddisfacenti risultati sottoponendo a sequestro altre 3 discariche abusive e 3 camion utilizzati per il trasporto dei rifiuti, denunciando di conseguenza una decina di persone e traendone in arresto una, un camionista che trasportava in modo illecito rifiuti pericolosi ed ingombranti, con il fine di smaltirli in modo illecito, magari nelle campagne o sulle montagne dell’Alta Irpinia. In particolare, nell’ambito di tali servizi i Carabinieri, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, hanno localizzato un’area adibita a stoccaggio di rifiuti speciali in Alta irpinia, nel comune di Nusco, risultata abusivamente realizzata e gestita da un imprenditore del luogo, che smaltiva direttamente nel terreno pezzi di veicoli pesanti non bonificati, tra cui anche pezzi pregni di olio, parti elettriche, batterie esauste ed addirittura alcune lastre di eternit, contenente amianto .I Carabinieri della Compagnia di Montella, hanno individuato la suddetta area adibita a discarica, a ridosso dei numerosi campi coltivati dell’Alta Irpinia, che rappresentano vanto e ricchezza per gran parte degli abitanti della zona, per molti dei quali sono l’unica fonte di sostentamento, con evidenti  rischi di contaminazione per i prodotti agricoli, molti anche pregiati sventati dall’intervento dei Carabinieri nella delicata problematica ambientale a tutela della verde Alta Irpinia.  Ai bordi dei verdi campi, infatti, all’interno dell’area, senza alcuna precauzione erano stati depositi, o meglio abbandonati, di materiale incontrollato di rifiuti pericolosi come batterie esauste, pneumatici, mezzi d’opera non bonificati e pregni di olio, scarto dei lavori effettuati dall’azienda suoi propri mezzi. Il tutto veniva abbandonato sul retro di un grosso muro alto 5 metri e lungo circa 100 metri, che permetteva di “nascondere” i rifiuti, non visibili da chi anche giornalmente percorreva la strada interpoderale che passa vicino all’area sottoposta a sequestro. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Montella avevano individuato l’area ed hanno attuato un consolidato dispositivo dimostratosi efficace gia in analoghe situazione. Carabinieri in uniforme ed in abiti civili hanno iniziato ad effettuare mirati servizi fini a quando non è sopraggiunto l’ennesimo camion per lo scarico dei rifiuti che è stato fermato e controllato all’interno dell’area proprio mentre si accingeva a scaricare materiali di risulta. Per impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente hanno dunque sottoposto a sequestro l’intera area, del valore complessivo di oltre 100 mila euro, e denunciato in stato di libertà il titolare della ditta ed i due dipendenti, per aver realizzato una discarica, con abbandono e deposito incontrollato abusivo di rifiuti tossici in assenza della prescritte autorizzazioni da parte dell’Autorità Amministrativa ma soprattutto in totale dispregio di qualsiasi prudenza e buon senso vista la vicinanza di campi coltivati. L’attività di indagine è stata condotta in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinati dal Procuratore Capo Dott. Antonio Guerriero.

Grottaminarda, 27 aprile 2009

 CHIUDE CENTRO SCOMMESSE A GROTTAMINARDA

 La Mediabet s.r.l., su proposta dei Carabinieri di Grottaminarda, ha disposto il provvedimento di chiusura del punto di scommesse con l’attività di commercializzazione sito in Grottaminarda alla Via Valle. Il provvedimento è scaturito a seguito dell’episodio che ha visto coinvolta una troupe di Striscia la Notizia sabato sera e sul quale sono ancora in corso indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino. Il provvedimento, che tiene conto della sopravvenuta incompatibilità del titolare del punto di scommesse, è stato notificato dalla Mediabet alla Sede Generale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e alla Sede Regionale.

    Avella, 27 aprile 2009

TENTATA RAPINA BANCO DI NAPOLI

Questo pomeriggio, in Avella (AV), un giovane con il viso coperto ed armato di taglierino faceva irruzione all'interno della filiale del Banco di Napoli tentando di farsi consegnare da alcuni dipendenti il contenuto delle casse, ma non riuscendo a portare a termine la rapina per la resistenza di uno dei dipendenti, fuggiva facendo perdere le proprie tracce dopo aver ferito lievemente l'impiegato.Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Baiano che stanno setacciando le zone limitrofe alla ricerca dell'uomo, mentre in tutta la provincia sono in corso da parte dei Carabinieri posti di blocco per localizzare il fuggitivo.

Avellino, 27 aprile 2009

 CONTROLLI A TAPPETO A PUNTI E SALE SCOMMESSE: TRE IRREGOLARITÀ PER DIVIETO DI GIOCO AI MINORI

 Nella tarda mattinata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno dato esecuzione a un controllo coordinato per il controllo delle sale e dei punti scommessa presenti in città e nei paesi dell’hinterland avellinese. Il controllo, che ha visto coinvolte praticamente tutte le 13 stazioni carabinieri dipendenti dal Comando Compagnia di Avellino, ha interessato ben 12 tra sale scommesse e bar o altri esercizi commerciali abilitati all’accettazione di scommesse. I controlli effettuati dai militari sono stati prima indirizzati ad una verifica della documentazione, sia in termini di licenza che in quelli di autorizzazione di pubblica sicurezza alla accettazione delle scommesse. Poi, il controllo si è esteso anche alla prevenzione del gioco nei confronti dei minorenni. In questo senso, in ogni sala scommessa o punto scommessa dev’essere obbligatoriamente presente un cartello, visibile e leggibile, in cui venga chiaramente fatto divieto ai minori di giocare o scommettere. Al termine della mattinata, i militari hanno controllato ben 12 punti scommesse, identificato quasi 60 persone tra gestori e avventori, e hanno rinvenuto anche la presenza di un minore all’interno di un punto scommesse di Avellino. Il minore, benché non trovato in fase di gioco o scommessa, era comunque presente nella sala senza l’accompagnamento di alcuno. Per di più, lo stesso esercizio per le scommesse aveva omesso di apporre il cartello di divieto di gioco ai minori di anni 18, motivo per il quale è stata elevata una sanzione amministrativa a carico del gestore della sala scommesse. E lo stesso provvedimento è stato adottato pure nei confronti di altre due sale scommesse, anch’esse di Avellino, che avevano omesso di esporre il cartello per i minorenni.

San Nicola Baronia, 26 aprile 2009

FRANA PROVOCA SGOMBERO ABITAZIONI

 I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino sono intervenuti lungo la Strada provinciale “ex SS91 Nazionale della Baronia” poiché un movimento franoso ha interessato alcuni fabbricati. In particolare, la caduta di materiale ha portato a un peggioramento delle condizioni statiche della scarpata a monte di due fabbricati e pertanto il Sindaco del Comune della Baronia ha proceduto all’emissione di ordinanza di sgombero, vista la minaccia per l’incolumità degli occupanti i fabbricati. Nei due fabbricati insistono quattro case di cui due abitate e due disabitate. Le famiglie interessate hanno trovato alloggiamento presso parenti.

    Solofra, 26 aprile 2009

ANCORA UNA CONCERIA IRREGOLARE SEQUESTRATA DAI CARABINIERI NEL POLO CONCIARIO DI SOLOFRA

 Continuano imperterriti i controlli dei militari della Stazione Carabinieri di Solofra contro il lavoro nero e le inadempienze agli obblighi sulla sicurezza sul lavoro, che nel corso dei primi 4 mesi del 2009 ha già portato all’ispezione di numerosissime aziende conciarie, e al successivo sequestro di ben 7 di esse, alcune trovate irregolari e altre assolutamente abusive. Nella giornata di ieri, i militari dell’Arma hanno effettuato una nuova ispezione a una “inchiodatrice”, ovverosia un particolare tipo di azienda che si occupa del raffinamento delle pelli: una ditta di proprietà di una donna 47enne di Lapio.  I militari che hanno proceduto all’ispezione, al momento del loro accesso, hanno trovato la presenza di 14 lavoratori, tutti di nazionalità italiana, dei quali però 4 sono subito risultati irregolari perché mai assunti, cioè assolutamente in nero. Per quanto riguarda invece la posizione degli altri 10 lavoratori, questi risultavano tutti assunti a part-time, ma di fatto tutti e 10 lavoravano con orario di lavoro assolutamente pieno, dalle 8 di mattina alle 17 la sera. Inoltre, come già accaduto in passato per le altre ditte conciarie sequestrate, i carabinieri hanno trovato diverse irregolarità nella tenuta e gestione dello stabilimento. Non era mai stato, infatti, redatto il previsto documento di valutazione dei rischi sul lavoro, né era mai stata effettuata alcuna istruzione né formazione al personale sul rischio infortuni e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Non solo, mancava ancora l’autorizzazione igienico-sanitaria richiesta dalla legge per l’avvio dell’attività, il certificato di agibilità dello stabile e anche la prescritta autorizzazione per l’emissione dei fumi nell’atmosfera. Tanto è bastato agli uomini dell’Arma di Solofra per sottoporre la struttura a sequestro preventivo e deferire la proprietaria in stato di libertà per i reati previsti dalle leggi sanitarie e per quelli contemplati dalla legge 81 del 2008 (la vecchia 626) sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Alta Irpinia, 26 aprile 2009

 DECINE DI PERQUISIZIONI E DENUNCE PER ARMI DA PARTE DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MONTELLA.

 Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, finalizzati al controllo delle persone sottoposte alle misure di prevenzione nonché alla verifica del rispetto della normativa in materia di armi, i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno posto in essere decine di controlli nei confronti di sorvegliati speciali e numerosi possessori di armi residenti in Alta Irpinia.  Dunque, articolata attività dai Carabinieri di Montella che hanno effettuato numerose perquisizioni nei casolari presenti sul Monte Tuoro, nei comuni di Chiusano di San Domenico, Volturara Irpina e Montemarano, e nella valle del Sele nei comuni di Calabritto, Chiusano e Senerchia.Il servizio è stato predisposto effettuando una cinturazione del territorio, quale supporto ai militari che materialmente eseguivano le operazioni di ricerca, dopo aver localizzato i punti sensibili, individuati anche grazie all’attività info-operativa effettuata, confortata da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali. Battute, rastrellamenti e perquisizioni da parte dei militari in divisa delle Stazioni  Carabinieri, in abiti civili dell’Aliquota Operativa dei Carabinieri di  Montella e il prezioso ausilio dei addestrati alle ricerca di armi e munizioni dell’unità cinofili ed elicotteri tutti di stanza a Pontecagnano. Le attività di controllo poste in essere hanno confermato, in ogni caso, che la maggior parte dei titolari di licenza di porto e detenzione di armi sono risultati in regola con la normativa vigente ma sono state registrate anche alcune gravi inadempienze. A conclusione di indagini e delle decine di controlli domiciliari, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà cinque persone per detenzione, porto abusivo e omessa denuncia di possesso di armi da fuoco. Sottoposto a sequestro, inoltre, anche tre fucili che, che erano detenuti in violazione delle prescritte norme per la custodia., con il relativo munizionamento Tutte la armi, perfettamente funzionanti, sono state immediatamente poste sotto sequestro, privandone così della disponibilità gli illeciti detentori, per i quali è stata anche avanzata la proposta per il ritiro delle relative licenze. Inoltre, nel corso dei numerosi posti di controlli eseguiti mentre venivano effettuate le perquisizioni nei casolari delle zone montane, sono state denunciate altre due persone che portavano oggetti atti allo scasso e armi da punta e da taglio, nonché in un caso un bastone adattato per aumentarne la pericolosità, con rinforzi in ferro, molto diffuso tra i contadini ed i pastori dell’Alta Irpinia e comunemente denominato “capo e fierro”. In tutte le occasioni gli oggetti rinvenuti e sottoposti a sequestro, era ben occultati all’interno del porta bagagli delle autovetture sottoposte a controllo e perquisite. Controllati dai Carabinieri della Compagnia di Montella anche alcuni pregiudicati per gravi reati contro il patrimonio (furto in appartamento, rapina, ecc...) del Napoletano e del Salernitano che, non potendo giustificare il motivo della loro presenza, sono stati proposti per  l’emissione di foglio di via obbligatorio, così da escluderne nuove ed ulteriori trasferte in Alta Irpinia. Le indagini sono state condotte in collaborazione con i Magistrati delle tre Procure della Repubblica competenti per territorio: Avellino, Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi.

Vallata, 25 aprile 2009

 DANNEGGIATE DUE TOMBE NEL CIMITERO. INDAGANO I CARABINIERI.

 I Carabinieri della Stazione di Vallata stanno svolgendo indagini per scoprire chi, verosimilmente durante la notte, ha danneggiato due tombe. I malfattori hanno rotto rispettivamente una lapide in marmo da una e dall’altra una statuetta in bronzo che è stata abbandonata poco distante sempre all’interno del cimitero. I Carabinieri hanno immediatamente provveduto effettuare i rilievi del caso. Nessuna pista è esclusa dai Carabinieri che stanno svolgendo indagini a 360° per risalire all’autore del danneggiamento.

Mercogliano, 25 aprile 2009

 DENUNCIATO DAI CARABINIERI PER STALKING, ARRIVA L’ORDINANZA DEL GIUDICE

 L’indagine andava avanti ormai da molto tempo, per la precisione dal mese di gennaio del 2008, quando M.A., una donna di mezz’età di Mercogliano, ha per la prima volta trovato il coraggio di andare dai carabinieri della stazione di Mercogliano e denunciare che c’era un uomo che la stava perseguitando con continue telefonate, minacce telefoniche, ingiurie, e tantissimi altri atti persecutori, sempre commessi attraverso il telefono. Da subito i militari della Stazione di Atripalda si erano messi al lavoro per scoprire chi fosse quel maniaco che perseguitava la donna, alla quale di continuo giungevano telefonate ingiuriose in cui veniva appellata con i più volgari epiteti. L’indagine è stata lunga e non sempre facile, specie nel momento in cui i carabinieri dovevano pesare l’esatta portata del fatto di reato. I gesti, infatti, se di per sé erano profondamente lesivi della dignità personale della donna e della sua privacy, erano però qualificabili come reati purtroppo piuttosto banali: ingiurie, violenza privata, ma null’altro. Questo per lo meno fino a qualche tempo fa, quando cioè è entrato in vigore il nuovo reato di stalking, o com’è stato recepito in Italia, di “atti persecutori”. È stato così che i carabinieri della Stazione di Mercogliano, che già da qualche tempo erano riusciti a individuare con certezza il responsabile dei gesti maniacali, hanno avuto una possibilità in più, tanto che il giudice del Tribunale Ordinario di Avellino, concordando con i risultati investigativi dei militari di Mercogliano, ha emesso una misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e del divieto di comunicare con la stessa o suoi prossimi congiunti nei confronti di D.A., solofrano classe 1964. I carabinieri hanno notificato l’ordinanza del giudice irpino appena ricevuta, e da quel momento il persecutore non potrà più avvicinarsi alla sua vittima, dalla quale deve stare lontano almeno 200 metri, non potrà avvicinarsi ai luoghi da quella frequentati, e non potrà mai nemmeno parlarvi, né con lei né con un suo prossimo congiunto. Questo è stato il volere del giudice, che speriamo abbia così messo la parola fine alla triste vicenda della signora di Mercogliano.

Montoro Superiore. 25 aprile 2009

 ALTRO BLIZ IN CONCERIA: DENUNCIATA LA TITOLARE E CHIUSA LA DITTA.

 I carabinieri della Compagnia di Baiano (AV), durante mirati servizi finalizzati al contrasto dell'inquinamento ambientale ed al rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, procedevano al sequestro in Montoro Superiore, frazione Banzano, di una ditta e di un capannone industriale operante nel settore conciario. In particolare i carabinieri della locale stazione, al termine di numerosi controlli accertavano gravi irregolarità presso una ditta denunciando in stato di libertà la proprietaria di 39 anni. In essa, oltre a non essere state adottate le prescritte misure per impedire la diffusione di fumi nell’aria, veniva accertata la mancanza della documentazione di valutazione dei rischi, l’omessa designazione del rappresentante per la sicurezza sul luogo di lavoro ed altre violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori. Infine i locali risultavano privi del certificato di agibilità e delle necessarie autorizzazioni sanitarie. Il capannone e i macchinari dell’azienda, del valore complessivo di circa 300.000,00 euro, venivano sottoposti a sequestro. Tra essi vi era una macchina inchiodatrice priva delle autorizzazioni sanitarie per le emissioni dei fumi in atmosfera e quindi ritenuta altamente inquinante. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare eventuali altre violazioni di carattere amministrativo e per verificare se siano stati regolarmente versati i contributi previdenziali agli operai. Gli atti sono stati inviati alla Procura della Repubblica di Avellino per gli adempimenti consequenziali.

Ariano Irpino, 25 aprile 2009

 I CARABINIERI SCOPRONO TRAFFICO DI RIFIUTI DALLA CAMPANIA ALLA PUGLIA.

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino in Provincia di Avellino hanno arrestato due persone ritenute responsabili di aver trasportato rifiuti domestici ingombranti, speciali e pericolosi in assenza delle autorizzazioni previste dalle norme vigenti. L’attività, inquadrata nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale di Avellino tesi a controllare l’intero territorio dell’Irpinia e prevenire i rischi connessi all’emergenza rifiuti, ha consentito di bloccare un autocarro con a bordo due persone provenienti dalla Provincia di Foggia. I Carabinieri della Stazione di Castel Baronia, già in passato avevano arrestato persone che trasportavano rifiuti pericolosi e speciali dalla Campania alla Puglia, utilizzando come itinerari l’Autostrada 16 e quindi il Casello di Vallata e la Strada Provinciale “ex SS91 Bis” che collega la Campania alla Puglia e che è la strada percorsa dai compattatori diretti alla discarica di Savignano Irpino. Dopo una serie di servizi di osservazione e controllo svolti in abiti civili e di posti di controllo attuati in prossimità del casello autostradale di Vallata, i Carabinieri della Stazione di Castel Baronia hanno notato un autocarro che con il cassone totalmente vuoto è transitato per il casello autostradale di Vallata proveniente dalla Puglia. A quel punto i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno attuato un servizio di osservazione controllo e pedinamento con l’utilizzo di numerosi equipaggi e dopo un paio di ore hanno fermato nel comune di San Sossio Baronia per un normale controllo l’autocarro Fiat Iveco con a bordo due persone residenti nella Provincia di Foggia. Immediatamente è scattato il controllo dei militari, che hanno accertato che l’autocarro conteneva circa dieci quintali di rifiuti pericolosi, domestici ingombranti e speciali. I due, privi di qualsivoglia autorizzazione, sono stati così arrestati in virtù della legge 210 del 31.12.2008, recante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, nonché misure urgenti di tutela ambientale. D.M. 39enne e L.N. 27enne con precedenti di polizia dopo l’arresto sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino.L’autocarro con i rifiuti trasportati sono stati sequestrati dai carabinieri che hanno avviato anche le procedure per lo smaltimento del carico ritenuto molto pericoloso, infatti nel mezzo erano presenti filtri di olio esausti, parti di marmitte, vari pezzi meccanici di autovetture, dischi e pasticche per freni di veicoli, lavatrici, lastre in eternit, pneumatici ed altro materiale ferroso. Le indagini sono coordinate dal Procuratore Capo di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele e dal Sostituto Dott.ssa Michela Palladino.

Monteforte Irpino, 24 aprile 2009

SEQUESTRATA CASA D'APPUNTAMENTO.

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno scoperto una "casa d'appuntamento" a Monteforte Irpino e l'hanno sottoposta a sequestro. In particolare i carabinieri della locale stazione, nell'ambito di una attività volta a contrastare il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione in abitazioni, hanno individuato un appartamento sito in quel centro abitato, all'interno del quale due colombiane, una di 47 e una di 37 anni, entrambe domiciliate a Napoli, si prostituivano. L'indagine ha consentito di accertare che i contatti con i clienti avvenivano a mezzo di annunci pubblicati su quotidiani  locali o su un sito internet e il costo delle "prestazioni" partiva da un minimo di 50,00 euro. Nel corso degli accertamenti sono stati identificati numerosi clienti, provenienti anche dai paesi limitrofi. Le due donne sono state segnalate alla Questura di Avellino per l'allontanamento dal territorio irpino a mezzo del foglio di via obbligatorio.Sono in corso ulteriori indagini per stabilire eventuali responsabilità del proprietario dell'appartamento(sul conto del quale per il momento non sono emerse responsabilità) in ordine al reato di sfruttamento della prostituzione. Gli atti sono stati inviati all'Autorità Giudiziaria per i provvedimenti di competenza.

   Avellino, 24 aprile 2009

    SEQUESTRATI PROFUMI

Nel solco delle direttrici emanate dal Comandante Provinciale di Avellino Col. Mario IMPARATO, le Fiamme Gialle irpine hanno intensificato sulle direttrici stradali l’azione di contrasto al contrabbando: se nelle settimane scorse nella rete dei controlli dei finanzieri erano finite un quantitativo di “bionde” provenienti dall’ est Europa, nel pomeriggio di ieri militari della Compagnia di Avellino, agli ordini del Cap. Salvatore SERRA, nell’ambito di un controllo effettuato presso un’area di servizio lungo l’A16, veniva sottoposta a controllo una autovettura recante targa svizzera. All’atto del controllo dei documenti il conducente, un distinto signore successivamente identificato per tale L.P., (di anni 42), di Portici (NA), ha immediatamente mostrato un particolare nervosismo che ha indotto la pattuglia ad approfondire la verifica sottoponendo a perquisizione anche il mezzo, una lussuosa monovolume di colore grigio metallizzato.  A bordo del mezzo, ordinatamente sistemati in 40 scatole di cartone nel vano bagagli, i finanzieri rinvenivano ben 748 confezioni di profumi di due note marche italiane, rigorosamente in imballi ed incarti originali. A fronte di tale scoperta il conducente non era in grado di esibire alcun documento giustificativo il possesso e né era in grado di fornire spiegazioni circa la provenienza dell’ingente numero di confezioni di profumo. I citato L.P. veniva quindi accompagnato ad Avellino, presso gli uffici di via Pontieri, per gli ulteriori accertamenti ed, a seguito dei rilevamenti presso il terminale collegato con la banca dati del Ministero dell’Interno, lo stesso risultava già noto alle forze di polizia per numerose precedenti denunzie. Il soggetto veniva pertanto denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino  per il reato previsto e punito dall’articolo 648 del codice penale (ricettazione). I profumi, per un valore di mercato di oltre 50.000 euro, sono stati posti sequestro e, con riferimento agli stessi, sono stati avviati specifici accertamenti per risalire, sulla base della collaborazione con le case produttrici, la loro appartenenza a qualche lotto per cui era stata avanzata una denuncia di furto.

Avellino, 23 aprile 2009

 CARABINIERI E DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO CONTROLLANO I CANTIERI EDILI PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI DEI LAVORATORI E LA REPRESSIONE DEL LAVORO NERO: 104 PERSONE DENUNCIATE.

 La sicurezza sul lavoro ha sempre avuto una specifica attenzione da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino che ormai da quasi tre anni svolgono periodici ed approfonditi controlli con la collaborazione della Direzione Provinciale del Lavoro coordinata dalla dottoressa Maria Luisa Biondi e del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma. Negli ultimi due mesi le Compagnie del Comando Provinciale di Avellino hanno continuato l’attività di controllo con specifici servizi avvalendosi del contributo del dott. Carmine Capriolo, Responsabile del Servizio Ispezione del Lavoro, del dott. Luigi Iannaccone, Responsabile dell’Unità Operativa Edilizia, degli Ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro e dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato di Avellino, finalizzati al controllo di aziende e cantieri edili di tutta la provincia. Le verifiche sono state finalizzate al contrasto delle violazioni alle norme sulla prevenzione degli infortuni (D.lgs. 626/94), del lavoro nero e della mancata corresponsione dei contributi previdenziali, con un’attenzione particolare agli abusi edilizi. Nel corso di due mesi i Carabinieri hanno controllato 107 cantieri e deferito alle competenti Autorità Giudiziarie 104 persone responsabili a vario titolo di mancata osservanza delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, impiego di manodopera irregolare e mancata corresponsione dei contributi previdenziali.  Nel corso delle verifiche tra gli oltre 480 lavoratori trovati in cantiere 83 sono risultati totalmente irregolari perché mai assunti dal datore di lavoro, per tale motivo sono stati sottoposti a sospensione amministrativa per aver superato il 20 % dei lavoratori irregolari 11 cantieri tra quelli ispezionati. In totale sono state contestate 189 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 300MILA € e recuperati contributi INPS e INAIL per oltre 100MILA € e sottoposti a sequestro 4 fabbricati costruiti in difformità rispetto alle autorizzazioni concesse o perché privi di autorizzazioni, per un valore di circa 600MILA €. Analoghi servizi vengono svolti dai Carabinieri in tutte le province della Regione Campania come disposto dal Comandante della Regione Carabinieri Campania Generale di Brigata Franco Mottola.

Ariano Irpino, 23 aprile 2009

VANDALI IN AZIONE ALL’ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI “G. BRUNO”: INDAGANO I CARABINIERI.

I Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino e del Nucleo Operativo della Compagnia stanno svolgendo indagini per scoprire chi, verosimilmente durante la nottata, abbia disegnato una A e una stella a cinque punte cerchiate, rotto i flessibili di alcuni lavandini causando allagamenti, scritto frasi sataniche e asportato materiale informatico del valore di circa 2mila €uro all’interno dell’istituto scolastico “G.Bruno” di Via Piano della Croce ad Ariano Irpino. I Carabinieri, allertati dal Dirigente Scolastico, hanno immediatamente provveduto a effettuare i rilievi del caso. Nessuna pista è esclusa dai Carabinieri che stanno svolgendo indagini a 360° per risalire agli autori del furto, del danneggiamento e delle scritte. Solo poche settimane fa i Carabinieri avevano individuato il responsabile di una scritta all’interno dell’Istituto “L. Lazzaruolo” di Grottaminarda. In quel caso determinante per la svolta nelle indagini fu il contributo di alcune testimonianze raccolte dai Carabinieri di Ariano Irpino. Anche questa volta il contributo offerto da chi ha visto o sentito e la stretta sinergia tra cittadini e Arma dei Carabinieri potrebbero rivelarsi fondamentali per scoprire gli autori del reato.

Ariano Irpino, 23 aprile 2009

 I CARABINIERI SORPRENDONO CACCIATORI DI FRODO CHE POSIZIONAVANO TAGLIOLE PER CATTURARE VOLPI.

Continua l’attività di tutela delle varie specie animali da parte dei Carabinieri del comando provinciale di Avellino. Dopo gli interventi a tutela dei cani abbandonati e avvelenati, dei cavalli maltrattati e in genere della caccia di frodo, questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, dopo giorni di appostamenti, hanno sorpreso cacciatori senza scrupoli che utilizzavano tagliole per cacciarle volpi. I Carabinieri, in particolare, sono riusciti a identificare un 63enne di Grottaminarda che aveva posizionato una tagliola in un terreno attiguo alla sua proprietà. L’uomo, che scoperto dai Carabinieri della Stazione di Grottaminarda non ha potuto far altro che ammettere le sue responsabilità, dovrà ora rispondere del suo operato innanzi alla Procura di Ariano Irpino. I Carabinieri sono convinti che insieme al 63enne altre persone allo stato ignote avevano posizionato la trappola. Un’altra persona, di 68 anni e sempre di Grottaminarda, dovrà invece rispondere di Porto abusivo di armi e di Accensioni ed esplosioni pericolose, per aver esploso dal fucile intestato alla moglie due cartucce all’indirizzo di una volpe che a dire dell’uomo si aggirava nei terreni vicini alla sua proprietà. I Carabinieri della Stazione di Bonito hanno colto l’uomo subito dopo aver esploso le due cartucce e lo hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica. La moglie di 54 anni è stata invece deferita in stato di libertà per non aver custodito l’arma sequestrata dai carabinieri con la diligenza richiesta. Sono scattate, inoltre, le procedure per revocare le autorizzazioni di polizia.

    Montoro Supeirore, 22 aprile 2009

    IMPOIEGATO SORPRESO A VERSARE TONER NEL TORRENTE

I carabinieri della Compagnia di Baiano sorprendevano a Montoro Superiore un giovane impiegato 26enne mentre abbandonava in un canale che raccoglie prevalentemente acqua piovana toner esauriti, contenenti sostanze pericolose. In particolare i carabinieri della locale stazione, nel corso di specifici servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dell'inquinamento ambientale, notavano un'auto ferma, con il cofano aperto,  vicino ad un corso d'acqua. Dal successivo controllo emergeva che il conducente aveva già buttato nel canale 7 toner per stampa esausti, contenenti sostanze pericolose, recuperati dai militari operanti e sottoposti a sequestro unitamente ad altri 5 ancora custoditi nel cofano dell'auto. A seguito di ciò il giovane veniva denunciato a p.l. all'A.g. per il reato di inquinamento ambientale. Sono in corso accertamenti per stabilire eventuali responsabilità della ditta presso la quale il giovane lavora come impiegato

Avellino, 21 aprile 2009

TRUFFA COL PACCO IN CENTRO CITTÀ – CARABINIERI ARRESTANO 2 PREGIUDICATI

 Erano all’incirca le 13:30 di oggi quando, in centro ad Avellino, proprio a due passi dal Tribunale, un giovane avellinese, titolare di un negozio del centro, è stato avvicinato da due uomini che gli hanno fatto un’offerta davvero allettante. I due, a bordo di una Fiat Panda di colore nero, si sono infatti accostati al giovane, proponendogli l’acquisto di un computer portatile ultrasottile e di 3 fiammanti iPhone, tutti nuovi di zecca, per la modica cifra di 900 euro. Il ragazzo, che alle prime ha risposto di non essere interessato all’acquisto, dopo alcune insistenze da parte di quei due abili venditori, ha ricordato che un suo parente poteva di certo essere più interessato di lui a compiere quell’affare. Dopo avergli fatto una telefonata e aver avuto risposta affermativa dal parente, i due venditori si mettevano d’accordo di rivedersi nel giro di qualche minuto: il tempo necessario al ragazzo per munirsi del denaro necessario per completare l’affare. E così è andata: dopo alcuni minuti, poco prima delle 14:00, i tre si sono rivisti nello stesso punto, i due venditori con la merce e il giovane avellinese con i soldi in contanti. Tutto sembrava andare per il meglio, ma dopo aver terminato l’affare e scambiatisi i saluti, il povero giovane si accorgeva che nella borsa da lui appena acquistata per 900 euro in contanti non vi era che una tavoletta di legno e tre pacchi di sale fino. Accortosi della truffa subita, il ragazzo ha subito chiamato le forze dell’ordine, dando la descrizione dei due malfattori e dell’autovettura sulla quale viaggiavano. Diramate le ricerche a tutte le pattuglie in servizio esterno, i Carabinieri della Compagnia di Avellino si sono subito messi alla ricerca dei due truffatori, fermati dopo soli 10 minuti da una gazzella dell’Aliquota Radiomobile nel comune di Mercogliano. Dopo aver fermato la macchina oggetto delle ricerche, i militari hanno visto che i due occupanti erano assolutamente compatibili con la descrizione fornita dal giovane truffato. Ma la conferma definitiva è stata fornita dal ritrovamento, nel cofano dell’autovettura, del computer portatile, dei 3 iphone e dell’esatta somma in contanti poco prima consegnata loro dalla vittima. Portati in caserma per gli accertamenti di rito, i carabinieri hanno potuto notare anche l’esatta corrispondenza tra la borsa consegnata al giovane truffato, piena solo di sale e truciolato, e quella rinvenuta nell’autovettura, contenente invece il materiale informatico. In più, dall’interrogazione in banca dati è emerso che i due truffatori non erano nuovi a questo genere di reati, essendo entrambi già pregiudicati per simili delitti. Costatato ciò, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino hanno deciso di avvertire il magistrato presso il Tribunale di Avellino, che ha concordato per l’arresto dei due truffatori, il sequestro di tutti gli oggetti usati per la truffa e la restituzione dei contanti alla giovane vittima. I due truffatori, napoletani prossimi ai 40 anni, passeranno quindi la notte nelle celle del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, attendendo di essere portati – domani mattina stessa – dinanzi al giudice del Tribunale Ordinario di Avellino per la celebrazione del rito direttissimo.

 Montella, 21 aprile 2009

 SEQUESTRO DISCARICA

Permane vigile e costante l’attività nel settore ambientale dei Carabinieri della Compagnia di Montella che hanno posto in essere una serie di servizi finalizzati all’accertamento di reati connessi alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica ed, in particolare, alla repressione dello smaltimento illecito di rifiuti e/o sostanze inquinanti. Con i rischi connessi alla persistente emergenza rifiuti, diffusa nell’intera Regione Campania, i Carabinieri di Montella hanno posto in essere, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, una serie di controlli nell’intero del territorio di competenza, controllando numerose discariche, siti di stoccaggio e centri di raccolta per rifiuti speciali. Tale attività era rientrata nell’ambito di un vero e proprio filone di indagine portato avanti proprio dalla Compagnia di Montella che lo scorso anno nell’ambito della specifica materia legata all’emergenza rifiuti ed al controllo, prevenzione e repressione dei reati connessi al trasporto, alla raccolta ed allo smaltimento illecito dei rifiuti ha conseguito notevoli risultati: 82 denunce in stato di libertà, 54 richieste per il foglio di via obbligatorio per pregiudicati provenienti dal casertano, dal napoletano e dal salernitano, 29 sequestri di autocarri utilizzati per il trasporto dei rifiuti, 8 discariche abusive sequestrate per un ampiezza complessiva di circa 37 Mila metri quadri, per un valore  complessivo di oltre 1 milione 300 mila euro, nonché elevate sanzioni amministrative per un totale di 630 mila euro. Grazie alla attività di prevenzione e controllo costantemente effettuata dai Carabinieri sulle strade principali, elaborata dal Comando Provinciale di Avellino attraverso  il piano coordinato dei posti di controllo, tir ed autocarri che trasportano in modo illecito rifiuti, avevano cercano di evitare proprio l’Ofantina che in passato era stata considerata l’asse viario privilegiato per la raccolta ed il trasporto illecito di rifiuti da e per l’Alta Irpinia, grazie anche alla sua agevole viabilità che permette di raggiungere in breve tempo le zone di Napoli, Salerno, Caserta ed, ultimamente, anche la provincia di Foggia. Tuttavia i Carabinieri della Compagnia di Montella, anche quest’anno avevano raccolto soddisfacenti risultati sottoponendo a sequestro altre 2 discariche abusive e 3 camion utilizzati per il trasporto dei rifiuti, denunciando di conseguenza una decina di persone e traendone in arresto una, un camionista che trasportava in modo illecito rifiuti pericolosi ed ingombranti, con il fine di smaltirli in modo illecito, magari nelle campagne o sulle montagne dell’Alta Irpinia. In particolare, nell’ambito di tali servizi i Carabinieri, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, avevano gia localizzato nei mesi scorsi un’ area adibita a stoccaggio di rifiuti speciali in Alta irpinia, risultata abusivamente realizzata e gestita da un imprenditore del luogo, che smaltiva direttamente nel terreno pezzi di veicoli pesanti non bonificati, tra cui anche pezzi i pregni di olio, parti elettriche e batterie esauste. I Carabinieri della Compagnia di Montella, avevano individuato la suddetta area adibita a discarica, ben nascosta sul retro di uno stabilimento della piccola area industriale della zona, a ridosso dei numerosi campi coltivati dell’Alta Irpinia, che rappresentano vanto e ricchezza per gran parte degli abitanti della zona, per molti dei quali sono l’unica fonte di sostentamento, con evidenti  rischi di contaminazione per i prodotti agricoli, molti anche pregiati sventati dall’intervento dei Carabinieri nella delicata problematica ambientale a tutela della verde Alta Irpinia. Ai bordi dei verdi campi, infatti, nel retro dello stabilimento è stata individuata l’area utilizzata per il deposito di materiale incontrollato di rifiuti pericolosi come batterie esauste, pneumatici, mezzi d’opera non bonificati e pregni di olio, scarto dei lavori effettuati dall’azienda suoi propri mezzi. I Carabinieri, pertanto, al fine di impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente avevano già sottoposto a sequestro l’intera area, del valore complessivo di oltre 60 mila euro, e denunciato i due titolari dello stabilimento in stato di libertà, per aver realizzato una discarica, con abbandono e deposito incontrollato abusivo di rifiuti tossici in assenza della prescritte autorizzazioni da parte dell’Autorità Amministrativa ma soprattutto in totale dispregio di qualsiasi prudenza e buon senso vista la vicinanza di campi coltivati. Il lavoro dei Carabinieri di Montella, tuttavia, è continuato raccogliendo ulteriori prove ed elementi e, ricostruendo un intricato puzzle, hanno posto le numerose risultanze investigative al vaglio dei Magistrati della Procura della Repubblica di Napoli, deputata quale unico organo competente in materia di reati connessi all’ambiente ed allo smaltimento dei rifiuti con il Decreto Legge 172/2008, con il quale il Governo Berlusconi ha emanato misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania. La Procura della Repubblica di Napoli, sulla scorta delle ulteriori minuziosamente informazioni acquisite dai Carabinieri di Montella, nella sua competenza ha emesso un ulteriore decreto di Sequestro Preventivo, in esecuzione al quale i Carabinieri di Montella hanno sottoposto nuovamente a sequestro l’area. Nel corso delle operazioni, tuttavia, i Carabinieri che hanno proceduto al sequestro della discarica hanno trovato modificato lo stato dei luoghi, motivo per cui,. al termine delle dovute indagini, procederanno all’ulteriore denuncia in stato di libertà del custode  sia per aver modificato lo stato dei luoghi che per aver violato i sigilli apposti all’epoca del primo intervento. L’ attività di indagine è stata condotta in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Napoli, competente per i reati in materia ambientale.

Taurano, 21 aprile 2009

AUTOVETTURA IN FIAMME NELLA  NOTTE.  INDAGANO I CARABINIERI.

 Stanotte, a Taurano (AV), un’utilitaria in sosta sulla  pubblica via di un barista  32enne del posto,  è stata completamente distrutta dalla fiamme. L’incendio si è esteso anche ad una  Fiat Uno, ormai in disuso da diversi anni,  parcheggiata nelle immediate vicinanze  in  un fondo  privato, di proprietà di un impiegato 58enne  di Taurano. L’incendio è stato domato dai Vigili del Fuoco di Nola. Sono in corso accertamenti per stabilire la natura dell’incendio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del NORM di Baiano e quelli della locale stazione che hanno espletato i primi accertamenti. Avellino,

  Solofra,  21 aprile 2009

 AZIONE DI CONTRASTO DEI CARABINIERI ALLO SPACCIO DI DROGA

 Continua sempre più serrata l’azione di contrasto al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti messa in atto dai carabinieri della Compagnia di Avellino, che stanno prestando particolare attenzione allo smercio di sostanze stupefacenti che serve ad alimentare il mercato della droga in città. Infatti, oltre alle numerose segnalazioni al Prefetto di Avellino per giovani assuntori di sostanze stupefacenti, operate dai militari di tutte le Stazioni Carabinieri dipendenti, da Solofra a Cervinara, nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri delle Stazioni di Atripalda e Solofra hanno incastrato ben quattro persone con l’accusa di detenzione e spaccio di droga. I primi risultati operativi importanti sono venuti dalla Stazione di Solofra, dove quei carabinieri hanno denunciato in stato di libertà 2 fratelli, di 45 e 42 anni, già pluripregiudicati per reati inerenti le sostanze stupefacenti, perché trovati in possesso di un elevato numero di pasticche di SUBTEX, una sostanza simile al metadone, usata anche nelle terapie per la disintossicazione, ma dal chiaro effetto stupefacente e quindi dalla legge qualificata come droga a tutti gli effetti, salvo usi medici. In serata, invece, le Stazione di Atripalda ha tratto in arresto 2 giovani, M.M. e S.C.M., rispettivamente classe 1974 e 1988, ambedue pregiudicati per reati inerenti la droga, fermati per un normale controllo alla circolazione stradale a bordo di una Fiat Punto e sorpresi in possesso di ben 22 grammi di hashish, di due coltelli con le lame annerite (di certo usati per tagliare il “fumo”) e di 100 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio. Se i primi due uomini, denunciati a piede libero, potranno attendere ancora un po’ prima di fare i conti con la giustizia ed essere chiamati dinanzi al Tribunale di Avellino, i due arrestati saranno condotti – questa mattina stessa – in aula dibattimentale per la celebrazione del processo per direttissima, all’esito del quale il giudice irpino potrà decidere se e come infliggere la misura cautelare più idonea. Intanto, resta alta l’attenzione dei militari della Compagnia Carabinieri di Avellino nei confronti dell’uso e dello spaccio di droga, specie in quelle zone vicino al capoluogo, che da sempre servono da magazzino per la città.

Solofra, 20 aprile 2009 -

PREGIUDICATO AGGREDISCE CARABINIERE DURANTE UN CONTROLLO: ARRESTATO

 Questa notte, circa trenta minuti dopo la mezzanotte, i carabinieri della Stazione di Solofra, in normale servizio di perlustrazione per le strade di quel Comune, hanno notato la presenza di un’autovettura a loro conosciuta, alla guida della quale vi era un noto pregiudicato solofrano, con vari precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. I militari non hanno nemmeno fatto in tempo a dirigersi verso di lui che questi ha repentinamente invertito la marcia, dandosi alla fuga a bordo della sua Rover 200. I carabinieri l’hanno seguito fino sotto casa, dove è terminata la corsa dell’uomo, e dove i militari hanno finalmente potuto procedere al controllo. Da subito il pregiudicato si è dimostrato spavaldo e aggressivo con i militari, tanto più quando questi gli hanno contestato che la macchina che stava guidando era sprovvista dell’assicurazione RC auto e che quindi avrebbero dovuto procedere con il sequestro amministrativo del veicolo. Ma la cosa più clamorosa è avvenuta pochi minuti più tardi, quando cioè la ditta di recupero auto stava procedendo al traino della Rover. In quell’istante, infatti, profittando del fatto che uno dei carabinieri era impegnato a redigere gli atti del sequestro assieme all’operaio del recupero, il pregiudicato è balzato alle spalle del militare, colpendolo fortemente alla testa e facendolo cadere a terra. L’uomo, fermato immediatamente dagli altri militari di pattuglia, è comunque riuscito a sferrare alcuni calci al militare a terra. Il pregiudicato è stato immediatamente ammanettato e tratto in arresto per i reati di minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiali, mentre il militare aggredito è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale Landolfi di Solfora, ove i medici l’hanno sottoposto a tutti gli esami del caso e gli hanno diagnosticato, oltre ad alcune abrasioni e contusioni, anche la frattura composta dell’omero. Il carabiniere dovrà ora rimanere un paio di giorni di ricovero e osservazione presso il reparto di ortopedia e poi lo attendono almeno 35 giorni di convalescenza.  Intanto, è prevista per le ore 12:30 odierne la celebrazione del processo per direttissima, presso il Tribunale Ordinario di Avellino, nei confronti dell’arrestato, le cui iniziali sono V.N, classe 1977 di Solofra.

Ariano Irpino, 19 aprile 2009

FURTO IN CHIESA. INDAGANO I CARABINIERI.

I Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino e del Nucleo Operativo della Compagnia di Ariano Irpino stanno svolgendo indagini per scoprire chi ha asportato offerte e un lettore dvd dalla Chiesa “Maria Santissima delle Grazie” sita in località Orneta del Comune di Ariano Irpino. I Carabinieri non escludono alcuna pista. Il furto, infatti, potrebbe essere il frutto di una “ragazzata” oppure essere stato commesso da qualche balordo in cerca di soldi per acquistare droga o da qualcuno che aveva bisogno di soldi poiché poco abbiente. In particolare, i ladri hanno “ripulito” alcuni oboli presenti al di sotto delle luci votive e alcuni cestini per la raccolta delle offerte utilizzati durante le Celebrazioni Eucaristiche, nonché asportato un lettore dvd. Ad accorgersi del furto è stato questa mattina il Parroco della Chiesa di località Orneta, Don Michele Ventre, che ha subito informato di quanto accaduto i Carabinieri. La Centrale Operativa della Caserma di Via Mancini, ha inviato una pattuglia della Stazione di Ariano e personale del Nucleo Operativo per i rilievi del caso. I Carabinieri hanno così repertato ogni traccia utile al prosieguo delle indagini al fine di risalire agli autori del reato.

 

   Bonito, 19 aprile 2009

I CARABINIERI SEQUESTRANO LASTRE IN ETERNIT.

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno posto sotto sequestro un’area situata in località Airella del comune di Bonito. L’area conteneva lastre in eternit (cemento-amianto) altamente pericolose per la salute dei cittadini. I Carabinieri della locale Stazione durante un servizio di controllo del territorio, allertati da una 42enne di Buonalbergo, proprietaria di un terreno attiguo all’area sequestrata, si sono portati presso la località Airella e lì, in un dirupo profondo circa 30 metri, hanno notato alcune lastre i eternit. Immediatamente i Carabinieri hanno provveduto a sequestrare la parte di terreno adibita a discarica. Ovviamente adesso le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino sono tese a individuare chi materialmente ha scaricato tali rifiuti in quel fondo, senza minimamente tener contro della pericolosità per la salute dei cittadini di tale condotta. Questa operazione evidenzia ancora una volta l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri e della Procura della Repubblica di Ariano Irpino verso le problematiche riguardanti l’inquinamento e la commissione di reati ambientali; il sequestro odierno infatti segue di poche ore il deferimento in stato di libertà di nove autotrasportatori che, diretti alla discarica di località Pustarza di Savignano Irpino, perdevano dai loro compattatori percolato, inquinando le strade percorse con i loro mezzi pesanti

Mirabella Eclano, 18 aprile 2009

QUATTRO GIOVANISSIMI VIOLENTATORI ARRESTATI DAI CARABINIERI

I Carabinieri di Mirabella Eclano hanno arrestato questa mattina quattro giovani perché ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazzina di quattordici anni. Le indagini sono scattate questa mattina presto, quando la giovane ha raccontato tutta la storia ai carabinieri. Dalle indagini condotte dai militari sotto il coordinamento del Dott. Arturo De Stefano della Procura di Ariano Irpino diretta dal Dott. Luciano D’Emmanuele, si è accertato che la minore dopo essere stata avvicinata da alcuni giovani, è stata dapprima palpeggiata in maniera insistente e successivamente aggredita con il chiaro intento da parte del branco di ottenere un rapporto sessuale. Grazie anche all’intervento di un'altra giovane che è corsa in suo aiuto, la ragazzina è riuscita a divincolarsi e scappare, mettendosi in salvo. La ragazza infatti quando si è presentata dai carabinieri aveva i vestiti ridotti a brandelli. Le indagini che sono state immediatamente incalzanti hanno perciò consentito ai militari di risalire subito agli autori, che sono risultati essere quattro giovani, di cui tre con poco più di diciotto anni, mentre il quarto addirittura minorenne. Immediatamente arrestati per violenza sessuale di gruppo, sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Ariano Irpino a diposizione dell’Autorità Giudiziaria, ad eccezione del minorenne che è stato accompagnato presso il centro di prima accoglienza di Napoli a disposizione della Procura della Repubblica per i Minorenni

Quadrelle, 18 aprile 2009

SFREGIA IL RIVALE E POI GLI SPARA: ARRESTATO.

Stanotte a  Capaccio Scalo (SA), i carabinieri della Compagnia di Baiano (AV) in collaborazione con  il personale della locale stazione, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dal P.M. Aquilina Picciocchi  della Procura della  Repubblica  presso il Tribunale  di Avellino  per tentato omicidio premeditato e porto abusivo di armi  nei confronti di  D.  L.,  pregiudicato 41enne di Quadrelle. Il provvedimento scaturisce da articolate indagini condotte dal Nucleo Operativo e  Radiomobile della Compagnia di Baiano, che hanno permesso di accertare che lo scorso  5 aprile, dopo un  litigio scaturito per   per futili  motivi,D. L.  prima sfregiò con una coltellata al volto  un meccanico 32enne di Monteforte Irpino (AV) e  dopo poche ore tentò anche di ucciderlo sparandogli con un fucile  da breve distanza mentre era in macchina in una strada di periferia. Subito dopo il mancato omicida si rese  irreperibile mentre  il meccanico, seriamente ferito alla spalla sinistra, venne trasportato d’urgenza all’ospedale Moscati di Avellino. L’ininterrotta attivita’ investigativa ha  permesso di localizzare il ricercato in Capaccio Scalo (SA) ove stanotte è stato bloccato e sottoposto al  fermo. Inoltre T.A., una donna 49 enne del posto, è stata tratta in arresto per favoreggiamento personale  per aver agevolato la latitanza del ricercato facendolo rifugiare presso la propria abitazione, aiutandolo ad  eledure le  investigazioni.

Il fermato e l’arrestata sono stati condotti in carcere a  disposizione dell’A.G.

 Solofra,  17 aprile 2009

 FUGA DI GAS – CARABINIERI EVACUANO IL PALAZZO E SALVANO ANZIANO

 Questo pomeriggio, intorno alle ore 16:00, i carabinieri della Stazione di Solofra sono intervenuti in via Abbate Giannattasio ove era stata segnalata una fuga di gas al civico 14. In effetti, alcuni condomini avevano dato l’allarme al 112 per il persistere di un forte odore di gas che proveniva da uno degli appartamenti situati in quella palazzina. I militari della Stazione, subito intervenuti sul posto, constatando effettivamente la presenza di un forte odore di gas, hanno anzitutto provveduto a evacuare l’intero condominio, facendo ordinatamente uscire tutti i condomini dalle loro abitazioni, per un totale di 4 famiglie.  Fatto ciò, i militari si sono spinti all’intero dello stabile, cercando di identificare da dove provenisse quella probabile fugga di gas e, dopo aver ispezionato esternamente e internamente tutti i locali, hanno identificato nell’appartamento situato al primo piano quello da cui proveniva il forte odore. A quel punto, rompendo la portafinestra della cucina di quell’appartamento, i militari sono entrati all’interno, accorgendosi che il problema non s’identificava per niente in una fuga di gas. Infatti, i carabinieri hanno potuto costatare che il gas fuoriusciva dai fuochi della cucina, sbadatamente lasciato aperto da un vecchio pensionato, classe 1915 e vedovo, che abita in quell’appartamento e che dopo essersi preparato un buon caffè, non si era avveduto della cosa. Al termine della vicenda, i militari hanno fatto intervenire pure i medici del 118 che hanno potuto costatare che nessuno dei condomini aveva riportato intossicazioni. I carabinieri, dopo aver aperto le finestre, in modo che il gas potesse fuoriuscire, ed essersi accertati che non v’era più alcun pericolo per il condominio o l’appartamento, hanno fatto rientrare tutti i condomini nelle loro abitazioni. Quindi, solo tanta paura ma nessun danno né ferito in questa storia che – per fortuna – è finita bene.

Montella, 17 aprile 2009

INDIVIDUATO MAGAZZINO E RINVENUTO REPERTI DEI FURTI

Articolata attività dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, a seguito delle operazioni dei giorni scorsi. Qualche giorno fa, infatti, i Carabinieri avevano  tratto in arresto in flagranza di reato per furto due persone sorprese proprio mentre cercavano di smontare un antico e pregiato portale ed altri elementi architettonici di elevato valore economico. I Carabinieri di Montella avevano fatto appena in tempo a fermare i due pregiudicati che avevano già caricato su un camioncino altri componenti murari di pregio, come un basamento da volta, alcuni gradini, numerose pietre per la pavimentazione ed alcuni pregiati vasi in pietra, dal valore economico di oltre 20.000 euro, nonché alcuni mobili e suppellettili presenti nell’abitazione. Oltre a restituire ai legittimi proprietari quanto asportato, erano stati sottoposti a sequestro numerosi oggetti atti allo scasso, alcuni “piedi di porco”, grossi cacciaviti e martelli nonché il furgonato utilizzato per il trasporto e sul quale i due malviventi avevano già caricato parte del bottino. Grazie ad una articolata attività info-operativa e confortata anche da alcuni spunti informativi, tuttavia, i Carabinieri di Montella hanno continuato la loro attività info-investigativa, individuando alcuni locali utilizzati come magazzini dove i due pregiudicati avevano “depositato” il frutto delle  razzie di precedenti furti messi a segno ai danni delle numerose ville nobiliari di campagna o masserie disseminate nelle contrade dell’Alta Irpinia. In particolare, i Carabinieri hanno, innanzi tutto, proceduto a controllare minuziosamente i movimenti , i contatti ed i collegamenti della due persone arrestate al fine di individuare e ricostruire un’ eventuale forma di mercato di questo tipo di elementi architettonici. Accuratamente, infatti, sono state analizzate tutte le denunce presentate nel recente passato, con le quali erano stati segnalati furti simili, acquisendo anche alcune riproduzioni fotografiche nelle quali erano raffigurati gli oggetti rubati. Ricomposto l’intricato puzzle, mettendo insieme tanti piccoli elementi, grazie all’approfondita conoscenza dell’ambiente e delle realtà locali, hanno individuato alcuni possibili obiettivi ed, in stretta sinergia con i Magistrati della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, hanno eseguito numerose perquisizioni ed ispezioni, alcune della quali hanno dato esito positivo. Infatti, sono stati trovati molti oggetti in pietra dapprima individuati dai Carabinieri grazie alle fotografie in loro possesso e, successivamente, sono stati riconosciuti dai legittimi proprietari a cui sono stati anche restituiti. Altri oggetti, ancora, sono stati comunque sottoposti a sequestro per ulteriori verifiche ed in attesa eventuali riconoscimenti. Più precisamente, i Carabinieri hanno rivenuto alcuni vasi in pietra, portali, capitelli e lastre in pietra di un pavimento per una superficie di oltre 120 mq, tutti provenienti dai numerosi casali e masserie disseminati nelle campagne dell’Alta Irpinia, molti dei quali disabitati ed in attesa o in fase di ristrutturazione a seguito delle lesioni strutturali subite dalla rovinosa scossa del terremoto del 1980. Scoperti, dunque, altri oggetti provento dei furti che erano stati messi a segno nei mesi passati e nell’intera provincia. Le indagini ora proseguono per individuare non solo  ulteriori complici che nel tempo hanno coperto o collaborato con le persone tratte in arresto sia per asportare il materiale in pietra rinvenuto che per occultarlo, ma anche i committenti che in spregio alla legge alimentavano questo tipo di mercato per addobbare e/o decorare i propri salotti o le proprie ville. Le attività di indagine sono state condotte in coordinamento con i Magistrati della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinati dal Procuratore Capo, Dott. Antonio Guerriero.

Atripalda, 17 aprile 2009

 ISPEZIONE DEI CARABINIERI AL CANILE COMUNALE: SEQUESTRO SANITARIO DELLA STRUTTURA

 Nella mattinata di oggi, i carabinieri della Stazione di Atripalda, con l’ausilio dei militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, appositamente richiesti dell’intervento, hanno effettuato una ispezione al rifugio comunale per cani di Atripalda. La struttura, di proprietà comunale ma gestita dall’associazione no profit denominata AIPA, ospita da tempo un numero elevatissimo di cani, tanto che già nel mese di marzo, un’ispezione condotta dall’ASL di Avellino, ne aveva evidenziato alcune carenze igiencio-sanitarie, alle quali era stato intimato di adeguarsi. Il controllo di oggi nasce proprio da questa prima ispezione, nonché da precedenti vicende giudiziarie a cui il canile era andato in contro nei mesi passati. I militari, appena effettuato l’accesso, hanno potuto riscontrare la presenza di ben 189 cani, rispetto ai 15 previsti, quindi con un esubero pari quasi a 40 animali. Oltre a questo sovrappopolamento, i carabinieri hanno avuto altresì modo di riscontrare la persistenza di quelle carenze igienico-sanitarie già riscontrate nei controlli precedenti, e mai sanate. Per i motivi di cui sopra, i militari della Stazione di Atripalda, assieme agli ispettori del NAS di Salerno, si sono visti costretti a operare un sequestro cautelativo sanitario dell’intera struttura, animali compresi, nonché intimare l’inibizione unica dall’introduzione di nuovi cani. Si precisa però che, nel corso dell’ispezione, non è mai emerso un maltrattamento di animale, tanto che tutti gli esemplari si presentavano in buone condizioni di salute generale. Ora che la struttura è sottoposta a sequestro cautelativo, i cani sono comunque stati lasciati all’interno, e la gestione provvisoria del rifugio e delle esigenze degli animali ospitati è stata affidata alla stessa associazione AIPA che già gestiva il canile. I carabinieri, intanto, dovranno procedere informando l’autorità giudiziaria e quelle amministrative, per un eventuale sviluppo delle indagini penali e per le incombenze di carattere amministrativo-sanitario di competenza del Sindaco e dei Servizi Veterinari dell’ASL.

Avellino, 17 aprile 2009

 LO PRENDE A COLTELLATE PER DEBITI – CARABINIERI DENUNCIANO PREGIUDICATO AVELLINESE

 Ieri pomeriggio, intorno alle ore 17:00, i carabinieri del Comando Compagnia di Avellino vengono avvisati, tramite una telefonata pervenuta al 112, che al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Moscati sarebbe appena giunto un uomo ferito con due coltellate infertegli al braccio destro e alla regione della spalla destra. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, accorsi sul posto assieme a quelli della Stazione di Avellino, hanno subito provveduto ad accertarsi della reale portata delle lesioni che, palesandosi come ferite da punta e da taglio, potevano benissimo esser compatibili con due coltellate. Messisi subito al lavoro, i carabinieri hanno prima di tutto sentito l’uomo che, visto le ferite abbastanza lievi, ha potuto tranquillamente narrare l’accaduto e riferire ai militari ogni elemento utile per ricostruire la vicenda. Sentito l’uomo, i carabinieri si sono immediatamente messi alla ricerca del probabile autore delle coltellate, che doveva verosimilmente identificarsi in un pregiudicato classe 1956, C.G., originario di Contrada ma residente ad Avellino. Non c’è voluto molto perché i militari lo identificassero e lo portassero in caserma per i successivi accertamenti. L’uomo, interrogato sull’accaduto, ha confessato tutto ai militari, che hanno così potuto ricostruire gli eventi. In pratica, l’intera vicenda si sarebbe svolta in località Borgo Ferrovia, davanti all’istituto scolastico Francesco Tedesco, ove la vittima dell’accoltellamento, un uomo originario di Pratola Serra, classe 1967, ma residente ad Avellino, si era recato per attendere l’uscita del figlio da scuola. Appena giunto davanti all’istituto, si sarebbe accorto della presenza del cugino, che era in macchina con il suo accoltellatore, mentre discorrevano piuttosto animatamente a riguardo di un vecchio debito mai del tutto onorato. La nostra vittima entrerebbe in gioco proprio poco dopo, perché di là a qualche minuto, i cugino se ne sarebbe andato con l’autovettura, lasciando da soli i due protagonisti della vicenda. I due, continuando il discorso sul vecchio debito, non si sarebbero trovati d’accordo sulla condotta tenuta dal cugino della vittima, tant’è che il pregiudicato accoltellatore, dopo aver fatto finta di allontanarsi, sarebbe tornato alle spalle della vittima, colpendolo con due colpi inferti con un piccolo coltellino. Le ferite sono state comunque molto lievi, tant’è che in un primo momento la vittima non aveva avvertito che un fastidioso formicolio dietro la schiena e il ricorso alle cure mediche sarebbe giunto solo dopo che un passante era corso verso la vittima, dicendogli che sanguinava dalla schiena. I sanitari del pronto soccorso del San Giuseppe Moscati, dopo aver approfonditamente visitato l’uomo, lo hanno dimesso con appena 4 punti e 7 giorni di prognosi, ma tanto è bastato ai carabinieri per denunciare in stato di libertà l’attentatore per il reato di lesioni personali e violenza privata.

Nusco, 16 aprile 2009

DOPPIO ARRESTO PER FURTO

Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino. Questa volta, proficua è stata l’attività di contrasto al preoccupante fenomeno dei furti in abitazione condotta dai Carabinieri di Montella che hanno provveduto ad intensificare i normali servizi, con personale in divisa ed in abiti civili, pianificandoli in base a fasce orarie e luoghi “sensibili” preventivamente individuati in base al modus operandi utilizzato dai malfattori. L’attività, inoltre, è stata pianificata anche grazie ad una articolata attività info-operativa e confortata anche da alcuni spunti informativi. Nel corso della notte, infatti, in una delle tante contrade delle campagne intorno a Nusco, una telefonata anonima giunta al 112 della Centrale Operativa dei Carabinieri di Montella, aveva segnalato strani movimenti nei pressi di un’abitazione disabitata, di proprietà di un’antica famiglia della nobiltà contadina del luogo che solo nel periodo estivo ritorna ad essere abitata. Nonostante le poche e sommarie informazioni in possesso, i Carabinieri di Montella si sono messi a lavoro ed hanno attuato un consolidato ed efficace dispositivo, ispezionando tutte le abitazioni della zona e con una serie di posti di blocco sulle principali vie che collegano la piccola contrada, tanto da chiudere tutte le vie fuga, coordinandosi anche con la Centrale Operativa del Comando di Avellino. Nel corso delle operazioni, grazie all’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali, i Carabinieri hanno individuato l’abitazione indicata e con l’ausilio di altri equipaggi sia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montella che delle Stazioni limitrofe, hanno circondato la villetta e sono entrati, bloccando due malviventi che al momento stavano cercando di smontare un antico portale, dopo aver già asportato e caricato su un camioncino altri componenti murari di pregio. Gia caricati nella furgone, infatti, vi erano altri oggetti in pietra, tra cui un basamento da volta, alcuni  gradini, numerose pietre per la pavimentazione ed alcuni pregiati vasi in pietra, dal valore economico di oltre 20.000 euro, nonché alcuni mobili e suppellettili presenti nell’abitazione. Ritrovati inoltre, numerosi oggetti atti allo scasso, alcuni “piedi di porco”, grossi cacciaviti e martelli, nonché nella tasca di uno dei ladri, un grosso coltello a serramanico. Dopo qualche reticenza ed alcune vaghe giustificazioni fornite, in ogni caso, le due persone fermate, presso gli uffici del Comando Compagnia di Piazzale Pastrengo di Montella, messi alle strette, hanno ammesso le proprie responsabilità. Le due persone fermate, pertanto sono state tratte in arresto in flagranza di reato per furto aggravato e, dopo le formalità di rito,  tradotto presso il Carcere di Sant’Angelo dei Lombardi.  La refurtiva di valore storico e non solo economico è stata interamente restituita ai legittimi proprietari mentre veicolo e gli oggetti utilizzati per commettere il delitto sono stati sottoposto a sequestro. Le attività di indagine sono state condotte in coordinamento con i Magistrati della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinati dal Procuratore Capo, Dott. Antonio Guerriero.

San Martino Valle Caudina, 15 aprile 2009

 CARABINIERI SEQUESTRANO AREA ADIBITA A DISCARICA DI AUTOMOBILI

 Nella giornata di oggi, i carabinieri della stazione di San Martino Valle Caudina, nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Compagnia di Avellino allo scopo di contrastare la commissione di reati di tipo ambientale, hanno eseguito un’ispezione a un deposito di autoveicoli situato nel Comune di San Martino ma gestito da una società di vendita di automobili con sede legale a Montesarchio. Durante i controlli, i carabinieri hanno costato che accanto ad autovetture nuove e usate, là regolarmente parcheggiate in attesa di essere vendute attraverso il punto vendita ufficiale di Montesarchio, i titolari della rivendita di autovetture avevano accatastato anche una notevole quantità di carcasse di autovetture, piccoli furgoni e addirittura un minibus, motori e parti di essi, pneumatici di ogni genere e parti meccaniche e di carrozzeria che, secondo la recentissima normativa, sono classificati quali rifiuti speciali. Preso atto che i titolari della società erano muniti di autorizzazione alla compravendita di automobili ma erano assolutamente privi di ogni genere di autorizzazione per la gestione dei rifiuti, i militari della Stazione di San Martino Valle Caudina hanno dovuto procedere al sequestro penale dell’intera area adibita a discarica, per complessivi mq 2.100 circa, assieme a tutti i materiali là accatastati. Contestualmente, i carabinieri hanno pure denunciato in stato di libertà per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata i due legali rappresentanti della società che gestiva l’area, assieme alla proprietaria del terreno di San Martino Valle Cuadina. Questa è la seconda operazione in materia ambientale che i carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina mettono a segno in meno di una settimana. Infatti, l’8 aprile scorso, gli stessi militari avevano eseguito un’altra ispezione a un cantiere edile di San Martino, ove era stato riscontrato che all’interno di un’area adibita a deposito, tra l’altro adiacente all’alveo del torrente Carmigano, erano stati abusivamente accatastati rifiuti speciali consistenti in materiale di risulta riconducibile allo scarto dell’attività di demolizione e costruzione. Anche in quell’occasione, era stata posta sotto sequestro l’intera area, per un totale di ben 5.000 mq circa, ed erano state denunciate all’autorità giudiziaria il legale rappresentante della società di costruzioni e il direttore dei lavori.

   Lioni, 15 aprile 2009

    INCENDIO DI AUTOVETTURA

In data odierna, alle ore 03,30 circa, in Lioni, si sviluppava, dall’interno del vano motore, l’incendio di un’autovettura parcheggiata su pubblica via, nei pressi dell’abitazione del proprietario. Sul posto intervenivano i Carabinieri della locale Stazione ed i Vigili del Fuoco - Distaccamento di Lioni i quali domavano le fiamme che avevano distrutto quasi interamente il veicolo nella parte anteriore e nell’abitacolo, rendendolo inutilizzabile. Il danno complessivo ammonta ad Euro 10,000 circa, coperto da assicurazione. Non si segnalano persone coinvolte nell’accaduto. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, sono in corso al fine di accertare l’origine dell’evento.  

SOLOFRA, 15 aprile 2009

 CARABINIERI ARRESTANO GIOVANE SOLOFRANO CON OLTRE 150 GRAMMI DI HASHISH

 Ieri pomeriggio, intorno alle ore 16:00, durante un normale posto di controllo alla circolazione stradale, i carabinieri della Stazione di Solofra hanno fermato un giovane Solofrano, M.A. classe 1986, già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi con la droga. Fermata la Alfa Romeo 156 su cui viaggiava e controllati i documenti di guida, i militari hanno subito provveduto a eseguire una perquisizione personale e veicolare in cerca di eventuale sostanza stupefacente. E non c’è voluto davvero molto perché i carabinieri scovassero, addosso al giovane, la preziosa sostanza stupefacente. Il giovane, infatti, occultava all’interno dei propri slip una stecchetta di hashish, mentre nelle tasche del giubbotto i militari hanno trovato un coltellino con la lama completamente annerita, ovviamente usato per tagliare le stecche di fumo, e denaro contante suddiviso in banconote di piccolo taglio, per complessivi 75 euro, certo provento della recente attività di spaccio. I militari hanno quindi deciso di proseguire la perquisizione, estendendola anche alla sua abitazione solofrana, ove il giovane vive con i propri familiari. Lì i carabinieri hanno trovato, celati nell’armadio guardaroba, altre banconote di piccolo taglio per ben 100 euro totali, e, all’interno del garage, un pacchetto di sigarette contenente altre 40 stecche di hashish, già divise per lo spaccio. La droga è stata chiaramente sequestrata per le analisi di laboratorio e la successiva distruzione, mentre il giovane è stato tratto in arresto per il reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente e nella mattinata di oggi sarà giudicato con rito direttissimo dai magistrati del Tribunale di Avellino.

Avellino, 14 aprile 2009

I CARABINIERI ARRESTANO TRE INDIVIDUI PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.

A seguito di indagini effettuate dalla Procura di S. Angelo dei Lombardi, avvalendosi dell’encomiabile opera della Compagnia dei Carabinieri ( Nucleo Operativo) di S. Angelo, sono state eseguite tre ordinanze di custodia cautelare in carcere,emesse dal Gip Dott. Marcello Rotondi, nei confronti di soggetti (due donne e un uomo) ritenute responsabili a vario titolo di detenzione e cessione di quantitativi, complessivamente in genti, di sostanze stupefacenti. La relativa operazione, denominata “OFF – SIDE”  (fuorigioco), per la terminologia calcistica utilizzata dagli indagati per indicare l’assunzione di sostanze stupefacenti, ha fatto emergere un vasto traffico di sostanze stupefacenti verificatosi nell’ambito dei comuni dell’alta Irpinia e dell’hinterland partenopeo e riguarda numerosissimi episodi di spaccio di tali sostanze a svariati tossicodipendenti e consumatori che giungevano da altri comuni della provincia di Avellino. L’inchiesta, in corso già da molti mesi, ha preso le mosse anche dal sospetto “ via vai” di giovani assuntori di stupefacenti che frequentavano la sala da biliardo di uno degli arrestati, risultato poi, essere uno dei canali privilegiati per l’approvvigionamento dei consumatori della zona. Tali spunti iniziali servivano alla Polizia Giudiziaria per porre in essere mirati servizi di osservazione e controllo che portavano, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e il sequestro di cocaina, a individuare un più ampio canale di smercio dalle zone del napoletano ( Secondigliano e zone limitrofe) verso l’alta Irpinia facente capo a due giovani donne e a un uomo residenti tra le zone di S. Angelo dei Lombardi e Lioni. E’ risultato che nelle fasi dell’acquisto della sostanza stupefacente (Cocaina e Hashish) vi era l’uso di un linguaggio criptico prestabilito con riferimento anche al gioco del calcio o a oggetti di fantasia. Emergeva dalle indagini un preoccupante aspetto del fenomeno, atteso che l’attività di spaccio vedeva il coinvolgimento di numerosi giovanissimi tossicodipendenti della zona. L’operazione “ OFF – SIDE “ nel territorio di S. Angelo dei Lombardi giunge a pochi mesi da un’altra importante operazione anti droga ( BIG BANG ) messa a segno dalla Procura di S. Angelo dei Lombardi con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, nel territorio di Montella. Con entrambe le operazioni si può dire che sono, ormai, stati interrotti due dei più importanti canali dello scambio di droga tra l’alta Irpinia e i mercati Partenopei del traffico degli stupefacenti. Sono, comunque, ancora al vaglio degli inquirenti ulteriori interessanti sviluppi dell’indagine che vedono costantemente impegnata la Procura di S. Angelo sul fronte del contrasto al traffico degli stupefacenti tra i giovani dell’alta Irpinia.

 ARRESTO PER STALKING DA PARTE DEI CARABINIERI.

 Su richiesta della Procura di S. Angelo dei Lombardi, il Gip Dott. Marcello Rotondi ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di un uomo ritenuto responsabile di reiterate minacce di morte e molestie nei confronti della madre e dei suoi familiari. L’arrestato è, infatti, accusato di aver cagionato nei fratelli e nelle sorelle un grave stato di ansia e paura ingenerando in loro un fondato timore per l’incolumità propria e della madre. Si tratta di una delle prime applicazioni della nuova normativa prevista dall’art. 612 bis C.P. che punisce gli atti persecutori (cosiddetto STALKING ). L’uomo, il quale aveva creato un clima di vero e proprio terrore nel suo nucleo familiare, è stato tratto in arresto dalla Compagnia dei Carabinieri di Mirabella Eclano che, unitamente alla Stazione Carabinieri di Gesualdo ha validamente seguito le indagini, sotto la direzione della Procura di S. Angelo dei Lombardi. L’arrestato dovrà anche rispondere di tentata estorsione e maltrattamenti nei confronti dell’anziana madre dalla quale aveva cercato di farsi consegnare la somma di euro 7000,00 per acquistare della sostanza stupefacente.

Alta Irpinia, 14 APRILE 2009

 I CARABINIERI FANNO BRILLARE UN PERICOLOSO ORDIGNO BELLICO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.

L’ordigno, che risale alla Seconda Guerra Mondiale, era stato ritrovato in località “Acqualemma” del Comune di Chiusano S. Domenico, alle pendici del monte Luceto, proprio nei pressi della Strada Provinciale  che collega il Comune di Chiusano a quello di Castelvetere. La zona, inoltre, è frequentata da numerosi allevatori che portano i propri animali al pascolo e da pescatori. L' ordigno - una grossa bomba da mortaio- era in pessimo stato di conservazione ed i Carabinieri di Montella sono stati costretti chiudere il tratto di  strada circostante la zona del ritrovamento  mettere in sicurezza l’intera area, in attesa dell'intervento degli specialisti militari del 21 Reggimento Genio Guastatori di Caserta nonché del Nucleo Artificieri Carabinieri, per la rimozione dell'ordigno e successiva bonifica. La bomba è stata dapprima trasferita in una cava dimessa, dove è stata interrata in una buca di circa 2 metri dove gli artificieri dell'Esercito e dei Carabinieri hanno posizionato delle nuove cariche esplosive intorno all'involucro già despolettato. Per farlo brillare sono stati necessari quasi due 2 chili di esplosivo. Una volta accesa la miccia, infatti, è stata innescata un’esplosione che ha provocato un sordo boato ed una nuvola di terra nera. L’operazione è stata comunque non facile. L’intera operazione è durata oltre un’ora per la messa in sicurezza dell'ordigno bellico inesploso, risultato essere di produzione americana e presumibilmente datata 1943, visto che è stato necessario “despolettare” l’ordigno e trasportarlo presso la cava dimessa per farla brillare. Proprio per rimuovere la spoletta, a causa dell’eccessivo deterioramento, gli artificieri hanno impiegato molto tempo mentre, una volta mezza in sicurezza, ci sono invece voluti pochi minuti per farla esplodere nella cava dismessa.

 Monteforte Irpino, 14 aprile 2009

RISSA AL RISTORANTE DENUNCIATE TRE PERSONE

Ieri pomeriggio in un ristorante di Monteforte Irpino (AV), una comitiva proveniente dal napoletano al momento di pagare il conto del pranzo ha avuto un’acceso  diverbio  con i proprietari del locale in quanto, a loro dire, il servizio era stato troppo lento e poco soddisfacente. Dopo qualche parola di troppo un membro della comitiva ed i due proprietari del locale sono passati alle vie di fatto e ne è scaturita una breve colluttazione al cui termine  hanno dovuto  ricorrerre alle cure dei sanitari, riportando fortunatamente soltanto lesioni lievissime. Sul posto è intevenuto personale della locale Stazione carabinieri che dopo aver placato gli animi ha identificato i  tre protagonisti della vicenda che sono stati  deferiti  in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino  per il reato di  rissa. Sono in corso ulteriori accertamenti per accertare anche se altri membri della comitiva abbiano partecipato alla colluttazione.

Volturara, 13 aprile 2009

 UN FOLLE SI BARRICA IN CASA ARMATO - I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MONTELLA LO ARRESTANO.

Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati in genere, nel quadro dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino. In particolare, nella notte scorsa, i Carabinieri della Stazione di Volturara, dopo alcuni concitati momenti hanno tratto in arresto un uomo che si era barricato in casa armato di un fucile. Il tutto è cominciato nella tarda serata di ieri quando, a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale Operativa della Compagnia di Montella, circa la presenza di un uomo che creava disturbo e pericolo gettando delle suppellettili dal proprio balcone sulla strada. I Carabinieri, già in servizio esterno per le vie di quel centro, si portavano immediatamente sul posto e cercavano di contattare l’uomo che nel frattempo si era rinchiuso in casa e non rispondeva alle loro continue e ripetute chiamate, fin quando dopo alcuni minuti si affacciava dal balcone della sua abitazione imbracciando e puntando il fucile contro i militari. Vista l’evidente situazione di pericolo i Carabinieri gli intimavano di lasciare l’arma, uscire e consegnarsi, ma il folle, in preda all’ira, si rintanava nuovamente in casa. Al fine di scongiurare il verificarsi di un qualsiasi spiacevole episodio ed in considerazione dell’oggettiva pericolosità dell’ uomo armato di fucile, i Carabinieri in primo momento tentavano dall’esterno di tranquillizzarlo, farlo ragionare e convincerlo ad uscire e a consegnare l’arma. Il bonario tentativo dei Carabinieri, però, non andava a buon fine in quanto l’uomo in un crescente stato di agitazione continuava ad insultarli e minacciarli, ed attraverso delle scale interne all’abitazione si nascondeva nel garage. Alcuni istanti dopo i militari udivano un forte fragore, simile ad uno sparo, e vista la grave situazione di pericolo, decidevano immediatamente di intervenire irrompendo all’interno e bloccando prontamente l’uomo che cercava di divincolarsi per sottrarsi all’arresto  gettando contro di loro di tutto ed aggredendoli con una mazza ferrata. Nelle fasi più concitate, uno dei militari, nel tentativo di immobilizzarlo intraprendeva con lo stesso una violenta colluttazione a seguito della quale riportava anche alcune ferite. Fortunatamente, i Carabinieri riuscivano in breve tempo a disarmarlo e renderlo inoffensivo senza gravi conseguenze per nessuno. Successivamente si procedeva anche alla perquisizione dell’abitazione finalizzata alla ricerca di ulteriori armi o munizioni, nel corso della stessa veniva rinvenuto il fucile con il quale il folle aveva minacciato in prima battuta i Carabinieri. Sia il fucile che la mazza ferrata venivano sottoposte a sequestro, mentre l’energumeno, un pregiudicato del luogo, veniva tratto in arresto per violenza, lesioni, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Le attività di indagine sono state condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino, coordinati dal Procuratore Capo Dott. Mario Aristide Romano e, grazie alla tempestiva e sinergica collaborazione tra Arma e Magistratura è stato possibile celebrare il rito direttissimo già nella giornata festiva di ieri, tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta, assicurando all’energumeno la giusta punizione con una condanna esemplare.

   San Sossio Baronia, 13 aprile 2009

TROVATO CADAVERE DI UN 44ENNE, FORSE UN’OVERDOSE.

Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto nella sua abitazione sita in San Sossio Baronia. A fare la triste scoperta, la madre di S.F. 44enne da San Sossio Baronia dal passato di assuntore di stupefacenti alle spalle. Ieri sera la donna, non vedendo uscire dalla sua stanza il figlio per la cena, è entrata nella stanza occupata dall’uomo e lì dopo aver aperto la porta chiusa senza alcun fermo ha fatto la triste scoperta. Il figlio era deceduto già da qualche ora. Immediatamente sul posto si sono portati i sanitari del 118 e i Carabinieri della Stazione di Castel Baronia che insieme hanno effettuato un’accurata ispezione dell’abitazione, rinvenendo vicino al corpo una dose di stupefacente. Nella stanza inoltre i Carabinieri hanno rinvenuto altre dosi di sostanze stupefacenti. Questo elemento benché abbia consentito ai Carabinieri di effettuare una prima ipotesi investigativa, vale a dire decesso dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, non ha fatto totalmente luce sulle cause della morte. La constatazione del decesso è stata effettuata dal personale del 118. A quel punto i Carabinieri della Compagnia hanno informato di quanto fin lì accertato il Procuratore Capo di Ariano Dott. Luciano D’Emmanuele e il Sostituto Procuratore Dott. Arturo De Stefano, che hanno disposto l’esame autoptico per accertare più compiutamente le cause e le modalità del decesso del 44enne.

   Montecalvo Irpino, 14 aprile 2009

CADONO DEI CALCINACCI E UN UOMO FINISCE IN OSPEDALE

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino sono intervenuti oggi pomeriggio in Via Santa Caterina nel comune di Montecalvo Irpino poiché un operaio di 56 anni è stato colpito da parti del cornicione di un’abitazione che si sono staccati a causa del forte vento che imperversa nella zona del Miscano. Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constatare la presenza sul suolo di alcuni calcinacci che si erano staccati poco prima da una palazzina di Via Santa Caterina e che hanno colpito alla testa S.G., provocandogli escoriazioni e lesioni giudicate guaribili dai sanitari dell’ospedale civile di Ariano Irpino in 15 giorni. I Carabinieri dopo aver fatto gli accertamenti del caso hanno informato di quanto accaduto il personale dell’ufficio tecnico comunale per gli adempimenti di competenza e la procura della repubblica di Ariano Irpino.

   Carife, 11 aprile 2009

  CARABINIERI RITROVANO IMPICCATO UOMO SCOMPARSO

 I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno trovato impiccato in un bosco della località San Marco di Carife, a seguito di un’ampia battuta attivata dopo che il padre ne aveva denunciato la scomparsa, un uomo di 36 anni. Il padre di S.D., questa mattina, si è portato presso la Stazione di Castel Baronia per denunciare la scomparsa del figlio che dalle 16.00 di ieri non dava più notizie. Immediatamente la Centrale Operativa della Compagnia di Ariano Irpino ha fatto scattare le ricerche coinvolgendo pattuglie delle Stazioni di Trevico, Vallata, Bonito, Grottaminarda, Flumeri e Zungoli, oltre che quelle di Castel Baronia, già impegnate nei normali servizi di controllo del territorio. Altre pattuglie sono state inviate dalle Compagnie di Mirabella Eclano e Sant’Angelo dei Lombardi. Il mistero è durato poco più di due ore, infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto il corpo del 36enne appeso a un albero. L’uomo spesso sofferente di crisi depressive si è suicidato molto probabilmente durante la serata di ieri, come dichiarato dal medico che ha effettuato l’ispezione cadaverica. A seguito dell’ispezione fatta dal medico i Carabinieri hanno ricostruito quanto accaduto al Dottor Luciano D’Emmanuele Procuratore Capo di Ariano Irpino e al Sostituto di turno Dott. Arturo De Stefano che hanno concesso il nulla osta alla sepoltura; il corpo del giovane è stato così affidato ai suoi familiari.

   Ariano Irpino, 11 aprile 2009

 COSTRINGEVA IL FIGLIO A MENDICARE: I CARABINIERI DENUNCIANO UN RUMENO

 I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno deferito in stato di libertà una persona di nazionalità rumena per aver costretto il figlio dodicenne a mendicare con in mano una fisarmonica. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino, durante un normale servizio di controllo del territorio, hanno avuto una segnalazione da parte di alcuni cittadini fermi in Piazza Plebiscito (ove hanno sede il Municipio e la curia Vescovile), i quali avevano notato un bimbo di circa dodici anni chiedere l’elemosina mentre suonava la fisarmonica. I Carabinieri di Ariano Irpino, immediatamente accorsi sul posto, hanno trovato e fermato il minore proprio innanzi la Curia Vescovile, con in mano un bicchiere e alcune monetine, e al collo una vecchia fisarmonica. Portato in caserma e prestate le prime cure e assistenze al minore, sono iniziate le ricerche dei genitori, che sono terminate dopo appena pochi minuti, quando è stato rintracciato un uomo rumeno di 36 anni. L’uomo, portato in caserma e sentito per quanto accaduto, è stato deferito in stato di libertà per il reato di impiego di minori nell’accattonaggio. A carico del 36enne è stato anche avviato il procedimento per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Ariano Irpino. In poco più di due mesi, sono già sette le persone a esser state deferite per questo reato dai Carabinieri di Ariano Irpino: prima era toccato ai Carabinieri di Vallata di denunciare cinque rumeni poiché impiegavano due minori innanzi la Chiesa di San Bartolomeo e neanche un mese fa, sempre i militari della Stazione di Ariano Irpino, avevano denunciato, nello stesso luogo di oggi, un macedone di 34 anni. Delle operazioni condotte è stata data immediata comunicazione al Procuratore Capo di Ariano Irpino, Dott. Luciano D’Emmanuele.

   Monteforte Irpino, 11 aprile 2009

DENUNCIATI 4 RUMENI PER POSSESSO DI STRUMENTI ATTI IDONEI ALLO SCASSO.

 Stanotte a Monteforte Irpino (AV) i carabinieri della locale Stazione, congiuntamente a quelli dell’aliquota radiomobile della  Compagnia di Baiano (AV), durante mirati servizi finalizzati alla prevenzione di reati contro il patrimonio hanno denunciato quattro  giovani rumeni dell’età compresa tra i 28 ed i 37 anni, senza fissa dimora, che sono stati sorpresi mentre si stavano aggirando, con fare sospetto ed a bordo di un furgone, nei pressi di alcune ville site in Via Aldo Moro. Da un’immediata perquisizione personale  e  veicolare  veniva accertato che gli stessi erano in possesso di numeroso materiale atto allo scasso, tra cui  strumentazioni  per  neutralizzare gli antifurti, torce professionali e  nastro adesivo;  inoltre nel furgone veniva rinvenuto anche un manganello. I quattro rumeni sono stati quindi denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino  per porto di strumenti atti ad offendere ed idonei  allo scasso; nei loro confronti è stata altresì avviata la procedura  per l’emissione del   foglio di via obbligatorio  dai comuni dell’Irpinia

  Venticano, 11 aprile 2009

    SEQUESTRATI 24 GR di COCAINA ED ARRESTATI I RESPONSABILI

Nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 aprile i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Avellino, agli ordini del tenente colonnello Maurizio GUARINO, provvedevano ad attivare uno specifico posto di blocco in corrispondenza del casello autostradale dell’A-16 di Castel del Lago, nel comune di Venticano (AV). Nel corso del servizio, intorno alle ore 20.45, i militari notavano che una Lancia Y con due soggetti a bordo, poco prima di raggiungere l’area ove era stato disposto il posto di blocco, sembrava attardarsi all’atto di uscire dall’autostrada: in particolare l’auto, ancora distante dal posto di controllo, veniva notata avvicinarsi alla carreggiata per poi avviarsi verso i militari solo dopo aver lasciato cadere qualcosa sul ciglio della strada. Mentre l’auto veniva ovviamente fermata al posto di blocco, alcuni militari raggiungevano prontamente il punto della carreggiata ove era stata vista accostarsi e recuperavano sul posto un sacchetto con delle capsule contenenti della polvere bianca che, sottoposta ad analisi speditiva a mezzo NARCOTEST, rivelava immediatamente la colorazione tipica dello stupefacente ed, opportunamente quantificata, si rivelava essere grammi 18 di cocaina. Nel frattempo si dava corso ad una accurata perquisizione del mezzo ed i due ragazzi venivano identificati per tale G.D. (di anni 28), conducente dell’autovettura, e per tale V.M. (di anni 24), passeggero, entrambi nati a Benevento. La perquisizione dava esito negativo ma, in considerazione delle particolari modalità del sequestro e del nervosismo dei ragazzi, i finanzieri decidevano di recarsi  presso i domicili dei fermati onde verificare l’eventuale presenza di altro stupefacente. Mentre i due giovani venivano condotti presso il Comando di via Pontieri, venivano allertati altri colleghi del Nucleo di Polizia Tributaria che, contestualmente  si portavano presso le due rispettive abitazioni, site in Pesco Sannita (BN): le perquisizioni locali ivi condotte consentivano di rinvenire, presso l’abitazione del suddetto G.D., ulteriori grammi 6 di cocaina, già predisposta per lo spaccio in capsule dalla medesime caratteristiche di quelle già sequestrate in Venticano (AV). La sostanza stupefacente e l’autovettura venivano sottoposte a sequestro e nei confronti dei due giovani scattava l’arresto, ai sensi dell’articolo 73 del D.P.R. 309/1990, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Per quanto riguarda l’autovettura, la stessa, ai sensi di quanto previsto dal citato D.P.R. 309/1990, verrà inoltrata specifica richiesta all’autorità giudiziaria per autorizzare il suo utilizzo, da parte della Guardia di Finanza, per finalità di lotta a traffico e diffusione di sostanze stupefacenti.

Altavilla Irpina, 10 aprile 2009

 EVADE PER ACQUISTARE LE SIGARETTE: ARRESTATO

Nel corso della serata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, durante un servizio svolto in Altavilla Irpina, finalizzato al controllo di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari irrogati dall’Autorità Giudiziaria,   hanno sorpreso P.G.,  24enne del luogo,  mentre si intratteneva sulla pubblica via. L’uomo, che è stato immediatamente bloccato e tratto in arresto per evasione dai Militari, ha riferito di essere uscito per l’impellente necessità di acquistare le sigarette. Nella tarda serata è stato associato alla Casa Circondariale di Bellizzi, a disposizione del  Tribunale di Avellino che,  nella mattinata odierna,  ha convalidato l’arresto concedendogli  il beneficio degli arresti domiciliari. L’arresto di ieri segue quello operato qualche mese fa, allorché P.G. si rese responsabile di analoga violazione.

Ariano Irpino, 10 aprile 2009

ANCORA UN ARRESTO DEI CARABINIERI.

I controlli dei Carabinieri durante le festività pasquali continuano a dare i loro frutti. I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno tratto in arresto un 29enne già arrestato per ben due volte negli ultimi nove mesi per reati in materia di sostanze stupefacenti, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Napoli. M.A. è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino per aver violato più volte l’obbligo di presentazione alla P.G. a cui era sottoposto dopo essere stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Napoli-Stella a luglio dello scorso anno insieme ad altri tre arianesi che furono trovati in possesso di alcune stecche di hashish e di un’ingente somma di denaro, verosimilmente provento dell’attività illecita. M.A. fu arrestato inoltre dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia arianese poiché trovato in auto insieme ad altri due arianesi con un vero e proprio droga shop ambulante. In quell’occasione i militari avevano intuito che il 19enne potesse avere della droga con sé perché aveva detto una bugia all’atto del controllo e non si era presentato dai Carabinieri per adempiere all’obbligo di firma giornaliero. Altre volte il giovane non aveva adempiuto tale obbligo e puntualmente era stato scoperto dai Carabinieri; per questi motivi il G.I.P. del Tribunale di Napoli concordando con la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero del Tribunale partenopeo ha disposto che il 19enne fosse arrestato e rinchiuso presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino. I Carabinieri hanno dunque dato immediata esecuzione dell’ordine di custodia cautelare in carcere. Quello di oggi è il quarto arresto operato dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino nell’ultima settimana. Prima del 19enne a finire in carcere erano state due persone che avevano tentato di rubare un camion e un pregiudicato che era stato trovato in Grottaminarda benché avesse l’obbligo di soggiorno nel comune di Ariano Irpino.

Montoro Superiore, 10 aprile 2009

 I CARABINIERI SEQUESTRANO  CAPANNONI E MACCHINARI ALTAMENTE INQUINANTI DI DITTE CONCIARIE

I carabinieri della Compagnia di Baiano (AV), durante mirati servizi finalizzati al contrasto dell'inquinamento ambientale ed al rispetto delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno proceduto al sequestro in Montoro Superiore  di   due ditte ed alcuni capannoni  industriali  operanti nel settore conciario. In particolare i carabinieri della locale stazione, in collaborazione con quelli di Solofra (AV), al  termine di numerosi controlli  hanno individuato gravi irregolarità  presso  due ditte  denunciando in stato di libertà i rispettivi proprietari di  47 e 39 anni. Nella prima ditta  veniva constatato l’abbandono incontrollato di 250 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi, derivanti dallo scarto della  lavorazione della pelle, che invece di essere smaltiti secondo le vigenti norme, venivano invece maldestramente accantonati in un capannone non idoneo tale scopo.Inoltre non erano state adottate le prescritte misure per impedire la diffusione di fumi nell’aria e veniva accertata la mancanza della documentazione di valutazione dei rischi, l’omessa designazione del rappresentante per la sicurezza sul luogo di lavoro ed altre violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori. Infine i locali risultavano privi del certificato di agibilita’ e delle  necessarie  autorizzazioni sanitarie. Il capannone e i macchinari dell’azienda, del valore complessivo di circa 300.000,00 euro, sono stati  sequestrati. Tra  essi  vi era  una macchina inchiodatrice priva delle autorizzazioni sanitarie per le emissioni dei fumi in atmosfera  e quindi  ritenuta altamente inquinante. Nella seconda  impresa  veniva invece accertato che in un capannone ed in alcuni spazi aperti, esposti agli agenti atmosferici, era stato realizzato un deposito incontrollato di  circa 280 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi,  consistenti in scarti della lavorazione della pelle. I rifiuti speciali, in tal modo accantonati, non venivano  smaltiti da più di un anno. Il capannone di circa 200 mq e le suddette aree esterne  sono state  sottoposte a sequestro. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare eventuali altre violazioni di carattere amministrativo e per verificare se siano stati regolarmente  versati  i contributi previdenziali agli operai. I proprietari delle ditte sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per numerose  violazioni delle leggi  ambientali e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Atripalda, 9 aprile 2009

 CARABINIERI ARRESTANO 2 GIOVANI CHE DETENEVANO OLTRE MEZZO CHILO TRA HASHISH E MARIJUANA

 Questa mattina all’alba, i carabinieri della Stazione di Atripalda hanno dato avvio a una serie di specifici controlli, pianificati all’interno di un più ampio quadro di contrasto al fenomeno del consumo, della detenzione e dello spaccio di droga. In tale contesto, i militari hanno effettuato varie perquisizioni ad alcuni giovani del posto, noti per i loro precedenti penali in materia di sostanze stupefacenti e da qualche tempo tenuti sotto più stretto controllo, perché in odore di aver ripreso una qualche attività di spaccio.  E i risultati di quest’azione di controllo hanno dato ragione al fiuto investigativo dei militari. Appena scattato il servizio, infatti, un giovane di Atripalda, M.P. classe 1988, è stato tratto in arresto perché la perquisizione domiciliare effettuata dai militari presso la sua abitazione ha permesso di scovare, benché ben occultati in armadi e garage, un panetto di hashish, 6 stecchette e varie dosi già confezionate e pronte allo spaccio, per un peso complessivo di circa 96 grammi. In un secondo caso, invece, un giovane di Avellino, S.D. classe 1982, è stato addirittura trovato in possesso di quello che si può definire un vero e proprio minimarket del fumo. Il ragazzo, infatti, oltre a detenere coltelli, bilancini e vari altri strumenti per il taglio della droga e il suo successivo confezionamento, è stato pizzicato dai carabinieri con un totale di 70 grammi di marijuana e ben 390 grammi di hashish, divisi per tipo. Il giovane infatti aveva diviso tra vari sacchetti il “fumo” indiano da quello africano, indice del fatto che quello aveva un bel giro di consumatori, dai gusti anche variegati. Tutto lo stupefacente e gli arnesi connessi allo spaccio sono stati sequestrati dai Carabinieri per le analisi chimiche e la successiva distruzione. Per ciò che invece attiene alle sorti dei due giovani, la dott.ssa Antonella Salvatore della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal dott. Aristide Mario Romano, ha intanto disposto il loro accompagnamento presso il carcere di Bellizzi Irpino, ove i due rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di essere citati a comparire nel procedimento penale che si sta aprendo a loro carico per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Grottaminarda, 9 aprile 2009

 I CARABINIERI DI ARIANO IRPINO SCOPRONO UN ALTRO FURTO

Ancora un furto denunciato ai Carabinieri di Ariano Irpino e ancora un malfattore finito nella rete dei Carabinieri. Questa volta a finire nei guai una donna 53enne originaria della Provincia di Salerno e non nuova a questo tipo di imprese. I Carabinieri della Stazione di Grottaminarda hanno ricevuto sull’utenza telefonica attestata presso la loro Caserma di Via Giovanni XXIII una telefonata in cui il responsabile di un noto supermercato di quel centro segnalava che una donna stava trafugando dall’esercizio commerciale della refurtiva. Immediatamente sul posto si è portata una pattuglia della Stazione di Grottaminarda che ha subito individuato la donna che aveva con sé la merce, grazie alla fattiva collaborazione del titolare del supermercato e dei clienti dell’esercizio commerciale; segno evidente che la collaborazione e la fiducia dei cittadini verso l’Arma dei Carabinieri consente di aumentare il livello di sicurezza sul territorio. I Carabinieri, dopo aver quantificato l’ammanco con il titolare dell’esercizio commerciale, hanno portato in caserma la donna che, non nuova a questo tipo di performance, aveva pensato di fare gli acquisti per le festività pasquali bypassando le casse per il pagamento del supermercato. La donna, infatti, ha detto ai Carabinieri di non avere la possibilità di fare acquisti per la Pasqua, vista la crisi economica, e di voler preparare il pranzo per i suoi cari con i pochi prodotti asportati dal supermercato. I Carabinieri della Stazione di Grottaminarda, vista l’entità economica della refurtiva asportata, poco più di 100 €uro, hanno deferito la donna in stato di libertà per furto aggravato al Procuratore di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele e al Sostituto di Turno Dott. Arturo De Stefano. Dopo appena tre giorni dal furto e dal tentato furto avvenuti ad Ariano Irpino e che hanno portato all’arresto di due malfattori e al deferimento in stato di libertà di altri due individui, ancora dunque un’operazione portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino nel settore della prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio. In questi giorni di festività pasquali, del resto, è percepibile l’aumento di pattuglie di Carabinieri dispiegate sull’intero territorio irpino; segno tangibile che il piano provinciale voluto dal Colonnello Giammarco Sottili sta sortendo l’effetto desiderato dai vertici provinciali dell’Arma.

Solofra, 9 aprile 2009

OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI SOLOFRA CONTRO LA MACELLAZIONE CLANDESTINA DI AGNELLI

 Nella serata di ieri, una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Solofra, in normale servizio perlustrativo, si è imbattuta in una situazione a dir poco anomala. Infatti, dinanzi ad una macelleria di via Maffei, i militari hanno notato alcuni individui che scaricavano da un’autovettura delle carni già macellate, tra cui diversi agnelli pronti alla vendita. Incuriositi dal fatto che per il trasporto delle carni fosse utilizzato un veicolo per trasporto di persone invece di un mezzo specifico, i militari hanno pensato bene di trarre spunto da questa vicenda per dare inizio ad un controllo molto più accurato. È così che i carabinieri della Stazione di Solofra, con l’ausilio di altri militari giunti in ausilio dalle stazioni limitrofe e dal Nucleo Operativo della Compagnia di Avellino, con il contributo di personale del servizio medico e veterinario dell’ASL Avellino, hanno effettuato una vera e propria ispezione ai locali sospetti. I controlli dei militari sono proseguiti per tutta la sera e si sono spinti fino alle prime ore della notte, allorquando per i fatti riscontrati è scattata la denuncia in stato di libertà di T.L., Montorese classe 1968, macellaio e titolare dell’esercizio controllato, perché deteneva, ai fini della successiva commercializzazione, agnelli sprovvisti del previsto bollo sanitario, quindi, di dubbia provenienza e potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Insieme al titolare della macelleria, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà anche M.G., Montorese classe 1977, commerciante e titolare di un’azienda agricola a Montoro Superiore, per il reato di macellazione clandestina, perché è risultato che gli agnelli trovati all’interno della macelleria, erano stati acquistati e macellati in modo del tutto clandestino presso la sua azienda agricola, dove sono state anche rinvenute, accatastate all’interno di un locale ch’era stato appositamente adibito alla macellazione clandestina, alcune carcasse di agnelli. Al termine dei controlli, oltre agli agnelli hanno anche rinvenuto alcuni kilogrammi di insaccati stagionati privi di etichetta per la tracciabilità dell’alimento. Tutte le carni, delle quali è stato impossibile tracciare l’esatta provenienza, il metodo di macellazione e la data di confezionamento, sono state poste sotto sequestro, ma analogo provvedimento è stato eseguito anche nei confronti dell’azienda agricola di Montoro, nella parte in cui era stata ricavata quella macelleria clandestina, ed alla macelleria di Solofra, all’interno della quale i militari e i tecnici dell’ASL Avellino hanno avuto modo di riscontrate anche altre carenze igienico-sanitarie.

Calabritto, 8 aprile 2009

 UN GIOVANE DI 17 ANNI MUORE DURANTE UNA PARTITA DI CALCETTO. INDAGANO I CARABINIERI

 Nel pomeriggio si è consumato un tragico e per certi versi inspiegabile episodio nel comune di Calabritto, dove per cause ancora in via di accertamento un ragazzo ha perso la vita sotto gli occhi increduli dei compagni. Il giovane, infatti, di 17 anni originario di Calabritto stava trascorrendo un sereno pomeriggio di sport e divertimento con i suoi amici di sempre con i quali giocava a calcio nel campo sportivo dello stesso comune.  Improvvisamente ha detto ai suoi compagni di sentirsi stanco, si è fermato, e subito dopo si accasciato al suolo. Immediati i soccorsi per rianimare il giovane, ma purtroppo ogni tentativo è stato vano, anche l’intervento dell’eliambulanza giunta da Pontecagnano. Il ragazzo non ha più preso conoscenza ed i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso per arresto cardio-circolatorio. I Carabinieri della locale Stazione intervenuti sul posto, stanno procedendo ora a svolgere i primi accertamenti per appurare quali possano essere stati i motivi che hanno causato il fatale malore del giovane sportivo. I Carabinieri, infatti, stanno già provvedendo a sentire i familiari e gli amici per acquisire ogni utile informazione e far chiarezza sulla vicenda al fine di stabilire se emergano eventuali responsabilità o se si sia trattato di una tragica fatalità. Le indagini sono condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura di  S. Angelo dei Lombardi.

   Montoro Inferiore, 8 aprile 2009

PROSEGUE L'OFFENSIVA ANTIDROGA DEI CARABINIERI NEL BAIANESE E NEL MONTORESE.

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno denunciato a p.l. per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti due giovani di 20 e di 31 anni, residenti rispettivamente a Monteforte Irpino ed a Montoro Inferiore, perchè trovati in possesso di alcuni grammi di hascisc detenuti ai fini dello spaccio. Inoltre sono stati segnalati alla Prefettura di Avellino quali assuntori di sostanze stupefacenti altri nove giovani residenti a Sperone, Avella, Monteforte Irpino, Forino, Montoro Inferiore e Montoro Superiore. I citati risultati sono stati ottenuti nel corso di un servizio a largo raggio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti svolto dai carabinieri delle locali stazioni, unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Baiano: durante varie perquisizioni personali, veicolari e domiciliari svolte a carico di numerose persone sospettate di spacciare droghe o di farne uso personale sono stati rinvenuti e sequestrati diversi tipi di sostanze stupefacenti come marijuana, hascisc, cocaina e crack, per un peso complessivo di circa venti grammi. Gli atti assunti sono stati posti a disposizione dell'Autorità Giudiziaria e di quella Amministrativa per gli adempimenti consequenziali.

   Nusco, 8 aprile 2009

ALTA IRPINIA: I CARABINIERI DI MONTELLA DENUNCIANO TRE PERSONE PER EMISSIONE DI FUMI NOCIVI.

Un serio danno ambientale è stato sfiorato lo scorso fine settimana quando, in una delle aziende della zona industriale di Nusco, a causa di attrezzature obsolete e dell’imperizia di tecnici e dipendenti, infatti, si è sprigionata una nube di fumi tossici che stava per creare un vero e proprio pericolo sia per le persone che popolano le contrade limitrofe che per le colture presenti. L’episodio si è verificato in uno stabilimento elettromeccanico, che si occupa di verniciature industriali di componenti di automezzi per movimento terra, dove probabilmente per errore ed imperizia erano stati inseriti ciclicamente in forno anche alcuni pezzi meccanici fabbricati nel corso della produzione, pregni di olio e vernice, inutilizzabili per le successive fasi produttive, che non dovevano assolutamente essere presenti in quella fase del ciclo di produzione. Da qualche turno, infatti, dalla ciminiera nel forno della fonderia, proprio a causa dell’anomala presenza nella fusione di tali pezzi, si erano verificata l’emissione di fumi densi, neri e maleodoranti che avevano interessato tutta la zona industriale ed i terreni limitrofi dove ancora abitano decine famiglie di contadini che vivono dei raccolti dei loro campi. Tale coltre di fumo denso e nauseabondo, si diffondeva su stabilimenti e campi lasciando, oltre il cattivo odore, anche polveri sottili che, raffreddatesi, si poggiavano su foglie e frutti, a volte visibili anche ad occhio nudo. L’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali ha permesso, tuttavia, ai Carabinieri della Compagnia di Montella di rendersi conto della situazione e dei rischi ambientali che si stavano creando. Grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, infatti, i Carabinieri, hanno effettuato servizi in abiti civili ed in divisa, pianificandoli in base a fasce orarie preventivamente individuati in base al ciclo di produzione dello stabilimento. La meticolosa attività ha permesso non solo di accertare l’emissione dei fumi, ma anche le cause. Quando i Carabinieri in divisa hanno effettuato l’accesso all’interno dello stabilimento, hanno verificato che all’interno forno, che aveva raggiunto la massima temperatura, vi era la presenza di attrezzi che stavano fondendo e che altrettanti erano pronti per essere trattati nello stesso modo, senza le necessarie operazioni di pulizia e sverniciatura. I Carabinieri intervenuti, quindi, hanno dapprima provveduto a fermare le macchine interrompendo l’emissione di fumi nocivi, e poi ricostruita l’intera dinamica dell’errato procedimento di produzione hanno proceduto a denunciare in stato di libertà sia i due operai addetti, al momento, alle operazioni che l’amministratore della società per “emissione di fumo nocivo alla salute pubblica”. L’attività ora continua al fine di acquisire utili testimonianze per capire da quanto tempo era in corso tali attività illecita ed eventuali responsabilità dei responsabili dello stabilimento, che da quanto appurato sarebbe stato colui che nel tempo ha sempre impartito materialmente l’ordine di amlire illecitamente tali attrezzi. La cosa importante è stata, dunque, l’interruzione dell’errato ciclo produttivo, che di fatto è stata fondamentale per preservare sia la salute pubblica che l’integrità delle colture. Le attività di indagine sono state condotte in stretta collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi.

Solofra, 7 aprile 2009

SICUREZZA SUL LAVORO ED IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: I CARABINIERI SEQUESTRANO  ENNESIMA CONCERIA A SOLOFRA.

 I Carabinieri della Stazione di Solofra nell’ambito dei servizi finalizzati al controllo dell’impiego della manodopera irregolare e degli accertamenti svolti al fine di reprimere i reati in materia di lavoro e previdenza sociale, nella giornata odierna hanno effettuato ancora una ispezione di verifica ad una conceria locale. Al momento del controllo, i militari operanti si sono trovati di fronte all’ennesima situazione disastrosa dal punto di vista dell’assunzione dei dipendenti. Dei 10 lavoratori presenti, di cui 3 di nazionalità albanese ed una ucraina, ben 9 sono risultati irregolari in quanto mai assunti.   Inoltre l’ispezione ha permesso di riscontrate numerosissime irregolarità relative agli impianti in quanto si acclarava la totale assenza del piano di sicurezza e di diverse autorizzazioni relative agli impianti. A seguito di quanto riscontrato, i militari operanti hanno informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino e l’Autorità Amministrativa competente, denunciando in stato di libertà il proprietario del laboratorio conciario. L’intera struttura, del valore di circa 350 mila Euro circa, è stata sottoposta a sequestro preventivo. Al termine dei controlli effettuati in riferimento alla regolarità nel territorio nazionale dei cittadini di nazionalità straniera, si è potuto constatare che la donna 48enne di nazionalità ucraina era clandestina e pertanto è stata accompagnata presso la locale Questura per la notifica del provvedimento di allontanamento dallo Stato Italiano.

Chiusano San Domenico, 7 aprile 2009

PAZZO DI GELOSIA DANNEGGIA L’AUTO DEL RIVALE – SCOPERTO DAI CARABINIERI E DENUNCIATO.

 Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino. Questa volta, proficua è stata l’attività di contrasto al fenomeno dei danneggiamenti, condotte dai Carabinieri di Montella che hanno provveduto ad intensificare i normali servizi, con personale in divisa ed in abiti civili, pianificandoli in base a fasce orarie e luoghi “sensibili” preventivamente individuati in base al possibile modus operandi utilizzato dai malfattori. L’attività, inoltre, è stata pianificata anche grazie ad una articolata attività info-operativa, confortata da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali. Intenso lavoro dei Carabinieri dei Carabinieri della Compagnia di Montella, che dopo ripetuti episodi di danneggiamenti in danno alle autovetture in soste nel corse della notte, avvenuti in un piccolo centro del Chiusanese, hanno individuato il colpevole. L’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali, tuttavia, ha permesso di individuare il colpevole: si, infatti, di un giovane non del centro, che ingelositosi del fatto che la sua fidanzata, esercitasse un rapporto collaborativo presso un “Call Center”troppo stretto, quasi intimo e con frequenti trasferte fori sede, stanco ed insospettito, pazzo di gelosia, ha prima pensato di danneggiare l’autovettura una Audi Q7, del valore di oltre 50.000 euro del titolare dell’azienda, e poi addirittura commettere atti vandalici, danneggiando il portone di ingresso del medesimo ufficio, spaccando vetri e danneggiando la struttura. Al termine dei ripetuti servizi, i Carabinieri dalla locale Stazione dei Carabinieri di Chiusano di San Domenico, hanno sorpreso l’autore dei danneggiamenti proprio mentre stava per compiere l’ulteriore atto vandalico. Il giovane ormai scoperto, presso gli Ufficio del Comando Compagnia Piazzale Pastrengo, messo alle strette, ha ammesso le sue responsabilità anche per i precedenti atti vandalici commessi, “giustificando il suo comportamento”, per motivi di gelosia. Raccolti tutti gli elementi a carico della persona fermata, eliminato ogni dubbio, il giovane, è stato denunciato  in stato di libertà per “danneggiamento aggravato e continuato”. Le attività di indagine è stata condotta in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino, coordinati dal Procuratore Capo Dott. Artistide Mario Romano.

Alta Irpinia, 7 aprile 2009

 I CARABINIERI DENUNCIANO UN ALLEVATORE CHE NON AVEVA RISPETTATO LE NORME ANTI BRUCELLOSI

 I Carabinieri della Compagnia di Montella hanno posto in essere un’articolata attività di controllo delle aziende zootecniche presenti sul territorio di competenza in collaborazione col personale dell’ASL, nell’ambito degli specifici servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino finalizzati alla tutela della salute pubblica e al controllo del settore agroalimentare. E’ stato realizzato un monitoraggio di circa centinaia di capi di bestiame al pascolo specie in località “Verteglia” e “Laceno” e nelle contrade dell’Alta Irpinia. In particolare, nel corso dei un controlli, destinato da una prescritta ordinanza comunale quale area di quarantena per un gregge di ovini dove, da precedenti controlli, erano stati trovati alcuni capi affetti da brucellosi e per i quali era stato disposto l’immediato  abbattimento. I Carabinieri constatavano non solo che le disposizioni dell’ordinanza erano state disattese, ma anche che gli animali per i quali era stato intimato l’obbligo di un periodo di quarantena al fine di scongiurarne un possibile contagio erano liberamente lasciati al pascolo, pertanto, procedevano a riportare la situazione sotto controllo intimando l’allevatore, di far rientrare il gregge nell’area prestabilita e contestualmente lo denunciavano in stato di libertà per tentata diffusione di una malattia degli animali ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. I controlli dei Carabinieri proseguiranno anche nelle prossime settimane e saranno estesi agli altri allevamenti del territorio della Compagnia CC di Montella in sinergia con le ASL competenti al fine di salvaguardare la salute pubblica e scongiurare il diffondersi di malattie infettive e pericolose non solo per gli animali ma anche per gli uomini. Le attività di indagine è stata condotta in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino.

   Avellino, 7 Aprile 2009

    CONTRASTO AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Nell’ambito dell’ormai consueto piano d’interventi, una particolare intensificazione delle attività è stata voluta in questo periodo di festività pasquali dal colonnello Mario IMPARATO, in relazione al maggiore movimenti di mezzi e persone. In linea con una maggiore presenza sul territorio anche delle altre forze dell’ordine, lo scorso week-end ha visto l’impegno contestuale di più reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, con un articolato dispositivo di contrasto che ha consentito di pervenire a diversi sequestri di sostanze stupefacenti. Più nel dettaglio, nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 aprile (ore 23.10) i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Avellino, agli ordini del tenente colonnello Maurizio GUARINO, nel corso di un posto di blocco attivato in corrispondenza del casello autostradale dell’A-16 di Castel del Lago, nel comune di Venticano (AV), hanno, tra gli altri, fermato per un controllo il mezzo condotto da tale A.F. (di anni 35), di Napoli: il ragazzo mostrava sin dall’inizio un particolare nervosismo che si rivelava motivato dal possesso di un quantitativo pari a circa un grammo di hashish.  La sostanza veniva prontamente sequestrata e nei confronti del giovane veniva avanzata specifica segnalazione alla Prefettura di Napoli, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/1990. Nella giornata di sabato 4 aprile i finanzieri della Tenenza di Ariano Irpino, agli ordini del tenente Antonio SERRA, nell’ambito del particolare presidio, con controlli per tutto il pomeriggio, parimenti posto in essere in corrispondenza del casello autostradale dell’A-16 di Castel del Lago (AV), pervenivano prima (alle ore 15.00 circa) al sequestro di grammi 2,3 di hashish nei confronti di tale C.G. (di anni 40), nato a Pompei (NA) ma residente a Boscoreale (NA), e poi (alle ore 17.30 circa) di ulteriori grammi 6,4 di hashish nei confronti tale R.P. (di anni 25), nato a Savona ma residente in San Ferdinando di Puglia (FG). Nei confronti di entrambi i ragazzi scattava la segnalazione alle Prefetture competenti, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/1990. Contestualmente, in corrispondenza del casello autostradale dell’A-16 di Avellino est, anche i militari del Nucleo Mobile della Compagnia di Avellino, agli ordini del capitano Salvatore SERRA, proseguendo nell’articolato piano di controlli, ponevano in essere specifici posti di controllo: nella circostanza, numerose erano le auto sottoposte a controllo ed i finanzieri pervenivano al sequestro di un involucro contenente polvere bianca: la sostanza, oggetto d’analisi speditiva a mezzo NARCOTEST, immediatamente rivelava la colorazione tipica dello stupefacente ed, opportunamente quantificata, si rivelava essere grammi 4,5 di cocaina, probabilmente lasciata cadere da qualche autovettura alla vista dei pattuglie della Guardia di Finanza. La cocaina veniva sottoposta a sequestro nei confronti di ignoti. L’articolata operazione posta in essere dalle Fiamme Gialle proseguiva anche nella serata di lunedì 6 aprile: i militari della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Avellino, a seguito di uno specifico servizio di controlli attuato in corrispondenza del casello autostradale dell’A-16 di Manocalzati (AV) sottoponevano a fermo, tra le altre, una Renault CLIO con tre ragazzi a bordo, tutti nativi di Avellino ma residenti in Montemarano (AV). A seguito del controllo al mezzo venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro i seguenti quantitativi di sostanza stupefacente: nei confronti di tale G.L. (di anni 21), grammi 2,3 di hashish e grammi 1 di marijuana; nei confronti di tale M.G. (di anni 22), grammi 2,3 di hashish; nei confronti di tale G.G. (di anni 22), grammi 2,3 di hashish. La sostanza stupefacente veniva sottoposta a sequestro e nei confronti dei giovani scattava la segnalazione alla Prefettura di Avellino, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/1990: nei confronti del conducente del veicolo veniva altresì disposto il ritiro della patente di guida, in virtù di quanto previsto dal Codice della Strada.

Ariano Irpino, 7 aprile 2009

 UN ALTRO ARRESTO DEI CARABINIERI DI ARIANO IRPINO

A poche ore dall’arresto di due giovani della provincia di Avellino sorpresi mentre con arnesi per lo scasso cercavano di mettere in moto un autocarro di una società del Tricolle, i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno arrestato un altro giovane di Ariano. In particolare, i Carabinieri del Nucleo Operativo nell’ambito dei servizi finalizzati alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti e a prevenire quelli contro il patrimonio, hanno individuato un 26enne di Ariano Irpino già sottoposto alla Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune arianese mentre rientrava a casa proveniente da Grottaminarda. I Carabinieri hanno notato il giovane che è stato immediatamente bloccato, in quanto conosciuto ai militari che già in passato lo avevano arrestato, ben sapendo della misura a cui L.M. era sottoposto. Condotto in caserma è stata data immediatamente notizia al Procuratore di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele e al Sostituto Dott.ssa Michela Palladino che ne hanno disposto l’accompagnamento presso la locale Casa Circondariale. I Carabinieri sono convinti che la presenza del giovane nel Comune di Grottaminarda non fosse casuale, ma che alla base della violazione ci potrebbe essere stato il tentativo di acquistare droga o mettere a segno qualche “colpo” nelle villette delle contrade grottesi. I Controlli effettuati dai Carabinieri nel territorio irpino e l’aumento delle pattuglie sul territorio del Comando Provinciale dei Carabinieri voluto dal Colonnello Giammarco Sottili con l’approssimarsi delle festività pasquali stanno dando dunque i risultati auspicati dai vertici provinciali dell’Arma.

Ariano Irpino, 6 aprile 2009

 DUE FURTI IN POCHE ORE: ENTRAMBI SCOPERTI DAI CARABINIERI

Inizio di settimana movimentato ad Ariano Irpino dove durante la notte è andato in scena il film “Guardie e ladri”. In poco meno di due ore c’è stato un tentativo di furto in Contrada Manna e un furto in pieno centro. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino che, grazie alla collaborazione fornita dai cittadini, all’abilità dell’operatore di turno presso la centrale Operativa e alla freddezza del personale impegnato sui mezzi in dotazione alla Compagnia arianese, sono riusciti in un caso a sventare il furto, sequestrare vari arnesi per lo scasso e arrestare due persone e nell’altro a recuperare la refurtiva restituita al proprietario e a deferire in stato di libertà due persone per furto. I due arrestati, T.P. e C.G., rispettivamente 25enne e 22enne della Provincia di Avellino sono stati sorpresi mentre con arnesi per lo scasso cercavano di mettere in moto un autocarro di una società di Ariano Irpino. Avuta la segnalazione i Carabinieri della Stazione di Grottaminarda, intenti a effettuare un posto di controllo nei pressi del bivio per Melito Irpino, si sono precipitati sul posto indicato, Contrada Manna, e lì hanno sorpreso i due malfattori che, bloccati e identificati, sono stati arrestati per tentato furto aggravato. Una volta condotti in caserma è stata data immediatamente notizia al Procuratore di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele e al Sostituto Dott.ssa Michela Palladino che ne hanno disposto l’accompagnamento presso la locale Casa Circondariale. Poco dopo, un altro intervento è giunto tramite “112” ai Carabinieri di Ariano Irpino; in questo caso sul posto si sono recati i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile ai quali è stato denunciato il furto di un posacenere in gesso, a forma di statua, asportato innanzi a un noto Pub di Ariano Irpino. I Carabinieri, dopo aver raccolto alcune testimonianze, hanno capito chi potesse aver asportato le due statue e si sono messi immediatamente alla ricerca dei due giovani. L’intuizione dei Carabinieri della Compagnia arianese si è rivelata corretta, infatti, poco dopo hanno individuato il posto in cui si trovavano N.M. e M.L. rispettivamente 22enne e 20enne della Provincia di Avellino che, vista la tenuità del valore dell’oggetto asportato, sono stati deferiti in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica. Anche in questo caso le indagini sono condotte dal Dott. D’Emmanuele e dalla Dott.ssa Palladino. Il furto e il tentato furto scoperti dai Carabinieri di Ariano Irpino durante la notte, sono la riprova che il Piano di Posti di Controllo attuato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino continua a dare i suoi frutti; le operazioni della Compagnia di Ariano irpino, infatti, seguono di pochi giorni quelle condotte dai Carabinieri di Mirabella Eclano, Baiano e Montella; segno di una presenza costante dei Carabinieri in tutta la Provincia.

Avellino, 6 aprile 2009

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: UN ARRESTO.

 La Compagnia Carabinieri di Avellino sta continuando i controlli mirati al contrasto dell’immigrazione clandestina soprattutto rivolta alla frequentazione dei locali pubblici in orari notturni, in quanto sempre più spesso giungono lamentele da parte dei cittadini del capoluogo e dei gestori di locali notturni sul comportamento poco corretto ed equilibrato di alcuni cittadini stranieri. In particolare nella notte tra domenica e lunedì sono stati fermati numerosi cittadini extracomunitari in prossimità dei maggiori locali frequentati nel centro del capoluogo. Dai controlli, uno i loro è risultato “ospite” irregolare del territorio italiano. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile al termine delle operazioni di identificazione  di tutti i fermati, ha tratto in arresto un cittadino extracomunitario di nazionalità marocchina che era stato già soggetto all’espulsione dal territorio italiano da parte del Prefetto di Catanzaro in data 15 febbraio 2005. Nella mattinata odierna verrà condotto presso il Tribunale di Avellino per essere giudicato con rito direttissimo. La situazione dell’immigrazione clandestina continua ad essere una attività molto seguita in quanto condotta nell’ambito di una più ampia operazione volta a contrastare ed arginare il fenomeno delle illegalità diffuse che i Carabinieri stanno ponendo in essere per rispondere alle sempre crescenti richieste dei cittadini di sicurezza e rispetto delle regole.

Mugnano del Cardinale, 5 aprile 2009

 FURTO IN BOUTIQUE:  DUE PREGIUDICATI ARRESTATI DAI  CARABINIERI.

Nel pomeriggio di ieri a Mugnano del Cardinale  (AV),  i Carabinieri della Compagnia di Baiano (AV) hanno tratto in arresto per furto aggravato due pregiudicati del napoletano che sono stati sorpresi mentre stavano svaligiando  una nota boutique per signore.  In particolare,  una pattuglia dell’aliquota radiomobile nel transitare lungo la Via Nazionale delle Puglie di Mugnano del Cardinale ha notato  che l’esercizio commerciale, che di solito a quell’ora è ancora chiuso in attesa dell’apertura pomeridiana, presentava una porta spalancata. I militari, insospettitisi, sono entrati nel negozio ed hanno sorpreso un 39enne ed un 46enne, entrambi  residenti a Napoli, mentre stavano trafugando abiti di note marche italiane e straniere. Da una immediata ispezione  si appurava che  i due malviventi, dopo aver forzato con un’effrazione una delle porte di ingresso, si erano impossessati del  denaro contenuto in cassa ed avevano sottratto dalle vetrine e dagli scaffali un rilevante numero di costosi capi femminili, che  in parte avevano già caricato nella loro autovettura  parcheggiata  in una stradina adiacente alla bottega. La refurtiva, del valore complessivo di circa ventimila euro, è stata interamente recuperata e restituita all’ignara proprietaria del negozio. Gli arrestati saranno processati con giudizio direttissimo innanzi al Tribunale di Avellino.

Avellino, 5 aprile 2009

I CARABINIERI SEQUESTRANO DUE CASE DI APPUNTAMENTI

Solerte la risposta della Compagnia Carabinieri di Avellino alle segnalazioni pervenute ai militari da parte dei cittadini di una palazzina di Rione Valle del capoluogo. I condomini rappresentavano uno strano movimento di cittadine straniere all’interno del proprio stabile che disturbavano i loro sonni notturni ma non solo, tant’è vero che i rumori molesti pervenivano in particolare da due appartamenti anche in orari diurni. I Carabinieri quindi nei giorni scorsi eseguivano servizi di osservazione continui al fine di verificare quanto segnalato, accertamento che permetteva di acclarare la presenza di due appartamenti siti rispettivamente al primo piano e al sesto utilizzati da cittadine di nazionalità straniera che si alternavano nel corso delle settimane, le quali pubblicizzavano i servizi offerti su un sito Internet. L’irruzione però è scattata solo ieri sera a tarda notte quando gli elementi raccolti erano determinanti per poter procedere al sequestro preventivo degli immobili. A seguito dell’ingresso dell’ennesimo cliente è scattata l’irruzione e la conseguente identificazione di quattro cittadine di nazionalità brasiliana e rumena. Le perquisizioni locali permettevano di rinvenire numerosi profilattici e creme lubrificanti, abbigliamento intimo osè nonché la somma di euro 3.000,00 risultata provento dell’attività illecita. Ma la sorpresa più grande è stata per i militari operanti trovare all’interno di uno degli appartamenti un giovane italiano della Provincia di Salerno dedito alla professione di gigolò. Il ragazzo è risultato anche essere noto nel mondo della televisione per aver partecipato ad alcune trasmissioni. Gli immobili ed il materiale rinvenuto al suo interno sono stati sottoposti a sequestro ed il tutto è stato portato all’attenzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino. Le indagini svolte ad accertare l’identità del gestore del vasto giro di prostituzione e la presenza di eventuali favoreggiatori è ora al vaglio del Sostituto Procuratore Dott. Raffaele Tufano. L’operazione, che ha preso la denominazione di “BON BON”, è andata a buon fine soprattutto grazie alla fattiva collaborazione dei cittadini che ancora una volta, fiduciosi dell’immediata risposta da parte dei Carabinieri, hanno inteso richiedere l’intervento dell’Arma per interrompere il fastidioso traffico.

Materdomini, 4 aprile 2009

 PELLEGRINA COLTA DA MALORE ED IL MEDICO DI GUARDIA NON SI TROVA: I CARABINIERI LO DENUNCIANO

 Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella finalizzata alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno dell’assenteismo dai pubblici uffici, nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Provinciale di Avellino. Questa volta, i Carabinieri hanno denunciato un medico che avrebbe dovuto essere in servizio presso la Guardia Medica ubicata nei pressi del noto Santuario di S. Gerardo a Materdomini, istituita principalmente proprio per far fronte ai frequenti ed improvvisi malori che spesso colpiscono i numerosi fedeli che giornalmente affluiscono dalle province  e dalle Regioni limitrofe. L’episodio che ha fatto scattare la denuncia per il medico ha, infatti, visto come protagonista una donna che mentre era all’interno del Santuario veniva colta da improvviso malore e mancamento. I familiari, accompagnavano prontamente la donna presso la guardia medica affinché venisse sottoposta ad una visita medica che accertasse le cause del malore e le prestasse le cure necessarie, tuttavia non potevano ricevere alcun tipo di soccorso sanitario in quanto il medico di turno risultava al momento assente. Giunti sul posto i Carabinieri della locale Stazione, procedevano immediatamente a contattare il personale sanitario del 118 per prestare soccorso alla donna le cui condizioni stavano peggiorando, a causa delle mancate tempestive cure. Mentre la malcapitata veniva accompagnata all’Ospedale di Oliveto Citra, i Carabinieri attivavano le ricerche del medico assente che contattato più volte telefonicamente anche dal custode del Santuario e dalla donna prima, risultava irreperibile. Grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, i Carabinieri riuscivano ad accertare che il medico di turno non si era per nulla presentato. L’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali ha permesso, infatti, permesso di individuare quasi immediatamente le persone che potevano fornire indicazioni utili circa la presenza del medico. I carabinieri di Caposele, inoltre, hanno acquisito la documentazione inerente le modalità del servizio che il medico avrebbe dovuto prestare, si verificava che dover essere in turno per l’intera giornata ed, in caso di sua momentanea e giustificata assenza  avrebbe dovuto rendersi prontamente e facilmente reperibile tanto da prestare gli eventuali e necessari soccorsi in pochi minuti. I Carabinieri, inoltre, restavano sul posto ad attendere il medico, aspettandolo per oltre due ore ed accertato che lo stesso era effettivamente venuto meno ai suoi doveri, veniva denunciato in stato di libertà per interruzione di pubblico servizio e truffa. Le indagini sono condotte in collaborazione con la Procura di S.Angelo dei Lombardi.

Montemiletto, 4 aprile 2009

 TENTATO FURTO IN ABITAZIONE, CARABINIERI ARRESTANO UN RUMENO MENTRE TENTA DI SVALIGIARE UN’ABITAZIONE

 Dopo i recenti arresti per furto in abitazione, il livello di guardia dei carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano è rimasto comunque altissimo. In questa occasione sono stati i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile che, durante un servizio di pattuglia nel centro abitato di Montemiletto, hanno notato il malfattore che aveva appena forzato, con un grosso cacciavite, il portone d’ingresso dell’abitazione di un odontotecnico del luogo. Ancora una volta gli uomini dell’Arma si sono lanciati all’inseguimento del malfattore che alla loro vista si era dato alla fuga a piedi, ma che dopo poche decine di metri veniva raggiunto e bloccato. Il rumeno, dopo essere stato identificato in Moraru Gheorghe 21enne di nazionalità rumena, senza fissa dimora, è stato arrestato per tentato furto aggravato e ristretto presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano a disposizione del P.M. Dott. Raffaele Tufano della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Capo Dott. Mario Aristide Romano, in attesa del processo con rito direttissimo.   

Lauro, 4 aprile 2009

 I CARABINIERI ARRESTANO UN 36ENNE IN ESECUZIONE DI ORDINE DI CARCERAZIONE. 

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno tratto in arresto R.F., 36/enne residente a Bergamo e domiciliato a Lauro, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione per residuo pena emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte D'Appello di Brescia. L'uomo che é stato condannato a anni 4 di reclusione per una rapina commessa a Bergamo nel 2001, deve scontare un pena residua di un anno. L’arrestato é stata associato, dai carabinieri della stazione di Lauro che lo hanno rintracciato nella sua abitazione,  presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino a disposizione dell’A.G. mandante a cui sono stati inviati gli atti per gli adempimenti consequenziali.    

Avellino, 4 aprile 2009

CARABINIERI NEI PANIFICI: TOPI NELLA FARINA E ALIMENTI SEQUESTRATI.

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, nell’avellinese, con il personale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL hanno sequestrato in sette panifici della zona circa dieci quintali di prodotti alimentari scaduti e tenuti in cattivo stato di conservazione. In un panificio-biscottificio, in particolare, durante il controllo effettuato dai Carabinieri e dal personale dell’ASL, è saltato fuori da un sacco di farina un topolino. All’interno del locale i Carabinieri hanno potuto rilevare la presenza di esche velenose per topi poggiate all’interno di piatti in plastica distanti pochi centimetri dai prodotti per la panificazione ed all’interno del locale, inoltre, sono stati trovati escrementi di ratti. In altri panifici, invece, i Carabinieri e i Sanitari hanno accertato la presenza di prodotti per la pasticceria, pelati per la preparazione delle focacce e farina scaduti e mal conservati. Più di un panificio presentava umidità e infiltrazioni d’acqua nei locali adibiti a laboratorio per la panificazione. I prodotti alimentari spesso non presentavano alcuna etichettatura ed locali adibiti a deposito dei prodotti alimentari non presentavano il minimo requisito di igiene. Sette titolari di panifici sono stati deferiti in stato di libertà per detenzione di derrate alimentari in cattivo stato di conservazione. Durante i controlli sono stati chiusi tre panifici, due locali privi di qualsivoglia autorizzazione sanitaria ed elevate sanzioni amministrative per circa 80mila €uro, mentre il valore della merce sottoposta a sequestro ammonta a circa 15mila €uro. Sempre nell’ambito dei controlli effettuati dai Carabinieri nel territorio della provincia di Avellino, i militari delle le Compagnie di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi hanno deferito in stato di libertà i titolari di due panifici che avevano costruito il locale per la panificazione senza avere autorizzazioni, una titolare di panificio che non aveva dichiarato ai competenti uffici l’emissione in atmosfera di sostanze poco significative, un titolare di panificio che non aveva il certificato di agibilità dei locali e una donna che trasportava il pane violando le prescrizioni igieniche.

Avellino, 3 aprile 2009

 SICUREZZA SUL LAVORO – I CARABINIERI SEQUESTRANO CONCERIA A SOLOFRA.

 Continuano serrati i controlli finalizzati alla verifica delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e degli impianti nel polo conciario di Solofra. I Carabinieri della Stazione di Solofra al momento dell’ispezione ad una conceria locale, si sono dovuti scontrare con l’insistenza da parte del titolare del laboratorio, che non voleva aprire consentire l’accesso ai locali, probabilmente avendo qualcosa da nascondere. Dopo non poche lamentele da parte del titolare i Carabinieri riuscivano ad accedere ai locali per verificare con cura gli impianti ivi presenti nonché i registri dei lavoratori. A questo punto è emersa la grave irregolarità di questa ditta, infatti, sono stati trovati, abilmente nascosti all’interno di un bagno di un fabbricato pericolante attiguo alla sede della conceria, ben 11 lavoratori di nazionalità italiana e moldava, di cui 9 irregolari in quanto mai assunti. Nell’ambito delle attività di verifica finalizzata non solo al controllo dell’impiego di manodopera irregolare ed accertamento dei reati in materia di lavoro e previdenza sociale, sono emerse anche delle irregolarità in ordine agli impianti perché mancante il “Piano di sicurezza” ed alcune autorizzazioni dei macchinari ivi installati. A seguito di quanto riscontrato, i militari operanti hanno informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino e l’Autorità Amministrativa competente, denunciando in stato di libertà il proprietario del laboratorio conciario e sottoponendo a sequestro preventivo l’intero impianto del valore di circa 250 mila Euro. Le attività di verifica e d’ispezione delle concerie continueranno sicuramente soprattutto al fine di garantire ai lavoratori la sicurezza dovuta che troppo spesso viene sottovalutata, determinando spesso incidenti sul posto di lavoro, come emerso spesso in quell’area industriale.

   Avella, 3 aprile 2009

   RAPINA AD AVELLA

Questa mattina ad Avella è stata consumata una rapina al Banco di Napoli di Avella. Una persona a volto coperto ed armata è riuscita ad entrare in banca facendosi consegnare da un dipendente circa 10.000 €uro, successivamente faceva perdere le proprie tracce.  Sul posto sono immediatamente giunti i Carabinieri di Baiano che hanno cinturato la zona con posti di blocco, ma dell'uomo ancora nessuna traccia. Continuano le ricerche dell'uomo da parte dei Carabinieri di Avellino in tutta la provincia.

Avella, 3 aprile 2009

 SEQUESTRATA DAI CARABINIERI UN'AREA DI CIRCA 50 MQ ADIBITA A DISCARICA ABUSIVA.

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno sequestrato un'area di circa 50 mq, sita nel territorio del Comune di Avella, perché il proprietario, un 48/enne del posto, l'aveva trasformata, senza la prescritta autorizzazione, in una discarica di calcinacci, provenienti dalla demolizioni di fabbricati, misti ad amianto contenuto in vecchie canne fumarie. In particolare i carabinieri della stazione di Avella ieri pomeriggio, nel corso di uno specifico servizio, oltre a sequestrare l'area, hanno anche denunciato a piede libero, alla competente Autorità Giudiziaria, il 48/enne proprietario del fondo per inquinamento ambientale e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.  Gli atti acquisiti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Avellino per gli adempimenti consequenziali.

   Frigento, 2 aprile 2009

   SEQUESTRO VILLAGGIO TURISTICO PER FRODE

Continua incessante l’attività della Procura della Repubblica di Benevento nel settore delle iniziative pubbliche tese a favorire, mediante finanziamenti a fondo perduto, lo sviluppo delle attività produttive nelle aree depresse del Paese. Particolarmente alta è sempre stata l’attenzione dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza per la verifica del corretto impiego delle risorse finanziarie utilizzate a tali fini. In tale contesto, è stata portata a compimento una complessa e impegnativa attività investigativa nei confronti di una società operante nel settore turistico alberghiero, con sede operativa in Frigento (AV). Le indagini, particolarmente complesse, svolte con competenza dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento, sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno consentito di accertare l’indebita percezione da parte della “GE.CA. Tourism s.r.l.” di un contributo pubblico di oltre 2 milioni di euro,  erogato per la realizzazione di un villaggio turistico, progetto inserito nel Patto Territoriale Baronia Turismo, operante nella Provincia di Avellino. In particolare, il comportamento fraudolento è consistito sia nel far apparire come effettivi i necessari apporti di capitali privati nell’investimento, di fatto mai versati, sia nel far apparire di avere sostenuto spese, in realtà mai effettuate, ma solo documentate con false fatture. Su richiesta della Procura della Repubblica il G.I.P presso il Tribunale di Benevento ha emesso provvedimento di sequestro volto a sottrarre agli amministratori della GE.CA. Tourism s.r.l. dei beni costituenti il profitto del reato, atteso il risultato degli accertamenti bancari e documentali. I Finanzieri del suddetto Nucleo di Polizia Tributaria di Benevento hanno, pertanto,  proceduto all’apposizione dei sigilli all’intero villaggio turistico in costruzione, al sequestro della pratica di contributo presso gli uffici della Regione Campania, al sequestro di un rimborso I.V.A., pari a circa 500 mila euro, presso l’Agenzia delle Entrate di Casoria nonché ad eseguire perquisizioni nei confronti degli indagati, residenti nelle province di Avellino e di Napoli. Parallelamente, è stato dato impulso alle ulteriori procedure introdotte dal D.lgs. nr.231/2001, in materia di responsabilità amministrativa delle società e degli enti, che prevede, oltre al sequestro preventivo del bene da sottoporre a successiva confisca, sanzioni amministrative molto efficaci, quali l’interdizione dalle attività economiche, la sospensione di autorizzazioni e licenze, la revoca delle agevolazioni, l’esclusione da ulteriori finanziamenti.

Alta Irpinia, 2 aprile 2009

 DENUNCE E SEQUESTRI DI ARMI ILLEGALI DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MONTELLA

 Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, finalizzati al controllo delle persone sottoposte alle misure di prevenzione e nonché alla verifica del rispetto della normativa in materia di armi, i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno posto in essere  una serie di controlli nei confronti di sorvegliati speciali e numerosi possessori di armi residenti in Alta Irpinia. L’attività preventiva posta in essere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, rientra in una serie di attività finalizzate ad infrenare la diffusa presenza di armi, detenute anche legittimamente da cacciatori che, tuttavia, come accaduto recentemente sia nella nostra provincia che in ambito nazionale, ha portato alla ribalta della cronaca, incidenti frutto di un incauto maneggio delle armi e tragedie scaturite a seguito di futili liti tra familiari o vicini, sfociate in vere e proprie tragedie. Le attività di controllo effettuate dai militari dell’Arma hanno confermato il trend positivo che la maggior parte dei titolari di licenza di porto e detenzione di armi sono risultati in regola con la normativa vigente ma sono state registrate anche alcune gravi inadempienze. A conclusione di numerose perquisizioni, infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto diversi fucili da caccia ed una pistola illegalmente detenuti, nonché il relativo munizionamento. In particolare, all’interno dell’abitazione di un operaio, e precisamente occultato all’interno di un armadio nella camera da letto un fucile  cal. 16 privo di matricola ed illegalmente detenuto, in ottimo stato e perfettamente funzionante. Da ulteriori accertamenti tecnici effettuati dai Carabinieri il fucile non risulterebbe registrato e probabilmente potrebbe essere frutto dell’assemblaggio di varie parti di armi differenti probabilmente provento di furto. Al momento del rinvenimento il proprietario non ha saputo fornire alcuna valida spiegazione circa la provenienza dell’arma che è stata pertanto sequestrata unitamente al relativo munizionamento, mentre l’uomo veniva denunciato in stato di libertà per detenzione illegale di armi e munizionamento nonché per ricettazione. In un altre perquisizione, all’interno di un alcune masserie delle Campagne dell’Alta Irpinia, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola illegalmente detenuta ed un altro fucile da caccia, in ambedue i casi con il relativo munizionamento all’interno, che sono risultati illegalmente detenuti. Le armi sono state  rinvenute, in un caso, all’interno di una stalla di un allevatore di bovini, ben occultata all’interno di una feritoia ricavata tra i mattoni e nell’altro caso, invece, all’interno di una legnaia dell’abitazione di un coltivatore, che lo teneva occultato la legna all’interno della custodia e con il relativo munizionamento. Complessivamente, 5 persone sono state deferite in stato di libertà, a vario titolo, per porto detenzione portolo illegale di armi da fuoco e relativo munizionamento e,  in alcuni casi, le persone sono state denunciate anche per omessa custodia di armi o per non aver denunciato il preciso luogo di detenzione. Tutte le armi scovate dai Carabinieri della Compagnia di Montella, sono state sottoposte a sequestro privando ai detentori la disponibilità e, nella maggior parte dei casi, i Carabinieri di Montella hanno avanzato proposta di inibizione alla detenzione, evitando in tal modo in futuro che gli stessi possano poter detenere legittimamente armi. Le indagini sono state condotte in collaborazione con le tre Procure competenti di Avellino, Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi.

Baiano, 2 aprile 2009

I CARABINIERI ARRESTANO UN 36ENNE IN ESECUZIONE DI ORDINE DI CARCERAZIONE.

I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno tratto in arresto C.M., 36/enne di Baiano, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione per residuo pena emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino. L'uomo che é stato condannato per detenzione abusiva di armi nel 2008, deve scontare una pena residua di mesi tre di arresto. L’arrestato é stata associato, dai carabinieri della stazione di Baiano che lo hanno rintracciato nella sua abitazione, presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino a disposizione dell’A.G. mandante a cui sono stati inviati gli atti per gli adempimenti consequenziali.

Lioni, 2 aprile 2009

 I CARABINIERI SEQUESTRANO UN SITO DI STOCCAGGIO DI RIFIUTI SPECIALI.

 Permane alta e costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino nella pianificazione ed attuazione dei servizi finalizzati all’accertamento di reati connessi alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica ed, in particolare, alla gestione illecita di rifiuti. Con i rischi connessi a tale persistente emergenza, diffusa nell’intera Regione Campania, i Carabinieri della Compagnia di S. Angelo dei Lombardi stanno ponendo in essere controlli mirati sull’intero territorio di competenza, al fine di individuare la presenza di discariche, siti di stoccaggio o centri di raccolta di rifiuti speciali. In particolare, nell’ambito di tali servizi, i Carabinieri della Stazione di Lioni hanno deferito in stato di libertà due coniugi di quel centro, sottoponendo a sequestro un’area di loro proprietà, di 1000 mq. circa, in Contrada Procisa Nuova, su cui insistono due fabbricati adibiti a deposito, ove erano state stoccate alcune tonnellate di rifiuti speciali di vario genere, quali pneumatici, materiale ferroso e componentistica meccanica ed in plastica per veicoli a motore. Dagli accertamenti esperiti i militari avevano modo di appurare che il sito era sprovvisto della prescritta autorizzazione. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, sono in corso al fine di svolgere ulteriori approfondimenti in ordine a quanto verificato.

Grottaminarda, 1 aprile 2009

 I CARABINIERI SCOPRONO L’AUTORE DELLA STELLA A CINQUE PUNTE.

 Sono bastate poche ore ai carabinieri della compagnia di Ariano Irpino per scoprire l’autore del disegno che era stato rinvenuto su un muro dell’istituto scolastico “Luigi Lazzaruolo” di Grottaminarda lunedì mattina. I Carabinieri della Stazione di Grottaminarda e del Nucleo Operativo della Compagnia di Ariano Irpino dopo aver effettuato i rilevi di rito sul posto hanno immediatamente avviato le indagini, raccogliendo testimonianze presso la scuola ed effettuando un’ispezione dell’intero edificio scolastico. Gli elementi raccolti hanno consentito di far piena luce sull’episodio, riconducibile a una bravata e non a moventi di natura politica. Dopo aver individuato colui che aveva imbrattato il muro della scuola, i Carabinieri hanno ascoltato le sue motivazioni alla presenza dei genitori e informato il Dirigente Scolastico che si era rivolto ai militari nella mattinata di lunedì non appena aveva notato il disegno. Accertato che l’episodio era riconducibile a una ragazzata i Carabinieri hanno segnalato il minore alle competenti autorità invitandolo contestualmente a non ripetere più tali bravate.

Avellino, 1 aprile 2009

 I CARABINIERI DENUNCIANO IL LEGALE RAPPRESENTANTE DI UNA CASA DI RIPOSO PER ANZIANI

 Nella mattinata di ieri, a seguito di una segnalazione, i Carabinieri della Stazione di Avellino unitamente al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Salerno hanno effettuato una ispezione all’interno di una casa di riposo per anziani in città. I militari operanti non riscontravano alcuna anomalia dal punto di vista igienico – sanitario in quanto gli anziani erano ospitati all’interno della struttura nelle migliori condizioni possibili. Da una visura della documentazione in possesso del legale rappresentante però emergeva la completa assenza di autorizzazione da parte dell’Autorità al fine di ospitare i degenti non autosufficienti. Infatti per poter porre in essere una struttura idonea ad accogliere anziani con necessità di assistenza continua, gli enti preposti hanno l’obbligo di ottenere una autorizzazione speciale emessa dal Sindaco a seguito dei controlli e delle verifiche effettuate da personale della ASL.

Nusco, 31 marzo 2009

CARABINIERI SALVANO PASTORE MAROCCHINO INTRAPPOLATO SOTTO PESANTI PANNELLI E POI AVVIANO LE PRATICHE DI ESPULSIONE.

 Durante la mattinata a Nusco, a seguito di una richiesta d’intervento alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Montella circa la possibile presenza di una persona in difficoltà in  una contrada delle campagne nuscane a seguito di una serie di grida per richiesta d’aiuto, i Carabinieri della locale Stazione, già in servizio  esterno perlustrativo nel centro abitato e nelle campagne circostanti, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, si portavano immediatamente sul posto.Giunti nel luogo indicato dalla segnalazione udivano in lontananza alcuni deboli lamenti e delle richieste di aiuto giungere da una casa rurale disabitata situata in aperta campagna. I Carabinieri, pertanto si apprestavano ad entrarvi guidati anche dai lamenti che si facevano man mano più vicini, qui constatavano che sotto una catasta di pesanti pannelli di legno derivati dallo smontaggio di un prefabbricato post terremoto c’era un uomo rimasto intrappolato ed impossibilitato a muoversi e che chiedeva disperatamente aiuto.I Carabinieri si attivavano immediatamente per liberare l’uomo in evidente stato di shock sollevando i pesanti pannelli e traendolo in salvo. Dopo avergli prestato i primi soccorsi unitamente al personale sanitario ed averlo accompagnato in Caserma per tranquillizzarlo dello spavento vissuto e del pericolo scampato, procedevano ad identificarlo e a ricostruire la dinamica dell’accaduto.L’uomo, un giovane pastore di origine marocchina, riferiva di trovarsi in quella contrada in quanto intento a portare al pascolo un gregge di pecore, come da qualche tempo solito fare per alcuni allevatori del luogo, e che era scivolato tra i pannelli che gli erano ricaduti pesantemente addosso nel tentativo si soccorrere un cucciolo di cane che aveva visto, a sua volta intrappolato tra le macerie del prefabbricato, rimanendovi incastrato per alcune interminabili ore prima dell’arrivo dei Carabinieri.   Il tempestivo sopraggiungere dei militari ha evitato non solo che un banale incidente potesse avere delle conseguenze più gravi per il giovane pastore che fortunatamente è riuscita a cavarsela con alcune lievi ferite ed escoriazioni agli arti superiori ed un forte spavento ma anche di trarre in salvo il piccolo cucciolo.Tuttavia a seguito di ulteriori e più accurati accertamenti dei Carabinieri in merito alla posizione del giovane pastore marocchino emergeva che lo stesso si trovava in Italia sprovvisto di regolare permesso di soggiorno e pertanto veniva avviata la procedura per l’espulsione.

  Lacedonia, 31 marzo 2009

    MINORE DI ORIGINE RUMENA SI TOGLIE LA VITA.

Questa mattina i Carabinieri di Lacedonia sono intervenuti all’interno di un locale annesso ad una struttura agrituristica in fase di realizzazione, dove era stato rinvenuto cadavere un minorenne, di origine romena, da poco tempo domiciliato in Lacedonia presso i familiari che vi abitavano da alcuni mesi. Il giovane si è tolto la vita a mezzo di impiccagione, presumibilmente nella scorsa notte. Il macabro rinvenimento è stato fatto da alcuni operai che si erano recati sul luogo per svolgere i lavori che attengono all’ultimazione della predetta struttura ricettiva, i quali hanno immediatamente allertato i Carabinieri della locale Stazione prontamente giunti unitamente a personale sanitario del Servizio 118 di Calitri, che ha potuto solo constatare la morte del giovane. Sul posto i militari hanno esperito gli accertamenti tecnici di rito. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, sono in corso al fine di stabilire le motivazioni che hanno portato il giovane al gesto.Il luogo del rinvenimento è stato sottoposto a sequestro e la salma è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’esame autoptico.

Valle del Calore, 31 marzo 2009

CARABINIERI SORPRENDONO E DENUNCIANO DIPENDENTE COMUNALE PER APPROPRIAZIONE INDEBITA DI BENZINA

 Nella tarda mattinata nell’ambito della costante attività di prevenzione e repressione al fenomeno dei furti posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi per il controllo del territorio in sinergia con il consolidato dispositivo predisposto dal Comando Provinciale di Avellino, i Carabinieri notavano un operaio ed autista dipendente di uno dei Comuni del Basso Calore che trafficava con fare sospetto nei pressi di un autocarro di proprietà dell’Ente per cui lavora. Appostatisi non molto distante per seguirne i movimenti i Carabinieri si accorgevano che l’uomo, munito di un tubo di gomma e di due taniche in plastica, era intento a svuotare il gasolio contenuto nel serbatoio del furgone con la chiara intenzione di volersene appropriare e destinarlo ad usi personali; delle taniche, infatti, erano già state riempite con decine di litri di gasolio, per un valore di alcune centinaia di euro. I Carabinieri, pertanto, procedevano immediatamente ad interrompere la condotta fraudolenta dell’operaio colto in flagranza di reato e lo denunciavano per appropriazione indebita con l’aggravante di aver commesso il fatto con l’abuso di relazioni d’ufficio, ovvero l’autista per appropriarsi illecitamente del carburante, aveva approfittato del proprio incarico e della disponibilità del mezzo che per lavoro gli era stato affidato pensando di non essere notato e soprattutto che nessuno si sarebbe accorto della mancanza di carburante nel serbatoio del furgone, essendo del resto lui stesso incaricato dei periodici e necessari rifornimenti. Nella circostanza anche tutto il materiale per commettere il furto veniva posto sotto sequestro. Le attività di indagine sono state condotte in collaborazione con i Magistrati della Procura di Ariano Irpino, coordinati dal Procuratore Capo Dott. Luciano D’Emmanuele.

Grottaminarda, 30 marzo 2009

STELLA A CINQUE PUNTE SUI MURI DELL’ISTITUTO “L.LAZZARUOLO” DI GROTTAMINARDA. INDAGANO I CARABINIERI.

I Carabinieri della Stazione di Grottaminarda e del Nucleo Operativo della Compagnia di Ariano Irpino stanno svolgendo indagini per scoprire chi, verosimilmente durante il week end appena trascorso, ha disegnato una stella a cinque punte e danneggiato due plafoniere e un vetro della cassetta antincendio all’interno dell’istituto scolastico “Luigi Lazzaruolo” di Via De Gasperi a Grottaminarda. I Carabinieri, allertati dal Dirigente Scolastico, hanno immediatamente provveduto a fotografare la stella e ad effettuare i rilievi del caso. Nessuna pista è esclusa dai Carabinieri che stanno svolgendo indagini a 360° per risalire all’autore del danneggiamento e delle scritte.

Castelvetere Sul Calore, 30 marzo 2009

CARABINIERI RINTRACCIANO E FERMANO PREGIUDICATO AFFETTO DA PROBLEMI PSICHICI

Nella tarda mattinata di oggi, a seguito di una richiesta giunta alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Montella, da parte di alcuni cittadini del luogo che lamentavano la pericolosa presenza di una persona che si aggirava tra le vie del paese minacciando e molestando i passanti, i Carabinieri della Stazione di Montemarano unitamente all’Aliquota Radiomobile, già in servizio esterno per le normali attività d’istituto, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, si portavano immediatamente sul posto. All’arrivo dei Carabinieri, però, lo squilibrato si era già dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce, tuttavia, dopo aver raccolto alcune testimonianze dai passanti spaventati dal minaccioso comportamento dell’uomo che poco prima li aveva importunati e che girava anche armato di un martello, iniziavano immediatamente le sue ricerche al fine di scongiurare e prevenire per tempo il verificarsi di qualche tragico episodio, vista l’indole violenta ed imprevedibile del pregiudicato. Dopo aver verificato che l’uomo non aveva fatto ritorno alla propria abitazione e tantomeno si era rifugiato a casa della madre, come si era pensato, i Carabinieri procedevano ad estendere le ricerche fuori dal centro abitato. Confortati da alcuni spunti info-investigativi i Carabinieri riuscivano in breve tempo a ricostruire gli spostamenti dell’uomo e tempestivamente bloccavano un autobus di linea diretto a Montemarano dove poco prima era salito tentando le fuga e pensando di non essere notato. Anche durante il tragitto della sua breve fuga sul mezzo di linea era riuscito a seminare il panico tra gli inermi e malcapitati passeggeri che terrorizzava con i suoi scatti violenti e le parole minacciose che rivolgeva loro ed in particolar modo al conducente intimandogli ad ogni fermata di non arrestare l’autobus altrimenti avrebbe fatto una brutta fine. Fortunatamente, pero, i Carabinieri sono riusciti ad interrompere la folle fuga dello squilibrato bloccando il mezzo lungo la strada e facendo scendere l’uomo. Una volta condotto presso il Comando della Compagnia di Piazzale Pastrengo, inoltre, i Carabinieri potevano accertare non solo che a suo carico vi erano numerosi precedenti ma soprattutto che l’uomo era da tempo affetto da problemi psichici e, pertanto, alla luce del parere favorevole delle autorità comunali preposte e del personale sanitario giunto sul posto, veniva accompagnato presso l’ospedale di igiene mentale di Solofra per essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio: dopo ore di terrore la tranquillità poteva ritornare nel piccolo borgo del Basso Calore.

San Michele di Serino, 30 marzo 2009

 I CARABINIERI ARRESTANO TRE PREGIUDICATI PER RISSA AGGRAVATA.

 Ennesima lite tra giovani, ennesima violenza gratuita. I militari della Stazione Carabinieri di Serino nella tarda serata di domenica sono dovuti intervenire in San Michele di Serino, nei pressi del passaggio a livello, poiché era stata segnalata una rissa in atto nella quale erano coinvolti tre giovani. I militari che sono subito intervenuti sul posto hanno riscontrato effettivamente la presenza sul posto di vistose macchie di sangue a terra a riscontro di quanto era stato segnalato. Immediate scattavano le ricerche che portavano in brevissimo tempo al ritrovamento nel Comune limitrofo di Santo Stefano del Sole del primo giovane coinvolto nella furiosa rissa verificatasi poco prima. R.M. 41enne del posto, veniva sorpreso all’interno della propria autovettura, in evidente stato di ebbrezza alcolica e presentava il volto e gli indumenti completamente coperti di sangue. In considerazione delle condizioni di salute lo stesso veniva accompagnato presso l’Ospedale Civile Landolfi di Solofra dove veniva ricoverato presso il Reparto di Chirurgia a causa dei numerosi ematomi e ferite alla fronte ed ai fianchi.  Le serrate indagini attivate nell’immediatezza permettevano ai Carabinieri di Serino di rintracciare dopo poco gli altri due giovani che avevano preso parte alla rissa, i quali venivano identificati in D.G. 33enne e V.D. 30enne della zona. Il primo dei due presentando anch’egli una evidente ferita da taglio alla fronte veniva fatto medicare presso l’Ospedale Landolfi. Tutti i giovani e le loro autovetture venivano sottoposti ad una accurata perquisizione che dava esito positivo in quanto nella disponibilità di R.M. veniva rinvenuta una pistola semiautomatica. Viste le circostanze emerse dagli accertamenti esperiti, i tre giovani, tutti pregiudicati, venivano denunciati in stato di arresto per il reato di rissa aggravata e, secondo quanto disposto dal Sostituto Procuratore Dottoressa Antonella Salvatore, venivano sottoposti alla misura restrittiva degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, in attesa delle ulteriori investigazioni ancora in corso al fine di acclarare le reali motivazioni che hanno portato allo scontro fisico.

Lioni, 29 marzo 2009

INCENDIO DELL’AMBULANZA IN LIONI.

 Questa mattina alle ore 06,00 circa, in Lioni, i Carabinieri venivano chiamati per l’incendio di un’ambulanza della locale Associazione di volontariato “N. Ruggiero” parcheggiata su pubblica via. Sul posto intervenivano i carabinieri della locale Stazione ed i Vigili del Fuoco - Distaccamento di Lioni i quali domavano le fiamme che però distruggevano quasi interamente il veicolo e l’attrezzatura sanitaria in esso contenuta, rendendola inutilizzabile. Il danno complessivo ammonta ad Euro 60,000 circa. Non si segnalano persone coinvolte nell’accaduto. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, sono in corso al fine di accertare l’origine dell’evento.  

Avellino, 29 marzo 2009

SERVIZIO DEI CARABINIERI PER GARANTIRE UNA MOVIDA NOTTURNA SENZA INCIDENTI

 Sabato sera alle 21:00 è scattato il servizio coordinato dei Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Avellino e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Salerno per il controllo della movida notturna avellinese nell’area di Via De’ Concilii e via Cristoforo Colombo, lungo via Tuoro Cappuccini e Francesco Tedesco, nonchè nelle zone più movimentate del centro città.  I militari impiegati sono stati oltre una quindicina e, assieme a 2 cani antidroga, si sono spostati lungo le principali arterie del capoluogo irpino, compiendo numerosi controlli anche alla circolazione stradale, pure con l’uso dell’etilometro per l’accertamento della guida in stato di ebbrezza alcolica. Il servizio è durato fino alle 2:00 di notte e i risultati sono confortanti. Per ciò che attiene alla cosiddetta movida violenta, i militari hanno denunciato una sola persona, un giovane di Mugnano del Cardinale fino a ieri incensurato, trovato in compagnia di un pregiudicato di Avellino con precedenti per rissa e addosso al quale i militari hanno rinvenuto ben 2 coltelli serramanico di grandi dimensioni. Guardando al consumo di alcol, sebbene in tutti i locali i carabinieri abbiano riscontrato un larghissimo consumo di birra e superalcolici, anche tra i ragazzi più giovani, i controlli alla circolazione stradale hanno evidenziato una buona consapevolezza dei rischi della guida in stato di ebbrezza. Infatti, nonostante l’ausilio dell’etilometro, i militari non hanno riscontrato alcun guidatore con tassi alcolici oltre il massimo consentito. L’unico dato che non ha invece confortato i militari è stato il ritrovamento di diverse dosi di sostanze stupefacenti nei pressi dei maggiori locali della città e, in un caso, anche all’interno. I militari hanno quindi segnalato al Prefetto di Avellino ben 6 giovani, trovati dalle unità cinofile in possesso di alcune dosi di oppiacei rientranti nel massimo ammesso per uso personale. In un altro locale cittadino, invece, alcuni spinelli e alcune dosi di marijuana sono stati ritrovati proprio nel mezzo della sala, e per questo motivo quell’esercizio commerciale sarà proposto per la chiusura. Infine, tra controlli alla circolazione stradale e quelli antidroga, un’aliquota di militari ha pure controllato che i pubblici esercenti rispettassero le prescrizioni igienico-sanitarie e amministrative imposte per i club, pub e bar dalla legge e dalle ordinanze comunali. Tutto sommato il dato rilevabile è che l’igiene viene largamente garantita, e i militari dell’Arma hanno solo elevato alcune contravvenzioni per il mancato rispetto di disposizioni burocratico-amministrative. Questo genere di controlli, con l’arrivo della bella stagione e l’allungamento delle giornate, si ripeteranno con maggiore frequenza nei prossimi mesi, con lo scopo di poter garantire una estate disciplinata e sicura per i ragazzi avellinesi che vogliono divertirsi in modo sano nel fine settimana.

Solofra, 28 marzo 2009

ENNESIMA CONCERIA IRREGOLARE SEQUESTRATA DAI CARABINIERI NEL POLO CONCIARIO DI SOLOFRA

 Continuano i controlli dei militari dell’Arma di Avellino contro il lavoro nero e le inadempienze agli obblighi sulla sicurezza sul lavoro, che nel corso del 2009 ha già portato al sequestro di altre 6 aziende conciarie, tra irregolari e abusive. Nella giornata di ieri, i militari dell’Arma hanno effettuato una nuova ispezione a una “inchiodatrice”, cioè un particolare tipo di azienda che si occupa del raffinamento delle pelli: una ditta individuale di proprietà di un 48enne di Sarno. I militari che hanno proceduto all’ispezione hanno trovato intenti a lavorare 19 lavoratori, di cui 15 italiani e 4 indiani, quattro dei quali risultati irregolari perché mai assunti, cioè assolutamente in nero. Per quanto riguarda invece la posizione in Italia dei lavoratori indiani, uno di questi è risultato sprovvisto di permesso di soggiorno, quindi clandestino sul territorio nazionale. Per lui i carabinieri hanno avviato le pratiche finalizzate all’espulsione dall’Italia e al suo contemporaneo rimpatrio. Inoltre, come già accaduto in passato per le altre ditte conciarie sequestrate, i militari hanno trovato molteplici irregolarità nella tenuta e gestione dello stabilimento. Non era mai stato, infatti, redatto il previsto documento di valutazione dei rischi sul lavoro, né era mai stata effettuata alcuna istruzione né formazione al personale sul rischio infortuni e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Non solo, i Carabinieri intervenuti hanno riscontrato anche la totale assenza dell’autorizzazione igienico-sanitaria richiesta dalla legge per l’avvio dell’attività, la mancanza del certificato di agibilità dello stabile e l’assenza della prescritta autorizzazione per l’emissione dei fumi nell’atmosfera. Tanto è bastato agli uomini dell’Arma di Solofra per sottoporre la struttura a sequestro preventivo e deferire il proprietario in stato di libertà per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, impiego di lavoratori sprovvisti di permesso di soggiorno, e per quelli previsti dalla legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Solofra, 27 marzo 2009

CARABINIERI SCOPRONO IL FURTO AL DOPOLAVORO COMUNALE

 Dopo il compimento del furto avvenuto la scorsa notte in piazza Umberto a Solofra, i carabinieri della Stazione di Solofra si sono subito messi al lavoro per incastrare i responsabili. I militari hanno subito setacciato la scena del delitto in cerca di tracce utili alle indagini e non c’è voluto molto per capire che l’autore del reato è lo stesso famoso ladro che già qualche settimana or sono ha tartassato di furti i negozi del centro di Solofra. Famosissimo tossicodipendente di Solofra, M.L. classe 1977, usa sempre la stessa tecnica e in tutti i casi si limita ad asportare solo poche cose, non tralasciando mai di ripulire il residuo di cassa e tutti i contanti che riesce a trovare, utili per poi comprarsi la dose quotidiana.  I militari della stazione di Solofra lo avevano già tratto in arresto nel corso della settimana scorsa, dopo una serie di servizi notturni organizzati apposta per lui, pizzicandolo con le mani nel sacco, proprio mentre si stava introducendo all’interno di un negozio di alimentari di via Misericordia. Ma l’uomo non si è fatto che poche ore di galera, venendo poi rimesso in libertà per il sempre tenue valore dei furti commessi e per il suo stato di indigenza. Ancora una volta, dunque, i militari della Stazione di Solofra hanno scoperto il furto, denunciando l’autore all’autorità giudiziaria competente e appesantendo con l’ennesimo pregiudizio penale la già sporca fedina penale del 32enne solofrano.

Pietrastornina, 27 marzo 2009

DONNA ROM FERMATA DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE DI PIETRASTORNINA

 Nella mattinata di ieri, presso la Sala Consiliare del Comune di Pietrastornina si è svolto l’incontro-dibattito sulla “Legalità” alla presenza anche di numerose autorità locali. Mentre gli ospiti stavano per prendere parte alla manifestazione, i militari della Stazione di Pietrastornina hanno fermato una donna di etnia Rom poiché, con fare sospetto, si aggirava nei pressi dell’ufficio postale, in un orario in cui lo stesso è frequentato da numerosi anziani. La donna è stata portata in caserma per l’identificazione ed è risultata essere nata nel 1982, sposata e con tre figli; aveva raggiunto Pietrastornina da Napoli, dove vive con la famiglia. La donna annovera tra l’altro numerosi precedenti contro il patrimonio.I Carabinieri della locale Stazione hanno quindi ad inoltrare una proposta per un foglio di via che impone alla donna di lasciare il paese di Pietrastornina e di non farvi più ritorno.

Monteforte Irpino, 27 marzo 2009

CHIEDE IL PIZZO E SPARA: ARRESTATO DAI CARABINIERI DI BAIANO.

Stanotte ad Atripalda (AV), i carabinieri della Compagnia di Baiano (AV), unitamente a quelli della locale stazione, hanno tratto in arresto per tentata estorsione aggravata e porto abusivo di armi un operaio 35enne incensurato del posto. L’arrestato ieri sera si è recato sotto l’abitazione di un artigiano di Monteforte Irpino pretendendo l’immediata consegna di circa 2.000 euro che, a suo dire, già da diverso tempo doveva restituire per saldare un debito contratto con il suo datore di lavoro, relativo all’acquisto di materiale per l’edilizia. Al diniego dell’artigiano, il 35enne ha estratto una pistola semiautomatica ed ha esploso un colpo in direzione delle gambe della vittima che, fortunatamente, d’istinto riusciva a schivarlo. Subito dopo l’aggressore faceva perdere le proprie tracce dileguandosi a bordo di un’autovettura. L’immediato intervento dei carabinieri consentiva di identificare in breve tempo l’estorsore che, sentendosi ormai braccato dalla fitta rete di posti di controllo e dall’esecuzione di numerose perquisizioni domiciliari, si presentava presso la Stazione di Atripalda. Nella sua abitazione veniva rinvenuta, abilmente occultata, l’arma utilizzata per compiere il reato, risultata legalmente detenuta. L’arrestato dovrà rispondere del reato di tentata estorsione aggravata dall’uso delle armi e del porto abusivo della pistola. Le indagini, svolte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Baiano e dalla Stazione di Monteforte Irpino, sono state coordinate dal P.M. Dott. Elia TADDEO della Procura della Repubblica presso Tribunale di Avellino. L’arrestato è stato associato nel carcere del capoluogo irpino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Calabritto, 26 marzo 2009

SMOTTAMENTO, STRADA COMUNALE INTERROTTA

Nella serata a Calabritto, a causa di un rovinoso smottamento del terreno il località Bralia, il Sindaco del Comune disponeva l’immediata chiusura della strada comunale che collega Calabritto a Senerchia. Il provvedimento si rendeva necessario a seguito di accurate verifiche da parte di tecnici specializzati dell’ufficio comunale. Fortunatamente al momento dell’incidente non transitava nessun veicolo, ragione per cui non si sono verificati incidenti. I Carabinieri della Stazione di Calabritto immediatamente intervenuti sul posto procedevano ad interrompere il traffico veicolare al fine di garantire nella massima sicurezza le operazioni di rimozione del materiale franato. La località interessata per precauzione è stata appositamente transennata con l’apposizione di idonea segnaletica stradale e per poter raggiungere l’area abitata da circa 30 nuclei familiari sarà necessario imboccare una strada alternativa con conseguenti e possibili disagi per la circolazione . Il tratto di strada interessato sarà costantemente vigilato ed opportunamente segnalato dai Carabinieri al fine di scongiurare pericolosi ed imprudenti passaggi da parte di inconsapevoli automobilisti.

Montella, 26 marzo 2009

SVENTATA RAPINA AD UN TABACCHINO - I CARABINIERI INSEGUONO ED ARRESTANO IL RAPINATORE

 L’intensa attività di prevenzione, con numerosi posti di controllo specie sull’Ofantina, posta in essere dai Carabinieri, aveva sinora portato soddisfacenti risultati, tenendo lontani i malintenzionati che avevano preso di mira i piccoli paesi dell’Alta Irpinia e che, questa volta, non sono riusciti a portare a termine il loro intento criminale anche perché, l’intervento dei Carabinieri di Montella ha permesso l’immediata individuazione del rapinatore, preso mentre cercava di far perdere le proprie tracce, ancora poco distante dal tabaccaio e con l’arma in tasca. “Sono la tabaccaia di Piazza Bartoli … correte hanno cercato di rapinarmi!!!!”: questa la telefonata giunta questa mattina alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Montella, che hanno subito attivato il “Piano Antirapina”:Lanciato l’allarme, i Carabinieri di Montella, hanno fatto scattare attraverso un dispositivo consolidato ed attivato dalla Centrale Operativa, una serie di posti di blocco sulle principali arteria, tanto da chiudere tutte le vie fuga, coordinandosi anche con la Centrale Operativa del Comando di Avellino. I Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile, giunti sul posto, invece, hanno immediatamente cercato di acquisire tutte le informazioni possibili ed utili per l’individuazione del rapinatore che, entrato all’interno della tabaccheria, con in mano un grosso coltello a serramanico, urlando, aveva intimata di consegnare l’intero incasso ma l’immediata reazione dei titolari, aveva sorpreso il rapinatore che si era dato alla fuga nei vicoli del centro alto irpino.Con in mano solo una sommaria descrizione del suo abbigliamento e dei suoi tratti somatici, nonché del coltello utilizzato, identikit alla mano e chiuse tutte le vie di fuga, sono scattate le ricerche per le vie del centro abitato.L’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali, tuttavia, ha permesso di restringere le ricerche e di chiudere il cerchio, andando alla ricerca di alcuni pregiudicati possibili autori della rapina. La folle corsa, dunque, è terminata in fretta, visto che un equipaggio dei Carabinieri di Montella ha immediatamente individuato un pregiudicato del luogo, originario della provincia di Caserta, che alla vista dei militari ha anche cercato di evitare il controllo, dandosi alla fuga e cercando di disfarsi del coltello.  L’inseguimento a piedi, tuttavia, ha permesso di bloccare il rapinatore e la successiva perquisizione di trovare il grosso coltello a serramanico utilizzato per tentare la rapina. Il pregiudicato, portato presso il Comando Carabinieri di Piazzale Pastrengo, dopo qualche reticenza, messo alla strette, non ha potuto che ammettere le proprie responsabilità. Sempre presso il Comando di Piazzale Pastrengo, i Carabinieri hanno proceduto anche al riconoscimento e l’autore della rapina, intravisto negli Uffici del Comando, è stato individuato e riconosciuto sia dalla tabaccaia che dalle altre persone che l’avevano visto fuggire. Raccolti tutti gli elementi a carico della persona fermata, eliminato ogni dubbio, ed avuto quindi la certezza di avere individuato il rapinatore, il pregiudicato, D.C.F. di 35 anni, è stato tratto in arresto per “tentata rapina”ed è stato tradotto presso il carcere di Sant’Angelo dei Lombardi. Le attività di indagine è stata condotta in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinati dal Procuratore Capo Dott. Antonio Guerriero.

Marzano di Nola e Domicella, 25 marzo 2009

 SEQUESTRATE ARMI E MUNIZIONI. DUE PERSONE DENUNCIATE.

 I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno rinvenuto e sequestrato due pistole, n. 17 cartucce cal. 7,65 e denunciato a p.l. due persone, un uomo di 59 anni residente a Liveri (NA) e uno di 83 residente a Domicella (AV), per detenzione abusiva di armi e munizioni. In particolare i carabinieri della stazione di Marzano di Nola, nel corso di specifici servizi predisposti dal Comando Provinciale di Avellino finalizzati alla ricerca di armi e munizioni detenute illegalmente, hanno controllato diverse abitazioni del posto. In una di esse, ubicata a Marzano di Nola, hanno rinvenuto una pistola cal. 6,35 e in un'altra di Domicella hanno rinvenuto una pistola cal. 7,65 e 17 cartucce dello stesso calibro, detenute illegalmente. Per tale motivo le armi sono state sottoposte a sequestro e i due uomini denunciati all'Autorità Giudiziaria per detenzione abusiva e omessa denuncia di armi e munizioni. Gli atti sono stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino coordinata dal dott. Mario Aristide Romano, per le ulteriori incombenze di competenza.

Solofra, 25 marzo 2009

LAVORO NERO E IMMIGRATI CLANDESTINI: ENNESIMA CONCERIA SEQUESTRATA DAI CARABINIERI

 Continuano i controlli dei militari della Stazione Carabinieri di Solofra contro il lavoro nero e le inadempienze agli obblighi sulla sicurezza sul lavoro, che nella giornata di ieri hanno effettuato un’ispezione ad una cosiddetta inchiodatrice, ovvero una raffineria di pelli, di proprietà di una 31enne avellinese. I militari che hanno proceduto all’ispezione hanno trovato la presenza di 11 lavoratori, 6 indiani e 5 italiani, dei quali ben 8 erano irregolari perché mai assunti, cioè assolutamente in nero. Per quanto riguarda gli indiani, di certo non sarebbero mai potuti essere regolarmente assunti, dato il fatto che erano tutti clandestini in Italia e quindi sprovvisti del permesso di soggiorno.  Inoltre, come già accaduto in passato per altre ditte conciarie, i militari hanno trovato diverse cose che non erano a norma. Mancava infatti la prevista documentazione sulla valutazione dei rischi sul lavoro e non era nemmeno mai stata effettuata alcuna istruzione né formazione al personale sul rischio infortuni. Non solo, perché mancavano anche molte delle autorizzazioni igienico-sanitarie richieste dalla legge, così come v’era la completa assenza della certificazione per l’emissione dei fumi nell’atmosfera. Ma non solo, perché i controlli dei militari hanno potuto accertare che l’azienda, o meglio l’appartamento, era privo di tutte le previste autorizzazioni sanitarie, non possedeva alcun certificato di agibilità e anche le condizioni igieniche erano del tutto precarie. Tanto è bastato agli uomini dell’Arma di Solofra per porre i sigilli alla struttura e sottoporre tutta la conceria ad un sequestro preventivo e denunciare a piede libero il proprietario per tutti i reati sopra elencati. Per ciò che riguarda invece i lavoratori stranieri trovati nell’azienda, al titolare è stato contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il conseguente reato di impiego di manodopera clandestina. Dai successivi accertamenti in banca dati è altresì emerso che 3 dei 6 indiani irregolari erano anche colpiti da decreto di espulsione dal territorio nazionale emesso dal Prefetto di Avellino. Per tale motivo, i 3 espulsi sono stati tratti in arresto e trattenuti nelle celle in attesa di essere condotti dinanzi al giudice del Tribunale di Avellino, mentre gli altri 3 sono stati accompagnati all’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino per avviare le pratiche relative alla loro espulsione.

Montella, 24 marzo 2009

 GIOVANE SPACCIATORE ARRESTATO DAI CARABINIERI

 Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati contro lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti che alcuni mesi fa ha permesso di sgominare una baby-gang e trarre in arresto ben 9 persone, di cui un minorenne. Tuttavia le attività investigative non si sono mai fermate ed in particolare, nella tarda serata, i Carabinieri della Stazione di Montella, traevano in arresto su ordine di carcerazione emesso dal Tribunale della Procura della Repubblica di S. Angelo dei Lombardi, un giovane pregiudicato del luogo, responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti. Il pregiudicato V.G.;  nei confronti del quale è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a seguito delle indagini dell’Arma di Montella è stato condannato ad oltre tre anni di reclusione.  I fatti risalgono all’autunno scorso ma sono solo l’epilogo di una lunga attività investigativa che ha visto i Carabinieri impegnati in intercettazioni, appostamenti e controlli grazie ai quali è stato scoperto un fiorente traffico di sostanze stupefacenti gestito da giovani assuntori, alcuni dei quali minorenni che smerciavano le dosi poco prima acquistate a Napoli ai loro coetanei maggiorandole nel prezzo per ricavarci un utile guadagno. Questi illeciti traffici, spesso, avvenivano alla luce del sole davanti alle scuole o in luoghi pubblici come la villa comunale, frequentata anche dai bambini, dove per non farsi sorprendere e cercare di eludere i controlli degli investigatori nascondevano la sostanza anche in prossimità  delle giostre. La furbizia e la scaltrezza della baby-gang non ha comunque avuto ragione sull’esperienza e la tenacia degli investigatori che hanno così potuto individuare gli spacciatori e  ricostruirne nel dettaglio i movimenti e le modalità di traffico, nonché il particolare linguaggio criptico . Il giovane era sottoposto agli arresti domiciliari già da alcuni mesi, misura restrittiva che era stata disposta dal giudice proprio a conclusione delle indagini che hanno impegnato per diverso tempo i Carabinieri di Montella. A termine delle vicende giudiziare, pertanto il Tribunale della Procura di S.Angelo dei Lombardi ha disposto per il pregiudicato che il residuo di pena venga scontato in regime carcerario, pertanto i Carabinieri dopo averlo prelevato nella sua abitazione , lo hanno tradotto presso il carcere di Bellizzi Irpino, dove ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Pontemorito, 24 marzo 2009

- INVESTIMENTO PEDONE

La scorsa notte i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Nusco, in servizio esterno per la regolare attività di perlustrazione nel territorio della Compagnia, attivati dalla Centrale Operativa per un investimento di pedone provocato da un’ autovettura si portavano immediatamente sul posto del sinistro dove riscontravano che poco prima una persona anziana mentre camminava sul ciglio della strada, sprovvista di marciapiede e priva di illuminazione, era stata investita dalla vettura in transito. Mentre i sanitari del 118 provvedevano a trasportare all’ ospedale di Avellino l’anziano malcapitato, i Carabinieri procedevano ad identificare il conducente, un pensionato del posto,in evidente stato di shock, rimasto sul posto in attesa dei soccorsi da lui stesso avvisati. A seguito dei rilievi fotografici e planimetrici eseguiti dai Carabinieri non sono emerse violazioni a carico del conducente e pertanto non sono stati adottati provvedimenti nei suoi confronti.

Aiello del Sabato, 24 marzo 2009

STIPULAVA CONTRATTI ELETTRICI AD IGNARI UTENTI PER AUMENTARSI LO STIPENDIO: DENUNCIATO

 Nel corso del 2008, in un periodo grossomodo compreso tra marzo e ottobre, i carabinieri della Stazione di Aiello del Sabato hanno ricevuto diverse denunce-querele contro ignoti da parte di ignari cittadini che si sono visti recapitare presso le loro abitazioni alcune buste intestate dell’Enel al cui interno c’erano bollette e copie di contratti a loro nome, ma da loro mai sottoscritti. In tutte queste buste, erano contenuti dei regolari contratti dell’energia elettrica, assolutamente autentici, sottoscritti in ogni loro parte. L’unico problema è che i cittadini che se le sono viste recapitare a casa, e ai quali venivano contestualmente richiesti i soldi della prima bolletta, quei contratti non li avevano mai sottoscritti. E infatti, in tutti i casi, i contratti portavano sì una sottoscrizione, ma le firme erano state palesemente contraffatte. Sulla base di queste denunce, è iniziata una articolata attività investigativa dei militari della Stazione Carabinieri di Aiello del Sabato, che ha portato in pochi mesi alla certa individuazione dell’autore del reato. Infatti, chi aveva originato quei contratti e falsificato quelle firme è un uomo di Napoli, che là possiede una ditta di intermediazione di contratti di fornitura ed appalti, che per aumentarsi lo stipendio mensile a provvigione ha pensato bene di inventarsi di sana piante dei contratti totalmente falsi. Ed è per questo che l’uomo è stato denunciato per i reati di falso in scrittura privata e truffa. Ma com’è possibile che quell’uomo compilasse con così tanta precisione i campi dei contratti dedicati ai dati personali degli ignari cittadini? Attraverso la consultazione dei veri database delle società di forniture, ai quali lui aveva ovviamente accesso in ragione della sua professione. Per tale ragione, i militari hanno provveduto a denunciare l’uomo anche per la violazione della legge sulla tutela della privacy e dei dati personali. L’uomo, già pregiudicato per aver commesso reati del tutto analoghi a questo anche nella zona del napoletano, dovrà ora rispondere dei suoi misfatti davanti al Tribunale di Avellino, che di certo gli contesterà l’aggravante della recidiva.

   Bagnoli Irpino, 23 marzo 2009

PAURA A SCUOLA: I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MONTELLA IDENTIFICANO E DENUNCIANO GENITORE VIOLENTO

Tragedia sfiorata nei giorni scorsi a Bagnoli Irpino dove, a seguito di richiesta di intervento per un violento litigio in atto, i Carabinieri della Compagnia di Montella, già in servizio esterno per le attività di controllo del territorio predisposte dal Comando Provinciale di Avellino, sono stati chiamati ad intervenire presso una scuola superiore dell’Alta Irpinia. Una telefonata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Montella aveva segnalato la presenza di un genitore di un alunno particolarmente esagitato e che stava creando una situazione di vero e proprio panico all’interno del plesso scolastico. I Carabinieri della Compagnia di Montella, infatti, arrivati all’interno della Scuola, hanno effettivamente trovato il padre di un ragazzo, che in preda ad un vero e proprio raptus aveva appena danneggiato gli uffici del bidello e della segreteria, rovesciando mobile e danneggiando apparati informativi. I Carabinieri di Montella, raccolte le prime testimonianze, hanno avuto modo di ricostruire la dinamica dell’inspiegabile esplosione di violenza: il genitore aveva prima aggredito sia verbalmente che fisicamente uno degli insegnanti del figlio, dopo di che, anche grazie all’intervento degli altri insegnati accorsi in difesa del collega, si era allontanato chiudendo con la sua macchina l’unica strada utile per uscire dal parcheggio e bloccando di fatto tutte le macchine parcheggiate, nel tentativo di impedire all’insegnate appena aggredito di allontanarsi dalla scuola con il chiaro intento di reiterare la propria aggressione. Non soddisfatto, dunque, aveva deciso di ritornare al piano superiore nuovamente alla ricerca dello stesso insegnante ma, non trovandolo, aveva deciso di scaricare le proprie ire contro il materiale della scuola, distruggendo, suppellettili, monitor e fotocopiatrici. I Carabinieri di Montella intervenuti, tuttavia, hanno cercato di capire il motivo dell’aggressione e, grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, sembrerebbe che le regioni che avrebbero portato il genitore ad aggredire sarebbero riconducibili ad un comportamento improntato ad una minore professionalità tenuta dall’insegnante aggredito nel corso di un diverbio verificatosi in aula nella prima mattinata ed originato per futili motivi, tra il proprio figliolo ed un altro alunno della stessa scuola. I Carabinieri di Montella, infatti, stanno cercando di capire la fondatezza di tali accuse visto che più precisamente  sembrerebbe che, poco prima dell’aggressione, all’interno dell’aula e nel corso di una lezione, l’insegnante esasperato dal comportamento degli alunni, tra cui il figlio dell’aggressore, non sarebbe riuscito a gestire la situazione con adeguata professionalità, provocando anzi un risentimento dell’alunno, che nell’occasione sarebbe rientrato a casa e riferito il tutto al padre. Il ragazzo, scoppiato in lacrime per le asserite offese ricevute, avrebbe abbandonato la lezione e sarebbe ritornato di corsa a casa dove, ancora in lacrime e singhiozzante, avrebbe raccontato al padre quanto gli era accaduto. Il genitore, evidentemente colpito dal racconto del proprio figliolo, avrebbe deciso di andare a scuola a chiarire l’intera spiacevole vicenda con l’insegnate. Tuttavia, una volta arrivato a scuola ed iniziata la conversazione con il professore, la situazione sarebbe degenerata ed improvvisamente si sarebbe avventato contro l’insegnante. Dunque, l’intervento degli altri alunni e degli insegnanti presenti evitava che l’aggressione potesse avere ulteriori conseguenze per il professore aggredito ma faceva irritare evidentemente e maggiormente il genitore che, addirittura, bloccava tutti nella scuola con la sua macchina e si scagliava contro gli uffici della scuola danneggiandoli e creando panico tra le persone presenti. Alla luce delle risultanze investigative acquisite dai Carabinieri e dalle testimonianze raccolte anche con la necessaria presenza dei Servizi Sociali, in ogni caso, si accertava che l’esatta dinamica dei fatti confermando l’aggressione ed il danneggiamento ad opera del genitore mentre sarebbe ancora in fase accertamento quanto accaduto all’interno della classe circa il comportamento del professore o degli altri alunni coinvolti nella lite che sarebbe alla base dell’intera spiacevole vicenda. I Carabinieri, per il momento, hanno chiarito la posizione del genitore e lo hanno denunciato  in stato di libertà per “violenza privata” e “danneggiamento aggravato”, mentre proseguono gli accertamenti per verificare la posizione delle altre persone coinvolte, il professore in primis.

  Ariano Irpino,  22 marzo 2009 

ALCOOL E ARMI SOTTO LA NEVE

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, nonostante la neve e il maltempo che ha imperversato in tutta la Provincia di Avellino durante l’ultimo fine settimana, hanno effettuato serrati controlli alla circolazione stradale deferendo in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica sei persone. I Carabinieri, in particolare, hanno attuato posti di blocco sulla strada statale 90 “delle Puglie” nel tratto che attraversa Ariano Irpino e presso i caselli autostradali di Grottaminarda e Vallata. Durante i controlli del fine settimana i Carabinieri della Compagnia arianese hanno deferito in stato di libertà C.V. 37enne di Castel Baronia, S.D. 33enne dello stesso luogo, F.S. 30enne di Sturno, O.G. 37enne di Ariano Irpino poiché trovati alla guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche. Una ragazza D.A. di 19 anni, invece, è stata deferita in stato di libertà poiché trovata alla guida di una Fiat Uno senza aver mai conseguito la prescritta patente. In ultimo un ragazzo di Ariano Irpino, a seguito di perquisizione veicolare, è stato trovato in possesso di un coltello di cui non ha saputo fornire spiegazioni. Ora C.L. di 24 anni dovrà rispondere alla magistratura di Porto abusivo di armi. Per quanto riguarda la guida sotto l’influenza dell’alcol, in particolare, i Carabinieri hanno accertato la presenza di alcol nel sangue di S.D. pari a ben quattro volte la quantità consentita per legge, tre volte per C.V. e O.G. e quasi due volte per F.S. I dati rilevati dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno dimostrato ancora una volta come sono sempre di più le persone che si mettono alla guida delle loro autovetture in evidente stato d’ebbrezza, senza considerare i rischi che questo comporta, soprattutto lì dove le strade sono già rese pericolose dalla presenza di neve e ghiaccio. Per quanto attiene la prevenzione dei reati contro il patrimonio sono stati proposti e allontanati con foglio di via obbligatorio otto persone dai Comuni di Vallata e Bonito. Dal comune della Baronia sono stati allontanati due slavi e due casertani con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, mentre dal comune di Bonito sono stati allontanati quattro foggiani con a carico precedenti per furto e truffa. I controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino durante l’intero week end sono stati svolti con il coordinamento dei magistrati della Procura di Ariano Irpino diretti dal Procuratore Capo, Dott. Luciano D’Emmanuele.

Caposele, 21 marzo 2009 

DDISCARICA A CAPOSELE

L’accurata attività di indagine posta in essere dai Carabinieri della Stazione di Caposele, ha permesso di accertare che il proprietario del fondo aveva autorizzato un imprenditore a smaltire – a costo zero - nel proprio terreno gli scarti di lavorazione provenienti della sua attività imprenditoriale che si occupa di ristrutturazioni di abitazioni civili e stabilimenti industriali. L’area dove gli sprovveduti ammucchiavano rifiuti pericolosi come laterizi, materiali di risulta bituminosi ed anche tracce di amianto in alcune lastre di eternit, si trovava ben nascosta nelle campagne della Valle del Sele, in un suggestivo scenario incontaminato di una zona verde ricca di flora e fauna, a ridosso dei numerosi campi coltivati dell’Alta Irpinia, che rappresentano vanto e ricchezza per gran parte degli abitanti della zona, per molti dei quali sono l’unica fonte di sostentamento: evidenti i rischi ed i pericoli di contaminazione per i prodotti agricoli, molti anche pregiati (vino, olio, formaggi), sventati dall’intervento dei Carabinieri Sparsi per l’area e divisi in grossi cumoli materiale ferroso, lavandini in acciaio, contenitori in metallo contenenti residui di solvente e vernici, materiale in rame ricavato da cavi elettrici, materiale di risulta bituminosi e scarti di amianto. Presenti nel terreno anche parti di mezzi d’opera non bonificati e pneumatici abbandonati. I Carabinieri, pertanto, al fine di impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente hanno sottoposto a sequestro l’intera area del valore complessivo di oltre 40 mila euro, e denunciato le due persone in stato di libertà, per aver realizzato una discarica/abbandono o deposito incontrollato abusivo di rifiuti tossici in assenza della prescritte autorizzazioni da parte dell’Autorità Amministrativa ma soprattutto in totale dispregio di qualsiasi prudenza e buon senso considerata la vicinanza di campi coltivati e di aree adibite al pascolo. Ora saranno avviate, dopo la classificazione dei rifiuti da parte del personale dell’ARPAC, le necessarie opere per la bonifica dei terreni al fine di scongiurare ulteriori danni all’ ambiente e alle colture.

Solofra, 19 marzo 2009

ARRESTATO DAI CARABINIERI L’UOMO CHE AFFLIGGEVA I NEGOZI DI SOLOFRA CON I SUOI FURTI

 Questa notte, con un servizio ad hoc in abiti borghesi e macchine civetta, i militari della Stazione di Solofra hanno potuto finalmente trarre in arresto il famoso ladro che da qualche settimana stava tartassando di furti i negozi del centro di Solofra. Il ladro, un tossicodipendente molto conosciuto del posto, asportava in verità poca roba, solo il residuo di cassa e i contanti che riusciva a trovare, che poi gli servivano per comprarsi la dose di droga quotidiana. I militari lo stavano attenzionando già da qualche giorno, e questa notte lo hanno finalmente pizzicato con le mani nel sacco, proprio mentre si stava introducendo all’interno di un negozio di alimentari di via Misericordia. L’uomo ha sempre usato la stessa tecnica: forzava la serranda e la porta, entrava nel negozio e portava via il denaro contante che veniva lasciato in cassa e magari qualche piccola cosa che poteva servirgli. Null’altro, anche perché l’uomo non possiede alcun mezzo di locomozione, quindi non può asportare più di quanto poi possa riuscire ad occultare addosso e trasportare velocemente. E così, questa notte è stato trovato mentre trafugava 20 euro in contanti ed un paio di prosciutti. Dopo l’arresto, l’uomo, L.M. classe 1977, è stato trattenuto nelle celle della caserma dei Carabinieri e questa mattina verrà portato davanti al giudice del Tribunale di Avellino per essere giudicato con rito direttissimo.

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